Su cosa poggia il valore delle cripto?
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Albadorata
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Benvenuto prima di tutto!
elabor77
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Prova a fare la stessa domanda su eur usd rublo etc.etc.etc.
Expriviano
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Immutabilita' dei dati e inflazione galoppante.
bomba84
Kansei Dorifto
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la concretezza che darà forza più che al btc all'ecosistema della blockchain sarà quella data da tutte le applicazioni che stanno convergendo e convergeranno verso questa tecnologia..
bitcoin è come una profezia che si autoavvera a mio modo di vedere, più ci si crede e più assume un valore di realtà sempre più solido..
basti vedere i pareri discordanti come il giorno e la notte dei grandi broker che un anno fa dicevano una cosa e oggi l'opposto..
tutti si stanno rendendo conto che quello che credevano un'illusione per gonzi sta assumendo maggior fiducia sulla base di un sentimento comune di avversione al meccanismo di svalutazione delle valute fiat con il carico da 90 della crisi covid che ha accelerato questo processo
bitcoin è come una profezia che si autoavvera a mio modo di vedere, più ci si crede e più assume un valore di realtà sempre più solido..
basti vedere i pareri discordanti come il giorno e la notte dei grandi broker che un anno fa dicevano una cosa e oggi l'opposto..
tutti si stanno rendendo conto che quello che credevano un'illusione per gonzi sta assumendo maggior fiducia sulla base di un sentimento comune di avversione al meccanismo di svalutazione delle valute fiat con il carico da 90 della crisi covid che ha accelerato questo processo
Alex
Bradipo
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E meno male che il tizio che ha scritto l'articolo ha lavorato nel settore finanziario. Bislacca distinzione tra investimento e speculazione.
In realtà la corretta differenza tra i due è nell'arco temporale e non nella tipologia di asset.
Investire e Speculare : le differenze
La cosa ancor più bella che prima della bizzarra conclusione, in cui afferma che il bitcoin non è un investimento, si contraddice affermando questo:
"Discutevamo di Bitcoin. Gli dissi le stesse cose che ho scritto in questo articolo. Per lui era un asset troppo volatile. Su questo non c’è dubbio. Ma il fatto che sia volatile non vuol dire che non può essere potenzialmente un buon investimento."
Molto bene.
La frase che citi e' solo un ragionamento che i due stanno facendo , vagliando appunto i pro e i contro .
Infatti come scrive poi e' il suo collega a investirci mentre lui no ...
Personalmente io oggi lo considero più che un investimento una speculazione .
Ci metto solo quello che son disposto a perderci .
Magari nel tempo cambierò idea .
Ai posteri ...
Ultima modifica:
Di concreto oggi si sono avidità, sfiducia nelle istituzioni, paura di non farcela in futuro e ribellione verso una eccessiva sorveglianza finanziaria.
Oltre a questo c'è l' innovazione tecnologica in sè, che nella fattispecie ha un grado di pervasività potenziale enorme.
E' come una nuova lingua per internet. Come ogni lingua ognuno può impararla.
10giorgbest
chel del tenis...
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il valore delle cripto si poggia sul fatto che il futuro si poggia su di esse.
In quel caso la risposta è facile: sotto le valute c'è un output produttivo reale di un sistema economico che ne viene rappresentato
Sotto il BTC c'è 1) la fiducia dei suoi possessori nel successo a lungo termine (o indefinito) del sistema, 2) l'aspettativa di crescita del BTC stesso, e 3) l'utilità reale degli asset cripto di cui i bitcoin fanno da collateral
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Poggia su sto ca....o
p.s. scusate non ho resistito
sarà che tutti i soldi che sto facendo con le crypto mi rendono allegro
Expriviano
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Parlano di Bitcoin alle Iene.
Il festival del pressapochismo all'ennesima potenza.
Poi che "esperti" che intervistano...e questi sarebbero "docenti di economia"?
Il festival del pressapochismo all'ennesima potenza.
Poi che "esperti" che intervistano...e questi sarebbero "docenti di economia"?
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Parlano di Bitcoin alle Iene.
Il festival del pressapochismo all'ennesima potenza.
Poi che "esperti" che intervistano...e questi sarebbero "docenti di economia"?
Me lo guarderei solo per farmi due risate.
Comunque quei programmi devono fare ascolti e l'ascolto si fa con l'allarmismo. Quindi immagino senza nemmeno averlo visto, che si dica che è una truffa e che la gente rischia di perdere tutto ecc. Sbaglio?
Conte Nikula
MV = PQ
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Cercare le risposte nel mining e nella blockchain non serve a molto se prima non hai capito i soldi.
E chi te li spiega parlandoti solo di mining e blockchain o ha capito gia' tutto o non ha capito niente pure lui.
Aargh!
Toto, we are not in Kansas anymore
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Bitcoin, come ogni moneta-metallo-sacco di sale-..., è una sottoscrizione di un debito.
La gente riconosce quella sottoscrizione.
È quindi la fiducia della gente che gli riconosce valore e gli consente di essere scambiato tra sconosciuti.
Bitcoin ha recuperato le lontane origini della moneta.
strongale
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E' un sistema di mlm (multilevel marketing) di cui gran parte del valore attuale (dopato) si fonda su pseudo-stable coin che promettono di aver dietro soldi reali, che nessuno sa dove siano realmente (googla tether per dettagli)... La sommatoria del valore bitcoin è negativa, se tu versi 1$ nella borsa del bitcoin, una frazione di esso finisce in commissioni, un'altra frazione (più cospicua) finisce nelle tasche dei minatori, e il resto viene tradata. La blockchain è un database propagato su n server e per questo difficilmente mutabile, ma largamente inefficiente e nel tempo destinato a autoestingueri per le dimensioni elefantiache che dovrebbe supportare. Il valore reale è prossimo allo zero, alcuni tradano in positivo, la maggior parte in negativo fino a quando il sistema non crollerà con (pochi) vincitori e (molti) vinti. Questo in sintesi è il mondo delle criptovalute.
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Expriviano
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Raramente ho letto tante affermazioni sulle quali mi sono trovato in disaccordo.
Condivido, tanto per dare un parere di segno diverso, non certo per fare il difensore d'ufficio.
Cosa che non sono, evidentemente.
Non vedo come un mercato aperto possa essere definito un "sistema MLM".
Allora sono MLM i mercati azionari, valutari, ecc.
Allora sono MLM le maggiori imprese al mondo quali Google, Facebook, Amazon ...
Per me confondi MLM con il semplice concetto di "effetto di rete".
L'effetto di rete è quella caratteristica per la quale il valore di un a impresa o piattaforma cresce al crescere del numero di utilizzatori. Il che è alla base dell'economia delle piattaforme nella quale viviamo e la ragione per la quale le azioni Facebook, Apple, Google ecc. sono cresciute a dismisura, peraltro alimentate dalla speculazione.
Ad ogni modo è semplice dirimere la questione, un sistema MLM quantomeno prevede:
1) una organizzazione intenzionalmente verticistica.
2) un ecosistema chiuso nel quale si acquistano (se si acquistano) beni a valore di tariffa.
3) un sistema di affiliazione, spesso di taglio massonico (chi primo si affilia meglio alberga).
4) una rendita di posizione, regolata a partire della posizione di affiliazione e dal numero di affiliati ingenerati.
Quanto alle Criptovalute in generale, il quadro è:
1) Non esiste alcuna organizzazione complessiva, tantomeno verticistica.
2) è un mercato, ossia un ecosistema aperto che permette libero scambio di beni a valore di mercato e non a tariffa.
3) In quanto mercato la partecipazione è libera e non necessitano meccanismi di affiliazione
4) E' un mercato non garantito nè tutelato. Non recluta. Non promette rendite, ma dispensa opportunità e rischi.
Si potrebbe aggiungere altro.
Le crypto non sono evidentemente MLM più di qualsiasi asset che da una nicchia cerca di crescere.
Certamente non si "fonda" su "pseudo-stable" coin, dal momento che Tether che citi risale ad anni dopo la creazione di Bitcoin (tra gli altri).
C'è stato un "prima" degli stablecoin, è errato parlare di valore fondante di questi.
Ancora si dibatte sull'apporto che Tether ha dato nel bull run del 2017.
Allo stesso modo si dibatte delle manipolazioni via Willy bot su MtGox, dal 2013.
Se manipolazione c'è stata in ambo i casi non va colpevolizzato uno strumento, ma un manipolatore.
Quanto al valore "dopato", sei certo non lo sia quanto quello di Apple, Tesla, ecc. ?
Ciò che dopa è l'avidità irrazionale, che non è certo una peculiarità del solo mercato delle criptovalute.
Cosa significhi che "la sommatoria del valore bitcoin è negativa" mi sfugge completamente.
Non esiste una "borsa del bitcoin", nè si "versa" in essa.
Esistono delle piattaforme indipendenti, deputate a compravendita di asset crypto.
Che sono un po' come i francobolli, non avendo un corso legale nè forzoso.
Si scambiano tra chi li accetta.
Per cui il loro valore "fiat" non è intrinseco, fluttua dettato da volontà di accettarlo, nonchè da domanda ed offerta. Cosa che chi investe sa benissimo, perchè costituisce l'incognita ed il rischio maggiore.
Quanto a "una frazione di esso finisce in commissioni, un'altra frazione (più cospicua) finisce nelle tasche dei minatori, e il resto viene tradata", è una affermazione male informata e confusa.
Esistono piattaforme di scambio centralizzate e decentralizzate.
Se compri su un exchange centralizzato, es. su Binance per citarne uno, non avviene nulla di quanto dici.
Quando compri un asset (e non quando "versi" 1$) acquisti un credito per un tot di asset crypto e paghi a Binance una commissione. Sin qui hai un credito nominale, non delle reali criptovalute.
Esse assumono corpo solo quando prelevi, nel qual caso paghi un fee a Binance, che effettua una transazione sulla blockchain verso l'indirizzo designato, per il quale versi ai miners il fee di transazione.
Se operi con determinati exchange decentralizzati incorri nel solo fee di mining.
Credo che non ti occupi di IT, altrimenti non ti porresti il problema delle dimensioni "elefantiache".
Ad oggi esistono piattaforme e basi dati distribuite con dimensioni di molti ordini di grandezza maggiore delle attuali blockchain.
Mai sentito parlare di petabyte o exabyte di dati ?
Lo sai che a tutt'oggi puoi ospitare su un disco rigido da qualche decina di € l'intera blockchain di Bitcoin o Ethereum ?
Nonchè fare girare un nodo su un notebook o un Raspberry PI ?
Potresti farci girare l'infrastruttura Google ?
No evidentemente.
Su piano industriale (lasciamo perdere quello domestico) i margini per lo storage di blockchain a tutt'oggi sono immensi.
Questo è l'ultimo dei problemi.
Quanto alla inefficienza della blockchain è questione di scelta, non incidente di percorso.
In termini IT è assodato il "trilemma" di obiettivi: scalabilità vs. decentralizzazione vs. sicurezza.
Ad oggi puoi perseguire 2 obiettivi, ma non tutti e 3.
La blockchain persegue decentralizzazione e sicurezza.
Non a caso tutte le piattaforme collocano la propria sfida nella scalabilità ...
Trattasi di inefficienza ?
No, qualsiasi altra tecnologia è soggetta oggi allo stesso tipo di scelta.
Trattasi di obiettivi.
Il valore di 1 Bitcoin è un Bitcoin.
Se e quando con 1 bitcoin potrai comprare qualcosa il resto sarà ininfluente.
Chi investe sa che il controvalore fiat è aleatorio, indipendentemente dal fatto che il "sistema" crolli o meno.
Quindi il rischio è quotidiano ed enorme.
Quanto al mercato, in generale è un sistema di redistribuzione da molti verso pochi.
Quindi pochi vincitori e molti sconfitti sta nell'ordine naturale delle cose, esattamente come negli altri mercati.
Parere di dilettante, beninteso.
Condivido, tanto per dare un parere di segno diverso, non certo per fare il difensore d'ufficio.
Cosa che non sono, evidentemente.
Non vedo come un mercato aperto possa essere definito un "sistema MLM".
Allora sono MLM i mercati azionari, valutari, ecc.
Allora sono MLM le maggiori imprese al mondo quali Google, Facebook, Amazon ...
Per me confondi MLM con il semplice concetto di "effetto di rete".
L'effetto di rete è quella caratteristica per la quale il valore di un a impresa o piattaforma cresce al crescere del numero di utilizzatori. Il che è alla base dell'economia delle piattaforme nella quale viviamo e la ragione per la quale le azioni Facebook, Apple, Google ecc. sono cresciute a dismisura, peraltro alimentate dalla speculazione.
Ad ogni modo è semplice dirimere la questione, un sistema MLM quantomeno prevede:
1) una organizzazione intenzionalmente verticistica.
2) un ecosistema chiuso nel quale si acquistano (se si acquistano) beni a valore di tariffa.
3) un sistema di affiliazione, spesso di taglio massonico (chi primo si affilia meglio alberga).
4) una rendita di posizione, regolata a partire della posizione di affiliazione e dal numero di affiliati ingenerati.
Quanto alle Criptovalute in generale, il quadro è:
1) Non esiste alcuna organizzazione complessiva, tantomeno verticistica.
2) è un mercato, ossia un ecosistema aperto che permette libero scambio di beni a valore di mercato e non a tariffa.
3) In quanto mercato la partecipazione è libera e non necessitano meccanismi di affiliazione
4) E' un mercato non garantito nè tutelato. Non recluta. Non promette rendite, ma dispensa opportunità e rischi.
Si potrebbe aggiungere altro.
Le crypto non sono evidentemente MLM più di qualsiasi asset che da una nicchia cerca di crescere.
Certamente non si "fonda" su "pseudo-stable" coin, dal momento che Tether che citi risale ad anni dopo la creazione di Bitcoin (tra gli altri).
C'è stato un "prima" degli stablecoin, è errato parlare di valore fondante di questi.
Ancora si dibatte sull'apporto che Tether ha dato nel bull run del 2017.
Allo stesso modo si dibatte delle manipolazioni via Willy bot su MtGox, dal 2013.
Se manipolazione c'è stata in ambo i casi non va colpevolizzato uno strumento, ma un manipolatore.
Quanto al valore "dopato", sei certo non lo sia quanto quello di Apple, Tesla, ecc. ?
Ciò che dopa è l'avidità irrazionale, che non è certo una peculiarità del solo mercato delle criptovalute.
Cosa significhi che "la sommatoria del valore bitcoin è negativa" mi sfugge completamente.
Non esiste una "borsa del bitcoin", nè si "versa" in essa.
Esistono delle piattaforme indipendenti, deputate a compravendita di asset crypto.
Che sono un po' come i francobolli, non avendo un corso legale nè forzoso.
Si scambiano tra chi li accetta.
Per cui il loro valore "fiat" non è intrinseco, fluttua dettato da volontà di accettarlo, nonchè da domanda ed offerta. Cosa che chi investe sa benissimo, perchè costituisce l'incognita ed il rischio maggiore.
Quanto a "una frazione di esso finisce in commissioni, un'altra frazione (più cospicua) finisce nelle tasche dei minatori, e il resto viene tradata", è una affermazione male informata e confusa.
Esistono piattaforme di scambio centralizzate e decentralizzate.
Se compri su un exchange centralizzato, es. su Binance per citarne uno, non avviene nulla di quanto dici.
Quando compri un asset (e non quando "versi" 1$) acquisti un credito per un tot di asset crypto e paghi a Binance una commissione. Sin qui hai un credito nominale, non delle reali criptovalute.
Esse assumono corpo solo quando prelevi, nel qual caso paghi un fee a Binance, che effettua una transazione sulla blockchain verso l'indirizzo designato, per il quale versi ai miners il fee di transazione.
Se operi con determinati exchange decentralizzati incorri nel solo fee di mining.
Credo che non ti occupi di IT, altrimenti non ti porresti il problema delle dimensioni "elefantiache".
Ad oggi esistono piattaforme e basi dati distribuite con dimensioni di molti ordini di grandezza maggiore delle attuali blockchain.
Mai sentito parlare di petabyte o exabyte di dati ?
Lo sai che a tutt'oggi puoi ospitare su un disco rigido da qualche decina di € l'intera blockchain di Bitcoin o Ethereum ?
Nonchè fare girare un nodo su un notebook o un Raspberry PI ?
Potresti farci girare l'infrastruttura Google ?
No evidentemente.
Su piano industriale (lasciamo perdere quello domestico) i margini per lo storage di blockchain a tutt'oggi sono immensi.
Questo è l'ultimo dei problemi.
Quanto alla inefficienza della blockchain è questione di scelta, non incidente di percorso.
In termini IT è assodato il "trilemma" di obiettivi: scalabilità vs. decentralizzazione vs. sicurezza.
Ad oggi puoi perseguire 2 obiettivi, ma non tutti e 3.
La blockchain persegue decentralizzazione e sicurezza.
Non a caso tutte le piattaforme collocano la propria sfida nella scalabilità ...
Trattasi di inefficienza ?
No, qualsiasi altra tecnologia è soggetta oggi allo stesso tipo di scelta.
Trattasi di obiettivi.
Il valore di 1 Bitcoin è un Bitcoin.
Se e quando con 1 bitcoin potrai comprare qualcosa il resto sarà ininfluente.
Chi investe sa che il controvalore fiat è aleatorio, indipendentemente dal fatto che il "sistema" crolli o meno.
Quindi il rischio è quotidiano ed enorme.
Quanto al mercato, in generale è un sistema di redistribuzione da molti verso pochi.
Quindi pochi vincitori e molti sconfitti sta nell'ordine naturale delle cose, esattamente come negli altri mercati.
Parere di dilettante, beninteso.
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Inserire una tale marea di stupidaggini e sentito dire in un unico post non è facile, i miei complimenti.
Non so con che forza Fabrizio abbia potuto ribattere punto per punto io sarei semplicemente passato oltre