Retributivo e contributivo

Marchettos87

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Vorrei fare una domanda tecnica. Se una persona ha iniziato a lavorare nel 1977 ha accumulato 18 anni di contributi al 31/12/1995, si trova nel sistema retributivo. Perfetto. Supponiamo che questa persona abbia smesso di lavorare nel 2013 e che vada in pensione il 2020, con l'attuale riforma Fornero. Sperando che la modifichino. La mia domanda è la seguente:

1) Facendo parte del sistema retributivo penderà una pensione che grosso modo è la media delle pensioni degli ultimi 5 anni lavorativi oppure dato che non ha lavorato per gli ultimi 7 anni non si fa questa media ma rispetto ai 10 anni e quindi 7 di non lavoro e 3 di lavoro? In questo caso sarebbe molto penalizzante.

In pratica la mia domanda è la seguente: il fatto che non abbia lavorato per 7 anni è molto penalizzante
 
Ultima modifica:
In pratica la mia domanda è la seguente: il fatto che non abbia lavorato per 7 anni è molto penalizzante


Molto.
Quota A =0 , quota B misera, quota C misera. Non puoi optare nemmeno per il calcolo contributivo.
Quindi suppongo integrazione al trattamento minimo.
 
Molto.
Quota A =0 , quota B misera, quota C misera. Non puoi optare nemmeno per il calcolo contributivo.
Quindi suppongo integrazione al trattamento minimo.


Non credo dai. Si tratta di una persona che ha lavorato per 36.7 anni. Come è possibile trattamento al minimo. E' una persona che prendeva 1600/1700€ euro netti al mese.

Attendo qualche risposta più convincente e precisa.
 
Se nessuno sarà in grado di risponderti con cognizione di causa, ti consiglio
di porre tale quesito sul sito CORRIERE DELLA SERA.it - Forum - I nostri soldi
dove l'esperto Corriere della Sera - Dr. Massimo Fracaro - risponde in genere nel giro di una settimana nell'apposita rubrica web.
Saluti.

Grazie per la risposta. Ho già provveduto a mandare il messaggio. Secondo te scrivere all' INPS può avere i suoi effetti?
 
Vorrei fare una domanda tecnica. Se una persona ha iniziato a lavorare nel 1977 ha accumulato 18 anni di contributi al 31/12/1995, si trova nel sistema retributivo. Perfetto. Supponiamo che questa persona abbia smesso di lavorare nel 2013 e che vada in pensione il 2020, con l'attuale riforma Fornero. Sperando che la modifichino. La mia domanda è la seguente:

1) Facendo parte del sistema retributivo penderà una pensione che grosso modo è la media delle pensioni degli ultimi 5 anni lavorativi oppure dato che non ha lavorato per gli ultimi 7 anni non si fa questa media ma rispetto ai 10 anni e quindi 7 di non lavoro e 3 di lavoro? In questo caso sarebbe molto penalizzante.

In pratica la mia domanda è la seguente: il fatto che non abbia lavorato per 7 anni è molto penalizzante

risposta ! come fàad andare in pensione nel 2020 se adesso ci vogliono 42 anni e 10 mesi?minimo và nel 2023 2024
 
Non credo dai. Si tratta di una persona che ha lavorato per 36.7 anni. Come è possibile trattamento al minimo. E' una persona che prendeva 1600/1700€ euro netti al mese.

Attendo qualche risposta più convincente e precisa.

prenderai circa il 73% della media retributiva lorda degli ultimi 5 anni rivalutati
quota A (ultimi anni di lavoro)
ultimi 10 anni
quota B .
il calcolo è abbastanza semplice .
in alternativa scarica il software Carpe Pc . dal sito INps .
per Windows xp (solo)
 
prenderai circa il 73% della media retributiva lorda degli ultimi 5 anni rivalutati
quota A (ultimi anni di lavoro)
ultimi 10 anni
quota B .
il calcolo è abbastanza semplice .
in alternativa scarica il software Carpe Pc . dal sito INps .
per Windows xp (solo)


Il 73% di zero è zero.
Un dato del quesito è che non ha retribuzione i 7 anni precedenti la decorrenza del pensionamento. La media dei 5 anni con retribuzione pari a zero rivalutato è zero .
 
Il 73% di zero è zero.
Un dato del quesito è che non ha retribuzione i 7 anni precedenti la decorrenza del pensionamento. La media dei 5 anni con retribuzione pari a zero rivalutato è zero .

ultimi anni di lavoro .
 
ultimi anni di lavoro .

La base pensionabile della quota A è data dalla media degli stipendi degli ultimi 5 anni che precedono la decorrenza. Mentre quella di riferimento della quota B (da utilizzare per l’anzianità acquisita dal primo gennaio 1993 in poi) si ricava dalla media annua delle retribuzioni degli ultimi 10 anni (sempre andando a ritroso dalla decorrenza).
 
La base pensionabile della quota A è data dalla media degli stipendi degli ultimi 5 anni che precedono la decorrenza. Mentre quella di riferimento della quota B (da utilizzare per l’anzianità acquisita dal primo gennaio 1993 in poi) si ricava dalla media annua delle retribuzioni degli ultimi 10 anni (sempre andando a ritroso dalla decorrenza).

diritto e calcolo
diritto "legge Fornero"
calcolo ultimi anni lavorativi .

io avrò 4 pensioni
i due anni da artigiano (per esempio),risalgono agli anni 70/80 (non sono persi )
 
diritto e calcolo
diritto "legge Fornero"
calcolo ultimi anni lavorativi .

io avrò 4 pensioni
i due anni da artigiano (per esempio),risalgono agli anni 70/80 (non sono persi )


Dal sito INPS :

Quota A determinata sulla base dell'anzianità contributiva maturata al 31 dicembre 1992 e sulla media delle retribuzioni degli ultimi 5 anni, o meglio, delle 260 settimane di contribuzione immediatamente precedenti la data di pensionamento per i lavoratori dipendenti, e dei 10 anni (520 settimane di contribuzione) immediatamente precedenti la data di pensionamento per i lavoratori autonomi

https://www.inps.it/portale/default.aspx?sID=%3b0%3b5614%3b11122%3b&lastMenu=11122&iMenu=1&p4=2
 
Dal sito INPS :

Quota A determinata sulla base dell'anzianità contributiva maturata al 31 dicembre 1992 e sulla media delle retribuzioni degli ultimi 5 anni, o meglio, delle 260 settimane di contribuzione immediatamente precedenti la data di pensionamento per i lavoratori dipendenti, e dei 10 anni (520 settimane di contribuzione) immediatamente precedenti la data di pensionamento per i lavoratori autonomi

https://www.inps.it/portale/default.aspx?sID=%3b0%3b5614%3b11122%3b&lastMenu=11122&iMenu=1&p4=2

codice pin Inps e carpe pc
e risolvi i tuoi dubbi
 

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... Secondo te scrivere all' INPS può avere i suoi effetti?
Tentar non nuoce, ma essendo solo un quesito penso che l'Inps non risponderà ... prendendo tempo davanti a un tale problema, piuttosto complicato.
Prova ad interessare qualche Patronato locale (l'assistenza è gratuita).
Saluti.
 
risposta ! come fàad andare in pensione nel 2020 se adesso ci vogliono 42 anni e 10 mesi?minimo và nel 2023 2024

La persona è nata nel 1953 e quindi penso che vada di vecchiaia. Nel 2020, massimo 2021 dovrebbe andare in pensione. Non per anzianità ma per vecchiaia.
 
Non credo dai. Si tratta di una persona che ha lavorato per 36.7 anni. Come è possibile trattamento al minimo. E' una persona che prendeva 1600/1700€ euro netti al mese.

Attendo qualche risposta più convincente e precisa.

Il 73% di zero è zero.
Un dato del quesito è che non ha retribuzione i 7 anni precedenti la decorrenza del pensionamento. La media dei 5 anni con retribuzione pari a zero rivalutato è zero .

La base pensionabile della quota A è data dalla media degli stipendi degli ultimi 5 anni che precedono la decorrenza. Mentre quella di riferimento della quota B (da utilizzare per l’anzianità acquisita dal primo gennaio 1993 in poi) si ricava dalla media annua delle retribuzioni degli ultimi 10 anni (sempre andando a ritroso dalla decorrenza).

Dal sito INPS :

Quota A determinata sulla base dell'anzianità contributiva maturata al 31 dicembre 1992 e sulla media delle retribuzioni degli ultimi 5 anni, o meglio, delle 260 settimane di contribuzione immediatamente precedenti la data di pensionamento per i lavoratori dipendenti, e dei 10 anni (520 settimane di contribuzione) immediatamente precedenti la data di pensionamento per i lavoratori autonomi

https://www.inps.it/portale/default.aspx?sID=%3b0%3b5614%3b11122%3b&lastMenu=11122&iMenu=1&p4=2

Se ho bene inquadrato la tematica (ripeto se, perchè non ne sono sicuro) esiste un "problema" che potrebbe avere dimensioni tragiche.

Nella situazione economica attuale moltissimi lavoratori "non più giovanissimi" e quindi vicini alla pensione hanno/stanno perdendo il rapporto di lavoro (e non esiste nessuna possibilità di trovarne un'altro) ma non possono ancora accedere alla pensione per parecchi anni.

A queste persone la mancanza di contribuzione per gli ultimi anni va ad inficiare in maniera cosi "pesante" il trattamento pensionistico nonostante (come in questo caso 36,7) tanti anni di contribuzione?

Giungendo addirittura all'integrazione al minimo (come chi non ha versato nulla).

Non ho parole.

Ciao a tutti.

mbr-chess
 
Se ho bene inquadrato la tematica (ripeto se, perchè non ne sono sicuro) esiste un "problema" che potrebbe avere dimensioni tragiche.

Nella situazione economica attuale moltissimi lavoratori "non più giovanissimi" e quindi vicini alla pensione hanno/stanno perdendo il rapporto di lavoro (e non esiste nessuna possibilità di trovarne un'altro) ma non possono ancora accedere alla pensione per parecchi anni.

A queste persone la mancanza di contribuzione per gli ultimi anni va ad inficiare in maniera cosi "pesante" il trattamento pensionistico nonostante (come in questo caso 36,7) tanti anni di contribuzione?

Giungendo addirittura all'integrazione al minimo (come chi non ha versato nulla).

Non ho parole.

Ciao a tutti.

mbr-chess

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Nessun problema, ha ragione ITALIC.
Qualora nel quinquennio ci fossero dei buchi contributivi si va a ritroso .
Per cui la quota A non sarà zero ma determinata dalla media delle retribuzioni rivalutate dei 5 anni più prossimi alla decorrenza.
 
Nessun problema, ha ragione ITALIC.
Qualora nel quinquennio ci fossero dei buchi contributivi si va a ritroso .
Per cui la quota A non sarà zero ma determinata dalla media delle retribuzioni rivalutate dei 5 anni più prossimi alla decorrenza.

laradio,

per una volta sono contentissimo di aver capito male ...

Ciao a tutti.
mbr-chess
 
Non credo dai. Si tratta di una persona che ha lavorato per 36.7 anni. Come è possibile trattamento al minimo. E' una persona che prendeva 1600/1700€ euro netti al mese.

Attendo qualche risposta più convincente e precisa.

Effettivamente non sono esclusivi i soli ultimi 5 anni per quota A o 10 per quota B; ma in presenza di buchi contributivi si vanno a prendere le retribuzioni esistenti più prossime alla decorrenza.
Quindi la mia supposizione di integrazione al minimo è sbagliata. Le quote A e B avranno la loro consistenza; rimarrà magra solo la quota C .
 
Effettivamente non sono esclusivi i soli ultimi 5 anni per quota A o 10 per quota B; ma in presenza di buchi contributivi si vanno a prendere le retribuzioni esistenti più prossime alla decorrenza.
Quindi la mia supposizione di integrazione al minimo è sbagliata. Le quote A e B avranno la loro consistenza; rimarrà magra solo la quota C .

Spero che sia così, altrimenti non avrebbe senso. Si tratta di una persona che ha versato circa 27/28 mila euro annui all' INPS, dall'estratto conto dei vari anni.

Chissà chi potrebbe fare un conto preciso.

Il fatto che si vadano a prendere i contributi degli ultimi anni è una cosa sicura? Come mai adesso hai cambiato idea? Dove hai letto questa cosa?

La quota C su cosa si basa? Adesso cerco di informarmi meglio.
 
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