Acquisto appartamento da intestare al figlio

Rob 48

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Sto pensando di acquistare un piccolo appartamento e di intestarlo a mio figlio, studente.

Vi pongo due quesiti.

1) Dal punto di vista fiscale rischio qualcosa con questa operazione, dal momento che mio figlio non ha redditi e quindi, di fatto, vengo a fare una donazione a suo favore?

2) Per fruire di varie agevolazioni, mio figlio acquisterebbe come prima casa. Mi pare di ricordare che entro sei mesi è obbligato a prendere la residenza nel nuovo alloggio. Esiste ancora quella tale visita dei vigili urbani che accertano l'effettiva residenza? Se va tutto bene e la residenza è concessa, c'è il rischio concreto che l'accertamento sia ripetuto dopo un certo tempo (poniamo, due anni)? Lo chiedo perché di fatto l'alloggio rimarrebbe vuoto dopo il trasferimento della residenza.

Spero di essere stato chiaro, e grazie a quanti vorranno darmi consigli e chiarimenti
 
Rispondendo al volo:

1) No, "rischi" fiscali non me ne vengono in mente. Se ci sono altri figli, semmai, rischi di altro tipo, ma si sconfina.

2) Si, esiste ancora (ho cambiato residenza a febbraio, e ho ricevuto la visitina). Solerzia e modalità variano molto da comune e comune e da vigile a vigile (comuni che hanno fame di residenti non la menano più di tanto). Che l'accertamento sia ripetuto è alquanto improbabile, a meno che non intervengano fatti del tutto nuovi.
 
Rob 48 ha scritto:
Sto pensando di acquistare un piccolo appartamento e di intestarlo a mio figlio, studente.

Vi pongo due quesiti.

1) Dal punto di vista fiscale rischio qualcosa con questa operazione, dal momento che mio figlio non ha redditi e quindi, di fatto, vengo a fare una donazione a suo favore?

2) Per fruire di varie agevolazioni, mio figlio acquisterebbe come prima casa. Mi pare di ricordare che entro sei mesi è obbligato a prendere la residenza nel nuovo alloggio. Esiste ancora quella tale visita dei vigili urbani che accertano l'effettiva residenza? Se va tutto bene e la residenza è concessa, c'è il rischio concreto che l'accertamento sia ripetuto dopo un certo tempo (poniamo, due anni)? Lo chiedo perché di fatto l'alloggio rimarrebbe vuoto dopo il trasferimento della residenza.

Spero di essere stato chiaro, e grazie a quanti vorranno darmi consigli e chiarimenti
per l'agevolazione della tassa di registro (o dell'iva, se venduto con fattura) l'immobile (uso abitativo) da acquistare deve trovarsi nel Comune ove l'acquirente ha la residenza (o si impegni a stabilirla entro 18 mesi dall'acquisto) oppure, in alternativa, nel Comune ove l'acquirente svolge la propria attivita' lavorativa, non è quindi obbligatorio prendere la residenza in quella casa, bensì in quel comune e naturalmente non essere proprietari di altri immobili in quel comune ......... :)
 
Rob 48 ha scritto:
Sto pensando di acquistare un piccolo appartamento e di intestarlo a mio figlio, studente.

Vi pongo due quesiti.

1) Dal punto di vista fiscale rischio qualcosa con questa operazione, dal momento che mio figlio non ha redditi e quindi, di fatto, vengo a fare una donazione a suo favore?

2) Per fruire di varie agevolazioni, mio figlio acquisterebbe come prima casa. Mi pare di ricordare che entro sei mesi è obbligato a prendere la residenza nel nuovo alloggio. Esiste ancora quella tale visita dei vigili urbani che accertano l'effettiva residenza? Se va tutto bene e la residenza è concessa, c'è il rischio concreto che l'accertamento sia ripetuto dopo un certo tempo (poniamo, due anni)? Lo chiedo perché di fatto l'alloggio rimarrebbe vuoto dopo il trasferimento della residenza.

Fiscalmente non c'è problema, se non per il fatto che poi l'ICI e l'Irpef sulla rendita dell'immobile vanno a carico di tuo figlio.
Se ci sono altri figli, teoricamente in caso di tuo decesso (scusa la crudezza dell'argomento), gli altri potrebbero chiedere la collazione, ossia di fatto che il figlio che ha ricevuto il dono riconosca che fa parte del tuo patrimonio e che quindi la cosa venga riequilibrata distribuendo in modo diverso gli altri beni.

La verifica della polizia municipale c'è per concedere l'abitabilità. Ma se la casa è già abitabile, basta che tuo figlio abbia la residenza nel medesimo comune, e che non abbia sfruttato il beneficio prima casa per altri immobili recentemente. Ammesso questo, la può anche affittare.

Ciao

Nikkei
 
ma da un punto di vista fiscale, la cessione di soldi ai figli anche se per comprare casa non dovrebbe essere documentata in sede notarile??
non si paga una tassa sulle donazioni?? in questa maniera si salta un passaggio, dubito che possano fare dei controlli, ma se fosse cosi' come fa'a giustificare il possesso della cifra necessaria per l'acquisto dell'immobile??
 
Devi andare dal notaio e fare l'atto di donazione e per adesso ti costa solo la parcella del professionista.In piu' dovrai pagare il notaio anche per l'atto di acquisto del fabbricato .
Io la donazione per sentirti apposto al 100% la farei lo stesso perche' tuo figlio deve dimostrare il possesso di tale importo altrimenti non giustificabile. Adesso che non e' stata ancora ripristinata la tassa sulle donazioni conviene farla visto anche per questo governo la proprietà e un delitto e chissa cosa possono ancora inventarsi !!
 
solleone ha scritto:
Devi andare dal notaio e fare l'atto di donazione e per adesso ti costa solo la parcella del professionista.In piu' dovrai pagare il notaio anche per l'atto di acquisto del fabbricato .
Io la donazione per sentirti apposto al 100% la farei lo stesso perche' tuo figlio deve dimostrare il possesso di tale importo altrimenti non giustificabile. Adesso che non e' stata ancora ripristinata la tassa sulle donazioni conviene farla visto anche per questo governo la proprietà e un delitto e chissa cosa possono ancora inventarsi !!


questo mi sembra piu' corretto, a rigor di logica mi torna,
resta pero' il problema della collazione se ci sono piu' figli....
qualcuno sa se c'e' un importo minimo per le donazioni per cui non c'e' bisogno di un atto pubblico? (atto notarile)
 
vik1930 ha scritto:
ma da un punto di vista fiscale, la cessione di soldi ai figli anche se per comprare casa non dovrebbe essere documentata in sede notarile??
non si paga una tassa sulle donazioni?? in questa maniera si salta un passaggio, dubito che possano fare dei controlli, ma se fosse cosi' come fa'a giustificare il possesso della cifra necessaria per l'acquisto dell'immobile??


e chi mai gli chiederà giustificazioni???

se figlio unico si compra la casa e la si intesta al figlio... nessun problema, se non il passaggio della residenza nel nuovo immobile.
Se mai venisse qualcuno a chiedere la provenienza, basterà far vedere l'emissione degli assegni per l'acquisto: nessuno mi può vietare di regalare una casa a mio figlio, comprandogliela, o a chiunque altro...
avete presente i loft intestati alle amanti??? normale prassi.
 
vik1930 ha scritto:
questo mi sembra piu' corretto, a rigor di logica mi torna,
resta pero' il problema della collazione se ci sono piu' figli....
qualcuno sa se c'e' un importo minimo per le donazioni per cui non c'e' bisogno di un atto pubblico? (atto notarile)

se ci sono piu' figli si puo' sempre stabilire in atto che la casa da donare rientra nella quota disponibile dell'asse ereditario.
Mi viene qualche dubbio se comprando la casa io e donandola poi al figlio le imposte non vadano in misura piena perdendo cosi' le agevolazioni prima casa! certo con la reitroduzione della tassa di donaz e successione e con la retroattività delle norme in spregio ad uno statuto del contribuente di questo governo (vedi decreto Bersani) io pagherei il notaio per la donazione per non avere possibili contestazioni infuturo.
 
Ho un solo un figlio, quindi nel mio caso il problema della successione non si pone. Per mio figlio resta però la questione (non so quanto teorica) di dover giustificare la provenienza dei mezzi con cui ha acquistato l'appartamento, dal momento che non ha proprietà né redditi.
 
solleone ha scritto:
Devi andare dal notaio e fare l'atto di donazione e per adesso ti costa solo la parcella del professionista.In piu' dovrai pagare il notaio anche per l'atto di acquisto del fabbricato .
Io la donazione per sentirti apposto al 100% la farei lo stesso perche' tuo figlio deve dimostrare il possesso di tale importo altrimenti non giustificabile. Adesso che non e' stata ancora ripristinata la tassa sulle donazioni conviene farla visto anche per questo governo la proprietà è un delitto e chissa cosa possono ancora inventarsi !!
Non ho mai letto tante c.....e in così poche righe :clap: :wall: :clap: :wall:
 
Apache71 ha scritto:
e chi mai gli chiederà giustificazioni???

se figlio unico si compra la casa e la si intesta al figlio... nessun problema, se non il passaggio della residenza nel nuovo immobile.
Se mai venisse qualcuno a chiedere la provenienza, basterà far vedere l'emissione degli assegni per l'acquisto: nessuno mi può vietare di regalare una casa a mio figlio, comprandogliela, o a chiunque altro...
avete presente i loft intestati alle amanti??? normale prassi.
:clap: :clap: a volte questi forum mi sembrano "UFFICIO COMPLICAZIONI AFFARI SEMPLICI" salvo poi esaltarsi e fare i rivoluzionari quando non serve ... :clap: :clap:
 
solleone ha scritto:
se ci sono piu' figli si puo' sempre stabilire in atto che la casa da donare rientra nella quota disponibile dell'asse ereditario.
Mi viene qualche dubbio se comprando la casa io e donandola poi al figlio le imposte non vadano in misura piena perdendo così le agevolazioni per la prima casa! certo con la reitroduzione della tassa di donaz e successione e con la retroattività delle norme in spregio allo statuto del contribuentedi questo governo (vedi decreto Bersani) io pagherei il notaio per la donazione per non avere possibili contestazioni in futuro.
...e viaaa !!! :D :D :D :D
 
sestier ha scritto:
...e viaaa !!! :D :D :D :D

volevo dire che farei la donazione di denaro prima e poi comprerei la casa con le agevolazioni ! se compro la casa e poi la dono al figlio perdo nel primo passaggio le agevolazioni !

comunque se hai da aggiungere qualcosa sono sempre disposto ad imparare!
 
;)
solleone ha scritto:
volevo dire che farei la donazione di denaro prima e poi comprerei la casa con le agevolazioni ! se compro la casa e poi la dono al figlio perdo nel primo passaggio le agevolazioni !

comunque se hai da aggiungere qualcosa sono sempre disposto ad imparare!


Prendo atto con piacere che sei disposto ad imparare! Io purtroppo,mi dispiace per te non ho niente da insegnare a nessuno,al più posso fare solo qualche riflessione,
Nel post quotato affermi: "farei la donazione di denaro prima e poi comprerei la casa".Non trovi che sia più logico oltre che meno oneroso,consegnare direttamente all'interessato,il denaro per l'acquisto,senza tirare in ballo notaio e donazione ?
In altro post datato 8 c.m. confermi deciso:"devi andare dal notaio a fare l'atto di donazione" e aggiungi:"tuo figlio deve dimostrare il possesso di tale importo altrimenti non giustificabile". Cosa significhi quest'ultima locuzione,francamente mi sfugge.Forse intendevi dire che bisogna giustificare la provenienza del denaro? In tal caso ti invito a specificare la norma a cui ti riferisci,perchè a me non risulta che per acquistare un immobile sia necessario giustificare,e per di più con atto notarile la provenienza del denaro occorrente.

saluti ;) ;)
 
Ultima modifica:
significa giustificare proprio la provenienza del denaro ! adesso che la tassa di donazione non c'e' potrebbe anche andare bene il tuo discorso :chiaro deve risultare traccia riguardo la provenienza del denaro ES .UN BONIFICO DAL CONTO DEL PADRE A QUELLO DEL FIGLIO ! quando esisteva e tra poco ancora ci sarà come nelle intenzioni del nuovo governo il passaggio di denaro comporterebbe un evasione della tassa suddetta .Io il problema lo vede nel medio-lungo periodo quando la persona cominincera' ad avere dei redditi che non giustificano la capacità reddittuale per l'acquisto.
Comunque prima dell'abolizione della tassa di cui sopra ci si comportava così ! Per il resto senza far polemiche io ho risposto al quesito magari non esprimendo concetti giusti ma il forum come dice la parala stessa e' un incontro e scambio di informazioni (io cosi lo intendo! ) se dico una cosa sbagliata correggimi pure evitando di dire "non ho mai sentito tante *******"

CIAO
 
Ultima modifica:
Nuova finanziaria Nuovo scenario

Avevo aperto questo thread ed ero soddisfatto delle vostre risposte, che mi avevano tranquillizzato. Ma ora la reintroduzione dell'imposta sulle donazioni secondo me cambia le cose, per cui vorrei chiedervi un parere aggiornato. Acquistare un appartamento e poi, al momento del rogito, semplicemente intestarlo a mio figlio (studente e privo di redditi) diventa, credo, rischioso. Tra l'altro la nuova imposta sulle donazioni, se ho capito bene, colpisce anche il semplice trasferimento di denaro.

In ogni caso per noi sarebbe conveniente intestare a mio figlio perché per lui è possibile, non avendo altre case, abbattere l'IVA sull'acquisto dal 10% al 4%. Inoltre successivamente non pagherebbe l'irpef calcolata sulla rendita catastale perché, anche se non prendesse la residenza nel nuovo appartemento, non avendo altri redditi l'imposta teorica ricadrebbe nella no tax area degli 8000 euro.

Che mi consigliate?

Grazie a tutti
 
Rob 48 ha scritto:
Avevo aperto questo thread ed ero soddisfatto delle vostre risposte, che mi avevano tranquillizzato. Ma ora la reintroduzione dell'imposta sulle donazioni secondo me cambia le cose, per cui vorrei chiedervi un parere aggiornato. Acquistare un appartamento e poi, al momento del rogito, semplicemente intestarlo a mio figlio (studente e privo di redditi) diventa, credo, rischioso. Tra l'altro la nuova imposta sulle donazioni, se ho capito bene, colpisce anche il semplice trasferimento di denaro.

In ogni caso per noi sarebbe conveniente intestare a mio figlio perché per lui è possibile, non avendo altre case, abbattere l'IVA sull'acquisto dal 10% al 4%. Inoltre successivamente non pagherebbe l'irpef calcolata sulla rendita catastale perché, anche se non prendesse la residenza nel nuovo appartemento, non avendo altri redditi l'imposta teorica ricadrebbe nella no tax area degli 8000 euro.

Che mi consigliate?

Grazie a tutti

Da seguire questo avvincente thread. Anche nella mia famiglia vogliamo fare una cosa del genere.
Intestazione immobile e mutuo al figlio, paga il padre, poi quando a breve il figlio trova lavoro va avanti a pagare lui...

Il Figlio prende la residenza lì.

Ma 'sta cosa dei vigili urbani? Che rischio c'è se il figlio ha lì la residenza e non ci abita ancora? Deve abitarci per forza? (sta coi suoi in casa nel paese accanto)

Scusa all'amico forumista Rob48 se mi intrufolo ;) :)
 
Marktrader ha scritto:
Ma 'sta cosa dei vigili urbani? Che rischio c'è se il figlio ha lì la residenza e non ci abita ancora? Deve abitarci per forza? (sta coi suoi in casa nel paese accanto)

Scusa all'amico forumista Rob48 se mi intrufolo ;) :)


Ok intrufolarsi..ma almeno leggiti i post precedenti. Poi magari informarsi PRIMA non fa mai male a nessuno..tipo google..;) così tanto per capire cosa e come si usufruisce delle agevolaizoni prima casa.

http://www.centroconsumatori.it/45v505d1234.html

Trasferire la residenza presso l'abitazione principale serve "solo" a chi vuole scalarsi ( il 19% e con ben note regole) gli interessi passivi di un eventuale mutuo (quindi non è questo il post giusto) nonchè la parcella del notaio per l'atto di mutuo (e non quell aben più salata per l'atto di acquisto).
A chi paice approfondire...

http://www.studiomarino.com/studiomarino_onerideducibili.htm

Ciao.
 
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