Consiglio cambio lavoro

77andrea77

Nuovo Utente
Registrato
17/2/13
Messaggi
857
Punti reazioni
42
Ciao a tutti,
sono in cerca di un punto di vista differente per prendere una decisione.

Oggi lavoro come impiegato in uno studio di un commercialista. Età del titolare 52 anni, dipendenti studio 10. Retribuzione su 14 mensilità circa 1650€+ € 750 tra trasferte e buoni benzina. Distanza da casa circa 25km, tempo di viaggio andata e ritorno 2h.

Proposta come impiegato amministrativo (registrazione fatture, contabilità, gestione pagamenti fornitori, dipendenti ecc.) in realtà artigiana che fattura 10mln. Società di famiglia, che conosco, età soci 57 anni. Azienda sul mercato da 60anni e crescita di fatturato di 5 milione negli ultimi 5 anni.
Offrono tempo indeterminato, retribuzione netta su 14 mensilità circa 2200€ + buoni pasto e benzina per circa 200€ mese.
Nel comune di residenza, tempo di viaggio praticamente 10min.

Praticamente le retribuzioni si eguagliano, anche se nel secondo caso l’importo in busta é superiore.
La distanza gioca a favore della seconda proposta.
Il tipo di lavoro cambi leggermente, diciamo che nel secondo caso svoglierei in parte quello che faccio ora. Posso portare innovazione per esperienza in studio.

Secondo voi?
Rischio di rompermi presto di questo lavoro?
Non che non mi abbia rotto anche quello dello studio….
Meglio puntare sulla distanza e sulla retribuzione?

Ho 45 anni.

Grazie a tutti.
Ciao,
Andrea
 
Mi attirerebbe molto la vicinanza. Risparmiare ogni giorno un'ora e 40 di viaggio...forse potresti anche muoverti in bici che fa bene alla salute.
Sul tipo di lavoro però e quanto sia sicuro o rischioso non saprei consigliarti.
 
Ovviamente dipende dalla solidità dei due datori (hai 45 anni, sei giovane e devi valutare anche quale dei due ha minori probabilità di fallire nei prossimi 20 anni).
Un contratto con azienda da 100 dipendenti offre ovviamente maggiori tutele (anche dal punto di vista legale), ma non so se il commercialista è uno di quei "draghi" capace.di rimanere sempre sul pezzo anche in un mercato che cambia.

Economicamente la seconda proposta è ovviamente migliore: buoni benzina, rimborsi e benefit vari possono essere tagliati; la busta paga molto più difficilmente. Inoltre la busta paga maggiore produce contributi Inps maggiori (pensione futura più alta).

NB: ma le cifre citate sono nette o lorde? Perché 2200 netti x 14 mesi equivalgono ad una RAL di oltre 50k che è altina per un "semplice" impiegato amministrativo. In caso positivo buon per te, ma assicurati di non aver sottostimato il peso fiscale nel valutare il netto.
 
Ovviamente dipende dalla solidità dei due datori (hai 45 anni, sei giovane e devi valutare anche quale dei due ha minori probabilità di fallire nei prossimi 20 anni).
Un contratto con azienda da 100 dipendenti offre ovviamente maggiori tutele (anche dal punto di vista legale), ma non so se il commercialista è uno di quei "draghi" capace.di rimanere sempre sul pezzo anche in un mercato che cambia.

Economicamente la seconda proposta è ovviamente migliore: buoni benzina, rimborsi e benefit vari possono essere tagliati; la busta paga molto più difficilmente. Inoltre la busta paga maggiore produce contributi Inps maggiori (pensione futura più alta).

NB: ma le cifre citate sono nette o lorde? Perché 2200 netti x 14 mesi equivalgono ad una RAL di oltre 50k che è altina per un "semplice" impiegato amministrativo. In caso positivo buon per te, ma assicurati di non aver sottostimato il peso fiscale nel valutare il netto.

Il secondo. Migliora la qualità dea vita, che non è poco.
 
Dove trovi lavoro da impiegato amministrativo a 2200 netti al mese per 14 mensilità?
Comunque cambiando lavoro fai progressi in carriera. Pure io privilegerei la busta paga più pesante. Più contributi, più TFR
 
immagino siano tutte cifre lorde dai...ops no...c'è scritto netto....magara dappertutto....
 
Vi confermo che gli importi scritti sono netti.
Si parla infatti di una dal di 50k lordi per la nuova proposta.

Effettivamente, come molti di voi hanno scritto, la qualità delle vita ne giova indiscutibilmente con la nuova proposta.

Infatti mi sta pesando parecchio il viaggio che affronto tutti i giorni.

Ciao
 
Seconda proposta senza ombra di dubbio per le varie condizioni (vicinanza su tutte) e poi perchè cambiare è sempre positivo in termini di stimolo e di crescità professionale.
Poi se hai una professionalità spendibile non mi preoccuperei troppo di come sarà il nuovo lavoro, male che va cambi ancora.
PS preparati che quando darai dimissioni l'attuale datore con tutta probabilità farà controproposta.
 
Guerra al rialzo per una posizione impiegatizia…magari una volta….
Ai miei tempi l’ho sfruttata 2/3volte!
 
Da un punto di vista meramente economico tutta la vita la seconda opzione.

Non devi solo considerare il "cash" che ti entra la mese. RAL più alta=maggiori contributi previdenziali=pensione più alta quando ci andrai. Inoltre, RAL più alta=maggiore contribuzione del datore di lavoro al tuo fondo pensione se ci aderisci. Infine, meno viaggio=più risparmio.

Detto questo, non si lavora solo per i soldi. Sei soddisfatto del lavoro che fai? Il tuo ambiente di lavoro è un posto dove ti trovi bene? Queste sono domande importanti da farsi. Se guadagni di più e sei più vicino a casa ma ogni giorno maledici il posto dove lavori non ne vale la pena.

Buona scelta OK!
 
La scelta non é dettata dai soldi, anche se ovviamente rientra tra i fattori.
Mi sono infatti offerto alla seconda azienda a pari stipendio…non mi piace usare questa strategia per spillare soldi…non sono il tipo.

La valutazione in termini di maggiore tfr e contribuzione previdenziale superiore l’ho valutata pure io.

Un ambiente di lavoro di collaborazione, sereno, con buoni rapporti umani é fondamentale per me.

Grazie a tutti.

Speriamo di definire entro la settimana con la seconda.

Poi la parte difficile sarà comunicarlo all’attuale datore di lavoro.

Ciao
 
Sono gli unici momenti quando puoi osare perché potresti essere importante.

Nelle piccole realtà ottenere un aumento minacciando le dimissioni si rischia di “purgare” i 50€ in più …
Credo che se uno se ne vuole andare se ne va e stop.

Ciao
 
Aumenti la ral more or less del 30%.
Non c'è da pensarci.
 
Nelle piccole realtà ottenere un aumento minacciando le dimissioni si rischia di “purgare” i 50€ in più …
Credo che se uno se ne vuole andare se ne va e stop.

Ciao

Ci sono passato e funziona alla grande altro che purga. Prima ti dice no perché gli altri non offrono di più. Poi quando presenti l'offerta degli altri pareggia. Sulla piccola azienda si è più importanti che nella grande.
Poi il titolare non ha più potuto fare niente contro l'offerta di un'altra azienda.
 
Ciao a tutti,
sono in cerca di un punto di vista differente per prendere una decisione.

Oggi lavoro come impiegato in uno studio di un commercialista. Età del titolare 52 anni, dipendenti studio 10. Retribuzione su 14 mensilità circa 1650€+ € 750 tra trasferte e buoni benzina. Distanza da casa circa 25km, tempo di viaggio andata e ritorno 2h.

Proposta come impiegato amministrativo (registrazione fatture, contabilità, gestione pagamenti fornitori, dipendenti ecc.) in realtà artigiana che fattura 10mln. Società di famiglia, che conosco, età soci 57 anni. Azienda sul mercato da 60anni e crescita di fatturato di 5 milione negli ultimi 5 anni.
Offrono tempo indeterminato, retribuzione netta su 14 mensilità circa 2200€ + buoni pasto e benzina per circa 200€ mese.
Nel comune di residenza, tempo di viaggio praticamente 10min.

Praticamente le retribuzioni si eguagliano, anche se nel secondo caso l’importo in busta é superiore.
La distanza gioca a favore della seconda proposta.
Il tipo di lavoro cambi leggermente, diciamo che nel secondo caso svoglierei in parte quello che faccio ora. Posso portare innovazione per esperienza in studio.

Secondo voi?
Rischio di rompermi presto di questo lavoro?
Non che non mi abbia rotto anche quello dello studio….
Meglio puntare sulla distanza e sulla retribuzione?

Ho 45 anni.

Grazie a tutti.
Ciao,
Andrea


Proposta un pochino strana.

Lavori da un Commercialista e qualcuno ti offre di fare il lavoro da commercialista come dipendente quando il 99% delle aziende quel tipo di lavoro lo esternalizza.

Prova a fare il vedo: offri loro il servizio come consulente esterno tenendoti il lavoro dal commercialista.

Non è che il tuo commercialista vuole mandarti via ?

Ciao
 
Proposta un pochino strana.

Lavori da un Commercialista e qualcuno ti offre di fare il lavoro da commercialista come dipendente quando il 99% delle aziende quel tipo di lavoro lo esternalizza.

Prova a fare il vedo: offri loro il servizio come consulente esterno tenendoti il lavoro dal commercialista.

Non è che il tuo commercialista vuole mandarti via ?

Ciao

No mandarmi via non credo proprio anche perché quando gli dirò che me ne vado sarà un po’ nella cacca…
Conosco bene i due soci della nuova azienda e ci avevo lavorato durante gli studi. Sono in espansione (stanno costruendo altri due capannoni) e non riescono più a gestire la mole di documenti che hanno…tutto qua.
Ciao
 
Quindi deciso la 2?
L'accendiamo?? :D
 
No mandarmi via non credo proprio anche perché quando gli dirò che me ne vado sarà un po’ nella cacca…
Conosco bene i due soci della nuova azienda e ci avevo lavorato durante gli studi. Sono in espansione (stanno costruendo altri due capannoni) e non riescono più a gestire la mole di documenti che hanno…tutto qua.
Ciao


Benissimo.

Ma allora non ti conviene prenderli come tuo primo cliente da Commercialista ?


Ciao
 
Indietro