2080 settimane di anzianità contributiva: cosa succede se mi fermo prima?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

nonalias

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é stato un anno strano e sto facendo alcune valutazioni, alcune anche di downshifting.

Ho ancora molta strada prima di raggiungere le 2080 settimane necessarie ai fini del computo e del calcolo per l'anzianità contributiva di 40 anni.

Qualora decidessi di smettere o di ridurre il lavoro - nel 2019 e 2020 ho moltiplicato le fonti di ricavo e le aumenterò nel 2021, automatizzandole sempre di più - ed essendo ancora "nel mezzo del cammino di nostra vita", mi ritroverei una anzianità contributiva di circa 800 settimane sulla gestione dei dipendenti.

Non mi è chiaro a cosa vado incontro quando vorrò "andare in pensione" se, con tale sospensione o riduzione, ci sia anche un totale azzeramento dei versamenti all'Inps:
A) perdo tutti i soldi versati
B) solo al raggiungimento dei miei 75 anni (età anagrafica) avrò un assegno, per computo e calcolo, ponderato sulle 800 settimane


Grazie
 
é stato un anno strano e sto facendo alcune valutazioni, alcune anche di downshifting.

Ho ancora molta strada prima di raggiungere le 2080 settimane necessarie ai fini del computo e del calcolo per l'anzianità contributiva di 40 anni.

Qualora decidessi di smettere o di ridurre il lavoro - nel 2019 e 2020 ho moltiplicato le fonti di ricavo e le aumenterò nel 2021, automatizzandole sempre di più - ed essendo ancora "nel mezzo del cammino di nostra vita", mi ritroverei una anzianità contributiva di circa 800 settimane sulla gestione dei dipendenti.

Non mi è chiaro a cosa vado incontro quando vorrò "andare in pensione" se, con tale sospensione o riduzione, ci sia anche un totale azzeramento dei versamenti all'Inps:
A) perdo tutti i soldi versati
B) solo al raggiungimento dei miei 75 anni (età anagrafica) avrò un assegno, per computo e calcolo, ponderato sulle 800 settimane


Grazie

Le condizioni di pensionamento sono anche molto diverse in base a età, tipologie di lavoro, etc...

Se sei dipendente la cosa migliore è usare il simulatore di pensione futura dalla propria area personale INPS. E' possibile impostare l'età a cui si vuole cessare l'attività lavorativa e valutare sia l'età della pensione che l'assegno. Se hai solo contribuzione dipendente dovrebbe avere già tutti i dati contributivi.

Ovviamente, la simulazione vale finché non cambiano le regole.

La mia pensione futura: simulazione della propria pensione
 
é stato un anno strano e sto facendo alcune valutazioni, alcune anche di downshifting.

Ho ancora molta strada prima di raggiungere le 2080 settimane necessarie ai fini del computo e del calcolo per l'anzianità contributiva di 40 anni.

Qualora decidessi di smettere o di ridurre il lavoro - nel 2019 e 2020 ho moltiplicato le fonti di ricavo e le aumenterò nel 2021, automatizzandole sempre di più - ed essendo ancora "nel mezzo del cammino di nostra vita", mi ritroverei una anzianità contributiva di circa 800 settimane sulla gestione dei dipendenti.

Non mi è chiaro a cosa vado incontro quando vorrò "andare in pensione" se, con tale sospensione o riduzione, ci sia anche un totale azzeramento dei versamenti all'Inps:
A) perdo tutti i soldi versati
B) solo al raggiungimento dei miei 75 anni (età anagrafica) avrò un assegno, per computo e calcolo, ponderato sulle 800 settimane


Grazie
Anzianità di 800 settimane nel 2021 sono 15 anni di lavoro, significa che sei nel contributivo puro, no? Cioè dovresti avere il primo accredito contributivo dopo il 1995. Con 15 anni di contributi puoi andare in pensione a 71 anni (71 anni di adesso, che rivalutati all'aspettativa di vita probabilmente per te saranno 75 anni). Versando ulteriori 5 anni di contributi potrai andare in pensione 67 anni (67 anni di adesso, con rivalutazione probabilmente per te saranno 71 anni)... ma solo avendo raggiunto un montante contributivo pari a 160000 euro (160000 euro di adesso, la soglia sarà più alta quando andrai in pensione).
 
Anzianità di 800 settimane nel 2021 sono 15 anni di lavoro, significa che sei nel contributivo puro, no? Cioè dovresti avere il primo accredito contributivo dopo il 1995. Con 15 anni di contributi puoi andare in pensione a 71 anni (71 anni di adesso, che rivalutati all'aspettativa di vita probabilmente per te saranno 75 anni). Versando ulteriori 5 anni di contributi potrai andare in pensione 67 anni (67 anni di adesso, con rivalutazione probabilmente per te saranno 71 anni)... ma solo avendo raggiunto un montante contributivo pari a 160000 euro (160000 euro di adesso, la soglia sarà più alta quando andrai in pensione).

scusa vedo che sei un esperto, senza polemica alcuna, (da capra che sono io in materia) stai per caso scrivendo che oggi non vale la pena versare alcun contributo?
 
scusa vedo che sei un esperto, senza polemica alcuna, (da capra che sono io in materia) stai per caso scrivendo che oggi non vale la pena versare alcun contributo?
Non sono un esperto, sono informazioni di base che puo' trovare chiunque sul sito dell'INPS.

Ho risposto alla domanda di nonalias: secondo la normativa attuale, se ci si ferma a 15 anni di anzianita' i contributi versati non vengono persi, non c'e' nessun azzeramento dei contributi. Ma versando contributi per 5 anni in piu' si puo' ottenere la pensione 4 anni prima (ma dipenda anche dalla somma dei contributi, non solo dal numero di anni in cui sono stati versati).

Poi decidera' lui se valga o meno versare altri contributi, che poi significa decidere se valga o meno la pena continuare a lavorare dato che se si lavora i contributi vanno versati. Dipende dalla situazione personale, per la maggior parte delle persone la scelta e' obbligata perche' se non lavora non ha i soldi per campare. :D
 
Le condizioni di pensionamento sono anche molto diverse in base a età, tipologie di lavoro, etc...

Se sei dipendente la cosa migliore è usare il simulatore di pensione futura dalla propria area personale INPS. E' possibile impostare l'età a cui si vuole cessare l'attività lavorativa e valutare sia l'età della pensione che l'assegno. Se hai solo contribuzione dipendente dovrebbe avere già tutti i dati contributivi.

Ovviamente, la simulazione vale finché non cambiano le regole.

La mia pensione futura: simulazione della propria pensione
Sempre che il simulatore funzioni. A me e' da quasi un anno che da errore dicendo che il sistema e' in manutenzione. :D
 
Grazie.

Si, sono iscritto all'inps dal 2003, prima come gestione separata poi come dipendente.

Dunque, ho capito che:
1) se ho versato per almeno 15 anni in qualsiasi gestioen (gestione separata o gestione dipendenti), non perdo quello che ho versato.
2) se non verso alcun altro contributo dopo questi 15 anni, al momento delle pensione il calcolo del trattamento si baserà su quanto versto (sistema contributivo puro).

Mi sono perso qualcosa?
 
Grazie.

Si, sono iscritto all'inps dal 2003, prima come gestione separata poi come dipendente.

Dunque, ho capito che:
1) se ho versato per almeno 15 anni in qualsiasi gestioen (gestione separata o gestione dipendenti), non perdo quello che ho versato.
2) se non verso alcun altro contributo dopo questi 15 anni, al momento delle pensione il calcolo del trattamento si baserà su quanto versto (sistema contributivo puro).

Mi sono perso qualcosa?
Corretto. Naturalmente sono tutti ragionamenti fatti a normativa corrente, non possiamo sapere quale sarà la normativa in tema di pensioni tra 20 o 30 anni. :D
 
Sempre che il simulatore funzioni. A me e' da quasi un anno che da errore dicendo che il sistema e' in manutenzione. :D

è molto strano, io consulto il link regolarmente per verificare versamento contributi da parte del datore di lavoro e ha sempre funzionato. anche adesso funziona.
sembra una cavolata ma ti suggerisco di provare da cellulare per vedere se un problema del broswer del pc.
 
Sempre che il simulatore funzioni. A me e' da quasi un anno che da errore dicendo che il sistema e' in manutenzione. :D


Fatto da poco per due parenti con risultati soddisfacenti (almeno a livello di funzionamento, meno sulle prospettive pensionistiche :D).

Malfunzionamenti o impossibilità di calcolo accadono se non si ha una carriera completamente da dipendente. Per esperienza personale , il simulatore non è stato ancora messo a punto per spezzatini contributivi dipendente-autonomo.

Grazie.

Si, sono iscritto all'inps dal 2003, prima come gestione separata poi come dipendente.

Dunque, ho capito che:
1) se ho versato per almeno 15 anni in qualsiasi gestioen (gestione separata o gestione dipendenti), non perdo quello che ho versato.
2) se non verso alcun altro contributo dopo questi 15 anni, al momento delle pensione il calcolo del trattamento si baserà su quanto versto (sistema contributivo puro).

Mi sono perso qualcosa?

Avendo contributi in gestione separata non è detto che il simulatore INPS faccia il suo lavoro.

1) In teoria bastano 5 anni in gestione separata per maturare una pensione, ma l'assegno risultante deve essere almeno 2.8 volte l'importo della pensione minima, cosa che significherebbe avere maturato in soli 5 anni un montante molto alto. Nel tuo caso probabilmente devi ricorerre alla Totalizzazione dei contributi
2) se sei in regime completamente contributivo puoi calcolare il montante su cui sarà calcolata la tua pensione applicando semplicemente i coefficienti di rivalutazione fino all'anno presunto di pensionamento.
 
Ultima modifica:
Fatto da poco per due parenti con risultati soddisfacenti (almeno a livello di funzionamento, meno sulle prospettive pensionistiche :D).

Malfunzionamenti o impossibilità di calcolo accadono se non si ha una carriera completamente da dipendente. Per esperienza personale , il simulatore non è stato ancora messo a punto per spezzatini contributivi dipendente-autonomo.
Puo' essere che sia quello, in effetti verso in gestione separata. Comunque un anno fa andava.
1) In teoria bastano 5 anni in gestione separata per maturare una pensione, ma l'assegno risultante deve essere almeno 2.8 volte l'importo della pensione minima, cosa che significherebbe avere maturato in soli 5 anni un montante molto alto. Nel tuo caso probabilmente devi ricorerre alla Totalizzazione dei contributi
2) se sei in regime completamente contributivo puoi calcolare il montante su cui sarà calcolata la tua pensione applicando semplicemente i coefficienti di rivalutazione fino all'anno presunto di pensionamento.
La soglia di 2.8 volte l'assegno sociale vale per la pensione di vecchiaia "anticipata" a 64 anni e di anni di contributi ne servono 20. Per la pensione di vecchiaia "ordinaria" a 67 anni servono sempre 20 anni contributi e la soglia e' di 1.5 volte l'assegno sociale. Per la pensione di vecchiaia "contributiva" a 71 anni bastano 5 anni di contributi e non c'e' nessuna soglia. Chiaramente pero' meno sono i contributi versati, meno e' alta la pensione... in particolare con soli 5 anni di contributi probabilmente la pensione sara' inferiore all'assegno sociale. Per farsi un'idea di quanto sara' la propria pensione, nel sistema contributivo e' abbastanza semplice, per ottenere l'importo annuale della pensione basta guardare il montante contributivo sul sito dell'INPS e moltiplicarlo per il coefficiente di trasformazione (che dai 64 anni ai 71 anni ora viaggia tra il 5% ed il 6%). Nell'ipotesi che la rivalutazione annuale del montante copra giusto l'inflazione e che i coefficienti di trasformazione vengano mantenuti costanti (adeguando l'eta' pensionabile alla speranza di vita), cosi' si ottiene una stima dell'importo lordo reale della pensione se non si versano ulteriori contributi.
 
[...]La soglia di 2.8 volte l'assegno sociale vale per la pensione di vecchiaia "anticipata" a 64 anni e di anni di contributi ne servono 20. Per la pensione di vecchiaia "ordinaria" a 67 anni servono sempre 20 anni contributi e la soglia e' di 1.5 volte l'assegno sociale. Per la pensione di vecchiaia "contributiva" a 71 anni bastano 5 anni di contributi e non c'e' nessuna soglia.
[...]

Hai ragione :yes: errore mio. :(

I limiti di importo per la pensione di vecchiaia anticipata non si applicano alla pensione di vecchiaia contributiva.
 
Tasso capitalizzazione montante contributivo

Nel 1991 quando ho iniziato a lavorare avevo uno stipendio netto di 850 euro al mese e adesso di 1815.Considerando la capitalizzazione del montante contributivo credo che il montante contributivo del 1991 si sia rivalutato di circa 2,4 volte e quindi 850 euro del 1991 equivarrebbero a 2040 di adesso.Il mio conteggio è giusto? Nel 1991 avevo uno stipendio lordo di circa 17000 euro.
 
Anzianità di 800 settimane nel 2021 sono 15 anni di lavoro, significa che sei nel contributivo puro, no? Cioè dovresti avere il primo accredito contributivo dopo il 1995. Con 15 anni di contributi puoi andare in pensione a 71 anni (71 anni di adesso, che rivalutati all'aspettativa di vita probabilmente per te saranno 75 anni). Versando ulteriori 5 anni di contributi potrai andare in pensione 67 anni (67 anni di adesso, con rivalutazione probabilmente per te saranno 71 anni)... ma solo avendo raggiunto un montante contributivo pari a 160000 euro (160000 euro di adesso, la soglia sarà più alta quando andrai in pensione).



Si , ma con la legge attuale ... tutto può cambiare ,come sempre ,Del doman non v'è certezza .
 
1) In teoria bastano 5 anni in gestione separata per maturare una pensione, ma l'assegno risultante deve essere almeno 2.8 volte l'importo della pensione minima, cosa che significherebbe avere maturato in soli 5 anni un montante molto alto. Nel tuo caso probabilmente devi ricorerre alla Totalizzazione dei contributi


Grazie!
Leggo che
"La totalizzazione può essere utilizzata da tutti i lavoratori dipendenti, autonomi e liberi professionisti ed è completamente gratuita a differenza della ricongiunzione che spesso è onerosa.
Alla totalizzazione sono particolarmente interessati i lavoratori parasubordinati (co.co.co., lavoratori a progetto, ecc.), iscritti alla cosiddetta "gestione separata", i cui contributi non possono essere ricongiunti ad altra cassa o fondo di previdenza."

Dunque immagino che sia possibile fare una simulazione con totalizzazione e senza totalizzazione; dove si può fare?
 
1) In teoria bastano 5 anni in gestione separata per maturare una pensione, ma l'assegno risultante deve essere almeno 2.8 volte l'importo della pensione minima, cosa che significherebbe avere maturato in soli 5 anni un montante molto alto. Nel tuo caso probabilmente devi ricorerre alla Totalizzazione dei contributi
2) se sei in regime completamente contributivo puoi calcolare il montante su cui sarà calcolata la tua pensione applicando semplicemente i coefficienti di rivalutazione fino all'anno presunto di pensionamento.


Grazie.
Tanto per capire e con numeri assolutamente di fantasia.

Ipotizziamo di aver versato in gestione separata 10 anni (dal 2005 al 2015) e di aver versato per ogni anno 3.000.
Totale versato: 30.000.

Come si determina quello che ti chiami "assegno risultante"?
 
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