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21-01-22, 18:27 #2
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Ma è così importante NON anticiparla a luglio?
Pensa che io avevo sempre la revisione biennale che mi scadeva a novembre ma dovevo fare il tagliando (anch'esso biennale) sempre ad agosto.
Beh fatto sta che per non andare in officina 2 volte, quest'estate ho deciso di anticiparla ad agosto per fare revisione e tagliando lo stesso identico giorno.
Secondo me, nel tuo caso, anticipare di 1 mese la revisione non è assolutamente la fine del mondo.
Che poi, mi chiedo, sei sicuro si possa fare la revisione di auto con targa italiana all'estero seppur in UE? A me pareva di ricordare di no a meno che non è cambiato qualcosa ultimamente.
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21-01-22, 19:07 #3
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21-01-22, 20:27 #4
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Secondo me non è possibile fare una revisione italiana all'estero....
Revisione auto all'estero: tutte le perplessita - AutoToday.it.
Ognuno ha le sue regole...
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21-01-22, 20:58 #5
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Il punto è che la direttiva che istituì la revisione è di origine UE.
Quindi, non vedo perché trovandomi in un qualsiasi paese della UE, non possa fare li la revisione.
Circa l'essere sicuro o meno, come ho già scritto, nel 2002 era fattibile, tant'è che la feci in Belgio; quello che non ricordo/non so, è che quella volta feci la revisione perché era "condizione necessaria" al fine di immatricolare (temporaneamente) l'auto con targa (provvisoria) belga.
La mia domanda, mira appunto a capire se all'occorrenza esiste (o meno) questa possibilità, perché comunque il mio piano "B" prevede appunto il far fare la revisione in Italia prima della partenza.
Un dettaglio, circa la potenziale "perdita" dei tre Euro : sempre quella volta li in Belgio, scoprii che da loro (almeno in quegli anni), la revisione aveva durata annuale : se da parte mia fosse una banale questione di TRE Euro, appare evidente che mi converrebbe farla in Italia, dove almeno ad oggi, la durata della revisone, successiva alla prima, è di DUE anni.
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21-01-22, 21:10 #6
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22-01-22, 09:59 #7
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Il punto per cui avevo scritto indicando proprio il discorso TARGA ITALIANA, ed il link evidentemente mi dice che ricordavo bene, è che per detto motivo non si poteva fare la revisione in UE.
Per questo che ti consigliavo di anticipare di UN solo mese la revisione, sempre meglio che rischiare di andare all'estero e poi sentirti dire che NON possono farti la revisione e poi, quando torni in Italia, ti ritrovi con un solerte agente che ti ferma e ti applica quanto segue:
""Revisione scaduta: per il trasgressore multa e divieto di circolazione del mezzo
L’articolo 80 del Codice della Strada prevede per la violazione una sanzione amministrativa che varia dai 169 ai 680 euro: gli importi si raddoppiano in caso di revisione omessa per più di una volta. Oltre alla sanzione, è disposto il divieto di circolazione fino a revisione effettuata. Chi invece circola anche durante il periodo di sospensione, rischia una multa fino a 7.993 euro, più il fermo amministrativo di 90 giorni.""
Detto questo informati bene sulla data di scadenza effettiva della revisione in quanto essendo in periodo di pandemia potrebbe pure essere che le scadenze siano state procrastinate.
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22-01-22, 10:24 #8
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Che avessi/ho dei dubbi circa l'oggetto della discussione, dovrebbe essere evidente, altrimenti non l'avrei iniziata.
Aggiungo, nel lontano 2002, la mia auto di allora venne sottoposta a revisione in Belgio pur avendo in quel momento ancora targa italiana.
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22-01-22, 14:39 #9
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Il mio intervento era in senso propositivo, non per mettere in dubbio le tue affermazioni e gasarmi perchè a quel link confermano il mio dubbio.
Detto questo spero che qualcuno possa dirimere definitivamente le tue perplessità.
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22-01-22, 17:46 #10
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Appunto, il motivo della mia discussione è proprio quello di portare a pensare al fatto che se da un lato la UE, si preoccupa giustamente di far fare un'azione che ritengo giusta ai fini di aumentare la sicurezza sulle strade, dall'altro non so spiegarmi perché me la lascia tronca : insomma, detto senza polemica alcuna, se per altre cose tipo la telefonia mobile, si preoccupa di elimiarni il roaming (sulle chiamate voce), proprio perché si è in un'area definita comune, mi stabilisce una moneta comune in molti degli stati della UE, non capisco perché in sede di sicurezza della strada mi lascia le cose a metà.
Aggiungo, che trovo altrettanto discutibile il fatto che un'autorità di un qualunque paese della UE che ha ratificato quella direttiva, (tra l'altro seguendo un processo tutt'altro che semplice almeno da noi), alla fine dei giochi possa non riconoscere cosa ha certificato analoga autorità di altro paese della UE.
E' tutto qua il mio punto, poi se per evitarmi rogne devo far fare il lavoro in Italia piuttosto che altrove nella UE .... vabbè lo faccio, ma non mi sembra quella la soluzione, quello è il sapersi adattare.