riscatto laurea gratuito

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rothangpass

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Mia moglie sta pagando a rate il riscatto cd. agevolato degli anni di laurea, ora tra le tante voci che girano sulla riforma delle pensioni c'è anche quella su una eventuale futura gratuità del riscatto. Premesso che di aria fritta in Italia ne gira a sufficienza per raddoppiare l'effetto serra, sparate di questo tipo non rischiano di indurre chi è indeciso se riscattare a temporeggiare? E cosa pensano di riconoscere in più a quelli che hanno pagato o stanno pagando, un grazie e una pacca sulla spalla?
 
Riconosceranno quei quattro spiccioli in più di pensione derivanti dai contributi in più versati. Mi sembra una proposta allucinante. Cambiano le regole del giuoco a giuoco iniziato. Forse non ricorderai ma diversi anni addietro qualcuno (INPS o altri) proposero che gli anni del corso di laurea riscattati non valessero più per il diritto alla pensione ma solo per la misura. Ci fu una mezza sollevazione e la proposta fu ritirata.
 
Riconosceranno quei quattro spiccioli in più di pensione derivanti dai contributi in più versati. Mi sembra una proposta allucinante. Cambiano le regole del giuoco a giuoco iniziato. Forse non ricorderai ma diversi anni addietro qualcuno (INPS o altri) proposero che gli anni del corso di laurea riscattati non valessero più per il diritto alla pensione ma solo per la misura. Ci fu una mezza sollevazione e la proposta fu ritirata.

Se non ricordo male, la proposta era del governo di centrodestra.

Ad esempio un medico che avesse voluto andare in pensione, non avrebbe potuto riscattare i 6 anni di corso di laurea ed gli anni di specializzazione.

Una decina di anni di studio buttati nella spazzatura ai fini della maturazione della pensione.
 
Se non ricordo male, la proposta era del governo di centrodestra.

Ad esempio un medico che avesse voluto andare in pensione, non avrebbe potuto riscattare i 6 anni di corso di laurea ed gli anni di specializzazione.

Una decina di anni di studio buttati nella spazzatura ai fini della maturazione della pensione.

il che succede comunque per quelli che non hanno abbastanza soldi per pagare il riscatto. Tanto per fare un esempio 5 anni di corso di laurea + 3 anni di dottorato + 4 anni di borse di studio, 12 anni buttati visto che il riscatto per chi ha anche solo un mese di contributi pre-96 costa una follia

mi sfugge perche' non si faccia la cosa piu' ovvia: riconoscere gratuitamente gli anni di studio per il diritto alla pensione (cosi' almeno si riconosce che è una buona cosa studiare) e lasciare varie opzioni di pagamento facoltativo di contributi che concorreranno al calcolo della pensione (uno puo' decidere di non pagare niente, di pagare 5K per ogni anno da riscattare, o il 33% del lordo dello stipendio o qualche via di mezzo, chiaramente cio' impatterà sull'importo della pensione)
 
Se non ricordo male, la proposta era del governo di centrodestra.

Ad esempio un medico che avesse voluto andare in pensione, non avrebbe potuto riscattare i 6 anni di corso di laurea ed gli anni di specializzazione.

Una decina di anni di studio buttati nella spazzatura ai fini della maturazione della pensione.
Quella proposta del centrodestra non riguardava la possibilita' di riscattare, il medico avrebbe potuto riscattare comunque i 6 anni. La proposta riguardava il modo in cui gli anni riscattati erano considerati: solo per la misura e non per il diritto. La cosa piu' oscena era che era retroattiva. Volevano che un medico che avesse gia' riscattato, pagando, 6 anni di laurea non si vedesse piu' riconosciuti gli anni riscattati ai fini del diritto alla pensione (ma solo ai fini della misura)... quando al momento del pagamento gli era stato detto che sarebbero stati riconosciuti.
 
Quella proposta del centrodestra non riguardava la possibilita' di riscattare, il medico avrebbe potuto riscattare comunque i 6 anni. La proposta riguardava il modo in cui gli anni riscattati erano considerati: solo per la misura e non per il diritto. La cosa piu' oscena era che era retroattiva. Volevano che un medico che avesse gia' riscattato, pagando, 6 anni di laurea non si vedesse piu' riconosciuti gli anni riscattati ai fini del diritto alla pensione (ma solo ai fini della misura)... quando al momento del pagamento gli era stato detto che sarebbero stati riconosciuti.

Sì ricordo benissimo, io sarei rientrato tra i fregati. La retroattività è oscena ma in Italia bisogna aspettarsi di tutto
 
il che succede comunque per quelli che non hanno abbastanza soldi per pagare il riscatto. Tanto per fare un esempio 5 anni di corso di laurea + 3 anni di dottorato + 4 anni di borse di studio, 12 anni buttati visto che il riscatto per chi ha anche solo un mese di contributi pre-96 costa una follia

mi sfugge perche' non si faccia la cosa piu' ovvia: riconoscere gratuitamente gli anni di studio per il diritto alla pensione (cosi' almeno si riconosce che è una buona cosa studiare) e lasciare varie opzioni di pagamento facoltativo di contributi che concorreranno al calcolo della pensione (uno puo' decidere di non pagare niente, di pagare 5K per ogni anno da riscattare, o il 33% del lordo dello stipendio o qualche via di mezzo, chiaramente cio' impatterà sull'importo della pensione)

Credo che a quel punto il 99% sceglierebbe il riscatto gratuito dato che col contributivo il 99% riscatta per andare prima in pensione, non per pagare oggi e avere qualche decina di euro in più di pensione, chissà quando e se va bene. Riscatto beninteso gratuito per chi lo sceglie ma non per le casse dello stato e quindi del contribuente, si parla di 4 o 5 miliardi
 
Credo che a quel punto il 99% sceglierebbe il riscatto gratuito dato che col contributivo il 99% riscatta per andare prima in pensione, non per pagare oggi e avere qualche decina di euro in più di pensione, chissà quando e se va bene. Riscatto beninteso gratuito per chi lo sceglie ma non per le casse dello stato e quindi del contribuente, si parla di 4 o 5 miliardi

ma perché costa allo stato? se con il contributivo comunque si divide il montante di contributi pagati sull'aspettativa di vita, che cosa importa se uno prende una pensione elevata per pochi anni o bassa per molti (fermo restando un limite inferiore che deve essere stato maturato altrimenti la gente si pensiona con pensioni da fame e poi non campa e deve intervenire lo stato)? eventualmente prevedendo dei correttivi (al ribasso se si esce prima) che tengano conto di tutti i vari fattori (quali?)
 
ma perché costa allo stato? se con il contributivo comunque si divide il montante di contributi pagati sull'aspettativa di vita, che cosa importa se uno prende una pensione elevata per pochi anni o bassa per molti (fermo restando un limite inferiore che deve essere stato maturato altrimenti la gente si pensiona con pensioni da fame e poi non campa e deve intervenire lo stato)? eventualmente prevedendo dei correttivi (al ribasso se si esce prima) che tengano conto di tutti i vari fattori (quali?)

Perchè i coefficienti che trasformano il montante in pensione sono estremamente generosi e convenienti. Detto in maniera efficace, considerate le attuali speranze di vita il pensionato contributivo continuerà a pesare sulla collettività , sui conti dell'inps e sulle casse dello Stato. Nel computo devi mettere anche il costo delle reversibilità dirette e indirette.
 
Mia moglie sta pagando a rate il riscatto cd. agevolato degli anni di laurea, ora tra le tante voci che girano sulla riforma delle pensioni c'è anche quella su una eventuale futura gratuità del riscatto. Premesso che di aria fritta in Italia ne gira a sufficienza per raddoppiare l'effetto serra, sparate di questo tipo non rischiano di indurre chi è indeciso se riscattare a temporeggiare? E cosa pensano di riconoscere in più a quelli che hanno pagato o stanno pagando, un grazie e una pacca sulla spalla?

È più demagogia che sostanza: se sei contributivo, prendi in base quanto versi e l'anticipata viene data solo se arrivi ad avere un minimo montante.

Se riscatti a 0 prenderai anzianità, ma non aumenti il montante. E allora a che serve? A sperare nella pensione vecchiaia che arriverà forse un po' prima di tardissimo?
 
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Perchè i coefficienti che trasformano il montante in pensione sono estremamente generosi e convenienti. Detto in maniera efficace, considerate le attuali speranze di vita il pensionato contributivo continuerà a pesare sulla collettività , sui conti dell'inps e sulle casse dello Stato. Nel computo devi mettere anche il costo delle reversibilità dirette e indirette.

Mander, mi pare tutto da dimostrare per il contributivo puro.

Tu hai in mente i misti?
 
Mander, mi pare tutto da dimostrare per il contributivo puro.

Tu hai in mente i misti?

Beh, x i misti basta dire che gran parte del debito pubblico deriva dalle pensioni retributive. Per i contributivi basta mettere a confronto i coefficienti di una rendita reversibile privata con quella pubblica .

Partendo dall'attuale situazione che vede una spesa previdenziale del 17 % , ponendosi la questione demografica, trovo inevitabile la continua diminuizione dei coefficienti inps. Altresi' ritengo improbabili rivalutazioni reali dei montanti contributivi.

Per questi motivi insisto sulla riforma della PC ,unica via con cui costruire una vera integrazione pensionistica.
 
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Ok Mander, conosco le tue idee. Però dire che le pensioni contributive nell'inos non siano sostenibili mi pare molto discutibile.

Concordo che saranno più basse e che servirà un PC, ma con i coefficienti corretti (e magri) sarà sostenibile per lo stato.

Una volta tu hai detto una cosa molto importante: bisogna improntare la carriera per cercare di avere montanti nell'INPS o nella PC importanti, non cercare ti anticipare la minima di vecchiaia.
 
Ok Mander, conosco le tue idee. Però dire che le pensioni contributive nell'inos non siano sostenibili mi pare molto discutibile.

Concordo che saranno più basse e che servirà un PC, ma con i coefficienti corretti (e magri) sarà sostenibile per lo stato.

Una volta tu hai detto una cosa molto importante: bisogna improntare la carriera per cercare di avere montanti nell'INPS o nella PC importanti, non cercare ti anticipare la minima di vecchiaia.

Se ti piace possiamo dire, che la contributiva inps sarà sostenibile nella misura in cui i coefficienti verranno ridotti .

Un basso assegno inps sotto un gap del 65% rende indispensabile la PC ,non questa quella giusta ,aperta e accessibile a tutti.
 
Se ti piace possiamo dire, che la contributiva inps sarà sostenibile nella misura in cui i coefficienti verranno ridotti.
La sostenibilità del sistema contributivo non è messa in pericolo dai coefficienti, che sono tarati sull'aspettativa di vita tramite calcoli attuariali e sono periodicamente adeguati all'aumento dell'aspettativa di vita. I coefficienti sono migliori di quelli delle rendite private perchè l'inps è svincolato dalle logiche di profitto di una compagnia privata. Ma sono equi e sostenibili.

La sostenibilità semmai è messa in pericolo dalle pensioni anticipate: quote 100, 102, 104, 41, opzioni donna, inclusi magheggi con il solo fine di anticipare la pensione come il riscatto gratuito della laurea. Ed è preoccupante la folta massa di italiani che corre dietro a tutta questa fuffa elettorale. Gente che non capisce che quando ci si può permettere di andare in pensione o meno è determinato dalla demografia del Paese, non sul ragionamento infantile che se uno ha lavorato tanti anni allora deve potere andare in pensione per principio, anche se ha solo 60 anni o meno.
 
.La sostenibilità semmai è messa in pericolo dalle pensioni anticipate: quote 100, 102, 104, 41, opzioni donna, inclusi magheggi con il solo fine di anticipare la pensione come il riscatto gratuito della laurea. Ed è preoccupante la folta massa di italiani che corre dietro a tutta questa fuffa elettorale. Gente che non capisce che quando ci si può permettere di andare in pensione o meno è determinato dalla demografia del Paese, non sul ragionamento infantile che se uno ha lavorato tanti anni allora deve potere andare in pensione per principio, anche se ha solo 60 anni o meno.

Il riscatto ha molto più senso nel retributivo.

Nel contributivo riscattare 5 anni a 0€ senza aumentare il montante può essere utile in casi patologici.

Poi, sì, la gente non capisce e si fa intortare dai politici.
 
La sostenibilità del sistema contributivo non è messa in pericolo dai coefficienti, che sono tarati sull'aspettativa di vita tramite calcoli attuariali e sono periodicamente adeguati all'aumento dell'aspettativa di vita. I coefficienti sono migliori di quelli delle rendite private perchè l'inps è svincolato dalle logiche di profitto di una compagnia privata. Ma sono equi e sostenibili.

La sostenibilità semmai è messa in pericolo dalle pensioni anticipate: quote 100, 102, 104, 41, opzioni donna, inclusi magheggi con il solo fine di anticipare la pensione come il riscatto gratuito della laurea. Ed è preoccupante la folta massa di italiani che corre dietro a tutta questa fuffa elettorale. Gente che non capisce che quando ci si può permettere di andare in pensione o meno è determinato dalla demografia del Paese, non sul ragionamento infantile che se uno ha lavorato tanti anni allora deve potere andare in pensione per principio, anche se ha solo 60 anni o meno.

meno male che non sono l'unico a pensarla così...siamo pieni di buffi per secoli e ancora stiamo a farneticare di riscatti gratuiti....GRATUITO è MORTO DA UN PEZZO!

:angry::angry::wall:
 
Il riscatto ha molto più senso nel retributivo.

Nel contributivo riscattare 5 anni a 0€ senza aumentare il montante può essere utile in casi patologici.

Poi, sì, la gente non capisce e si fa intortare dai politici.

In che senso casi patologici?

Se riscatti pagando zero, puoi andare in pensione qualche anno prima, con assegno più basso, no?
Se comunque l'importo dell'assegno è ad un valore accettabile e congruo allo stile di vita del pensionando, perché sarebbe patologico usufruirne?
 
In che senso casi patologici?

Se riscatti pagando zero, puoi andare in pensione qualche anno prima, con assegno più basso, no?
Se comunque l'importo dell'assegno è ad un valore accettabile e congruo allo stile di vita del pensionando, perché sarebbe patologico usufruirne?

scusa ma perchè occorre andare in pensione quando lo dice qualcuno se ci vai col contributivo?

laurea o non laurea, riscatto o non riscatto? se è a zero il riscatto come montante quale utilità ne hai?
se uno è laureato o non laureato cosa cambia col contributivo? sempre su basi matematico-finanziarie va fatto il calcolo della rendita pensionistica quindi se non aumenta il montante non si ha nessun vantaggio, se invece è un modo per prendere 4 o 5 anni di contributi a gratisse allora stiamo facendo altri buffi e non ne vedo proprio l'utilità se non per i coinvolti dal regalo
 
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