Accertamento IMU TASI persona deceduta

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Riccardo.M

Nuovo Utente
Registrato
15/11/16
Messaggi
3.067
Punti reazioni
133
Ho un piccolo problema da risolvere.

- Ai primi del mese in corso sono arrivati gli accertamenti IMU ai proprietari di alcuni immobili per l'anno 2014
- I 3 proprietari ancora in vita (si tratta dei miei zii) pagheranno tributo, sanzione ed interessi
- Mia mamma, deceduta il 12.03.2019 non ha ricevuto alcun avviso presso il suo ultimo domicilio, che tra l'altro è stato venduto il 12.06.2019
- Aggiungo che ho presentato denuncia di successione in data 06.04.2019, quindi il Comune dovrebbe conoscere i nominativi degli eredi
- Ho telefonato ed inviato una mail al Comune, ma non ho avuto alcuna risposta

Ora non so come comportarmi.

- Potrei (di mia iniziativa) ricopiare i dati dell'accertamento su un modello F24 e procedere al pagamento della parte di tributo di mia mamma (in tal caso mi pare che le sanzioni NON sarebbero dovute)
- Oppure potrei ignorare il tutto, aspettando una eventuale notifica al sottoscritto

Vi chiedo un consiglio.

Dimenticavo: c'è il rischio di ricevere una cartella esattoriale nel caso io non faccia nulla?
E come devo comportarmi per i tributi (non pagati) per gli anni successivi?

Grazie
 
Se entro il 31 dicembre del quinto anno successivo al presunto mancato pagamento non viene inviato alcunché né alla persona ritenuta morosa né, in caso di suo decesso, agli eredi, nulla è più dovuto. Comunque, aspetta ancora qualche giorno, nell'eventualità di un ritardo dovuto alle Poste.
Per gli anni successivi ti conviene, per come stanno le cose, aspettare eventuali notifiche, ma, se preferisci, puoi effettuare i pagamenti utilizzando il calcolatore online, che ti dà il conteggio complessivo, mora compresa.
Per il 2019, ovviamente, dovrai pagare 3 mesi (marzo/maggio) a nome tuo e 2 (gennaio/febbraio) a nome di tua madre, in qualità di erede.
 
Se entro il 31 dicembre del quinto anno successivo al presunto mancato pagamento non viene inviato alcunché né alla persona ritenuta morosa né, in caso di suo decesso, agli eredi, nulla è più dovuto. Comunque, aspetta ancora qualche giorno, nell'eventualità di un ritardo dovuto alle Poste.
Per gli anni successivi ti conviene, per come stanno le cose, aspettare eventuali notifiche, ma, se preferisci, puoi effettuare i pagamenti utilizzando il calcolatore online, che ti dà il conteggio complessivo, mora compresa.
Per il 2019, ovviamente, dovrai pagare 3 mesi (marzo/maggio) a nome tuo e 2 (gennaio/febbraio) a nome di tua madre, in qualità di erede.

Grazie Alfredo51.

In effetti credo che l'accertamento relativo al 2014 non dovrebbe più arrivare, salvo ritardo delle Poste.

Se avessero inviato l'accertamento all'ex domicilio di mia mamma, la notifica non sarebbe valida.

La casa è stata venduta ed il comune dovrebbe risalire agli eredi a seguito della denuncia di successione fatta in giugno 2019.

Mi pare ci sia una sentenza della Cassazione che ritiene NON valida e NON sanabile una notifica fatta ad una persona deceduta.

Probabilmente per il 2014 saremo salvi.

Vedremo cosa fare per gli anni dal 2015 al 2019.

Penso di fare un ravvedimento operoso per evitare la sanzione da accertamento.

Non si tratta comunque della abitazione principale in cui stava mia mamma, per la quale ho già pagato IMU e TASI da marzo a maggio 2019 (la casa è stata venduta il 12 giugno).

Si tratta purtroppo di alcuni immobili fatiscenti (2 sono ruderi, l'altra una modesta casetta) che hanno un basso valore catastale e che vorremmo declassare in categoria F2 (immobili collabenti) con l'intervento di un geometra che faccia la pratica col Catasto.
 
Falla pagare ai tuoi zii, non fare niente. E ti spiego perché.
Se l unità immobiliare era cointestata tra tua mamma e gli zii, generalmente i comuni, ma vale anche per Agenzia delle entrate, ed un po' tutti... non mandano gli avvisi di accertamento pro quota tra cointestatari, ma chiedono l intero importo IN SOLIDO ai vari cointestatari.
In solido significa che quello è l importo dovuto e l ente non entra nel merito della ripartizione tra i vari cointesratari. Così facendo ha la facoltà in caso di mancato pagamento sul cointestatario che preferisce per l intero importo.
Cosa succede nel 70% dei casi?
Tutti i cointestatari ricevono il medesimo atto, intestato a proprio nome, e non sapendo cosa significa la dicitura "in solido", stante l intestazione a proprio nome, pensano che l ente gli sta chiedendo solo la sua quota.
E fioccano i pagamenti doppi, tripli, quadrupli...a seconda del numero di intestatari.
In realtà quindi ti conviene non fare nulla. Ci sono ottime probabilità che un tuo zio abbia / o a breve avrà estinto il debito per tutti i comproprietari.
Ti do un 70% di probabilità. E sto prudente nella stima.
 
Falla pagare ai tuoi zii, non fare niente. E ti spiego perché.
Se l unità immobiliare era cointestata tra tua mamma e gli zii, generalmente i comuni, ma vale anche per Agenzia delle entrate, ed un po' tutti... non mandano gli avvisi di accertamento pro quota tra cointestatari, ma chiedono l intero importo IN SOLIDO ai vari cointestatari.
In solido significa che quello è l importo dovuto e l ente non entra nel merito della ripartizione tra i vari cointesratari. Così facendo ha la facoltà in caso di mancato pagamento sul cointestatario che preferisce per l intero importo.
Cosa succede nel 70% dei casi?
Tutti i cointestatari ricevono il medesimo atto, intestato a proprio nome, e non sapendo cosa significa la dicitura "in solido", stante l intestazione a proprio nome, pensano che l ente gli sta chiedendo solo la sua quota.
E fioccano i pagamenti doppi, tripli, quadrupli...a seconda del numero di intestatari.
In realtà quindi ti conviene non fare nulla. Ci sono ottime probabilità che un tuo zio abbia / o a breve avrà estinto il debito per tutti i comproprietari.
Ti do un 70% di probabilità. E sto prudente nella stima.

Grazie della risposta, Sara78.

I miei 3 zii hanno ricevuto l'accertamento PRO QUOTA e non c'è richiesta di pagamento IN SOLIDO.

L'unica a NON aver ricevuto l'accertamento è mia mamma (deceduta il 12.03.2019) e neppure i suoi eredi (io ed i mieli 2 fratelli).

Ho presentato la denuncia di successione il 06.04.2019 e ritengo quindi che l'Ufficio Tributi del Comune fosse a conoscenza dei nomi e dei codici fiscali degli eredi.

Forse non hanno fatto in tempo a preparare gli accertamenti per tutti, visto che quelli inviati ai miei zii recano la data del 10.12.2019 e sono stati spediti il 31.12.2019 (ultimo giorno utile).

Ovviamente io ed i miei fratelli pagheremo quanto dovuto a decorrere dalla data del decesso di mia mamma tramite un ravvedimento operoso.

Si tratta di una cifra modesta per i 10 mesi del 2019 e per 1/12 della proprietà per ciascuno degli eredi.

Mi chiedo se sia il caso di pagare anche il pregresso dal 2015 al febbraio 2019, sempre con ravvedimento operoso oppure se convenga attendere i futuri, ma probabili accertamenti.

Continuerò a chiamare il Comune e magari manderò una PEC per sapere come mai non ci è pervenuto l'accertamento di mia mamma, relativo al 2014.
 
Peraltro, per quanto io ne sappia, il principio della responsabilità in solido esiste per la Tasi e per la Tari, ma non per l'Imu.
 
Grazie della risposta, Sara78.

I miei 3 zii hanno ricevuto l'accertamento PRO QUOTA e non c'è richiesta di pagamento IN SOLIDO.

L'unica a NON aver ricevuto l'accertamento è mia mamma (deceduta il 12.03.2019) e neppure i suoi eredi (io ed i mieli 2 fratelli).

Ho presentato la denuncia di successione il 06.04.2019 e ritengo quindi che l'Ufficio Tributi del Comune fosse a conoscenza dei nomi e dei codici fiscali degli eredi.

Forse non hanno fatto in tempo a preparare gli accertamenti per tutti, visto che quelli inviati ai miei zii recano la data del 10.12.2019 e sono stati spediti il 31.12.2019 (ultimo giorno utile).

Ovviamente io ed i miei fratelli pagheremo quanto dovuto a decorrere dalla data del decesso di mia mamma tramite un ravvedimento operoso.

Si tratta di una cifra modesta per i 10 mesi del 2019 e per 1/12 della proprietà per ciascuno degli eredi.

Mi chiedo se sia il caso di pagare anche il pregresso dal 2015 al febbraio 2019, sempre con ravvedimento operoso oppure se convenga attendere i futuri, ma probabili accertamenti.

Continuerò a chiamare il Comune e magari manderò una PEC per sapere come mai non ci è pervenuto l'accertamento di mia mamma, relativo al 2014.

che io sappia, per l'imu e tasi, il ravvedimento operoso si puo fare entro giugno dell'anno successivo
ad esempio quello del 2014 si poteva fare entro giugno 2015 (scadenza della prima rata imu-tasi 2015 per l'acconto 2014 e dicembre 2015 per il saldo 2014)
prima di pagare IMHO vi conviene sentire l'ufficio tributi del comune

IMU e TASI: ravvedimento operoso
 
Ultima modifica:
che io sappia, per l'imu e tasi, il ravvedimento operoso si puo fare entro giugno dell'anno successivo
ad esempio quello del 2014 si poteva fare entro giugno 2015 (scadenza della prima rata imu-tasi 2015 per l'acconto 2014 e dicembre 2015 per il saldo 2014)
prima di pagare IMHO vi conviene sentire l'ufficio tributi del comune

IMU e TASI: ravvedimento operoso

Credo tu abbia ragione.

A questo punto non posso fare ravvedimento operoso per il periodo 2015-2018, ma solo per il 2019.

Mi pare che le sanzioni non siano dovute in caso di persona deceduta.

Qualcuno sa qualcosa?
 
Questa è fresca:

07/01/2020 - Ravvedimento operoso Decreto Fiscale 2020.
Con la conversione in Legge del Decreto Fiscale 2020 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24/12/2019) viene esteso ai tributi locali il ravvedimento lungo oltre l'anno dopo la scadenza, già disponibile per i tributi erariali.
Quindi oltre che con il normale ravvedimento operoso come di seguito illustrato, adesso è possibile effettuare versamenti per imposte dopo un anno (e fino a due anni) con una sanzione pari al 4,29% (1/7 della sanzione) e dopo due anni con una sanzione del 5% (1/6 della sanzione). Il ravvedimento lungo è possibile solo se la violazione non sia stata già contestata.

Ma, in realtà, nel mio comune era già arrivato a settembre (a tutti gli iscritti al sito) l'avviso online relativo al ravvedimento dei tributi locali del 2014.
 
Questa è fresca:

07/01/2020 - Ravvedimento operoso Decreto Fiscale 2020.
Con la conversione in Legge del Decreto Fiscale 2020 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24/12/2019) viene esteso ai tributi locali il ravvedimento lungo oltre l'anno dopo la scadenza, già disponibile per i tributi erariali.
Quindi oltre che con il normale ravvedimento operoso come di seguito illustrato, adesso è possibile effettuare versamenti per imposte dopo un anno (e fino a due anni) con una sanzione pari al 4,29% (1/7 della sanzione) e dopo due anni con una sanzione del 5% (1/6 della sanzione). Il ravvedimento lungo è possibile solo se la violazione non sia stata già contestata.

Ma, in realtà, nel mio comune era già arrivato a settembre (a tutti gli iscritti al sito) l'avviso online relativo al ravvedimento dei tributi locali del 2014.

ottimo non lo sapevo
visto che mi dovrebbero arrivare accertamenti anche per il 2015 e il 2016 vedro di risolvere cosi risparmiando qualcosa, sempre che il nuovo decreto valga anche per gli anni passati
 
Questa è fresca:

07/01/2020 - Ravvedimento operoso Decreto Fiscale 2020.
Con la conversione in Legge del Decreto Fiscale 2020 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24/12/2019) viene esteso ai tributi locali il ravvedimento lungo oltre l'anno dopo la scadenza, già disponibile per i tributi erariali.
Quindi oltre che con il normale ravvedimento operoso come di seguito illustrato, adesso è possibile effettuare versamenti per imposte dopo un anno (e fino a due anni) con una sanzione pari al 4,29% (1/7 della sanzione) e dopo due anni con una sanzione del 5% (1/6 della sanzione). Il ravvedimento lungo è possibile solo se la violazione non sia stata già contestata.

Ma, in realtà, nel mio comune era già arrivato a settembre (a tutti gli iscritti al sito) l'avviso online relativo al ravvedimento dei tributi locali del 2014.

Grazie Alfredo51 ..... mi pare una buona notizia!
 
Per esperienza diretta

Se non hai rifiutato l'eredità temo che dovrai pagarli
 
Se non hai rifiutato l'eredità temo che dovrai pagarli

Voglio assolutamente pagare la quota di mia mamma

Il problema è che non è stato notificato nulla agli eredi, ma solo (individualmente) ai 3 fratelli di mia mamma.

Inoltre l'appartamento in cui viveva a Padova è stato da noi venduto ad un parente e, nonostante abbiamo lasciato il nome sul campanello e sulla cassetta postale, non c'è traccia di raccomandate.

Il Comune NON risponde alle mail ed al telefono risponde una centralinista che afferma che il telefono dell'ufficio tributi è guasto da mesi.

Si tratta di un comune montano della Calabria.

Nel prossimo 730 dichiareremo tutto, prendendo i dati dalle misure catastali, ma per IMU e TASI non sappiamo tra l'altro come stanno le cose.

Due dei tre immobili sono RUDERI ed abbiamo anche un documento del 1973 col quale il Comune ci informava che, a seguito di un alluvione, gli immobili sarebbero stati messi in sicurezza dal Genio Civile e che pertanto non sarebbero più stati nelle nostre disponibilità fino a fine lavori.

Dovremmo incaricare un tecnico per un declassamento degli immobili ad "immobili collanti" (categoria catastale F2) e questo lo faremo, nonostante i costi da sostenere ed il valore insignificante degli immobili.
 
Mi sorge un dubbio

Nel caso la notifica sia stata inviata a mia madre deceduta il 12.03.2019 al suo ultimo domicilio e la casa sia stata venduta il 12.06.2019 con successione del 06.04.2019, la notifica è valida oppure no?

Noi eredi non abbiamo ricevuto nulla nè personalmente (pro quota) né impersonalmente (come eredi).

I fratelli di mia mamma hanno ricevuto l'accertamento per la loro parte ed ovviamente pagheranno.

Io ed i miei fratelli saremmo anche disposti a pagare, ma non sappiamo in che modo.

E poi il 2014 dovrebbe essere andato definitivamente in prescrizione.

Meglio attendere oppure notificare al comune l'avvenuto decesso di mia mamma?

Non dovrebbero già saperlo, visto che la denuncia di successione è stata già presentata 9 mesi fa?
 
Mi sorge un dubbio

Nel caso la notifica sia stata inviata a mia madre deceduta il 12.03.2019 al suo ultimo domicilio e la casa sia stata venduta il 12.06.2019 con successione del 06.04.2019, la notifica è valida oppure no?

Noi eredi non abbiamo ricevuto nulla nè personalmente (pro quota) né impersonalmente (come eredi).

I fratelli di mia mamma hanno ricevuto l'accertamento per la loro parte ed ovviamente pagheranno.

Io ed i miei fratelli saremmo anche disposti a pagare, ma non sappiamo in che modo.

E poi il 2014 dovrebbe essere andato definitivamente in prescrizione.

Meglio attendere oppure notificare al comune l'avvenuto decesso di mia mamma?

Non dovrebbero già saperlo, visto che la denuncia di successione è stata già presentata 9 mesi fa?

Ti dò la mia opinione.
Il 6 aprile del 2019 (al più tardi...) l'AdE ha ricevuto la comunicazione del decesso. Per regola, qualsiasi notifica inviata dopo 30 giorni dalla comunicazione del decesso (quindi dal 6 maggio) deve essere indirizzata agli eredi, non più al De Cujus. Ma, se la notifica fosse stata inviata entro quel termine, voi l'avreste ricevuta, dato che la casa a quella data era ancora in vostro possesso. Oltretutto, se ai tuoi zii la notifica è stata inviata alla fine del 2019, è supponibile che anche quella indirizzata a tua madre sia stata inviata direttamente a lei (erroneamente) al vecchio indirizzo e che sia stata respinta al mittente in quanto indirizzata a persona deceduta.
 
Ma è anche vero che ci provano e ci riprovano fino all'esaurimento...
 
Ti dò la mia opinione.
Il 6 aprile del 2019 (al più tardi...) l'AdE ha ricevuto la comunicazione del decesso. Per regola, qualsiasi notifica inviata dopo 30 giorni dalla comunicazione del decesso (quindi dal 6 maggio) deve essere indirizzata agli eredi, non più al De Cujus. Ma, se la notifica fosse stata inviata entro quel termine, voi l'avreste ricevuta, dato che la casa a quella data era ancora in vostro possesso. Oltretutto, se ai tuoi zii la notifica è stata inviata alla fine del 2019, è supponibile che anche quella indirizzata a tua madre sia stata inviata direttamente a lei (erroneamente) al vecchio indirizzo e che sia stata respinta al mittente in quanto indirizzata a persona deceduta.

Grazie Alfredo51

La penso anche io come Te

L'accertamento (pro quota) è stato inviato ai miei zii il 31.12.2019 e ricevuto pochi giorni dopo.

Penso che qualsiasi notifica inviata a mia mamma oppure "impersonalmente" agli eredi sia da considerare nulla (vedi sentenza Corte di Cassazione).

Anche le sanzioni non dovrebbero trasmettersi agli eredi.

Attendo notizie dal Comune, che finora ha fatto orecchie da mercante alla mia richiesta di sapere se è stato inviato l'accertamento oppure no.

Probabilmente si muoveranno il prossimo mese di dicembre per l'accertamento IMU del 2015.
 
Purtroppo molti Uffici Comunali operano a seconda di come si svegliano gli impiegati la mattina...
A parte la notifica relativa al 2014, di cui ho parlato non so se in questa o in altra discussione, ed avverso la quale ho già presentato un'istanza di annullamento in autotutela, aspetto per la fine di quest'anno un'altra "sorpresa" relativa alla TARI 2015. Senza spiegare, posto direttamente quello che risulta al Comune nel mio Estratto Conto TARI:

Tributo Imp. Dovuto Imp. Pagato
TARI/2015/177771 652,00 470,00

E, più sotto, la specifica:
Tributo Tipo rata Data scadenza Imp. Dovuto Imp. Pagato Data pagamento
TARI/2015/177771 ACCONTO 30/04/2015 182,00
TARI/2015/177771 ACCONTO 30/04/2015 350,00 350,00 11/04/2015
TARI/2015/177771 RATA 02/11/2015 120,00 302,00 29/10/2015
 
Ho postato una tabella e l'incolonnamento è venuto errato.
In sostanza, in alto sostengono che dovevo pagare 652 euro e che ne ho pagati, invece, 470.
Sotto, nella stessa pagina (!), dicono che dovevo pagare Euro 182 + 350 + 302 e che, comunque, ne ho pagati effettivamente 652 (che è l'importo corretto). Inoltre, Non si capisce perché mi hano calcolato due rate di Acconto (182 + 350) ed una di Saldo (120), quando, in realtà, mi spettava di pagare 350 di Acconto e 302 di Saldo (così come ho fatto!)...
 
Se entro il 31 dicembre del quinto anno successivo al presunto mancato pagamento non viene inviato alcunché né alla persona ritenuta morosa né, in caso di suo decesso, agli eredi, nulla è più dovuto. Comunque, aspetta ancora qualche giorno, nell'eventualità di un ritardo dovuto alle Poste.
Per gli anni successivi ti conviene, per come stanno le cose, aspettare eventuali notifiche, ma, se preferisci, puoi effettuare i pagamenti utilizzando il calcolatore online, che ti dà il conteggio complessivo, mora compresa.
Per il 2019, ovviamente, dovrai pagare 3 mesi (marzo/maggio) a nome tuo e 2 (gennaio/febbraio) a nome di tua madre, in qualità di erede.
Grazie. Mi potresti fornire cortesemente la fonte di questa?

Nei giorni passati mi è arrivata una richiesta per un tributo 2016........
 
Ultima modifica:
Indietro