Smart Working e Cassa Integrazione In Deroga COVID-19

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

masty

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Buongiorno,

avrei un quesito importante da porre.

Premetto che sono un programmatore che dalla settimana scorsa, considerata l'emergenza COVID-19, pratica lo smart working da casa. Sono dipendente di un'azienda di servizi che opera nel settore sanitario. L'attuale emergenza non ha inficiato la quantità di lavoro, anzi, io e i miei colleghi stiamo lavorando più ore da casa che quando ci si recava in sede. La qualità del lavoro non ne ha risentito e da casa, considerata la tipologia del nostro lavoro, riusciamo a fare tutto il necessario.

Ieri, io e i miei colleghi, ci siamo visti recapitare una lettera che ci comunica l'attivazione della cassa integrazione in deroga con effetto retroattivo.

Nello specifico ci viene comunicato quanto segue:

Buonasera a tutti,
visto e considerato l'ultimo decreto emesso dal Governo per l'emergenza Coronavirus in data 18/03/2020, anche la nostra azienda ha deciso di avvalersi dei contributi previsti
a sostegno delle imprese. Fermo restando l'obiettivo di non compromettere l’attività lavorativa mantenendo attivi tutti i servizi aziendali e la possibilità di svolgere il valoro da casa, per tutti i dipendenti sarà attivata la cassa integrazione con decorrenza retroattiva dal 16/03/2020. Per ogni risorsa sarà valutata individualmente il tipo di sospensione da attivare.
Considerato l'imprevedibile e inaspettato momento che ci siamo trovati a vivere, e considerando che le Istituzioni Economiche stanno rivedendo in continuazione le previsioni sugli effetti economici dell'epidemia, ci è sembrata decisione saggia quella di usufruire del sostegno che ci viene offerto dallo Stato, stante il clima di incertezza generale che ci circonda.
Ringraziandovi per l’impegno dimostrato fino ad oggi confido nella vostra collaborazione e disponibilità, necessaria alla continuazione dell’attività lavorativa.
Eventuali riduzioni che dovessero quantificarsi sull'importo netto dello stipendio, saranno compensate in modo da non arrecare nessun disagio.
L’azienda provvederà ad informare ognuno sul tipo di cassa integrazione che è stata attivata, sono pertanto revocati tutti i periodi di ferie concordati, con decorrenza dal
16/03/2020.

In pratica, se ho capito bene, dalla lettera si deduce che dovremo continuare a lavorare da casa ma che di fatto saremmo in cassa integrazione e lo stipendio sarà dato dalla cassa integrazione più eventuali differenze che ci verranno corrisposte (come?) fino al raggiungimento del netto che siamo abituati ad avere.

E' legale tuttociò? Come possiamo tutelarci?

Grazie a chi mi darà delucidazioni.
Saluti
 
Dal quel che capisco io, l'azienda ha attivato la cassa per tutti, però valuterà caso per caso se usarla e per quanti giorni.
Quando la userà sembra (ma è un po' vago) vogliano integrare la cigs per mantenere il solito stipendio netto. Questa è una cosa che si può fare, l'integrativo in busta dovrebbe essere indicato come anticipo tfr (anche se in realtà non lo è)e tassato con aliquota fissa.
 
Dal quel che capisco io, l'azienda ha attivato la cassa per tutti, però valuterà caso per caso se usarla e per quanti giorni.
Quando la userà sembra (ma è un po' vago) vogliano integrare la cigs per mantenere il solito stipendio netto. Questa è una cosa che si può fare, l'integrativo in busta dovrebbe essere indicato come anticipo tfr (anche se in realtà non lo è)e tassato con aliquota fissa.

Grazie della risposta,
ora mi chiedo ma i giorni che devo stare in cigd me li dice l'azienda prima oppure io lavoro normalmente da casa e poi alla fine del mese loro fanno figurare alcuni giorni in cassa e integrano fino al netto solito? E' legale?
 
Grazie della risposta,
ora mi chiedo ma i giorni che devo stare in cigd me li dice l'azienda prima oppure io lavoro normalmente da casa e poi alla fine del mese loro fanno figurare alcuni giorni in cassa e integrano fino al netto solito? E' legale?

Così no.
Dovrebbero comunicare in anticipo i giorni di astensione dal lavoro per cig, in quei giorni ovviamente non si dovrebbe lavorare.
Secondo me ci sta che in previsione di una riduzione del lavoro si siano attivati per la cig.
Non posso escludere che invece ci sia un intento truffaldino che ovviamente sono i lavoratori i primi a dover denunciare.
Ti ricordo infatti che in cig non si maturano ferie, 13a e eventuale 14a, quindi un danno economico per i lavoratori ci sarà comunque.
NB prima di usare ore di cig il lavoratore deve per forza consumare tutte le ferie e rol maturate e non godute.
 
Ultima modifica:
Grazie della risposta,
ora mi chiedo ma i giorni che devo stare in cigd me li dice l'azienda prima oppure io lavoro normalmente da casa e poi alla fine del mese loro fanno figurare alcuni giorni in cassa e integrano fino al netto solito? E' legale?

E' lavoro nero, l'azienda incassa le quote di cassa integrazione e intanto voi dipendenti continuate a lavorare da casa (ma ufficialmente in cassa integrazione).

Così l'azienda per ottenere 40 ore di lavoro ne paga a spanne solo 8 di tasca propria, e le restanti 32 le paga la collettività, siamo alle solite...
 
Così no.
Dovrebbero comunicare in anticipo i giorni di astensione dal lavoro per cig, in quei giorni ovviamente non si dovrebbe lavorare.
Secondo me ci sta che in previsione di una riduzione del lavoro si siano attivati per la cig.

Escludo una riduzione di lavoro. Il lavoro c'è anche troppo. Come posso tutelarmi ? Tra l'altro ho letto che ci sono anche sanzioni per il dipendente in cig che lavora.

NB prima di usare ore di cig il lavoratore deve per forza consumare tutte le ferie e rol maturate e non godute.
Puoi darmi dei riferimenti normativi di questo? Io avrei molte ore di ferie...

Grazie!
 
E' lavoro nero, l'azienda incassa le quote di cassa integrazione e intanto voi dipendenti continuate a lavorare da casa (ma ufficialmente in cassa integrazione).

Così l'azienda per ottenere 40 ore di lavoro ne paga a spanne solo 8 di tasca propria, e le restanti 32 le paga la collettività, siamo alle solite...

MI fa davvero schifo tuttociò e che pensavo di essere in una azienda seria... cosa si può fare per impedirlo?
 
MI fa davvero schifo tuttociò e che pensavo di essere in una azienda seria... cosa si può fare per impedirlo?

Pretendi che vengano esaurite prima ferie e permessi.
Dopodichè se l'azienda pretende che tu continui a lavorare mentre sei in cassa integrazione per te diventa un problema di sopravvivenza: se denunci verrai mobbizzato, se ti astieni dal lavorare verrai mobbizzato.

L'unica via che vedo percorribile è fare massa critica fra i dipendenti rivolgendosi ad un sindacato per riportare l'azienda a più miti consigli.
 
Escludo una riduzione di lavoro. Il lavoro c'è anche troppo. Come posso tutelarmi ? Tra l'altro ho letto che ci sono anche sanzioni per il dipendente in cig che lavora.


Puoi darmi dei riferimenti normativi di questo? Io avrei molte ore di ferie...

Grazie!

Forse sbaglio perchè io ho esperienze di cigs, invece questa è una cigo e sembra ci sia anche possibilità di non fruire delle ferie.
Ho trovato questo:
Circolare numero 139 del 01-08-2016
 
Ciao ragazzi, a riguardo della CIGD avrei una domanda.
Io ho capito che posso richiederla pur avendo ferie residue, e mi copre l'80% dello stipendio orario. Ho bisogno di un chiarimento però, il massimale è 1.129,66€ per stipendi superiori a € 2.159,48, per cui se faccio zero ore mi pagano al massimo 1.129,66€, ma se non faccio zero ore mi coprono l'80% dello stipendio orario fino al massimale qualsiasi sia il mio stipendio? Spero di essermi spiegato
 
io ho un'altra domanda, mi hanno messo in cig, pero' mi stanno obbligando a lavorare in smart working, come posso tutelarmi un domani???
 
io ho un'altra domanda, mi hanno messo in cig, pero' mi stanno obbligando a lavorare in smart working, come posso tutelarmi un domani???

Incomincia a comunicare giornalmente le ore che hai lavorato.
L'azienda dovrebbe pagarti piene le ore lavorate e pagare la cig per quelle rimanenti.
Se non lo fanno ovviamente dovrai chiederne conto e muoverti di conseguenza.
 
Incomincia a comunicare giornalmente le ore che hai lavorato.
L'azienda dovrebbe pagarti piene le ore lavorate e pagare la cig per quelle rimanenti.
Se non lo fanno ovviamente dovrai chiederne conto e muoverti di conseguenza.
Ho avuto una discussione con il mio capo, il quale mi ha quasi minacciato che se non lavoro, alla fine di questa epidemia, prenderà provvedimenti ( licenziandomi ). Ecco perchè chiedo come tutelarmi, cioè cosa posso fare per avere delle prove che sto lavorando... posso fare una copia dei log di accesso al server dell'ufficio ad esempio?!
 
Forse sbaglio perchè io ho esperienze di cigs, invece questa è una cigo e sembra ci sia anche possibilità di non fruire delle ferie.
Ho trovato questo:
Circolare numero 139 del 01-08-2016

credo sia corretto so di molte aziende che nn intaccano le ferie con la cigo.

piu che altro devono comunicare i turni di cigo per far saper quando il lavoratore non (dovrebbe) lavorare.
 
Ho avuto una discussione con il mio capo, il quale mi ha quasi minacciato che se non lavoro, alla fine di questa epidemia, prenderà provvedimenti ( licenziandomi ). Ecco perchè chiedo come tutelarmi, cioè cosa posso fare per avere delle prove che sto lavorando... posso fare una copia dei log di accesso al server dell'ufficio ad esempio?!

Immagino la situazione dove l'azienda chiede una cosa e il capo l'esatto opposto:
-registra le chiamate che fai con lui
-non so il tipo di lavoro ma cerca di avere delle prove del lavoro che fai
Tieni presente che la cigo può essere presa ad ore, quindi se lavori 30 ore chiederai all'azienda di pagartele e il resto cigo
 
io ho un'altra domanda, mi hanno messo in cig, pero' mi stanno obbligando a lavorare in smart working, come posso tutelarmi un domani???

Brutta storia: nella pratica, se il tuo capo è anche "padrone" del'azienda, oltre che un torto nei tuoi confronti, sta anche facendo una truffa ai danni dello stato.
 
Ho avuto una discussione con il mio capo, il quale mi ha quasi minacciato che se non lavoro, alla fine di questa epidemia, prenderà provvedimenti ( licenziandomi ). Ecco perchè chiedo come tutelarmi, cioè cosa posso fare per avere delle prove che sto lavorando... posso fare una copia dei log di accesso al server dell'ufficio ad esempio?!


immagino che la tua azienda sia molto piccola ...ed il capo di provi , minacciandoti
 
immagino che la tua azienda sia molto piccola ...ed il capo di provi , minacciandoti
Si, l'azienda ha in totale una 60ina di persone sparse per tre filiali. Ad inizio Maggio, ho ripreso a lavorare in ufficio. Per quei 40 giorni che sono stato in cig, ma ho lavorato da casa, l'azienda mi ha fatto un regalo ( loro testuali parole ) dandomi 400 euro in busta paga oltre la cig pagata dall'inps. Sicuramente è stata una truffa allo stato ed a me. L'unica cosa che ho fatto per salvaguardarmi, ho salvato tutte le mail ed i whatsapp che mi hanno inviato e che ho inviato, in quel periodo.
 
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