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03-02-15, 21:20 #2
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Una strategia generica solo long su due diversi sottostanti correlati (cum log returns equity lines) e il montante di una rendta fissa (rendimento composto)
un link del 2011 che può indirizzarci su corrette considerazioni:
5 ETF Retirement Portfolio for an Easy 10% Return | Seeking Alpha
(.....)
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04-02-15, 08:03 #3
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L'argomento è estremamente interessante(almeno per me) e decisamente vasto.
A costo di essere noioso parto con un principio fondamentale (almeno per me) nella gestione di strategie di investimento e che, credo, ci sarà utile in seguito per analizzare la stuzzicante "Target Strategy" della Diaman.
"Translation Invariance".
Cosa è? Una proprietà fondamentale di quella variabile che possiamo identficare come rendimento del nostro portafoglio o strategia generica.
Essa ci dice che a payoff crescente abbiamo una corrispondente diminuzione del rischio.
Traduco e semplifico, mi correggerete se sbaglio:
se ad una strategia solo long (come in quelle allegate o come quella della Diaman mi par di capire) aggiungo posizioni long per un prezzo complessivo di "P", il rischio del mi portafoglio decresce esattamente per un ammontare = "P"
(.......)
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04-02-15, 09:19 #4
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Il payoff della strategia generica di esempio su due sottostanti diversi vs il montante "target" è espresso, nel grafico sopra allegato, tramite distanza misurata in "n" deviazioni standard (sd s "n" b);
Come dice l'Ing.Bernardi , il core della "target strategy" è l'ottimizzazione del rendimento (o minmizzazione del beta vs target) della strategia core lasciando "libera" la volatilità.
Se quanto ho derivato nel post precedente è corretto..ed ho una ragionevole certezza che lo sia, confesso, ho una prima, seria perplessità che mi piacerebbe discutere con i due interessati in primis (sarebbe carino un loro intervento) e con voi ovviamente:
riscrivo a modo mio il pensiero dell'Ing.Bernardi:
"il core della strategia "target" è rinunciare al possibile payoff della strategia naive vs. target, aumentando di "n" deviazioni standard=payoff mancato il rischio che rimane, inevitabilmente, inesorabilmente, il medesimo".
Ovvero:
se la strategia target ha un VaR del 5% (esempio, uso una misura di rischio che tutti conoscete) ed ho rinunciato ad 1 deviazione standard di payoff (siamo vicino alla strat2 per avere un riferimento visivo), il mio rischio di investitore è ALMENO PARI A: 5%^2 nell'utilizzare tale strategia soprattutto a fronte dell'affermazione: "Quanta volatilita' serve accettare per arrivare al 5%? Se dopo 5 anni ho raggiunto l'obiettivo, poco importa.
E Sharpe mi scusera' (*)"
quanto sopra mi rende diffcilmente comprensibile la seguente tabella
- Global Performance 91,97%
- Annualized Performance 5,36%
- Volatility 5,09%
- MaxDD -10,59%
- MaxDD Duration (week) 82
- Ulcer Index 0,0273
- Minimum weekly return -3,54%
- Maximum weekly return 3,33%
- Mean weekly return 0,10%
che trovo allegata alla strategia.
Dove sbaglio?
(*) Professore..a mio avviso William Sharpe , il Premio Nobel William Sharpe..non credo debba scusarla. Non so esattamente cosa debba fare ma scusarla lo escluderei)
Vi metto un po' di musica..spero che qualcuno di voi (del settore) possa invitare Il Prof. Bertelli e\o l'Ing. Bernardi partecipare a questa discussione (che è anche pubblicità..diciamolo)
Ultima modifica di Sebastian Kuntz; 08-02-15 alle 09:45
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05-02-15, 19:27 #5
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ammappa, 52 scarichi.
Sono contento, l'argomento è interessante.
qui trovate le quotazioni e cosa ha in pancia la strategia.
DSTSIEC Quote - DIAMAN Sicav - Target Strategy Fund - Bloomberg
Io aspetto un po' poi vado avanti in solitaria..come Soldini.
Arimusica
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05-02-15, 19:35 #6
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Una delle mie seguenti perplessità verterà, ad esempio, sulla correlazione dei costituents
Poichè il modello utilizzato dalla Target Strat salta a piè pari la matrice varianza covarianza, io ad esempo mi trovo con le prime due posizioni per peso percentuale indicate in portafoglio con questo beta(tofallis)
(nel grafico ho usato spx e eurostoxx, rolling 12 mesi)
e sono perplessonon lo capisco.
Speriamo qualcuno mi auti.
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09-02-15, 10:52 #7
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well, provo a buttar giù qualche considerazione prendendo spunto da quanto dichiarato dagli owners della strategia:
leggo, sempre dall'ottimo blog dell'Ing. Bernardi:
Per parlare in linguaggio "quantitativo", mentre con Markowitz tutti nella frontiera efficiente puntano a massimizzare il rendimento o minimizzare la volatilità, noi puntiamo a stabilizzare il rendimento lasciando libera la volatilità,
concetto stuzzicante che possiamo ricondurre al principio di antifragilità espresso da Taleb identificando (erroneamente ma comunemente) la volatilità come rischio.
concetto avvalorato da quanto sostiene il Prof.Bertelli in un successivo intervento che ho già quotato e che ripropongo
Quanta volatilita' serve accettare per arrivare al 5%? Se dopo 5 anni ho raggiunto l'obiettivo, poco importa.
E Sharpe mi scusera'.
Ruggero
stuzzicante.....ribadisco.
Subito dopo leggo dall'Ing. Bernardi:
"puntare ad un rendimento stabile nel tempo è tutt'altro che facile e scontato, però se si minimizzano gli scostamenti del portafoglio di investimento nel recente passato....
...minimizzano gli scostamenti del portafoglio di investimento...etc..etc..
sono confuso; parlando "quantitativamente" minimizzare gli scostamenti del portafoglio di investmento (rendimento) è assolutamente equivalente a minimizzare la deviazione standard(o volatilità).
La deviazione standard è uno dei modi per esprimere la dispersione dei dati intorno ad un indice di posizione, quale può essere, ad esempio, la media aritmetica o una sua stima
nb:In questo caso specifico, abbiamo la minimizzazione della deviazione standard del rendimento di una strategia dominante(da ora in poi "naive") per ottenere una strategia subordinata(target), ma non voglio essere troppo tecnico; scrivo ciò perchè è palese che senza una strategia naive (in questo caso posso supporre lo sfruttamento del momentum tramite Diaman Ratio) che abbia mostrato in passato un rendimento medio > target(5% annuo?) non hai nulla da minimizzare.
La mia confusione aumenta con il grafico a corredo che segue e che illustra le probabilità di ottenere , dato un orizzonte temporale, un determinato rendimento.
In effetti più che confuso mi sento irritato; se hai una strategia che ha reso (in passato l'x% annuo e minimizzi il rendimento EX POST, scegliendoti opportunamente un determinato orizzonte temporale puoi far uscire qualsiasi percentuale (100% di prob. di ottenere il 3% annuo)..sempre a patto che tu abbia un backtest che ti consente di minimizzare (se la strategia naive in futuro non producesse rendimento, quelle percentuali cadrebbero rovinosamente a ZERO)
ma, soffochiamo l'irritazione e stiamo al gioco;
faccio un grafico (utilizzo lo stesso periodo considerato nel paper della Target Strat) anche io ipotizzando di investire (e lasciare a mercato gli utili) 100000 euro su
strategia naive->Strat
strategia target ->benchmark->5%annuo
e ci riflettiamo un po' su..
(...........)
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09-02-15, 10:55 #8
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azz...errore imperdonabile...
musica
(............)
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15-02-15, 11:06 #9
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Dopo averci riflettuto, ed aver aspettato, scrivo un paio di righe.
Parleremo di tempo, di money management più o meno occultato e di rischio.
Non credo sia sfuggito come i soli interessi prodotti dalla straegia naive coprano la strategia target (capitale più interessi) nel 2008, casualmente prma del crack Lehman.
Tutto parte da quell'oscuro concetto di "speranza matematica", così ostico da far digerire ai fanatici del money management de noantri e dalle "probabiltà".
"probabilità....tutti ne parlano, nessuno le capisce. Poracce"
Ok, ho aspettato, l'invito è sempre valido ed è rivolto in primis al Prof.Ruggero ed all'Ing. Daniele, now..southern mode "on" & here we go
nb: è consiglato l'uso delle cuffie e "volume a palla".
yesss-.....
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15-02-15, 18:16 #10
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