Appello obbligatorio se un solo partecipante vuole ricorrere?

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Scusate, non so se questa sia la sezione giusta per una domanda simile, vorrei sapere se esiste un modo per non andare in appello quando si è in causa contro un Ente insieme ad altri partecipanti ed uno solo di questi manifesta la volontà di ricorrere.

Mi spiego meglio, 4 persone chiedono un risarcimento ad un Ente. Dopo un tot di tempo è arrivata la sentenza negativa. L'avvocato propone l'appello a tutti e 4, ma soltanto 1 dei 4 è disposto a proseguire, gli altri no. Mi è stato detto che se uno solo decide di proseguire, devono obbligatoriamente proseguire tutti gli altri, vi risulta?

Ed in tal caso non c'è nessuna scappatoia o un modo per uscirne visto che c'è stata la sentenza?
 
Scusate, non so se questa sia la sezione giusta per una domanda simile, vorrei sapere se esiste un modo per non andare in appello quando si è in causa contro un Ente insieme ad altri partecipanti ed uno solo di questi manifesta la volontà di ricorrere.

Mi spiego meglio, 4 persone chiedono un risarcimento ad un Ente. Dopo un tot di tempo è arrivata la sentenza negativa. L'avvocato propone l'appello a tutti e 4, ma soltanto 1 dei 4 è disposto a proseguire, gli altri no. Mi è stato detto che se uno solo decide di proseguire, devono obbligatoriamente proseguire tutti gli altri, vi risulta?

Ed in tal caso non c'è nessuna scappatoia o un modo per uscirne visto che c'è stata la sentenza?

Non sei obbligato a proporre appello. L'appello può essere proposto anche da uno soltanto dei soggetti.
 
Non sei obbligato a proporre appello. L'appello può essere proposto anche da uno soltanto dei soggetti.

Si, questo lo so ma, se una dei soggetti della mia stessa parte va in appello io vengo tenuto fuori dalla causa?
 
Si, questo lo so ma, se una dei soggetti della mia stessa parte va in appello io vengo tenuto fuori dalla causa?

Si, in linea di principio, se tu sei parte soccombente di un giudizio civile, e non intendi appellare, resti fuori dalla causa appellata dall'altro soggetto.

Puoi avere interesse ad andare in appello, nel caso in cui l' Ente appellato proponga appello incidentale, ossia impugni parte di sentenza in cui eventualmente è rimasto soccombente anche lui.
 
Si, in linea di principio, se tu sei parte soccombente di un giudizio civile, e non intendi appellare, resti fuori dalla causa appellata dall'altro soggetto.

Confermo, io sono parte soccombente di un giudizio civile e non intendo appellare, ma il mio avvocato dice che se anche io non voglio andare in appello... se uno solo di quelli soccombenti come me intende farlo vengo tirato in ballo comunque nel processo... per questo mi sembra strano dal momento che io non andando in appello non avanzo nessuna pretesa nei confronti dell'Ente.

Il mio interesse invece è essere tagliato fuori del tutto e chiudere con la questione.

Puoi avere interesse ad andare in appello, nel caso in cui l' Ente appellato proponga appello incidentale, ossia impugni parte di sentenza in cui eventualmente è rimasto soccombente anche lui.

No, l'Ente non ha fatto nessuna mossa, solamente uno di noi quattro, ma lo farà senz'altro per difendersi
 
Ultima modifica:
Se si tratta di cause scindibili è possibile non partecipare al giudizio di appello e, quindi, non subirne gli effetti positivi o negativi che un giorno scaturiranno.
Le cause scindibili sono quelle che per ragioni di opportunità sono state trattate congiuntamente in primo grado, ma sono in realtà autonome l'una dall'altra.
Se invece si tratta di cause inscindibili, si può rimanere contumaci nel giudizio di appello, ma gli effetti negativi o positivi si estenderanno anche al contumace.
In altri termini, se si tratta di causa scindibile potrai non impugnare la sentenza che diventerà definitiva nei tuoi confronti e non subirai conseguenze negative/positive del giudizio di appello.
Se si tratta di causa inscindibile invece anche se rimani contumace subirai gli effetti positivi/negativi del giudizio di secondo grado.
 
Se si tratta di cause scindibili è possibile non partecipare al giudizio di appello e, quindi, non subirne gli effetti positivi o negativi che un giorno scaturiranno.
Le cause scindibili sono quelle che per ragioni di opportunità sono state trattate congiuntamente in primo grado, ma sono in realtà autonome l'una dall'altra.
Se invece si tratta di cause inscindibili, si può rimanere contumaci nel giudizio di appello, ma gli effetti negativi o positivi si estenderanno anche al contumace.
In altri termini, se si tratta di causa scindibile potrai non impugnare la sentenza che diventerà definitiva nei tuoi confronti e non subirai conseguenze negative/positive del giudizio di appello.
Se si tratta di causa inscindibile invece anche se rimani contumace subirai gli effetti positivi/negativi del giudizio di secondo grado.

Diciamo che tutti erano d'accordo a chiudere la causa con la sentenza di primo grado dove le spese sono state compensate, tuttavia all'ultimo momento siamo venuti a sapere che uno di noi intende andare avanti in appello e come conseguenza di ciò, per difendersi, l'ente (la controparte) impugnerà senz'altro la sentenza e proporrà l'appello incidentale per addebitare a noi le spese del primo grado.
In questo caso se io non vado in appello sono immune e le conseguenze negative le subisce solo chi ha accettato di proseguire?
 
Ripeto: si è immuni solo se si tratta di cause scindibili. Bisogna sapere l'oggetto della causa, ecc.
Ma è una informazione "banale", basta che chiedi al collega che ti assiste e avrai la risposta. Del resto è il tuo avvocato, chi meglio di lui può rispondere alla domanda?
 
Ripeto: si è immuni solo se si tratta di cause scindibili. Bisogna sapere l'oggetto della causa, ecc.
Ma è una informazione "banale", basta che chiedi al collega che ti assiste e avrai la risposta. Del resto è il tuo avvocato, chi meglio di lui può rispondere alla domanda?

L'ho chiesto qui nel forum proprio per sapere se il mio avvocato la racconta giusta o meno, lui dice che verrei investito comunque da tutti i gradi di giudizio, ma non vorrei lo dicesse per spillarmi altri soldi
 
A questo punto non resta che sottoporre il quesito all'attenzione di un altro giurista, facendogli vedere le carte del processo (o almeno le principali).
Si pagheranno quel centinaio di euro e si avrà una risposta imparziale.
Perché se non si verifica che si tratti di causa scindibile o inscindibile non vi è modo di dare una risposta.
 
L'ho chiesto qui nel forum proprio per sapere se il mio avvocato la racconta giusta o meno, lui dice che verrei investito comunque da tutti i gradi di giudizio, ma non vorrei lo dicesse per spillarmi altri soldi

Concordo con ciò che ti ha detto Blanko. Il Tuo avvocato è la persona che meglio può rispondere ai tuoi dubbi.
Tra il Cliente e l'Avvocato deve esservi un rapporto di fiducia. Se non hai fiducia, per qualche motivo, dovresti rivolgerti ad un altro.

Poi, è anche difficile consigliarti, dal momento che non è chiaro di che controversia si tratta e se vi sono più parti, o se voi 4 siete più soggetti costituenti un'unica parte.

Aggiungo: non è scontato che l'Ente appellato, a sua volta, proponga appello incidentale sulle spese. Potrebbe anche soltanto costituirsi e difendersi nel merito chiedendo il rigetto dell'appello. Se propone appello incidentale soltanto per le spese dovrebbe comunque sostenere i costi di accesso alla giustizia (Contributo unificato rapportato al valore della causa).
 
Concordo con ciò che ti ha detto Blanko. Il Tuo avvocato è la persona che meglio può rispondere ai tuoi dubbi.
Tra il Cliente e l'Avvocato deve esservi un rapporto di fiducia. Se non hai fiducia, per qualche motivo, dovresti rivolgerti ad un altro.

Poi, è anche difficile consigliarti, dal momento che non è chiaro di che controversia si tratta e se vi sono più parti, o se voi 4 siete più soggetti costituenti un'unica parte.

Aggiungo: non è scontato che l'Ente appellato, a sua volta, proponga appello incidentale sulle spese. Potrebbe anche soltanto costituirsi e difendersi nel merito chiedendo il rigetto dell'appello. Se propone appello incidentale soltanto per le spese dovrebbe comunque sostenere i costi di accesso alla giustizia (Contributo unificato rapportato al valore della causa).

Hai ragione scusami, cercherò di raccontare meglio i fatti:

Io e altre tre persone eravamo in causa contro un ente per ottenere un risarcimento danni. La sentenza è andata male ed il giudice ha dato ragione all'Ente per una serie di motivi tra cui il fatto che essendo passati piu' di 6 anni la nostra richiesta è andata in prescrizione. Tuttavia in sentenza le spese sono state compensate.
Ora eravamo tutti tranquilli, io e altri due avevamo accettato il verdetto e quasi eravamo contenti di esserci tolti dalle scatole questa causa pur perdendo poichè abbiamo pensato che per lo meno andando male non dovevamo pagare nient'altro tranne la parcella del nostro avvocato.
La sorpresa però è stata che la quarta persona che ha partecipato con noi è convinta di spuntarla andando in appello da solo contro l'Ente indipendentemente dalla volontà mia e degli altri due. Questo secondo il mio avvocato mi esporrebbe ai rischi del grado di giudizio in questione anche se non vi ho preso parte poichè in caso di sentenza negativa anche le spese del primo grado potrebbero essere messe a carico nostro.
 
Risarcimento per cosa? Perchè avete agito in quattro nella stessa causa? Ecc. Sono informazioni importanti.

Non solo: se si agisce per un credito prescritto forse non si doveva agire = responsabilità avvocato (salvo particolarità del caso: la compensazione delle spese potrebbe essere un indice in tal senso ad esempio e, quindi, forse non vi sarebbe responsabilità).

Come vedi dietro quelle che paiono domande "da forum" ci sono, invece, tutta una serie di possibili scenari che potrebbero meritare approfondimento (in altra sede).

Anche perchè se pensi che il tuo avvocato sia poco trasparente se non addirittura disonesto come puoi averne conferma? Per te ha più valore quello che dice lo sconosciuto "Blanko"?! Non ti immagini quanti "pareri" sbagliati vengono dati in questa sezione da persone che, invece, appaiono molto sicure di sé.
 
Risarcimento per cosa? Perchè avete agito in quattro nella stessa causa? Ecc. Sono informazioni importanti.

Non solo: se si agisce per un credito prescritto forse non si doveva agire = responsabilità avvocato (salvo particolarità del caso: la compensazione delle spese potrebbe essere un indice in tal senso ad esempio e, quindi, forse non vi sarebbe responsabilità).

Come vedi dietro quelle che paiono domande "da forum" ci sono, invece, tutta una serie di possibili scenari che potrebbero meritare approfondimento (in altra sede).

Il risarcimento danni è per una malattia non riconosciuta che ha portato poi alla morte di una persona. Noi quattro siamo i parenti stretti che hanno formulato la domanda insieme mentre la controparte è il medico che a suo tempo non aveva riconosciuto il male insieme alla sua compagnia assicurativa che non vuole pagare, da questo si può dedurre se la causa è scindibile o inscindibile?
Io vorrei approfittare appunto della sentenza di primo grado per fermarmi purchè però non venga coinvolto per via del fatto che uno solo dei miei parenti prosegue in appello contro di loro.

Anche perchè se pensi che il tuo avvocato sia poco trasparente se non addirittura disonesto come puoi averne conferma? Per te ha più valore quello che dice lo sconosciuto "Blanko"?! Non ti immagini quanti "pareri" sbagliati vengono dati in questa sezione da persone che, invece, appaiono molto sicure di sé.

Non lo darei per assoluto naturalmente, però magari un parere in piu' non guasta mai, offre sempre degli spunti per riflettere.
Per esempio la tua affermazione sulla compensazione delle spese dovuta alla responsabilità dell'avvocato mi ha dato un ottimo imput ed effettivamente potrebbe essere dovuta a quello.
 
Il vostro asserito credito è pro quota ereditaria. Ciò significa che in passato avreste potuto fare cause separate, ognuno per reclamare la sua fetta di risarcimento (poi le avrebbero comunque riunite per comodità).
Ma anche se c'è una sola causa, ognuno di voi vanta un diritto autonomo al quale può rinunciare.
Perciò ritengo che sia una causa scindibile e che la mancata partecipazione al giudizio non vi comporterà né aspetti favorevoli, né sfavorevoli. Passerà in giudicato la sentenza di primo grado.
Resta inteso che questo non è un parere.. È una chiacchiera da forum, anche se un po' più approfondita.
Per curiosità, perché il tribunale ha ritenuto prescritto il credito e perché ha voluto compensare le spese?
 
Il vostro asserito credito è pro quota ereditaria. Ciò significa che in passato avreste potuto fare cause separate, ognuno per reclamare la sua fetta di risarcimento (poi le avrebbero comunque riunite per comodità).
Ma anche se c'è una sola causa, ognuno di voi vanta un diritto autonomo al quale può rinunciare.
Perciò ritengo che sia una causa scindibile e che la mancata partecipazione al giudizio non vi comporterà né aspetti favorevoli, né sfavorevoli. Passerà in giudicato la sentenza di primo grado.

Neppure se la controparte ribaltasse la sentenza di primo grado in appello e il giudice addebitasse le spese compensate? Dici quindi che in tal caso verrebbero accollate solo alla persona che è andata in appello da sola, è corretto?

Resta inteso che questo non è un parere.. È una chiacchiera da forum, anche se un po' più approfondita.
Per curiosità, perché il tribunale ha ritenuto prescritto il credito e perché ha voluto compensare le spese?

Ti ringrazio ugualmente per la disponibilità, lo ha ritenuto prescritto perchè sono passati piu' di 6 anni da quando è avvenuto il fatto ed il termine per poter avanzare pretese era quello, mentre per quanto riguarda la compensazione delle spese non so nulla in quanto non sono in possesso della sentenza.
 
Male, molto male: è tuo DIRITTO vedere la sentenza. Chiedila in modo da capire meglio cosa è successo, perchè ripeto: se un cliente va da da un avvocato per recuperare un credito e questo credito è purtroppo prescritto NON bisogna andare in giudizio. L'avvocato dovrebbe dire "mi spiace signori, se volete mando una diffida ma nulla di più". Poi ci sono alcuni casi particolari dove ad esempio non è chiaro il momento in cui decorre la prescrizione, ecc.
Ma se uno non ha manco la sentenza in mano non può neppure sapere perchè vi sia stata rigettata la domanda, se l'avvocato ha operato bene, ecc.

Se, come pare, si tratti di causa scindibile, le spese del giudizio di appello saranno addebitate solo a chi concretamente andrà in appello.
 
Male, molto male: è tuo DIRITTO vedere la sentenza. Chiedila in modo da capire meglio cosa è successo, perchè ripeto: se un cliente va da da un avvocato per recuperare un credito e questo credito è purtroppo prescritto NON bisogna andare in giudizio. L'avvocato dovrebbe dire "mi spiace signori, se volete mando una diffida ma nulla di più". Poi ci sono alcuni casi particolari dove ad esempio non è chiaro il momento in cui decorre la prescrizione, ecc.
Ma se uno non ha manco la sentenza in mano non può neppure sapere perchè vi sia stata rigettata la domanda, se l'avvocato ha operato bene, ecc.

Se, come pare, si tratti di causa scindibile, le spese del giudizio di appello saranno addebitate solo a chi concretamente andrà in appello.

Ma è gratis avere una copia della sentenza? Ci proverò, anche se questo mi pare che si alteri facilmente, ogni volta che gli faccio domande quasi si offende perchè dice che non ho fiducia in lui (me la gira in questo modo). Pensa che gli ho già richiesto da tempo diversi documenti tra cui la copia del suo mandato firmata da me e non mi ha ancora fatto avere neppure quelli.
per ora comunque mi ha solamente detto che per me è inutile non andare in appello poichè verrò ugualmente investito da tutti i gradi di giudizio e mi sconsiglia non avere una difesa..boh
anche a me è sembrato strano e mi sembra sempre piu' un modo per fare pressione e convincermi a proseguire la causa perchè appunto piu' persone proseguono piu' ci guadagna lui.
 
Il file pdf della sentenza lo ha da quando è stata depositata. Non ha alcun motivo per non fartela avere, perciò insisti. Un avvocato trasparente la invia lui stesso e la illustra lui stesso al cliente. Hai tutto il diritto ad avere una cognizione piena di ciò che ti riguarda (anche solo per valutare un appello con un altro avvocato o valutare una possibile responsabilità professionale del primo).
 
Ma è gratis avere una copia della sentenza? Ci proverò, anche se questo mi pare che si alteri facilmente, ogni volta che gli faccio domande quasi si offende perchè dice che non ho fiducia in lui (me la gira in questo modo). Pensa che gli ho già richiesto da tempo diversi documenti tra cui la copia del suo mandato firmata da me e non mi ha ancora fatto avere neppure quelli.
per ora comunque mi ha solamente detto che per me è inutile non andare in appello poichè verrò ugualmente investito da tutti i gradi di giudizio e mi sconsiglia non avere una difesa..boh
anche a me è sembrato strano e mi sembra sempre piu' un modo per fare pressione e convincermi a proseguire la causa perchè appunto piu' persone proseguono piu' ci guadagna lui.

Aggiungo:
1) fermo restando il tuo diritto a ricevere copia della sentenza dal Tuo avvocato, in alternativa, in quanto parte del giudizio, puoi sempre andare in Tribunale - Ufficio copie sentenze - e richiedere copia della sentenza (si paga una marca da bollo da pochi euro);
2) se l'appellante incidentale (il Medico) o gli appellanti incidentali (Medico + Assicurazione) chiedono la riforma del capo di sentenza del primo grado di giudizio che ha compensato le spese, laddove questo capo di sentenza venga riformato dal Giudice di appello, investirà anche voi 3 che non avete partecipato.

Le spese del giudizio di appello in linea di principio saranno a carico della parte soccombente in appello.

Hai necessariamente bisogno di un parere pro veritate di un Legale che possa visionare (quantomeno!) la sentenza.

Se effettivamente dovesse emergere che il Giudice di prime cure abbia seguito un ragionamento corretto, l'appello potrebbe risultare dannoso, perchè potreste vedervi condannati al pagamento delle spese processuali del doppio grado di giudizio, eventualmente nei confronti del Medico e dell'Assicurazione, chiamata in causa, oltre a dover pagare ovviamente il Vostro Legale.

[Non ho compreso se la domanda è stata proposta nei confronti della Clinica/Ospedale (in qualche messaggio parli di "Ente") o del Medico (altrove parli di "Medico"), oltre che dell'Assicurazione]

Mi sembra di intuire che la sentenza abbia rigettato la domanda risarcitoria sulla circostanza che il diritto fosse prescritto. Preciso (visto che sei alla ricerca di spunti).
- nei giudizi instaurati dagli eredi del de cuius contro il Medico o la Clinica per richiedere il risarcimento dei danni che hanno inciso nella sfera giuridica del de cuius, tali diritti sono trasmissibili agli eredi. La domanda risarcitoria si colloca nell'ambito della responsabilità contrattuale <-- termine prescrizionale 10 anni. In sostanza, ed in parole molto povere, in quanto erede tu subentri nella posizione contrattuale del de cuius nei confronti della Clinica o del Medico.

- nei giudizi instaurati da altri congiunti non eredi, si è nell'ambito della responsabilità extracontrattuale. Si fa valere un danno iure proprio <-- termine prescrizionale 5 anni. Non sei erede, non subentri nella posizione contrattuale e quindi richiedi un danno che rientra nella tua sfera personale.

Ovviamente sono chiacchiere da forum anche le mie.
Consiglio vivamente di far visionare le carte ad un Legale di cui hai fiducia per comprendere se è ragionevole proporre appello o meno.
 
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