Il problema non è la cig, ma chi ne fa un uso sbagliato e illegale.
Ora si sa che la cig covid è stata creata apposta per la pandemia, con poche o nessuna restrizione, in modo che potessero usarla tutte le aziende che normalmente non ne avrebbero diritto.
Le poche restrizioni hanno fatto si che tutti l'abbiano chiesta, anche chi non ne aveva bisogno: l'hanno usata facendo comunque lavorare le persone da casa e pagandole con la cig +nero e, come in questo caso, l'hanno usata per non pagare i lavoratori più costosi e sostituirli con personale precario e meno costoso.
Forti del fatto che difficilmente un lavoratore denuncia l'azienda dove lavora, se non vuole essere cacciato.
Mio parere in questi casi viene meno il rapporto di fiducia che ci dovrebbe essere tra dipendente e datore, il lavoratore deve prenderne atto e decidere se fare buon viso a cattivo gioco o se esporsi a viso aperto, entrambe le strade possono portare alle dimissioni o al restare in azienda.
Non esiste la scelta giusta, ognuno deve fare le sue valutazioni in base a cosa c'è in gioco, a quanto tiene al posto e a quanto capacità ha di ricollocarsi.