Mio padre ha la Procura Generale di mio zio fatta davanti al notaio. Nella procura, tra le altre cose, è specificato che mio padre può riscuotere pensioni, somme di denaro presso enti pubblici, privati, banche ecc ecc e può aprire e gestire conticorrenti bancarii per mio zio il quale risulta, tra l'altro, come da certificazione sanitaria, impossibilitato alla firma.
Il problema è che ieri, il direttore di un Istituto di credito a livello nazionale presso il quale mio padre ha già un conto aperto ed è conosciuto da anni, ha rifiutato a mio padre l'apertura di un conto corrente intestato a mio zio e con mio padre delegato in forza di tale porcura notarile, insinuando, tra le altre sue farneticanti convinzioni, la validità della procura in quanto non era stata fatta di recente (fatta 10 anni fa) e quindi andava rifatta davanti ad un notaio per essere aggiornata (come se una porcura notarile avesse un periodo temporale entro il quale sia valida per poi dopo tot anni scadere! sta fuori il direttore, ma assai fuori!). Era, questo, solo un pretesto per non aprirgli il conto, tantopiù che alla fine ha candidamente detto a mio padre di rivolgersi ad altre banche concorrenti.
Apparte il fatto che mio padre ha deciso di chiudere il suo conto presso di loro, volevo sapere:
a) è legale il rifiuto opposto dal direttore di banca di aprire un conto corrente mediante procura notarile per conto di una persona inabile ed impossibilitata a firmare?
b) come ci si tutela in casi come questi?
Mio padre ha già spedito una mail di protesta al responsabile dell'area retail per il cenetro Italia di questo istituto di credito.
Il problema è che ieri, il direttore di un Istituto di credito a livello nazionale presso il quale mio padre ha già un conto aperto ed è conosciuto da anni, ha rifiutato a mio padre l'apertura di un conto corrente intestato a mio zio e con mio padre delegato in forza di tale porcura notarile, insinuando, tra le altre sue farneticanti convinzioni, la validità della procura in quanto non era stata fatta di recente (fatta 10 anni fa) e quindi andava rifatta davanti ad un notaio per essere aggiornata (come se una porcura notarile avesse un periodo temporale entro il quale sia valida per poi dopo tot anni scadere! sta fuori il direttore, ma assai fuori!). Era, questo, solo un pretesto per non aprirgli il conto, tantopiù che alla fine ha candidamente detto a mio padre di rivolgersi ad altre banche concorrenti.
Apparte il fatto che mio padre ha deciso di chiudere il suo conto presso di loro, volevo sapere:
a) è legale il rifiuto opposto dal direttore di banca di aprire un conto corrente mediante procura notarile per conto di una persona inabile ed impossibilitata a firmare?
b) come ci si tutela in casi come questi?
Mio padre ha già spedito una mail di protesta al responsabile dell'area retail per il cenetro Italia di questo istituto di credito.