Ciao a tutti, è il mio primo post.
Non sono sicuro se sia questa la sezione giusta però il mio intento è capire cosa potrebbe succedere, legalmente, ai risparmi in caso di "cigno nero" e conseguente uscita dalla moneta unica. Vi chiedo di non discutere del fatto se sia possibile o meno, se sia economicamente vantaggioso o meno, o di politica, ma di come fare in modo di tenersi i risparmi in valuta forte.
Il mio caso è questo, ho circa il 50% in fondi di banche estere via Fineco, circa il 10% liquidi in una banca, SG, in Francia (ci ho lavorato) e il resto liquidi in UBI.
Volevo capire due scenari.
Scenario A: metto tutto il capitale in fondi, ETF, obbligazioni estere via Fineco. La domanda è questa possono convertirmeli "in qualche modo in lire"? Magari via tassazione straordinaria del capitale (magari per allinearla all'inflazione).
Scenario B: metto tutto in liquido e lo tengo in Francia fino a tempesta passata. Possono anche qui aumentare la tassazione sul capitale (che attualmente già pago normalmente in dichiarazione dei redditi) al punto di penalizzare fortemente questa scelta? Possono farmi storie per un trasferimento corposo (non corposissimo, risparmio normale individuale) di questa entità (tipo che, per gradire, mi iniziano ad ispezionare la vita per ripicca).
Altri suggerimenti (eviterei di tenere i soldi liquidi in borsone)?
Grazie.
Non sono sicuro se sia questa la sezione giusta però il mio intento è capire cosa potrebbe succedere, legalmente, ai risparmi in caso di "cigno nero" e conseguente uscita dalla moneta unica. Vi chiedo di non discutere del fatto se sia possibile o meno, se sia economicamente vantaggioso o meno, o di politica, ma di come fare in modo di tenersi i risparmi in valuta forte.
Il mio caso è questo, ho circa il 50% in fondi di banche estere via Fineco, circa il 10% liquidi in una banca, SG, in Francia (ci ho lavorato) e il resto liquidi in UBI.
Volevo capire due scenari.
Scenario A: metto tutto il capitale in fondi, ETF, obbligazioni estere via Fineco. La domanda è questa possono convertirmeli "in qualche modo in lire"? Magari via tassazione straordinaria del capitale (magari per allinearla all'inflazione).
Scenario B: metto tutto in liquido e lo tengo in Francia fino a tempesta passata. Possono anche qui aumentare la tassazione sul capitale (che attualmente già pago normalmente in dichiarazione dei redditi) al punto di penalizzare fortemente questa scelta? Possono farmi storie per un trasferimento corposo (non corposissimo, risparmio normale individuale) di questa entità (tipo che, per gradire, mi iniziano ad ispezionare la vita per ripicca).
Altri suggerimenti (eviterei di tenere i soldi liquidi in borsone)?
Grazie.