Fabxtreme7
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Salve, chiedo a chi è ferrato in materia:
mio padre risulta proprietario di un'unità immobiliare (trattasi di magazzino/piccolo capannone) unica, ma catastalmente suddivisa in tre subalterni, e, verso la fine di febbraio 2020 ha ricevuto, da parte dell'ufficio provinciale territorio dell'Agenzia delle Entrate, un avviso di accertamento catastale - nuova determinazione di classamento e rendita catastale, tramite la quale è stato informato della modifica della consistenza e del valore della rendita di due dei tre subalterni e del cambio di categoria (da C/6 a C/2) di uno dei due subalterni interessati da tale modifca.
La variazione, datata in atti dal 27/01/2020, ha comportato una diminuzione della consistenza complessiva del magazzino.
In seguito uno dei due subalterni che hanno subito la modifica in data 27/01/2020 ha subito un'ulteriore modifica (atti dal 25/11/2020) che ne ha fatto aumentare la consistenza (si è passati dal valore di 35 m2 alla data del 27/01/2020 al valore di 61 m2 alla data del 25/11/2020) e quindi è aumentata la relativa rendita.
Nelle annotazioni risulta la dicitura classamento e rendita proposti (D.M. 701/94) e in dati derivanti da è presente DIVERSA DISTRIBUZIONE DEGLI SPAZI INTERNI.
La situazione delle modifiche intercorse durante il 2020 è riepilogata nell'immagine allegata:
Per quanto riguarda il calcolo dell'IMU 2021, immagino vada usato il valore di rendita in vigore al 25/11/2020 ?
Nel 2020, invece, mio padre ha pagato l'IMU, visto che la modifica risale al 27/01/2020, basandosi sul valore della rendita di 400,35 euro; oltre all'acconto ha pagato anche il saldo dello stesso importo, visto che sono venuto a conoscenza della modifica, datata 25/11/2020 solo qualche giorno fa: c'è il rischio di effettuare un ravvedimento operoso ed integrare la differenza di quanto non versato ?
Grazie
mio padre risulta proprietario di un'unità immobiliare (trattasi di magazzino/piccolo capannone) unica, ma catastalmente suddivisa in tre subalterni, e, verso la fine di febbraio 2020 ha ricevuto, da parte dell'ufficio provinciale territorio dell'Agenzia delle Entrate, un avviso di accertamento catastale - nuova determinazione di classamento e rendita catastale, tramite la quale è stato informato della modifica della consistenza e del valore della rendita di due dei tre subalterni e del cambio di categoria (da C/6 a C/2) di uno dei due subalterni interessati da tale modifca.
La variazione, datata in atti dal 27/01/2020, ha comportato una diminuzione della consistenza complessiva del magazzino.
In seguito uno dei due subalterni che hanno subito la modifica in data 27/01/2020 ha subito un'ulteriore modifica (atti dal 25/11/2020) che ne ha fatto aumentare la consistenza (si è passati dal valore di 35 m2 alla data del 27/01/2020 al valore di 61 m2 alla data del 25/11/2020) e quindi è aumentata la relativa rendita.
Nelle annotazioni risulta la dicitura classamento e rendita proposti (D.M. 701/94) e in dati derivanti da è presente DIVERSA DISTRIBUZIONE DEGLI SPAZI INTERNI.
La situazione delle modifiche intercorse durante il 2020 è riepilogata nell'immagine allegata:
Per quanto riguarda il calcolo dell'IMU 2021, immagino vada usato il valore di rendita in vigore al 25/11/2020 ?
Nel 2020, invece, mio padre ha pagato l'IMU, visto che la modifica risale al 27/01/2020, basandosi sul valore della rendita di 400,35 euro; oltre all'acconto ha pagato anche il saldo dello stesso importo, visto che sono venuto a conoscenza della modifica, datata 25/11/2020 solo qualche giorno fa: c'è il rischio di effettuare un ravvedimento operoso ed integrare la differenza di quanto non versato ?
Grazie