Consiglio legale Lavoro

Ironpuzza

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salve, ho bisogno di un consiglio.

Lavoro in un’azienda di autotrasporti conto terzi da più di 20 anni, come impiegato. Ho maturato negli ultimi anni circa 60 giorni tra ferie e ROL. Di comune accordo con il mio datore di lavoro, a gennaio e febbraio sto consumando questi giorni, sono in ferie dal 13 gennaio a tuttoggi. Nel mese di gennaio il datore di lavoro si è trattenuto dalla busta paga 150 Euro di trasferte, che prendo tutti i mesi come fisso, compreso agosto e dicembre, dove faccio 3 settimane di ferie. E’ un comportamento corretto? Posso eventualmente pensare a dimissioni per giusta causa?
 
Credo che sei stufo di lavorare li, tanto che ti sei preso un botto di ferie e cerchi un pretesto per dimetterti. Semplicemente chiedere un chiarimento al datore o all'ufficio contabile prima?
 
Credo che sei stufo di lavorare li, tanto che ti sei preso un botto di ferie e cerchi un pretesto per dimetterti. Semplicemente chiedere un chiarimento al datore o all'ufficio contabile prima?

le ferie sono concordate. non le ho prese di botto. magari invece di darmi contro, dovresti chiederti perchè ho 60 giorni di ferie......
 
le ferie sono concordate. non le ho prese di botto. magari invece di darmi contro, dovresti chiederti perchè ho 60 giorni di ferie......

o meglio ancora c'è da capire come sono giustificati nel cedolino i 150€ fissi di trasferte.
 
o meglio ancora c'è da capire come sono giustificati nel cedolino i 150€ fissi di trasferte.

sono inserite nel cedolino come trasferte, che come detto recepisco anche ad agosto quando faccio 3 settimane di ferie.
 
sono inserite nel cedolino come trasferte, che come detto recepisco anche ad agosto quando faccio 3 settimane di ferie.

indennità di trasferta o rimborso spese? immagino sia un rimborso spese a forfait, ma per curiosità: tu ci vai in trasferta?
 
se ti rivolgi a un sindacato per un parere molto probabilmente ti saluteranno in modo gentile e ti accompagneranno alla porta
 
no, non ne faccio

allora dovresti ringraziare il datore di lavoro che ti dava 150€ al mese per delle trasferte che non facevi... I 150€ al mese quanto sono tassati? Se non sono tassati come la retribuzione "normale" dovresti ringraziare 60milioni di italiani per quello che gli freghi!
 
allora dovresti ringraziare il datore di lavoro che ti dava 150€ al mese per delle trasferte che non facevi... I 150€ al mese quanto sono tassati? Se non sono tassati come la retribuzione "normale" dovresti ringraziare 60milioni di italiani per quello che gli freghi!

Calma John Wayne......lui è già una vittima, non farlo diventare il pungiball per scaricare le frustrazioni della tua vita.
I 150€ di trasferte sono un espediente molto comune che questi imprenditori mediocri italici fanno per poter dare gli aumenti ed eludere le tasse.
Sono loro che andrebbero massacrati a sangue,non l'amico Ironpuzza.

Allora Ironpuzza, te la faccio molto schietta: no, non è un comportamento corretto. E' un comportamento coerente con la mediocrità del suo essere.
Il punto però è che te accettando fin da subito questo "sistema", di fatto non hai un contratto nazionale dalla tua su cui appellarti.
Hai una sola strada, quella della minaccia e del ricatto.....mi spiego in modo chiaro: se tu denunci il tutto mediante vertenza sindacale, al tuo datore di lavoro aprono il chiul0 come una manica di cappotto per evasione fiscale e per aver aggirato le norme sulla contrattazione lavorativa.
Questo ovviamente però ti mette in condizioni di essere visto come un infame nel nostro mafioso e "maggico" sistema,con tutti i problemi che comporta dopo il trovare un nuovo lavoro.
Quanto sei disposto a spingerti per tutelare i tuoi interessi? Valuta bene e nel caso, vai da lui e gli dici chiaramente "O continui a darmi i 150€ come pattuito o io ti sputt@n0 all'ispettorato del lavoro....."
 
Calma John Wayne......lui è già una vittima, non farlo diventare il pungiball per scaricare le frustrazioni della tua vita.
I 150€ di trasferte sono un espediente molto comune che questi imprenditori mediocri italici fanno per poter dare gli aumenti ed eludere le tasse.
Sono loro che andrebbero massacrati a sangue,non l'amico Ironpuzza.

Allora Ironpuzza, te la faccio molto schietta: no, non è un comportamento corretto. E' un comportamento coerente con la mediocrità del suo essere.
Il punto però è che te accettando fin da subito questo "sistema", di fatto non hai un contratto nazionale dalla tua su cui appellarti.
Hai una sola strada, quella della minaccia e del ricatto.....mi spiego in modo chiaro: se tu denunci il tutto mediante vertenza sindacale, al tuo datore di lavoro aprono il chiul0 come una manica di cappotto per evasione fiscale e per aver aggirato le norme sulla contrattazione lavorativa.
Questo ovviamente però ti mette in condizioni di essere visto come un infame nel nostro mafioso e "maggico" sistema,con tutti i problemi che comporta dopo il trovare un nuovo lavoro.
Quanto sei disposto a spingerti per tutelare i tuoi interessi? Valuta bene e nel caso, vai da lui e gli dici chiaramente "O continui a darmi i 150€ come pattuito o io ti sputt@n0 all'ispettorato del lavoro....."

grazie per la risposta. sono arrivato anche io a questa conclusione. sinceramente non mi interessano i 150 euro, è una questione di principio e volevo capire fino a che punto arrivare.
a questo punto alla scadenza delle ferie non mi presento più al lavoro e vediamo come va a finire. se mi licenziano ok, se no rimarrò in carico senza prendere stipendio.
per quanto riguarda i sindacati, non è fattibile. anni fa altri colleghi si sono rivolti a un sindacato, sono usciti controlli, il datore ha pagato una bella multa e lui si è trattenuto le ricevute sindacali degli stessi dipendente per "pareggiare" l'importo della multa.
per quel che riguarda il sig. Wayne, beh che dire, sai facevo straordinari non pagati per tenermi il posto di lavoro e questi 150 euro erano un "risarcimento". sono anche arrivato a comprarmi un computer per lavorare, in quanto il datore di lavoro me ne ha dato uno scassato e inutilizzabile. si hai ragione, sono un infame e un evasore.
 
Non ti consiglio di non presentarti. Rischi licenziamento per giusta causa, niente NASPI e che facciano i furbetti sul TFR lamentando di aver subito danni dal tuo comportamento.
 
La pratica delle finte trasferte/rimborsi in spese è frequente nelle PMI, ne parlai durante una discussione emersa con il Bonus Renzi, imponibile IRPEF etc..
Da quando è stato attivato in busta paga, molti aumenti salariali sono stati convertiti in rimborsi fittizi, semplicemente perché varcando la soglia dei circa 26000 € molti dipendenti perdevano il bonus quindi il datore di lavoro utilizzava questo metodo per aggirare il problema.
Così facendo il dipendente è contento perché non si ritrova, a seguito di un aumento, un reddito netto invariato e il datore lo è anche di più perché risparmia.
Il dipendente però alla fine rimane 'ciulato' poiché questa voce non incide su inps e tfr.
Secondariamente, al livello macro, ciò ha contribuito alla stagnazione dei redditi dal 2014 poiché:
- il bonus veniva applicato su una fascia di reddito che coinvolge la quasi totalità dei dipendenti (parliamo di stipendi sui 1400-1500 netti cioè lo stipendio medio italiano)
- il fittizio rimborso è una pratica di tante PMI cioé l'economia italiana.

Ora che, a quanto pare, il bonus verrà esteso a molte altre fasce di reddito in teoria questo problema non dovrebbe più sussistere.

P.S. ho sentito anche di dipendenti che dovevano prendere (o gli era stato promesso) un aumento poi sospeso perché tra qualche prenderanno il bonus renzi!!!!!
Mi vergogno per loro.
 
Ultima modifica:
La pratica delle finte trasferte/rimborsi in spese è frequente nelle PMI, ne parlai durante una discussione emersa con il Bonus Renzi, imponibile IRPEF etc..
Da quando è stato attivato in busta paga, molti aumenti salariali sono stati convertiti in rimborsi fittizi, semplicemente perché varcando la soglia dei circa 26000 € molti dipendenti perdevano il bonus quindi il datore di lavoro utilizzava questo metodo per aggirare il problema.
Così facendo il dipendente è contento perché non si ritrova, a seguito di un aumento, un reddito netto invariato e il datore lo è anche di più perché risparmia.
Il dipendente però alla fine rimane 'ciulato' poiché questa voce non incide su inps e tfr.
Secondariamente, al livello macro, ciò ha contribuito alla stagnazione dei redditi dal 2014 poiché:
- il bonus veniva applicato su una fascia di reddito che coinvolge la quasi totalità dei dipendenti (parliamo di stipendi sui 1400-1500 netti cioè lo stipendio medio italiano)
- il fittizio rimborso è una pratica di tante PMI cioé l'economia italiana.

Ora che, a quanto pare, il bonus verrà esteso a molte altre fasce di reddito in teoria questo problema non dovrebbe più sussistere.

P.S. ho sentito anche di dipendenti che dovevano prendere (o gli era stato promesso) un aumento poi sospeso perché tra qualche prenderanno il bonus renzi!!!!!
Mi vergogno per loro.

è questo il mio caso, avevo un accordo sulla parola con il mio capo di uno stipendio di un tot, che lui raggiungeva con le trasferte. Ora però ti chiedo, a parte andare dai sindacati, eventualmente da un avvocato a far valere i miei diritti per le trasferte sottratte, siccome sono stufo di fare straordinari e non vedermeli pagare, accumulare giorni e giorni di ferie che non posso usare, come posso uscirne? non mi presento al lavoro per poter richiedere la naspi? dimettermi per giusta causa per diminuzione di stipendio?
 
come posso uscirne? non mi presento al lavoro per poter richiedere la naspi?

Basta fare un accordo alla camera del lavoro della tua provincia
Tu ottieni la naspi
Lui non ti ha più a lavorare

Attenzione, di solito questi accordi sono “tombali” cioè tu ti impegni a non pretendere niente mai più dal tuo ex datore di lavoro in pratica non potrai mai fargli mai più causa

Sindacati e avvocati te li sconsiglio in questo momento


Altra soluzione
Ti licenzi te è non hai diritto alla naspi
Fai almeno un (1) gg di lavoro a tempo determinato presso un agenzia interinale
Termini il tuo lavoro
Puoi richiedere la naspi perché è scaduto il tuo contratto a tempo determinato

Subdolo ma legale
 
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