Commercialista negligente come mi comporto?

Cavallopazzo888

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Buonasera a tutti.
Ho aperto una p.iva nel sett del 2019 e dopo il periodo del lockdown avevo appreso che,c era la possibilità di richiedere il bonus dei 1000 euro a fondo perduto.
Il mio commercialista però non ha presentato domanda con la giustificazione che,il bonus spettava a chi poteva dimostrare di aver subito un calo del fatturato nel periodo del covid relativo all anno precedente ed io,ovviamente,non potendolo dimostrare perchè,ancora non ero p iva,mi sono messo l anima in pace e mi sono fidato.
Vengo a sapere da pochi gg invece che, uno dei 3 requisiti fondamentali per richiederlo,era di aver aperto la p.iva dopo il 31 dicembre 2018.
Premesso che,se avessi tempo da dedicare ai miei adempimenti fiscali e contabili non mi avvarrei di certo della figura di un professionista,che è pagato proprio per questo,ma arrivo alla conclusione.
Ho comunicato al mio commercialista di voler interrompere il rapporto con lui ma che il danno che ho subito va risolto e visto che devo pagargli alcuni mesi di onorato servizio ed anche la compilazione del modello unico(che si fa pagare a parte) pensavo di trovare un accordo,quindi chiedo a chi ha piu esperienza di me,se sono obbligato a pagarlo nonostante abbia svolto male il suo lavoro oppure è meglio sorvolare,pagarlo e finirla qui,nonostante quei1000 euro sarebbero stati molto utili in questo periodo...ecco non saprei come comportarmi.grazie a tutti
 
Buonasera a tutti.
Ho aperto una p.iva nel sett del 2019 e dopo il periodo del lockdown avevo appreso che,c era la possibilità di richiedere il bonus dei 1000 euro a fondo perduto.
Il mio commercialista però non ha presentato domanda con la giustificazione che,il bonus spettava a chi poteva dimostrare di aver subito un calo del fatturato nel periodo del covid relativo all anno precedente ed io,ovviamente,non potendolo dimostrare perchè,ancora non ero p iva,mi sono messo l anima in pace e mi sono fidato.
Vengo a sapere da pochi gg invece che, uno dei 3 requisiti fondamentali per richiederlo,era di aver aperto la p.iva dopo il 31 dicembre 2018.
Premesso che,se avessi tempo da dedicare ai miei adempimenti fiscali e contabili non mi avvarrei di certo della figura di un professionista,che è pagato proprio per questo,ma arrivo alla conclusione.
Ho comunicato al mio commercialista di voler interrompere il rapporto con lui ma che il danno che ho subito va risolto e visto che devo pagargli alcuni mesi di onorato servizio ed anche la compilazione del modello unico(che si fa pagare a parte) pensavo di trovare un accordo,quindi chiedo a chi ha piu esperienza di me,se sono obbligato a pagarlo nonostante abbia svolto male il suo lavoro oppure è meglio sorvolare,pagarlo e finirla qui,nonostante quei1000 euro sarebbero stati molto utili in questo periodo...ecco non saprei come comportarmi.grazie a tutti

i 1000 euro che intendi sono l'indennità prevista dall'INPS per il mese di maggio, che spetta in presenza di una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre (marzo e aprile) 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre (marzo e aprile) 2019.
Non ho capito cosa intendi con il requisito fondamentale che hai citato. Se io ho aperto la p.iva nel 2010, ad esempio, non potevo richiedere il bonus?
 
Buonasera a tutti.
Ho aperto una p.iva nel sett del 2019 e dopo il periodo del lockdown avevo appreso che,c era la possibilità di richiedere il bonus dei 1000 euro a fondo perduto.
Il mio commercialista però non ha presentato domanda con la giustificazione che,il bonus spettava a chi poteva dimostrare di aver subito un calo del fatturato nel periodo del covid relativo all anno precedente ed io,ovviamente,non potendolo dimostrare perchè,ancora non ero p iva,mi sono messo l anima in pace e mi sono fidato.
Vengo a sapere da pochi gg invece che, uno dei 3 requisiti fondamentali per richiederlo,era di aver aperto la p.iva dopo il 31 dicembre 2018.
Premesso che,se avessi tempo da dedicare ai miei adempimenti fiscali e contabili non mi avvarrei di certo della figura di un professionista,che è pagato proprio per questo,ma arrivo alla conclusione.
Ho comunicato al mio commercialista di voler interrompere il rapporto con lui ma che il danno che ho subito va risolto e visto che devo pagargli alcuni mesi di onorato servizio ed anche la compilazione del modello unico(che si fa pagare a parte) pensavo di trovare un accordo,quindi chiedo a chi ha piu esperienza di me,se sono obbligato a pagarlo nonostante abbia svolto male il suo lavoro oppure è meglio sorvolare,pagarlo e finirla qui,nonostante quei1000 euro sarebbero stati molto utili in questo periodo...ecco non saprei come comportarmi.grazie a tutti

Ad un mio conoscente è successa la stessa cosa.
Chiede info al commercialista, gli dice che non può occuparsene e che dovrà essere lui stesso a fare domanda.
Quindi la fa, arrivano i 600 e pure gli altri 600 ma dei 1.000 nessuna traccia.
Alla fine si scopre che il calo di fatturato andava dimostrato. Nella procedura dell'INPS però nessuna traccia ed il commercialista si è visto bene dal notificare la cosa.
A richiesta di informazioni al commercialista arriva la conferma che il calo andava dimostrato e non solo "autodichiarato".
Risultato = 1.000€ persi = Il commercialista vuole parcella di altrettanto per il 2020.

Fossi in lui - ed in te in questo caso - saluterei e non pagherei niente.
Qua c'è un danno patrimoniale di 1.000€. In qualche modo vanno ripresi: 1. il commercialista te li da di tasca sua o 2. rinuncia ad onorari per l'equivalente od inferiore secondo accordi.

Non so quanto lo pagavi comunque ma con "pseudo" dottori capitano spesso queste cose. Si fermano ai 4 conti che devono farti e saluti.
 
Ad un mio conoscente è successa la stessa cosa.
Chiede info al commercialista, gli dice che non può occuparsene e che dovrà essere lui stesso a fare domanda.
Quindi la fa, arrivano i 600 e pure gli altri 600 ma dei 1.000 nessuna traccia.
Alla fine si scopre che il calo di fatturato andava dimostrato. Nella procedura dell'INPS però nessuna traccia ed il commercialista si è visto bene dal notificare la cosa.
A richiesta di informazioni al commercialista arriva la conferma che il calo andava dimostrato e non solo "autodichiarato".
Risultato = 1.000€ persi = Il commercialista vuole parcella di altrettanto per il 2020.

Fossi in lui - ed in te in questo caso - saluterei e non pagherei niente.
Qua c'è un danno patrimoniale di 1.000€. In qualche modo vanno ripresi: 1. il commercialista te li da di tasca sua o 2. rinuncia ad onorari per l'equivalente od inferiore secondo accordi.

Non so quanto lo pagavi comunque ma con "pseudo" dottori capitano spesso queste cose. Si fermano ai 4 conti che devono farti e saluti.

Ma se la domanda va fatta con PIN personale dell'INPS (quindi non su delega) e gli è stato anche detto che la domanda deve farla il percettore delle somme, perchè dovrebbe essere responsabile il commercialista?
 
Questo è quello che riporta il sito dell' agenzia delle entrate:
Possono ottenere l’agevolazione i contribuenti che nel 2019 hanno conseguito un ammontare di ricavi e compensi non superiore a 5 milioni di euro.

E’ necessario, inoltre, soddisfare una delle tre seguenti condizioni:

aver avuto un ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del mese di aprile 2019
aver iniziato l’attività dopo il 31 dicembre 2018
avere il domicilio fiscale o la sede operativa situati nel territorio di Comuni colpiti da eventi calamitosi, i cui stati di emergenza erano in atto alla data del 31 gennaio 2020.

Avendo aperto p iva nel 2019 rientravo nell' ultimo requisito.
 
Ad un mio conoscente è successa la stessa cosa.
Chiede info al commercialista, gli dice che non può occuparsene e che dovrà essere lui stesso a fare domanda.
Quindi la fa, arrivano i 600 e pure gli altri 600 ma dei 1.000 nessuna traccia.
Alla fine si scopre che il calo di fatturato andava dimostrato. Nella procedura dell'INPS però nessuna traccia ed il commercialista si è visto bene dal notificare la cosa.
A richiesta di informazioni al commercialista arriva la conferma che il calo andava dimostrato e non solo "autodichiarato".
Risultato = 1.000€ persi = Il commercialista vuole parcella di altrettanto per il 2020.

Fossi in lui - ed in te in questo caso - saluterei e non pagherei niente.
Qua c'è un danno patrimoniale di 1.000€. In qualche modo vanno ripresi: 1. il commercialista te li da di tasca sua o 2. rinuncia ad onorari per l'equivalente od inferiore secondo accordi.

Non so quanto lo pagavi comunque ma con "pseudo" dottori capitano spesso queste cose. Si fermano ai 4 conti che devono farti e saluti.

Esatto.
Infatti ho già comunicato di voler interrompere il rapporto con loro,mm vorrei fargli scrivere dall' avvocato qualora nn volesse rendermi conto dei 1000 euro persi.
 
i 1000 euro che intendi sono l'indennità prevista dall'INPS per il mese di maggio, che spetta in presenza di una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre (marzo e aprile) 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre (marzo e aprile) 2019.
Non ho capito cosa intendi con il requisito fondamentale che hai citato. Se io ho aperto la p.iva nel 2010, ad esempio, non potevo richiedere il bonus?

sono 2 cose diverse. e incompatibili. Ad ogni modo anche per quanto riguarda l'indennità inps di maggio se non avevi fatturato nel bimestre 2019 erano dovuti
 
Buonasera a tutti.
Ho aperto una p.iva nel sett del 2019 e dopo il periodo del lockdown avevo appreso che,c era la possibilità di richiedere il bonus dei 1000 euro a fondo perduto.
Il mio commercialista però non ha presentato domanda con la giustificazione che,il bonus spettava a chi poteva dimostrare di aver subito un calo del fatturato nel periodo del covid relativo all anno precedente ed io,ovviamente,non potendolo dimostrare perchè,ancora non ero p iva,mi sono messo l anima in pace e mi sono fidato.
Vengo a sapere da pochi gg invece che, uno dei 3 requisiti fondamentali per richiederlo,era di aver aperto la p.iva dopo il 31 dicembre 2018.
Premesso che,se avessi tempo da dedicare ai miei adempimenti fiscali e contabili non mi avvarrei di certo della figura di un professionista,che è pagato proprio per questo,ma arrivo alla conclusione.
Ho comunicato al mio commercialista di voler interrompere il rapporto con lui ma che il danno che ho subito va risolto e visto che devo pagargli alcuni mesi di onorato servizio ed anche la compilazione del modello unico(che si fa pagare a parte) pensavo di trovare un accordo,quindi chiedo a chi ha piu esperienza di me,se sono obbligato a pagarlo nonostante abbia svolto male il suo lavoro oppure è meglio sorvolare,pagarlo e finirla qui,nonostante quei1000 euro sarebbero stati molto utili in questo periodo...ecco non saprei come comportarmi.grazie a tutti

non ti stupire. Ho appena sentito un mio partner rinomato commercialista di milano che è cascato dal pero su questa cosa. Io da 2 anni ho sfanculato il mio commercialista e mi faccio tutto da solo
 
sono 2 cose diverse. e incompatibili. Ad ogni modo anche per quanto riguarda l'indennità inps di maggio se non avevi fatturato nel bimestre 2019 erano dovuti
Grazie per la precisazione, i due utenti parlano quindi di due bonus diversi.
In ogni caso, se il commercialista dice che non fa queste richieste, la vedo dura chiedere indietro i soldi a lui.
 
Premetto che non sono commercialista, ma avete idea che confusione hanno avuto i commercialisti nel 2020?
 
Premetto che non sono commercialista, ma avete idea che confusione hanno avuto i commercialisti nel 2020?

Mah, è che spesso intendono il loro lavoro come attività di public relations, e vanno avanti facendo fare i soliti lavori routinari ai loro impiegati.
Esce una norma? La leggono, la studiano, supportano al meglio i loro clienti. Questo dovrebbe essere il loro lavoro.
Entrando nel merito tecnico, le varie norme sui "ristori" non mi sono sembrate molto complesse. Magari c'era un problema di tempi compressi, ma non giustifica il non conoscere, ad esempio, quali fossero i requisiti d'accesso.
 
Mah, è che spesso intendono il loro lavoro come attività di public relations, e vanno avanti facendo fare i soliti lavori routinari ai loro impiegati.
Esce una norma? La leggono, la studiano, supportano al meglio i loro clienti. Questo dovrebbe essere il loro lavoro.
Entrando nel merito tecnico, le varie norme sui "ristori" non mi sono sembrate molto complesse. Magari c'era un problema di tempi compressi, ma non giustifica il non conoscere, ad esempio, quali fossero i requisiti d'accesso.
l'amico dell'utente ryuga88 ha chiesto il bonus ma non lo ha ottenuto, ed era un bonus analogo a quello ristori, quindi evidentemente non è cosi semplice ottenerli.
I contribuenti e professionisti hanno pochi giorni per interpretare le norme e applicarle (e leggere anche le varie circolari che escono nei gg seguenti), l'amministrazione finanziaria invece ha 5 anni per dirti che hai sbagliato, e te lo comunica quando le norme si sono nel tempo consolidate.
 
Ultima modifica:
l'amico dell'utente ryuga88 ha chiesto il bonus ma non lo ha ottenuto, ed era un bonus analogo a quello ristori, quindi evidentemente non è cosi semplice ottenerli.
I contribuenti e professionisti hanno pochi giorni per interpretare le norme e applicarle (e leggere anche le varie circolari che escono nei gg seguenti), l'amministrazione finanziaria invece ha 5 anni per dirti che hai sbagliato, e te lo comunica quando le norme si sono nel tempo consolidate.

Non ho detto che era semplice ottenerli, ma capire i requisiti, almeno per un professionista quale dovrebbe essere il commercialista.
 
Premetto che non sono commercialista, ma avete idea che confusione hanno avuto i commercialisti nel 2020?

Non è un motivo per essere negligenti, altrimenti potremmo dirlo di chiunque.
Sai che fatica raccogliere i pomodori sotto il sole? Normale romperne alcuni.
Sai che confusione imbustare 100 prodotti alla cassa? Normale farne cadere alcuni.
Sai che fatica/confusione studiare il codice civile? Normale perdere cause.
Sai che...e così via. La confusione c'è sempre, in qualsiasi lavoro ma ci pagano per fare bene e rispondere di sbagli, mancanze e dimenticanze :bow:

Quando sbaglio io ho pool di avvocati pronti a mangiarmi. Per i clienti è sempre occasione per non pagare o minacciare risarcimenti danni milionari.
E sai cosa? Ci sta. Ci mancherebbe. Mi aspetto però che anche gli altri lavorino bene altrimenti non pago e chiedo io i danni.

Quando sento storie del genere quindi mi avveleno. Se sbagli = Paghi. Che valga per tutti però.


@daroo: Nel caso che riportavo il bonus è come scomparso. Non ha più avuto notizie, nè del rifiuto nè dell'approvazione.
L'altro giorno me ne parlava e sono rimasto ancora più sbalordito. Fra mail e chiamate all'INPS nell'arco dei mesi da Maggio ad oggi nessuno gli ha risposto.
Mail a vuoto. Chiamate mai risposte. Code infinite. Chiamate che appena prese cadono. Sezione contatti dell'INPS deserta o con risposte come "le faremo sapere" solo per dire "abbiamo risposto nei termini di legge". Mah :confused:
Vuoto assoluto. Non si sa niente di questo bonus. Perso nell'etere o respinto non è dato saperlo :o:D
 
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Si capisco, però c'è da dire che è un lavoro complesso, non semplice come alcuni sostengono. Si può sbagliare pur conoscendo le norme.
 
Ultima modifica:
Si capisco, però c'è da dire che è un lavoro complesso, non semplice come alcuni sostengono. Si può sbagliare pur conoscendo le norme.

Infatti sono professionisti (e da professionisti sono le relative tariffe). Ammesso sia tutto complesso (per me non lo è tutto), se sbagliano devono risarcire i clienti.
 
Non ho detto che era semplice ottenerli, ma capire i requisiti, almeno per un professionista quale dovrebbe essere il commercialista.
Infatti si potrebbe inquadrare nella grave negligenza.
In ogni caso, se il commercialista dice che non fa queste richieste, la vedo dura chiedere indietro i soldi a lui.
Infatti bastava rivolgersi ad un altra persona solo per fare la domanda (e probabilmente se le pagavi si trovavano...)
Premetto che non sono commercialista, ma avete idea che confusione hanno avuto i commercialisti nel 2020?
Non che l'anno prima fosse molto meglio...
 
Ne approfitto per aggiornarvi sul caso di cui vi ho parlato. Alla fine i soldi gli sono arrivati.
Si era attivato autonomamente e dopo 7 mesi è riuscito a parlare con l'INPS che ha sbloccato i 1.000€.
Della serie: Cosa si paga a fare il commercialista se poi bisogna fare da sè? :rolleyes:

Un consiglio ai posteri: Se potete fate tutto da soli. Usatelo solo per inviare le dichiarazioni o per consulenze sporadiche e la contabilità (se non potete gestirla internamente).
 
Ne approfitto per aggiornarvi sul caso di cui vi ho parlato. Alla fine i soldi gli sono arrivati.
Si era attivato autonomamente e dopo 7 mesi è riuscito a parlare con l'INPS che ha sbloccato i 1.000€.
Della serie: Cosa si paga a fare il commercialista se poi bisogna fare da sè? :rolleyes:

Un consiglio ai posteri: Se potete fate tutto da soli. Usatelo solo per inviare le dichiarazioni o per consulenze sporadiche e la contabilità (se non potete gestirla internamente).

Concordo sul fare da soli.
Ma nel caso del tuo amico, se il commercialista ha detto che non faceva la domanda, non penso si faccia pagare per la domanda che non ha fatto. Non capisco cosa intendi.
 
Concordo sul fare da soli.
Ma nel caso del tuo amico, se il commercialista ha detto che non faceva la domanda, non penso si faccia pagare per la domanda che non ha fatto. Non capisco cosa intendi.

In questo caso, da quello che ho capito, il commercialista:
1. Non ha informato della possibilità di accedere al bonus di Maggio da 1.000€.
2. Successivamente, a domanda visto che i soldi non arrivavano, ha detto che comunque i 1.000€ non spettavano perché non si era allegata prova di diminuzione del fatturato.

Insomma. Un'omissione all'inizio ed una bella sciocchezza per metterci una toppa dopo.
 
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