Consiglio per richiesta aspettativa non retribuita

galatea

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15/3/09
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Salve gente, mia moglie vorrebbe chiedere un periodo di aspettativa non retribuita di un paio di mesi, perché sta attraversando un periodo di forte stress ansia e attacchi di panico. Al momento ha iniziato un percorso con una psicologa (ha fatto solo due sedute) perciò attualmente non ha ancora disponibilità vera e propria di ottenere dalla psicologa una vera e propria certificazione. So che le aziende possono anche rifiutare la richiesta di aspettativa anche non retribuita se non corredate di certificazione, ma in certi casi basta anche l'autocertificazione ma mia moglie non vorrebbe scendere proprio nei particolari anche per via della privacy. Secondo voi, cortesemente, ammesso che le informazioni in mio possesso siano corrette come potrebbe impostare l'autocertificazione in modo tale che non scenda proprio nei particolari per via della privacy ma tuttavia con una buona probabilità di ottenere l'aspettativa. Grazie, saluti
 
Se si tratta di soli due mesi, che si metta in malattia. Il suo medico dovrebbe essere a conoscenza della situazione e saprà come gestire il periodo di assenza per malattia. Così non ci sono problemi di privacy, richieste da fare ed eventuali ritorsioni da subire in seguito...
 
Ma dai, due mesi in malattia di punto in bianco e magari a carico dell'azienda come per esempio impiegato CCNL metalmeccanico e non ti aspetti risentimento? A parte che non sei tu a metterti in malattia ma è il medico che lo diagnostica, ricorda che puoi sempre avere più visite fiscali.

Meglio dire che chiedi 2 mesi perché vuoi staccare per non andare in burnout. Non serve dire che fai cure.
 
Già , ma se chiede l'aspettativa e gliela negano che fa ? Si mette in mutua? E allora si che la prendono male sul serio....
Le aziende di solito non amano concedere questi "privilegi" perché si crea un precedente che può rivelarsi oggetto di diatribe future, l'assenza per malattia è più normale e non crea responsabilità all'Ufficio Risorse Umane...
Non sappiamo che rapporti ci sono con superiori e datori di lavoro, ma se è gente con cui si può ragionare, può sempre spiegare , anticipatamente, che ha dei problemi di salute e dovrà assentarsi per un pò, senza necessariamente dover dare spiegazioni approfondite, così potranno organizzarsi per gestire la sua assenza ed il tutto potrebbe passare liscio senza problemi. Al giorno d'oggi è praticamente impossibile che un medico di famiglia neghi un periodo di malattia per motivi simili, e le visite fiscali arrivano quasi esclusivamente perchè il datore di lavoro le richiede. Inoltre , visto che il problema esiste, nessun ispettore metterà in dubbio la decisione di un medico, il fatto che è iniziata una terapia psicologica di supporto sarà sufficiente. Certo dovrà rispettare gli orari....
 
Ultima modifica:
Mah... Io vedo 2 soluzioni possibili

1) va dal medico, che se vede la necessità provvede a darle malattia

2) se il medico non vede la necessità di darle malattia, parla con il suo responsabile in azienda spiegando senza entrare troppo nei dettagli il motivo della richiesta.

Certo è che la signora ha già iniziato un percorso di cura e non è stata messa in malattia. Non so potrebbe farle bene dover sottostare agli orari della malattia.
 
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