Fallimento incapiente: rischi della partecipazione a procedura fallimentare

  • Trading Day 19 aprile Torino - Corso Gratuito sull'investimento

    Migliora la tua strategia di trading con le preziose intuizioni dei nostri esperti su oro, materie prime, analisi tecnica, criptovalute e molto altro ancora. Iscriviti subito per partecipare gratuitamente allo Swissquote Trading Day.

    Per continuare a leggere visita questo LINK

glfin

Nuovo Utente
Registrato
20/9/08
Messaggi
123
Punti reazioni
2
Dovrei depositare un ricorso per insinuazione tardiva al passivo relativo ad una procedura fallimentare, ed ho intenzione di agire da solo senza un legale.

Esiste il rischio concreto che il patrimonio destinato a soddisfare i creditori sia incapiente.

La procedura è esente da costi o in futuro potrebbe addirittura capitarmi di dovere sostenere delle spese nel caso l’azienda non possegga nulla per pagare i propri creditori ?

Intendo dire spese per il curatore, bolli, tasse e qualsiasi altra spesa che adesso non posso neppure immaginare.

Spero mi possiate aiutare.

Grazie.
 
Dovrei depositare un ricorso per insinuazione tardiva al passivo relativo ad una procedura fallimentare, ed ho intenzione di agire da solo senza un legale.

Esiste il rischio concreto che il patrimonio destinato a soddisfare i creditori sia incapiente.

La procedura è esente da costi o in futuro potrebbe addirittura capitarmi di dovere sostenere delle spese nel caso l’azienda non possegga nulla per pagare i propri creditori ?

Intendo dire spese per il curatore, bolli, tasse e qualsiasi altra spesa che adesso non posso neppure immaginare.

Spero mi possiate aiutare.

Grazie.

Ciao,
la domanda di ammissione al passivo può essere effettuata a mezzo pec direttamente dal creditore, anche senza l'assistenza di un Legale.

Ti occorre conoscere:
- la data dell'udienza dello stato passivo;
- la data della sentenza di fallimento;
- la pec del curatore;
- la data del deposito del decreto di esecutorietà dello stato passivo.

La domanda è tempestiva se è effettuata entro i 30 giorni prima dell'udienza di verifica dei crediti.
Altrimenti puoi presentarla anche dopo (ed in tal caso si considera tardiva) entro un anno dalla data del deposito del decreto di esecutività dello stato passivo.

Le domande "ultra-tardive", che vanno oltre tale termine, vengono ammesse soltanto se il creditore può provare che il ritardo non è dipeso da lui (generalmente non vengono ammesse).

Si, ovviamente esiste il rischio concreto che il passivo fallimentare non possa soddisfare tutti i creditori.. Però vale certamente la pena farla (a meno che il credito non sia irrisorio). Per rispondere più precisamente alla tua domanda però bisognerebbe capire a quanto ammonta il tuo credito e qual è il titolo per il quale richiedi l'ammissione.

La procedura senza l'assistenza di un legale non comporta costi in linea di principio (non ci sono bolli o costi di contributo unificato).
I titoli di credito e i titoli esecutivi (assegni e cambiali) e titoli giudiziari (sentenze o decreti ingiuntivi) dovranno essere depositati in originale in Cancelleria.
 
Per rispondere più precisamente alla tua domanda però bisognerebbe capire a quanto ammonta il tuo credito e qual è il titolo per il quale richiedi l'ammissione.

Mi è stata notificata pochi giorni fa dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) una delibera con cui una società di telefonia mobile dichiarata fallita nel luglio dello scorso anno, mi dovrebbe indennizzare di circa 500 euro per disservizi a lei imputabili.

Credo che il mio credito debba essere considerato chirografario e non privilegiato.
 
Mi è stata notificata pochi giorni fa dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) una delibera con cui una società di telefonia mobile dichiarata fallita nel luglio dello scorso anno, mi dovrebbe indennizzare di circa 500 euro per disservizi a lei imputabili.

Credo che il mio credito debba essere considerato chirografario e non privilegiato.

Si, chirografario!

La sentenza di dichiarazione di fallimento c'è stata a luglio, ok.
Dal momento in cui c'è la sentenza di fallimento, viene nominato un curatore e viene fissata un'udienza (a distanza di mesi), che si chiama "udienza per la verifica dello stato passivo".

Dovresti verificare quando è stata fissata questa udienza, rispetto alla quale puoi inviare al curatore 30 giorni prima la domanda di ammissione al passivo (tempestiva).
Il curatore a sua volta, esamina tutte le domande ricevute e forma gli elenchi dei creditori e deposita il progetto di stato passivo in cancelleria 15 giorni prima dell'udienza.
Poi il progetto di stato passivo viene reso esecutivo (nella stessa udienza, oppure il Giudice la rinvia se le domande sono molte).

Se l'udienza già c'è stata, o comunque sei fuori termine per presentare la domanda tempestiva, puoi inviare la domanda tardiva.

Nella domanda devi indicare:
1) il numero di procedura alla quale intendi partecipare, oltre alle tue generalità;
2) l'importo del credito;
3) l'esposizione dei fatti in base ai quali sei creditore;
4) eventuale titolo di prelazione (che non hai in questo caso);
5) la pec alla quale chiedi di ricevere tutte le comunicazioni.

Ovviamente devi allegare la documentazione che prova il tuo credito.

Se non comunichi i primi 3 la domanda è inammissibile.
Se non comunichi il 4° (che abbiamo detto non hai) il credito si considererà chirografario.
Se non comunichi il 5° non potrai ricevere comunicazioni (e dovrai informarti in cancelleria)
 
... viene fissata un'udienza (a distanza di mesi), che si chiama "udienza per la verifica dello stato passivo".

Dovresti verificare quando è stata fissata questa udienza,

Nel mio primo post facevo riferimento ad una domanda tardiva proprio perché l’udienza per la verifica dello stato passivo si è tenuta a novembre dello scorso anno, ed avendo io ricevuto la delibera Agcom pochi giorni fa non ho potuto parteciparvi.

Ad ogni modo mi sembra di capire che anche se il patrimonio destinato a soddisfare i creditori sia incapiente, io non dovrò sostenere alcuna spesa, che poi è quello che mi interessa, visto che il mio credito è piuttosto esiguo e non avrebbe altrimenti senso presentare domanda per, faccio un esempio, pagare 500 euro di tasse.
 
Visto che sei esperto in materia ti chiedo un ultimo chiarimento:

La procedura fallimentare si svolge in un tribunale di una regione lontana dalla mia: potrebbe essere necessaria la mia presenza o tutto può essere fatto remotamente ?
 
Visto che sei esperto in materia ti chiedo un ultimo chiarimento:

La procedura fallimentare si svolge in un tribunale di una regione lontana dalla mia: potrebbe essere necessaria la mia presenza o tutto può essere fatto remotamente ?

Ti confermo che non si renderà necessaria la tua presenza, nè l'assistenza di un avvocato e non ci sono costi.

Una volta effettuata la domanda di ammissione al passivo, riceverai le varie comunicazioni da parte del curatore e non dovrai fare null'altro che attendere.. :):)
 
Tigr8tto ti ringrazio per questa vera e propria consulenza che mi hai fornito, come minimo ti meriteresti una birra, solo virtuale per adesso visto la distanza e le restrizioni :cincin:
 
Tigr8tto ti ringrazio per questa vera e propria consulenza che mi hai fornito, come minimo ti meriteresti una birra, solo virtuale per adesso visto la distanza e le restrizioni :cincin:

Di nulla, figurati! :) Grazie per la birra! :cincin:
 
A maggio ho presentato il ricorso per insinuazione tardiva al passivo, seguendo le indicazioni che mi ha gentilmente fornito Tigr8tto.

Pochi giorni fa il curatore fallimentare mi ha notificato il decreto con cui il giudice del tribunale di Milano ha fissato l’udienza per l’esame delle insinuazioni cd. tardive, in cui è specificato che la modalità di partecipazione è esclusivamente da remoto.

Ho l’obbligo di partecipare o la mia assenza comporterà automaticamente l’inammissibilità della domanda?
 
A maggio ho presentato il ricorso per insinuazione tardiva al passivo, seguendo le indicazioni che mi ha gentilmente fornito Tigr8tto.

Pochi giorni fa il curatore fallimentare mi ha notificato il decreto con cui il giudice del tribunale di Milano ha fissato l’udienza per l’esame delle insinuazioni cd. tardive, in cui è specificato che la modalità di partecipazione è esclusivamente da remoto.

Ho l’obbligo di partecipare o la mia assenza comporterà automaticamente l’inammissibilità della domanda?

Non hai l'obbligo di partecipare, la tua presenza è irrilevante. In genere non partecipano neanche gli avvocati. :)
 
Non hai l'obbligo di partecipare, la tua presenza è irrilevante. In genere non partecipano neanche gli avvocati. :)

Bene, diserterò l'udienza, spero che il giudice non s'offenda :D

Partecipare avrebbe solo finalità didattiche per me, l'unica cosa che potrei dire è di riportarmi integralmente al contenuto della domanda iniziale.
 
Indietro