Tracciabilià delle spese per figlio NON a carico

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Riccardo.M

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Tracciabilità delle spese per figlio NON a carico

Ho un dubbio sulla tracciabilità delle spese da detrarre

In gennaio 2020 ho pagato una rata delle tasse universitarie di mio figlio (non a carico) utilizzando il mio conto corrente.

Secondo Voi mio figlio potrà portare in detrazione tale spesa sul suo 730 del prossimo anno?

Ho sentito pareri contrastanti.

Se lo scopo della legge è la tracciabilità, sembrerebbe ininfluente quale sia il conto d'appoggio delle spese.

Cosa ne pensate?

L'AdE mi ha dato sempre pareri diversi oppure mi ha detto che "non lo sanno ancora". :wall:

Grazie
 
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Buon pomeriggio, Riccardo.

Atteso che in effetti non abbiamo ancora le istruzioni per la redazione dei modelli 730/Redditi relativi all'anno d'imposta 2020 che si redigeranno solo nel 2021, posso fornirti, da commercialista, una risposta in base alla logica ed all'esegesi della norma.

Le detrazioni, in generale, spettano a chi sostiene le spese.
Sino al 31.12.2019, per la maggior parte delle detrazioni, non vigeva l'obbligo della tracciabilità dei pagamenti, motivo per il quale era sufficiente l'attestazione della spesa intestata al fruitore della detrazione la quale, si presupponeva, fosse stata sostenuta dall'intestatario del relativo documento fiscale; non era, infatti, in alcun modo contestabile da parte dell'Amministrazione Finanziaria in quanto l'intestatario sempre avrebbe potuto pagare in contanti l'ammontare detratto.
Dal 01.01.2020, tuttavia, per varie detrazioni, fra cui quella oggetto del tuo quesito, sarà obbligatorio documentare oltre che la spesa, anche l'effettivo sostenimento di questa mediante strumenti tracciabili: orbene, tornando all'assunto per il quale solo chi sostiene la spesa può detrarla (salvo familiari a carico fiscalmente ed altri rari casi) , nel caso in esame pare evidente che l'obbligo di tracciabilità fa decadere irrimediabilmente ai fini della detrazione la presunzione per la quale l'intestatario della spesa è anche colui che ha pagato la somma.

Alla luce di quanto esposto, il mio consiglio è di pagare nuovamente la rata, dal c/c corretto (quello di tua figlia, se non ha i soldi giraglieli tu con la causale "prestito infruttifero"), e chiedere il rimborso all'Ente del primo errato versamento; concorda preventivamente l'operazione con l' Ente; ovviamente rifiuta un'eventuale compensazione con la prossima rata e spiega bene con l'ente che necessiti di un rimborso in conto capitale a causa di problematiche fiscali, sono certo potrete trovare un accordo.

Una buona serata
ab
 
Buon pomeriggio, Riccardo.

Atteso che in effetti non abbiamo ancora le istruzioni per la redazione dei modelli 730/Redditi relativi all'anno d'imposta 2020 che si redigeranno solo nel 2021, posso fornirti, da commercialista, una risposta in base alla logica ed all'esegesi della norma.

Le detrazioni, in generale, spettano a chi sostiene le spese.
Sino al 31.12.2019, per la maggior parte delle detrazioni, non vigeva l'obbligo della tracciabilità dei pagamenti, motivo per il quale era sufficiente l'attestazione della spesa intestata al fruitore della detrazione la quale, si presupponeva, fosse stata sostenuta dall'intestatario del relativo documento fiscale; non era, infatti, in alcun modo contestabile da parte dell'Amministrazione Finanziaria in quanto l'intestatario sempre avrebbe potuto pagare in contanti l'ammontare detratto.
Dal 01.01.2020, tuttavia, per varie detrazioni, fra cui quella oggetto del tuo quesito, sarà obbligatorio documentare oltre che la spesa, anche l'effettivo sostenimento di questa mediante strumenti tracciabili: orbene, tornando all'assunto per il quale solo chi sostiene la spesa può detrarla (salvo familiari a carico fiscalmente ed altri rari casi) , nel caso in esame pare evidente che l'obbligo di tracciabilità fa decadere irrimediabilmente ai fini della detrazione la presunzione per la quale l'intestatario della spesa è anche colui che ha pagato la somma.

Alla luce di quanto esposto, il mio consiglio è di pagare nuovamente la rata, dal c/c corretto (quello di tua figlia, se non ha i soldi giraglieli tu con la causale "prestito infruttifero"), e chiedere il rimborso all'Ente del primo errato versamento; concorda preventivamente l'operazione con l' Ente; ovviamente rifiuta un'eventuale compensazione con la prossima rata e spiega bene con l'ente che necessiti di un rimborso in conto capitale a causa di problematiche fiscali, sono certo potrete trovare un accordo.

Una buona serata
ab

Grazie della gentile risposta.

Avrei però due obiezioni:

- Perché con la stessa logica non è possibile annotare sulla ricevuta di pagamento che la spesa è stata effettuata per conto del figlio e che questo pagamento è da intendersi come "prestito infruttifero"?

- Come è possibile sapere nel mese di gennaio se il proprio figlio sarà a carico oppure no, dato che in gennaio NON ha ancora percepito alcuna retribuzione?
 
Grazie della gentile risposta.

Avrei però due obiezioni:

- Perché con la stessa logica non è possibile annotare sulla ricevuta di pagamento che la spesa è stata effettuata per conto del figlio e che questo pagamento è da intendersi come "prestito infruttifero"?

- Come è possibile sapere nel mese di gennaio se il proprio figlio sarà a carico oppure no, dato che in gennaio NON ha ancora percepito alcuna retribuzione?

- Perché per le detrazioni che oggi prevedono la tracciabilità dei pagamenti (ristrutturazioni edilizie, bonus riqualificazione energetica...etc..) l'Agenzia delle Entrate pretende copia della contabile del bonifico intestata al beneficiario della detrazione; se il metro, dunque, sarà il medesimo, l'annotazione sul documento non sarà sufficiente.
- Il concetto di "familiare a carico" si basa sull'anno fiscale e non sul momento di effettuazione delle operazioni; se al 31.12.2020 tua figlia avrà percepito un reddito superiore alla soglia, semplicemente non sarà fiscalmente a carico e la spesa di cui stiamo parlando, di conseguenza, non detraibile.
Al contrario, qualora fosse a carico, in quanto i redditi certificati saranno al di sotto della soglia per essere fiscalmente a carico, le spese di istruzione rientrano fra gli oneri che possono essere detratti dal familiare che ha in carico l'intestatario della spesa.

Nel dubbio, rinnovo il mio consiglio di procedere a ripetizione del pagamento dal conto corrente dell'intestatario e chiedere retrocessione di quanto erroneamente versato in prima istanza.

ab
 
- Perché per le detrazioni che oggi prevedono la tracciabilità dei pagamenti (ristrutturazioni edilizie, bonus riqualificazione energetica...etc..) l'Agenzia delle Entrate pretende copia della contabile del bonifico intestata al beneficiario della detrazione; se il metro, dunque, sarà il medesimo, l'annotazione sul documento non sarà sufficiente.
- Il concetto di "familiare a carico" si basa sull'anno fiscale e non sul momento di effettuazione delle operazioni; se al 31.12.2020 tua figlia avrà percepito un reddito superiore alla soglia, semplicemente non sarà fiscalmente a carico e la spesa di cui stiamo parlando, di conseguenza, non detraibile.
Al contrario, qualora fosse a carico, in quanto i redditi certificati saranno al di sotto della soglia per essere fiscalmente a carico, le spese di istruzione rientrano fra gli oneri che possono essere detratti dal familiare che ha in carico l'intestatario della spesa.

Nel dubbio, rinnovo il mio consiglio di procedere a ripetizione del pagamento dal conto corrente dell'intestatario e chiedere retrocessione di quanto erroneamente versato in prima istanza.

ab

Ti ringrazio ancora.
Proverò a ripetere il pagamento del MAV e poi a richiedere all'Università la restituzione di quanto pagato in gennaio 2020.
Non so però se la banca mi accetterà un pagamento con un numero di riferimento MAV che risulta già pagato.
Chiederò alla segreteria universitaria prima di muovermi in questo senso.

Comunque ti consiglio la lettura di questo articolo del Sole 24 ore del 18.01.2020, che vede la questione in modo a me più favorevole.
In particolare dove si parla, per analogia, delle spese di ristrutturazione e della documentazione da conservare.
Mi piacerebbe un tuo parere.

Eccolo: Il Quotidiano del Fisco
 
Cautelativamente, ti consiglio quanto detto sino ad ora.
L'esempio de Il Sole non è calzante, in quanto per le ristrutturazioni si utilizza un bonifico "Speciale" ove è indicato in un apposito campo il codice fiscale del beneficiario ed è quello il dato che rileva ai fini della detrazione.
Sicchè nel caso di fattura intestata a Caio, ma codice fiscale del bonifico speciale indicato di Tizio, la detrazione spetta comunque a Tizio, in quanto l'Agenzia delle Entrate ha chiarito in diverse circolari che il dato rilevante ai fini della detrazione è il codice fiscale del "Beneficiario (alla detrazione ndr)" indicato nel bonifico: da qui il chiarimento per il quale nel caso prospettato sarebbe stato sufficiente annotare in fattura che la spesa è stata sostenuta da Tizio.
Come vedi, il caso è un pò differente rispetto al tuo.
Buona giornata
ab
 
@AndrebRe

Se tizio paga una spesa medica relativa a se stesso con una carta di credito supplementare (quindi la carta è intestata a tizio ma viene addebitata sul conto di caio), tizio ha diritto alla detrazione?
 
@AndrebRe

Se tizio paga una spesa medica relativa a se stesso con una carta di credito supplementare (quindi la carta è intestata a tizio ma viene addebitata sul conto di caio), tizio ha diritto alla detrazione?

Questi sono "misteri dell'AdE" ..... in Italia si fanno le leggi e poi si aspetta un anno per le circolari interpretative.

Sinceramente NON so risponderti, come NON saprà risponderti il Call Center dell'AdE.

Ogni volta che li chiamo mi danno interpretazioni diverse, qualcuno mi suggerisce di fare un "interpello", ma servono 3 mesi per la risposta.

Io penso di inserire egualmente le spese nel 730 e, se facessero accertamenti, farei ricorso alla Commissione Tributaria.
 
@AndrebRe

Se tizio paga una spesa medica relativa a se stesso con una carta di credito supplementare (quindi la carta è intestata a tizio ma viene addebitata sul conto di caio), tizio ha diritto alla detrazione?

Per le spese mediche che dal 1.1.2020 non hanno obbligo di tracciabilità (scontrini farmacia per acquisto di medicinali, pagamento ticket..etc...) la risposta è affermativa.
Per le spese mediche ed in generale gli oneri detraibili per i quali sussiste il nuovo obbligo di tracciabilità, è senz'altro, ad oggi, sconsigliato procedere come da te indicato.

ab
 
Riapro questo vecchio post con una novità riguardante la risposta del 19/10/2020 ad interpello all'AdE.

Detrazioni spese mediche 2020: pagamenti tracciabili con bancomat del figlio

La risposta dell'AdE si riferisce al pagamento delle spese mediche eseguito dal figlio, mentre l'intestatario della prestazione e della fattura è il padre.

L'interpretazione dell'AdE è favorevole al contribuente (il padre), che può portare in detrazione la spesa sostenuta dal figlio tramite il suo bancomat.

Mi pare che il mio caso sia analogo, ma con parti invertite.
 
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