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Vorrei un chiarimento.

Ipotizziamo che una persona (A) vuole donare ( un immobile o del denaro) ad un amico (B).
A ha degli eredi.

C'e un modo affinche, alla morte di A, i suoi eredi non possano vantare pretese su quanto A ha donato a B ?

Grazie mille
 
Vorrei un chiarimento.

Ipotizziamo che una persona (A) vuole donare ( un immobile o del denaro) ad un amico (B).
A ha degli eredi.

C'e un modo affinche, alla morte di A, i suoi eredi non possano vantare pretese su quanto A ha donato a B ?

Grazie mille

Basta che doni la quota disponibile... che se ha due o più figli è pari ad 1/3... se non erro...!!! ;) Ma se ha il coniuge vivente forse è più bassa ma non ho sotto mano il codice...!!! ;)
 
In tal caso mi viene spontanea una domanda, e se uno volesse donare tutti i suoi averi infischiandosi della legittima?
 
Nel caso non venga rispettata la quota di legittima che spetta agli eredi, c'e un modo affinche colui che ha ricevuto la donazione non debba dare nulla agli eredi?
 
Nel caso di donazione di immobile, si tiene conto del prezzo pagato o del valore dell'immobile al momento della successione?
 
Nel caso non venga rispettata la quota di legittima che spetta agli eredi, c'e un modo affinche colui che ha ricevuto la donazione non debba dare nulla agli eredi?

Gli eredi interessati faranno causa contro coloro che hanno avuto di più della disponibile... e chiederanno la riduzione della loro quota in favore degli eredi loro stessi.

Caso fra l'altro che non ho ancora chiuso personalmente in 14 anni...!!! :) Non è nemmeno terminato il I grado di giudizio...!!! ;)
 
In tal caso mi viene spontanea una domanda, e se uno volesse donare tutti i suoi averi infischiandosi della legittima?

Può farlo... salvo diritto degli eredi di vedersi riconoscere la loro quota di legittima concessa dal diritto.

Per assurdo... nella mia causa... due eredi erano lesi... uno ha fatto causa ed ha ottenuto la riduzione proporzionale delle quote altrui... tranne che di una parte perchè co-attore... :cool:

Ovvero il leso ed il co-attore che chiede altro non possono danneggiarsi a vicenda se non indicato espressamente nell'azione e nelle conclusionali.

La parte invece che si è costituita ma si è ritirata a metà giudizio... alla fine non ha preso nulla... peggio per lei... doveva arrivare almeno alle conclusionali.
 
Può farlo... salvo diritto degli eredi di vedersi riconoscere la loro quota di legittima concessa dal diritto.

Per assurdo... nella mia causa... due eredi erano lesi... uno ha fatto causa ed ha ottenuto la riduzione proporzionale delle quote altrui... tranne che di una parte perchè co-attore... :cool:

Ovvero il leso ed il co-attore che chiede altro non possono danneggiarsi a vicenda se non indicato espressamente nell'azione e nelle conclusionali.

La parte invece che si è costituita ma si è ritirata a metà giudizio... alla fine non ha preso nulla... peggio per lei... doveva arrivare almeno alle conclusionali.

come strumento non utilizza la donazione ;)
 
Con la donazione in vita si tratta di procedimento di collazione ma gli effetti, sono gli stessi se gli eredi sono figli e coniuge...!!!
 
Per esempio... io ho due figli e lascio un testamento che tutto il mio patrimonio va al Mullah... i miei figli faranno un'azione di riduzione nei confronti di Mullah per 2/3 del lascito, da dividersi in parti uguali.

Se invece io dono a Mullah tutto quanto in vita... i miei figli procederanno con la collazione... 2/3 andranno cmq a loro ed 1/3 rimarrà al Mullah...!!! ;)
 
Non centra nulla, con i figli e coniugi è la stessa cosa... si chiama azione di riduzione x lesione di legittima.

ero più sottile i modi per eludere le leggittime ce ne sono il problema è che devi liquidare il patrimonio in vita oppure, ma quello è più attaccabile, è la costituzione di un trust.
Rimango ancora in dubbio perché non ho mai capito bene come funge sulla questione del vitalizio operazione molto rara da quel che ho capito :mmmm:
 
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