Decreto economico emergenza Coronavirus cassa integrazione

angelo200380

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Ciao a tutti, qualcuno sa darmi un chiarimento sul decreto economico approvato oggi. E' prevista la cassa integrazione per un massimo di 9 settimane per tutti i lavoratori/dipendenti che in questo periodo non lavorano. Ma è valida per tutti o esistono delle limitazioni? Mi spiego meglio, è valida sia per i lavoratori che hanno ferie arretrate e sia per chi non ha ferie? Oggi in televisione un tributarista ha detto che chi non va a lavoro e ha ferie arretrate in questo periodo scaricherà le ferie. Qualcuno sperò saprà darmi un chiarimento. Grazie
 
PRIMA consumi tutti i permessi e le ferie, POI ti daranno la CIG. la regola è sempre questa, di CIG ho fatto due anni quindi ne so abbastanza. altra cosa, i soldi li prendi a distanza di 6 mesi un anno.
 
PRIMA consumi tutti i permessi e le ferie, POI ti daranno la CIG. la regola è sempre questa, di CIG ho fatto due anni quindi ne so abbastanza. altra cosa, i soldi li prendi a distanza di 6 mesi un anno.

Cavolo, mi sembra però una cosa ingiusta. Chi si è fatto tutte le ferie ed è andato in vacanza prende la cassa integrazione, e chi invece le ha accumulate se le vede scalare per stare in casa. Non la vedo una cosa equa :(
 
non cambia nulla, tu stai a casa, l'altro era al mare, al fine del conteggio siete pari. la cig è una pena prendi i soldi dopo una vita e anche pochi.
 
Cavolo, mi sembra però una cosa ingiusta. Chi si è fatto tutte le ferie ed è andato in vacanza prende la cassa integrazione, e chi invece le ha accumulate se le vede scalare per stare in casa. Non la vedo una cosa equa :(

chi si è fatto le ferie prende solo la CIG, mentre chi sta a casa prende lo stipendio pieno il 27 (e non dopo 6 mesi) e relativi contributi preivdenziali... direi che il vantaggio è decisamente dalla parte di chi ha ferie da smaltire.
 
ma dicono che si prende l'80% dello stipendio giusto? quindi non è nemmeno poco, visto che non ci si deve spostare per andare a lavoro quindi in definitiva lo stipendio è simile, il discorso che ci vogliano 6 mesi è invece rilevante.
Però penso che uno debba poter scegliere se scalare le ferie o prendere la cassa integrazione. Soprattutto se quelle ferie ti potevano servire in caso di cambio lavoro, un bel tesoretto che il datore ti pagherebbe in caso di liquidazione.
 
ma dicono che si prende l'80% dello stipendio giusto? quindi non è nemmeno poco, visto che non ci si deve spostare per andare a lavoro quindi in definitiva lo stipendio è simile, il discorso che ci vogliano 6 mesi è invece rilevante.
Però penso che uno debba poter scegliere se scalare le ferie o prendere la cassa integrazione. Soprattutto se quelle ferie ti potevano servire in caso di cambio lavoro, un bel tesoretto che il datore ti pagherebbe in caso di liquidazione.

Si l'80% entro però uno stipendio limite, a conti fatti con la cig non si prendono più di 1000 €/mese.
Sta nelle regole della cig azzerare prima ferie e rol.
La logica sta nel fatto che l'inps non può erogare la cig (soldi della collettività) ad aziende dove il personale ha magari accumulato centinaia di ore di ferie, mi sembra logico.
Nel caso specifico, essendo molto particolare perchè non si può godere a pieno delle proprie ferie, sono d'accordo che la cosa possa scocciare.
 
la discussione interessa anche me...qualcuno mi può spiegare tecnicamente come funziona?
Io sono assunto full time ma per volere del datore di lavoro in queste ultime due settimane sto andando un giorno si e uno no.
Se non ho capito male la cassa integrazione mi andrebbe a coprire l'80% della retribuzione derivante dai giorni in cui NON sono andato a lavoro...giusto?
 
domande:

1) la mia azienda dalla scorsa settimana ha chiuso gli uffici e messo in ferie forzate "parziali" (cioè con percentuali variabili sull'orario da contratto) tutti i dipendenti, solo che per mantenere comunque l'attività "attiva" (cioè rispondere al telefono/mail/gestire i rapporti con i clienti) sta facendo lavorare più ore i dipendenti "meno cari" (i neo assunti e quelli con meno ferie/rol) e quasi niente (4/8 ore a settimana su 40) i dipendenti più "costosi"....cioè quelli che hanno monte ferie/rol piuttosto elevati (non per colpa loro...ma perchè accumulati negli anni assolutamente controvoglia) e con retribuzioni più elevate (livelli contrattuali più alti, superminimi). Il datore di lavoro dice che "non possiamo accedere alla CIG senza prima azzerare ferie/rol. Possibile?

2) ma davvero possibile che anche in questa situazione di disastro totale si possa pensare che le CIG vengano liquidate dopo mesi come nelle CIG "classiche" delle crisi aziendali "normali"?

3) io ho un superminimo (non assorbibile) che maggiora di circa il 30% il mio netto mensile, posso sperare che mi venga "conteggiato" anche per la CIG? oppure mi devo preparare al peggio? ci sono dei tetti massimi oltre i quali l'assegno CIG non va?

4) in questa fase il datore di lavoro mi può cancellare il superminimo? so che in situazioni normali assolutamente si....ma adesso?

grazie a tutti coloro che mi vorranno aiutare
 
Ho trovato su internet questi chiarimenti (Circolare numero 139 del 01-08-2016 ):
In merito alla fruizione delle ferie residue in caso di domanda di Cigo si richiama integralmente il parere espresso dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali con interpello n. 19/2011 (v. mess. INPS n. 9268 del 30.5.2012).
In particolare, nelle ipotesi di sospensione totale dell’attività lavorativa, ovvero nell’ipotesi di zero ore, sono state date indicazioni interpretative in merito alla possibilità per il datore di lavoro di fruire immediatamente di cigo, posticipando per ciascun lavoratore coinvolto il godimento delle ferie annuali residue, già maturate alla data di richiesta della CIGO stessa, ed inoltre in merito alla possibilità per il datore di lavoro, autorizzato ad un periodo di CIGO, di dover comunque concedere ai lavoratori le due settimane di ferie contemplate dall’art. 10, D.Lgs. n. 66/2003, nel corso dell’anno di maturazione.

Riguardo queste due ipotesi, si precisa che l’esercizio del diritto di godimento delle ferie, sia con riferimento alle ferie già maturate sia riguardo a quelle infra annuali in corso di maturazione, può essere posticipato al momento della cessazione dell’evento sospensivo coincidente con la ripresa dell’attività produttiva.

Invece, nelle ipotesi di CIGO parziale, il datore di lavoro non può differire la concessione delle ferie, residue ed infra-annuali, in quanto, in tali circostanze, deve comunque essere garantito al lavoratore il ristoro psico-fisico correlato all’attività svolta, anche in misura ridotta

L’INPS, con messaggio 30 maggio 2012, n. 9268, allegato alla presente, ha richiamato i chiarimenti resi con la citata risposta.

In particolare, ha ribadito che:

• in caso di CIG a zero ore, il datore di lavoro può posticipare al momento della conclusione della sospensione, coincidente con la ripresa dell'attività lavorativa, il godimento delle ferie, e che tale differimento può riguardare sia le ferie residue, sia le ferie in corso di maturazione nell'anno;

Quindi se ho capito bene non stabilisce che bisogna prima scaricare le ferie per poter prendere la cassa integrazione. Giusto?
 
Ciao, io ho una domanda più di curiosità.
La cassa integrazione è prevista da operai fino ai quadri, escludendo esplicitamente i dirigenti.

Ma quindi, i dirigenti in questi frangenti come sono gestiti? Immagino verranno scalate le ferie residue, ma poi? stipendio pieno come fossero a lavoro?
D'altra parte mi risulta che i dirigenti non abbiano obbligo di timbratura o simili anche per le aziende che lo prevedono per gli altri dipendenti...
non trovo queste risposte da nessuna parte.


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Per chi si chiedesse come combinare ferie e cassa integrazione, spiego la mia azienda come fa: in automatico fa smaltire ferie e permessi maturati fino al 31/12/2019 e non goduti, dopodichè si passa automaticamente in cassa integrazione. Quindi vengono conservate le ferie in corso di maturazione per il 2020.
Specifico, questo non perchè il presidente e le hr siano degli illuminati che vogliono garantire le ferie ai dipendenti: ma per garantirsi poi la possibilità di imporre anche una chiusura aziendale a piacimento, senza avere l'ostacolo di avere tutti i dipendenti con ferie in negativo, pur avendo già subito un arresto alla produzione per un mese.
Viscidi opportunisti fino al midollo (smart working deliberatamente vietato per metterci tutti a carico dello stato).
 
cassa integrazione covid

un mio famigliare è in cassa,
il datore di lavoro ha detto che riceverà le sue spettanze ad inps
chiamato inps hanno confermato,
se datore di lavoro ha messo nella domanda l'IBAN il dipendente lo trova in banca
diversamente INPS manda assegno
non so i tempi speriamo rapidi
qualcuno conosce la situazione?
grazie
 
un mio famigliare è in cassa,
il datore di lavoro ha detto che riceverà le sue spettanze ad inps
chiamato inps hanno confermato,
se datore di lavoro ha messo nella domanda l'IBAN il dipendente lo trova in banca
diversamente INPS manda assegno
non so i tempi speriamo rapidi
qualcuno conosce la situazione?
grazie

Ciao
ti confermo che l’integrazione cioè le ore non lavorate verrà pagata dall’INPS direttamente a favore del lavoratore .
Se il lavoratore ha bisogno del denaro in tempi rapidi è possibile chiedere senza alcuna commissione o interesse alla propria banca un anticipo che verrà restituito nel momento in cui INPS pagherà la prestazione.
Di al tuo amico di andare in banca con una copia della busta paga e loro gli spiegheranno la procedura.
 
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