IMU 2022 - coniuge comproprietario

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konda

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Buonasera a tutti, vorrei alcune semplici conferme per capire se sto operando in modo corretto. Ho acquistato quest'anno, in comproprietà (50%) con mia moglie (comunione dei beni), un posto auto che non è accatastato come pertinenza prima casa. Pertanto, suppongo debba pagarci l'IMU per l'anno corrente. Sono corrette le seguenti informazioni:

  • dobbiamo generare e pagare due F24, ciascuno per la propria quota parte di proprietà?
  • avendo acquistato il 27 maggio, i mesi di possesso sono 7 (da giugno a dicembre), corretto?
 
Ai fini IMU la pertinenza di una unità immobiliare la si ottiene tramite destinazione del possessore indipendentemente da come è accatastata l’unità immobiliare.

Nel tuo caso ritengo che dovresti solo comunicare al comune, tramite dichiarazione IMU, che quel posto auto lo hai destinato a pertinenza della prima casa. Le pertinenze seguono il bene principale. Quindi se non hai altre unità C6 pertinenziali non dovresti pagare sul posto auto se già non paghi sulla prima casa.
 
Buonasera a tutti, vorrei alcune semplici conferme per capire se sto operando in modo corretto. Ho acquistato quest'anno, in comproprietà (50%) con mia moglie (comunione dei beni), un posto auto che non è accatastato come pertinenza prima casa. Pertanto, suppongo debba pagarci l'IMU per l'anno corrente. Sono corrette le seguenti informazioni:

  • dobbiamo generare e pagare due F24, ciascuno per la propria quota parte di proprietà?
  • avendo acquistato il 27 maggio, i mesi di possesso sono 7 (da giugno a dicembre), corretto?

Laddove tu debba pagare, SI devi fare due distinti F24 uno per te l'altro per tua moglie (va bene quello Semplificato).
SI, avendo acquistato/fatto rogito, dopo il 15 del mese, quel mese non deve essere conteggiato ai fini dell'IMU.

Aggiungo, casomai avessi già un'altra particella accatastata come C/6, hai titolo a dichiarare come pertinenza dell'abitazione principale, quella con la rendita catastale più alta (e che conseguentemente pagherebbe l'IMU più alta); così facendo si paga l'IMU sulla particella catastale con rendita minore (e quindi con il versamento IMU minore).

Circa il doverci pagare o no l'IMU, a me, qualche anno fa (2018) risultava che per essere dichiarata "propriamente" pertinenza dell'abitazione principale, i Comuni potevano imporre il soddisfacimento di alcuni vincoli, tipo quello della distanza tra l'abitazione principale ed il garage.
Almeno così anni fa mi venne "venduta" dal comune dove risiedevo allora la faccenda; poi può darsi che le norme siano state unificate a livello nazionale o comunque cambiate.
 
Grazie per le risposte. Integro con alcuni dati importanti: trattasi di acquisto di prima casa con 3 pertinenze, di cui 2 stessa categoria catastale C6. Quindi il notaio, al rogito, ha inserito solo quella con rendita catastale più alta come pertinenza dell'abitazione principale mentre sull'altra, presumo, dobbiamo pagarci IMU. Essendoci stato rogito notarile non dovrei effettuare dichiarazione IMU.
 
Grazie per le risposte. Integro con alcuni dati importanti: trattasi di acquisto di prima casa con 3 pertinenze, di cui 2 stessa categoria catastale C6. Quindi il notaio, al rogito, ha inserito solo quella con rendita catastale più alta come pertinenza dell'abitazione principale mentre sull'altra, presumo, dobbiamo pagarci IMU. Essendoci stato rogito notarile non dovrei effettuare dichiarazione IMU.

In merito alla pertinenzialità o meno del posto auto allego una recente risposta dell'AdE ad un interpello riferito ad un box.
https://www.fiscoetasse.com/files/13723/risposta-33-19012022.pdf
Lo scorso anno ho acquistato un box per la seconda casa al mare ed ho dichiarato nel rogito che tale box era pertinenza della casa. L'ho potuto fare in quanto il notaio mi ha assicurato che, in quella località, l'AdE considerava pertinenza un box situato ad una distanza non superiore ad 1km dall'abitazione ed io rientravo in questa distanza. Ovviamente ero interessato a dichiararlo come pertinenza sia per le minori tasse in sede di rogito e sia per poter utilizzare le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni.
 
Grazie per le risposte. Integro con alcuni dati importanti: trattasi di acquisto di prima casa con 3 pertinenze, di cui 2 stessa categoria catastale C6. Quindi il notaio, al rogito, ha inserito solo quella con rendita catastale più alta come pertinenza dell'abitazione principale mentre sull'altra, presumo, dobbiamo pagarci IMU. Essendoci stato rogito notarile non dovrei effettuare dichiarazione IMU.

Si, in questo caso con due pertinenze C6 è corretto pagare l’IMU solo per una.

La dichiarazione IMU, per il motivo che hai scritto non sei obbligato a presentarla. Comunque ti posso assicurare per esperienza personale che là dove ci sono più immobili e soprattutto più pertinenze della stessa categoria è sempre meglio farla.

Riguardo ai 2 precedenti quesiti ti dico:
1. È comunque corretto far pagare l’IMU ad entrambi i comproprietari (per la quota di spettanza), tuttavia io ho constatato che nessun comune ha mai obiettato quando il pagamento è stato fatto da un solo comproprietario per l’intero debito, infatti pur se nel obbligazione dell'IMU non vige la regola della “solidarietà passiva” ovvero che il comune non può chiedere l’intera somma ad uno solo dei comproprietari (non sono obbligati in solido) questo non vuol dire che l’intero pagamento può essere fatto da uno solo dei comproprietari;
2. È corretto il conteggio che hai esposto a proposito dei giorni/mesi.
 
In merito alla pertinenzialità o meno del posto auto allego una recente risposta dell'AdE ad un interpello riferito ad un box.
https://www.fiscoetasse.com/files/13723/risposta-33-19012022.pdf
Lo scorso anno ho acquistato un box per la seconda casa al mare ed ho dichiarato nel rogito che tale box era pertinenza della casa. L'ho potuto fare in quanto il notaio mi ha assicurato che, in quella località, l'AdE considerava pertinenza un box situato ad una distanza non superiore ad 1km dall'abitazione ed io rientravo in questa distanza. Ovviamente ero interessato a dichiararlo come pertinenza sia per le minori tasse in sede di rogito e sia per poter utilizzare le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni.

Non mi risulta che le agevolazioni previste per le pertinenze della “prima casa”(art. 1, nota 2-bis della Tariffa, Dpr 131/1986 cd. Tur) siano applicabili anche quando si tratta di acquisto di una "seconda casa". Se il notaio ti ha garantito il contrario, potresti linkare i riferimenti normativi?
 
1. È comunque corretto far pagare l’IMU ad entrambi i comproprietari (per la quota di spettanza), tuttavia io ho constatato che nessun comune ha mai obiettato quando il pagamento è stato fatto da un solo comproprietario per l’intero debito, infatti pur se nel obbligazione dell'IMU non vige la regola della “solidarietà passiva” ovvero che il comune non può chiedere l’intera somma ad uno solo dei comproprietari (non sono obbligati in solido) questo non vuol dire che l’intero pagamento può essere fatto da uno solo dei comproprietari;
2. È corretto il conteggio che hai esposto a proposito dei giorni/mesi.

Dipende dal grado di controllo, dalla capacità (economica e di tempo) dei Comuni di emettere gli accertamenti e dallo zelo dell'ufficio tributi.

In genere tali compensazioni sono tollerate ma non è una regola seguita al 100% (e nel caso avrebbe ragione il Comune)
 
Non mi risulta che le agevolazioni previste per le pertinenze della “prima casa”(art. 1, nota 2-bis della Tariffa, Dpr 131/1986 cd. Tur) siano applicabili anche quando si tratta di acquisto di una "seconda casa". Se il notaio ti ha garantito il contrario, potresti linkare i riferimenti normativi?

Non so dove trovi scritto nel mio post che ho usufruito delle agevolazioni prima casa. La norma citata dal notaio è la seguente:art.1 comma 497 della legge 23 dicembre 2005 n.266 pubblicato sul supplemento ordinario n.211/L della G.U. n.302 del 29 dicembre 2005 applicabile a tutti gli immobili ad uso abitativo (prima, seconda, ecc. casa) e loro pertinenze. In realtà mi interessava soprattutto poter usufruire delle detrazioni per ristrutturazioni.
 
Dipende dal grado di controllo, dalla capacità (economica e di tempo) dei Comuni di emettere gli accertamenti e dallo zelo dell'ufficio tributi.

In genere tali compensazioni sono tollerate ma non è una regola seguita al 100% (e nel caso avrebbe ragione il Comune)


Sarà che è come la racconti ma io non ne sono tanto convinto che in questi casi la ragione sia del comune. A me quelle poche volte che hanno richiesto nuovamente parte dell’imposta perché versato da un solo cointestatario è stato estremamente semplice annullare l’accertamento tramite autotutela.

E se dico “autotutela” e sei un “addetto ai lavori” comprenderai bene il mio scetticismo nel pensare che una PA che ha ragione ma annulla un atto perché riconosce il suo sbaglio, in fondo in fondo tanta ragione non c’è l’ha! …. o forse può essere che sono stato fortunato a confrontarmi con amministrazioni particolarmente benevoli.
 
Sarà che è come la racconti ma io non ne sono tanto convinto che in questi casi la ragione sia del comune. A me quelle poche volte che hanno richiesto nuovamente parte dell’imposta perché versato da un solo cointestatario è stato estremamente semplice annullare l’accertamento tramite autotutela.

E se dico “autotutela” e sei un “addetto ai lavori” comprenderai bene il mio scetticismo nel pensare che una PA che ha ragione ma annulla un atto perché riconosce il suo sbaglio, in fondo in fondo tanta ragione non c’è l’ha! …. o forse può essere che sono stato fortunato a confrontarmi con amministrazioni particolarmente benevoli.

La PA non ha riconosciuto il suo sbaglio, ha accettato di soprassedere al tuo.

I motivi, per esperienza, possono essere tanti, ma ripeto, alla maggior parte va bene così (un pò meno bene va a chi deve perder tempo per effettuare i controlli ;) )
 
Non so dove trovi scritto nel mio post che ho usufruito delle agevolazioni prima casa. La norma citata dal notaio è la seguente:art.1 comma 497 della legge 23 dicembre 2005 n.266 pubblicato sul supplemento ordinario n.211/L della G.U. n.302 del 29 dicembre 2005 applicabile a tutti gli immobili ad uso abitativo (prima, seconda, ecc. casa) e loro pertinenze. In realtà mi interessava soprattutto poter usufruire delle detrazioni per ristrutturazioni.

Avevo interpretato male il tuo post, grazie per il chiarimento.
 
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