Versamento contanti in banca

dnt

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Ciao a tutti,
so che non esiste un limite massimo per versare contanti in banca ma cifre anomale potrebbero far partire un controllo del fisco e l'onere della prova è a carico del cittadino.

Esempio. Due anni fa Mario, lavoratore dipendente, preleva nell'arco di 8/9 mesi una cifra in contanti di circa 4.000€ per paura di un blocco improvviso dei conti correnti, e li ha tenuti in casa. Oggi, a seguito del cashback di Stato decide che pagherà esclusivamente con carta bancomat quindi vuole versare i 4.000€ che aveva prelevato, più altri 1.000 che è riuscito a risparmiare in questi due anni.
Come fa Mario a versare i 5.000€ senza avere problemi con il fisco? E se l'Agenzia delle entrate dovesse chiedere evidenze documentali, come può Mario non incorrere in sanzioni e al pagamento della tassa che gli verrà imposta sulla cifra versata?

Diverse persone me lo hanno chiesto e anche il sottoscritto ha questo tipo di problema.
Grazie a chi mi dirà la sua.
 
Quelli dell'agenzia delle entrate quando contestano qualcosa, devi essere tu a dimostare che hanno torto. Se trovi quello che considera il versamento come operazioni in nero puoi subire sanzioni ecc oppure puoi fare ricorso. Se ricorri e hai torto perdi anche i benenfici sulla sanzione: mazziato e cazziato
Cose italiche
 
Ciao a tutti,
so che non esiste un limite massimo per versare contanti in banca ma cifre anomale potrebbero far partire un controllo del fisco e l'onere della prova è a carico del cittadino.

Esempio. Due anni fa Mario, lavoratore dipendente, preleva nell'arco di 8/9 mesi una cifra in contanti di circa 4.000€ per paura di un blocco improvviso dei conti correnti, e li ha tenuti in casa. Oggi, a seguito del cashback di Stato decide che pagherà esclusivamente con carta bancomat quindi vuole versare i 4.000€ che aveva prelevato, più altri 1.000 che è riuscito a risparmiare in questi due anni.
Come fa Mario a versare i 5.000€ senza avere problemi con il fisco? E se l'Agenzia delle entrate dovesse chiedere evidenze documentali, come può Mario non incorrere in sanzioni e al pagamento della tassa che gli verrà imposta sulla cifra versata?

Diverse persone me lo hanno chiesto e anche il sottoscritto ha questo tipo di problema.
Grazie a chi mi dirà la sua.

in linea di principio, se sei dipendente in genere i riflettori sono meno puntati
si tratta di spiccioli, 5.000 euro, nessun problema.
fai due versamenti, a distanza di un mese l'uno dall'altro.
non alimentiamo il terrorismo, nessuno si è mai scomodato per qualche migliaio di euro
 
c'è tanta confusione e paura su questo argomento.
come tu dici, cifre anomale vuol dire che dichiari 30.000 euro annui, e poi versi 50.000 euro cash nel giro di 48 mesi. qualcosa ovviamente non torna.
tutto deve essere parametrato al reddito dichiarato. in più, quando i soldi sono stati fisicamente prelevati, rimarrà nello storico degli estratti conto traccia di tale prelievo
 
c'è tanta confusione e paura su questo argomento.
come tu dici, cifre anomale vuol dire che dichiari 30.000 euro annui, e poi versi 50.000 euro cash nel giro di 48 mesi. qualcosa ovviamente non torna.
tutto deve essere parametrato al reddito dichiarato. in più, quando i soldi sono stati fisicamente prelevati, rimarrà nello storico degli estratti conto traccia di tale prelievo

Ma la traccia di questi prelievi secondo te costituisce prova sufficiente a dimostrare che è lo stesso denaro che ho poi versato dopo due anni?
 
Ma la traccia di questi prelievi secondo te costituisce prova sufficiente a dimostrare che è lo stesso denaro che ho poi versato dopo due anni?

sì. e non secondo me, ma secondo la giurisprudenza delle commissioni tributarie.
poi ripeto, stiamo parlando di spiccioli.
ora, fossero 100.000 euro ti direi di intraprendere altre soluzioni, ma per cifre così esigue non c'è bisogno di farsi venire paure ingiustificate.
 
Mi pare che sia in piedi la storia del limite ora a 2000 euro come contante, oltre si finisce comunque ad essere segnalati all'AdE.
 
Ma la traccia di questi prelievi secondo te costituisce prova sufficiente a dimostrare che è lo stesso denaro che ho poi versato dopo due anni?

Uno in questa situazione potrebbe,ipoteticamente, aver speso i contanti prelevati due anni fa, e poi aver incassato , ad esempio, degli affitti in nero che ora vuoi riversare sul conto in banca. Difficile dimostrare il nesso tra prelievi e versamenti con criteri oggettivi.
 
La legge dice che tutti gli spostamenti di denaro tra soggetti diversi oltre un certo limite, devono essere tracciabili, ma sul tuo conto puoi versare e prelevare in contanti quanto vuoi.
Tutte le volte che prelevi dal tuo conto corrente del denaro o fai un versamento di contanti non devi rispettare il limite, in quanto il trasferimento dei soldi non avviene tra soggetti diversi: la banca è una semplice depositaria, una custode, ma la proprietà della somma è sempre tua.
 
Esempio. Due anni fa Mario, lavoratore dipendente, preleva nell'arco di 8/9 mesi una cifra in contanti di circa 4.000€ per paura di un blocco improvviso dei conti correnti, e li ha tenuti in casa. Oggi, a seguito del cashback di Stato decide che pagherà esclusivamente con carta bancomat quindi vuole versare i 4.000€ che aveva prelevato, più altri 1.000 che è riuscito a risparmiare in questi due anni.
Come fa Mario a versare i 5.000€ senza avere problemi con il fisco? E se l'Agenzia delle entrate dovesse chiedere evidenze documentali, come può Mario non incorrere in sanzioni e al pagamento della tassa che gli verrà imposta sulla cifra versata?
Beh ma sono soldi tuoi prelevati dal TUO conto, quindi non vedo dove stia il problema.

Se anche dovessero farti un controllo basta dimostrarlo con i tot prelievi fatti nel periodo da te descritto, i documenti contabili che dimostrano i prelievi mica spariscono. Oltretutto si tratta pure di una cifra modica, per cui perfettamente controllabile e giustificabile oltre al fatto che ho i miei seri dubbi che si muovano per soli 5k..

Penso che, come ti hanno fatto capire già gli altri, che il problema poteva nascere se di punto in bianco spuntava una cifra di, che so, 80k euro, che improvvisamente versavi sul tuo conto (che potrebbe essere un regalo di un parente o di altra provenienza terzi).

A tal proposito mi chiedevo se una cifra alta, che so, 100K, mi venisse versata in tranche da 10k l'una ogni mese, pensate desterebbe sospetti?

Intendo dire, se anche potessi dimostrare senza problemi la provenienza dei 100K rischierei un controllo ADE?
Per evitare comunque la scocciatura di un controllo il fatto di suddividere la cifra in varie tranche ha senso per non far scattare controlli??
 
Ultima modifica:
Uno in questa situazione potrebbe,ipoteticamente, aver speso i contanti prelevati due anni fa, e poi aver incassato , ad esempio, degli affitti in nero che ora vuoi riversare sul conto in banca. Difficile dimostrare il nesso tra prelievi e versamenti con criteri oggettivi.
Esatto, è proprio quello che temo. Visto che l'onere della prova sta al correntista, anche un versamento di 500 euro sarebbe difficile da provare documentalmente. Parliamo di cifre ridicole e di soldi già ampiamente tassati a più step, però non vorrei che i controlli siano a campione e non in base agli importi.

Beh ma sono soldi tuoi prelevati dal TUO conto, quindi non vedo dove stia il problema.

Se anche dovessero farti un controllo basta dimostrarlo con i tot prelievi fatti nel periodo da te descritto, i documenti contabili che dimostrano i prelievi mica spariscono. Oltretutto si tratta pure di una cifra modica, per cui perfettamente controllabile e giustificabile oltre al fatto che ho i miei seri dubbi che si muovano per soli 5k..

Penso che, come ti hanno fatto capire già gli altri, che il problema poteva nascere se di punto in bianco spuntava una cifra di, che so, 80k euro, che improvvisamente versavi sul tuo conto (che potrebbe essere un regalo di un parente o di altra provenienza terzi).
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Il tuo commento va un po' in contrasto con chi ti ha preceduto, quindi la situazione non è così semplice come può apparire. E' vero che per 5.000 euro non si muove nessuno, ma siamo sicuri che, oltre ai controlli di versamenti sopra soglia, non facciano anche controlli a campione?
Per la tua domanda: ogni versamento se giustificato documentalmente va bene: se è un regalo deve esserci un accordo con data certa tra le parti.
 
Esatto, è proprio quello che temo. Visto che l'onere della prova sta al correntista, anche un versamento di 500 euro sarebbe difficile da provare documentalmente. Parliamo di cifre ridicole e di soldi già ampiamente tassati a più step, però non vorrei che i controlli siano a campione e non in base agli importi.



Il tuo commento va un po' in contrasto con chi ti ha preceduto, quindi la situazione non è così semplice come può apparire. E' vero che per 5.000 euro non si muove nessuno, ma siamo sicuri che, oltre ai controlli di versamenti sopra soglia, non facciano anche controlli a campione?
Per la tua domanda: ogni versamento se giustificato documentalmente va bene: se è un regalo deve esserci un accordo con data certa tra le parti.

c'è una idea un po' distorta dell'inversione dell'onore della prova.
il contenzioso tributario è lungo lungo e prima di arrivare allo step della prova, ne passa di acqua.
ricordare sempre che c'è il famoso limite delle prestazioni occasionali che salva baracca e burattini
 
Ma la traccia di questi prelievi secondo te costituisce prova sufficiente a dimostrare che è lo stesso denaro che ho poi versato dopo due anni?

provo ad essere sintetico

funziona così: se verso molti contanti, il soggetto compila un modulo anti riciclaggio, la banca ricevente è obbligata sopra una certa soglia ad inviare segnalazione.
segnalazione che arriva all'ufficio dell'ade.
da qui si aprono diversi scenari:
il primo, è che tutto passa sotto traccia, il funzionario nemmeno vede il documento, e festa finita.
il secondo, il funzionario incaricato vede il documento, lo trova coerente, e festa finita.
il terzo, il funzionario incaricato vede il documento, non gli torna qualcosa: decide di avviare un controllo informale, convoca il soggetto e la risolvete amichevolmente, spiegano il perchè e per come del versamento.
il quarto, il funzionario vede il versamento, c'è un sospetto corroborato da presunzione in caso di elementi gravi, precisi e concordanti ( es. mancata dichiarazione dei redditi negli ultimi 2 anni, oppure difformità tra quanto dichiarato e quanto versato), e vieni convocato: da lì, se spieghi da dove escono i soldi, festa finita.
se le tue spiegazioni non convincono, si può aprire il contenzioso tributario ( che a sua volta è lunghissimo). ma non è che, come si legge spesso, tu versi i soldi e il giorno dopo ti sequestrano la casa con dentro il gatto e la moglie.
la p.a. e quindi anche ade deve agire secondo il criterio di buon andamento e di economicità, se il funzionario parte con un controllo a caso, si configura, come nelle più recenti sentenze, danno erariale.
 
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Potresti spiegare meglio questa?

ti da' la possibilità di fare un magheggio per le piccole cifre.
es. mi ballano 4000 euro in casa frutto di ripetizioni chessò ( che andrebbero dichiarate, anche se ovviamente nessuno lo fa)
ok, mi trovo con un parente, un amico caro, e gli faccio una ricevuta di una prestazione ( anche se non è avvenuta è uguale ) per l'importo desiderato ma al di sotto dei 2000 euro ( limite pagamento in contanti) fino ad un massimo di 4800 euro in un anno.
l'anno successivo la inserisco nel 730 alla voce redditi diversi. fatto


ovviamente è illegale eh, mica consiglio di farlo
 
ti da' la possibilità di fare un magheggio per le piccole cifre.
es. mi ballano 4000 euro in casa frutto di ripetizioni chessò ( che andrebbero dichiarate, anche se ovviamente nessuno lo fa)
ok, mi trovo con un parente, un amico caro, e gli faccio una ricevuta di una prestazione ( anche se non è avvenuta è uguale ) per l'importo desiderato ma al di sotto dei 2000 euro ( limite pagamento in contanti) fino ad un massimo di 4800 euro in un anno.
l'anno successivo la inserisco nel 730 alla voce redditi diversi. fatto


ovviamente è illegale eh, mica consiglio di farlo

nel caso di innoccupato .......che da ripetizioni di matematica e riceve tipo 200 eur mese......e volesse versarle sul proprio conto corrente .........puo farlo??( senza avere rogne con ADE ) non fa 730 ....grazie.
 
nel caso di innoccupato .......che da ripetizioni di matematica e riceve tipo 200 eur mese......e volesse versarle sul proprio conto corrente .........puo farlo??( senza avere rogne con ADE ) non fa 730 ....grazie.

Se versi solo 200 euro al mese non ci sarà nessun controllo!
 
Se qualcuno ama tenere i contanti sotto il materasso forse converrebbe scansionarli e apporre sul documento scansionato una data certa... così da fissare almeno la data certa del loro possesso...
Quando si deciderà di depositarli è bene oltre conservare le ricevute di prelevamento, conservare anche questa documentazione con apposta la data certa... questo per provare il possesso del bene mobile da lunga data.
Un po' come avviene per i gioielli di famiglia, è buona prassi fare le foto con data certa di ogni monile...!!!
Serve anche in caso di furto... per circostanziare meglio la denuncia e rendere tacciabile la refurtiva...!!! OK!
 
sì. e non secondo me, ma secondo la giurisprudenza delle commissioni tributarie.

Mirtosardo, sei bene informato e dici cose giuste. Però invito te e gli altri a riflettere:
- ti arriva un avviso di accertamento;
- devi andare all'AdE a perdere mezza giornata in coda per spiegare le tue ragioni;
- lo devi fare per iscritto, se ci sono testimonianze di terzi (non vale la parola dei terzi, se verbale);
- poi se il funzionario non è convinto ti ritrovi davanti a una commissione tributaria;
- ovviamente vinci tu il ricorso, ma ti paghi l'avvocato (sempre e comunque);
- sperando che l'AdE non ricorra in appello (se no, altre spese).

Come dicevi tu, la giurisprudenza è (quasi) costantemente a favore del contribuente, in casi simili. Ma il tempo, il sangue amaro, e l'avvocato ce li rimetti sempre tu.
Quindi?
Quindi, consiglio spassionato: non versare MAI cifre in contanti sul conto se non sono così grosse da non volerle tenere in casa, e se l'origine non è immediatamente giustificabile/tracciabile a breve. Per 4.000 euro, tenerli in casa (salvo motivi particolari), e spenderli piano piano - anche nell'anno nuovo.
 
c'è una idea un po' distorta dell'inversione dell'onore della prova.
il contenzioso tributario è lungo lungo e prima di arrivare allo step della prova, ne passa di acqua.
ricordare sempre che c'è il famoso limite delle prestazioni occasionali che salva baracca e burattini

Potresti spiegare meglio questa?

Prestazioni occasionali

Le prestazioni occasionali si caratterizzano, come per il lavoro accessorio abrogato dal 17 marzo 2017, per un limite economico ben preciso all'interno di un anno civile. Nel periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno, i contratti attivabili, per ogni singolo utilizzatore, non possono superare il valore complessivo di 5mila euro netti

Come avveniva nel quadro normativo previgente, i compensi percepiti dal lavoratore sono esenti da imposizione fiscale, non incidono sul suo stato di disoccupato e sono computabili ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.
 
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