rothangpass
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Ho aderito anni fa al fondo pensione FOPEN (lavoratori contratto elettrico) che tutto sommato ha avuto un buon rendimento, oltre ad avere i noti vantaggi fiscali. Facendo una simulazione sul sito del FOPEN risulta che col montante accumulato avrei diritto a circa 600 euro al mese alla data di pensionamento. Dal momento che i 600 euro non sono indicizzati all'inflazione mi sono messo a fare due conti della serva, ipotizzando di usufruire per vent'anni della pensione integrativa,dai 65 agli 85. Se l'inflazione si mantenesse al 2% i 600 euro di oggi diventerebbero a fine periodo meno di 400, se fosse del 3% poco più di 300 euro. Infine se l'inflazione fosse 2% ma con due trienni al 5% al quinto e quindicesimo anno l'importo attualizzato ad oggi sarebbe di circa 320 euro al mese. Ci si può sbizzarrire con gli scenari ma resta il fatto che questo strumento è indifeso di fronte all'inflazione, e si può solo immaginare cosa succederebbe se ci fossero anche solo un paio di anni con inflazione in doppia cifra: il valore della pensione integrativa sarebbe spazzato via. Morale, penso che alla fine del rapporto di lavoro convenga cercare di ottenere la liquidazione della maggior somma possibile, al limite anche il 100% del montante al netto delle tasse; nel caso del FOPEN l'unica strada praticabile è cessare il rapporto di lavoro prima della maturazione del diritto alla pensione.