Cripto e dichiarazione dei redditi

  • Ecco la 59° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana a doppia velocità per le principali piazze internazionali. In Europa gli indici Euro Stoxx 50 e Dax hanno aggiornato oggi i record assoluti, mentre negli Stati Uniti gli indici di Wall Street S&P 500 e Nasdaq 100 hanno ritracciato dai recenti massimi storici. Martedì scorso è stato diffuso il rapporto di febbraio sui prezzi al consumo degli Usa, che ha evidenziato una lieve accelerazione dell’inflazione. L’indice mostra una crescita del 3,2% su base annua, rispetto al 3,1% di gennaio, mentre il dato core ha rallentato meno del previsto, da 3,9% a 3,8%. Nel complesso, i dati confermano la tesi prudente della Fed sui tagli dei tassi, togliendo qualche certezza a chi spera in una prima mossa nel meeting di giugno. Per continuare a leggere visita il link

Lucamax

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Apro un nuovo thread perché vedo che quello esistente in cui si affronta il tema delle tasse non è aggiornato da diversi mesi, sperando in questo modo di stimolare un proficuo confronto a riguardo.
Dal momento che sono entrato nel mondo delle criptovalute lo scorso anno, mi sto iniziando ad informare per sapere come muovermi per la dichiarazione dei redditi che si dovrà presentare il prossimo giugno.

Da quel che ho compreso, nonostante in Italia non ci sia una legge che regolamenti la fiscalità legata alle cripto, l'Agenzia delle Entrate si è espressa in alcuni interpelli stabilendo, tra le altre cose, l'assimilazione delle criptovalute alle valute estere. Sebbene ciò sia contrario a quanto recentemente asserito in una Direttiva dall'Unione Europea, in cui si afferma espressamente che alle cripto non può essere attribuito lo status giuridico di valuta o moneta, allo stato attuale per evitare eventuali futuri problemi (ad esempio cash out fra qualche anno di somme maggiori rispetto a quelle investite) mi pare di comprendere che sia preferibile dichiarare l'importo posseduto in cripto nel quadro RW, come si trattasse di acquisto di valuta estera. Anche se in questo caso non vedo come sia possibile determinare lo Stato estero da attribuire alle varie cripto, essendo esse per definizione "a-territoriali". Qualora poi il valore al 31/12 avesse superato per 7 giorni lavorativi continuativi i 51.645,69 euro, si dovrebbe anche dichiarare relativi ricavi o perdite. Insomma, chi ha investito in cripto nella prossima dichiarazione dovrebbe comportarsi come se avesse acquistato dollari o sterline.

Voi che ne pensate di tutto questo? Come vi muoverete o come vi siete mossi in passato per tutelarvi?
 
Lo scorso mese nessuno mi ha risposto, allora riprovo a portare questo mio post alla vostra attenzione. Possibile che l'argomento non susciti interesse e non ci sia nessuno che voglia condividere il proprio pensiero o, nel caso sia nel mondo cripto da tempo e abbia già dovuto affrontare il problema, la propria esperienza passata?
 
Lo scorso mese nessuno mi ha risposto, allora riprovo a portare questo mio post alla vostra attenzione. Possibile che l'argomento non susciti interesse e non ci sia nessuno che voglia condividere il proprio pensiero o, nel caso sia nel mondo cripto da tempo e abbia già dovuto affrontare il problema, la propria esperienza passata?

in un post relativo all argomento, letto non ricordo dove, un tizio per colpa del KYC si ritrovo' nella cassetta postale una lettera dall AE con una sanzione che superava i 500 € oltre alle plusvalenze non dichiarate
bisogna fare molta attenzione e soprattutto informarsi agli sportelli dove siedono i colletti bianchi
 
In base a quello che ho letto il tuo primo post e' corretto. Uno dei principali motivi di trasferire valute tradizionali in Crytovalute e' quello di non renderle visibili al Fisco e alle Banche Centrali.
Il vero problema si ha quando si vogliono utilizzare questi importi perche' una volta ritornati nel sistema bancario tradizionale non sarebbero giustificabili a meno che uno li abbia segnalti in precedenza nel quandro RW…..molti business illegali accettano pagamenti in cryptovalute!!!
 
In base a quello che ho letto il tuo primo post e' corretto. Uno dei principali motivi di trasferire valute tradizionali in Crytovalute e' quello di non renderle visibili al Fisco e alle Banche Centrali.
Il vero problema si ha quando si vogliono utilizzare questi importi perche' una volta ritornati nel sistema bancario tradizionale non sarebbero giustificabili a meno che uno li abbia segnalti in precedenza nel quandro RW…..molti business illegali accettano pagamenti in cryptovalute!!!

Fran7, aiutami a capire... :-(

Faccio un esempio. Diciamo che nell'anno appena chiuso ho investito in crypto (per esempio) 10K euro. Al momento sono a -50% e quindi in perdita. Nella prossima dichiarazione dovrei quindi in ogni caso indicare nel rigo RW i 10K "investiti" ??

Grazie!
 
probabilmente dovrai dichiarare il saldo al 31/12. ricorda anche che sotto una certa soglia non bisogna dichiarare niente. se solo 5000 Eur/$ sei di sicuro sotto il limite
 
Bitcoin e privati cittadini

Per quanto riguarda invece i normali cittadini privati, fatta salva la premessa sopra evidenziata, ossia che anche per loro i bitcoin varranno coma una qualsiasi valuta estera, la situazione è leggermente diversa.

Per loro infatti si presuppone che il possesso di valute non presupponga attività di trading finalizzate all’ottenimento di plusvalenze, anche quando poi questo in realtà accade. Una sorta di tolleranza tacita, che però ha un limite ben preciso.

Nel momento in cui infatti, durante il corso di un anno, per almeno 7 giorni consecutivi, si dovesse superare il limite di possesso di bitcoin per un controvalore pari a 51.645,69 euro, allora l’Agenzia delle entrate considererebbe anche per il privato la sussistenza di un’attività speculativa chiedendo il pagamento delle tasse.

Anche in questo caso dunque, scatterebbe l’obbligo di dichiarazione delle plusvalenze, da inserire nel quadro RT del Modello Unico PF (persone fisiche), e su di esse verrebbe applicata un’aliquota pari sempre al 26%.
 
Ma l'aliquota va applicata quando si è in possesso di 51.645,69 euro + 1, oppure quando si ritorna in EUR?
 
Diverse cose non mi sono chiare, proprio per oggi ho avuto appuntamento all'ufficio territoriale della mia provincia e non mi hanno saputo dire assolutamente nulla, rimandandomi al call center per chiedere informazioni a un operatore. Intanto andrebbero capiti quali codici selezionare nel quadro RW per l'individuazione del bene (valute estere da depositi o conto correnti? Altre attività estere di natura finanziaria?) e per lo stato estero (sede legale del primo exchange dove si è acquistato? Sede legale dell'exchange dove si è acquistata la moneta attualmente detenuta? Altro? Io ad esempio ho comprato Ethereum su Coinbase e poi ho subito venduto gli Ethereum su Binance per altra moneta).
Poi andrebbe capita la questione dell'IVAFE, come calcolare il controvalore in euro (CoinMarketCap dà il valore in dollari) e a quale data e orario e sicuramente mi sto scordando anche qualcos'altro... trovare un commercialista esperto di cripto nella mia città o anche su Roma mi sta risultando molto più difficile del previsto, è un bel casino!
 
probabilmente dovrai dichiarare il saldo al 31/12. ricorda anche che sotto una certa soglia non bisogna dichiarare niente. se solo 5000 Eur/$ sei di sicuro sotto il limite

Grazie Fran7

...per "saldo al 31/12" intendi il valore in Euro dei miei ipotetici wallet al 31/12 oppure l'investimento fatto (ossia quanto ho cambiato da euro->btc) al 31/12 del medesimo anno??


In effetti, unire la materia fiscale (che di per sè già difficile da maneggiare) ad un mercato deregolamento come quello cripto...beh si...genera un "bel casino" come diceva l'amico Lucamax
 
Apro un nuovo thread perché vedo che quello esistente in cui si affronta il tema delle tasse non è aggiornato da diversi mesi, sperando in questo modo di stimolare un proficuo confronto a riguardo.
Dal momento che sono entrato nel mondo delle criptovalute lo scorso anno, mi sto iniziando ad informare per sapere come muovermi per la dichiarazione dei redditi che si dovrà presentare il prossimo giugno.

Da quel che ho compreso, nonostante in Italia non ci sia una legge che regolamenti la fiscalità legata alle cripto, l'Agenzia delle Entrate si è espressa in alcuni interpelli stabilendo, tra le altre cose, l'assimilazione delle criptovalute alle valute estere. Sebbene ciò sia contrario a quanto recentemente asserito in una Direttiva dall'Unione Europea, in cui si afferma espressamente che alle cripto non può essere attribuito lo status giuridico di valuta o moneta, allo stato attuale per evitare eventuali futuri problemi (ad esempio cash out fra qualche anno di somme maggiori rispetto a quelle investite) mi pare di comprendere che sia preferibile dichiarare l'importo posseduto in cripto nel quadro RW, come si trattasse di acquisto di valuta estera. Anche se in questo caso non vedo come sia possibile determinare lo Stato estero da attribuire alle varie cripto, essendo esse per definizione "a-territoriali". Qualora poi il valore al 31/12 avesse superato per 7 giorni lavorativi continuativi i 51.645,69 euro, si dovrebbe anche dichiarare relativi ricavi o perdite. Insomma, chi ha investito in cripto nella prossima dichiarazione dovrebbe comportarsi come se avesse acquistato dollari o sterline.

Voi che ne pensate di tutto questo? Come vi muoverete o come vi siete mossi in passato per tutelarvi?


Per il momento, in questa incertezza, mi pare di aver capito che :

1) il limite dei 5000-15000 per essere esonerati dalla dichiarazione vale solo per conti correnti-conti deposito esteri. Non sarebbe il caso delle cripto.
2) Che valore si mette? il controvalore in euro al 31.12 dell'anno a cui la dichiarazione fa riferimento, anche se si è venduto tutto il 1 gennaio. Per quest'anno, quindi il controvalore della tua criptovaluta al 31.12.2018 ( come esattamente, considerando che cambia di ora in ora, è un mistero..io farei una media.. oppure alle 24 del 31.12..bohhh??).
3) Sul 730 precompilato, si compila il quadro RW utilizzando la "casella 20" e mettendo come stato il codice 799. La casella 20 serve per le compilazioni a scopo solo dichiarativo ( ovvero senza pagare le tasse) ed il codice 799 dovrebbe essere "stato non classificato"
4) Che si rischia se non si compila nulla ? Una multa percentuale sul valore non dichiarato...
5) Ho firmato un kyc recentemente in cui dichiaro di non avere conti all'estero..Nessun problema, in quanto non si tratta di conti correnti-conti deposito esteri, ma solo possesso di valuta estera.
6) non esiste una legge chiara e definita, quindi eventuali ricorsi etc, potrebbero essere facilmente vinti.

Ovviamente quanto detto sopra potrebbe essere completamente sbagliato. Quindi se la cifra è importante, meglio rivolgersi ad un commercialista che si becca tutta la responsabilità ( oltre che la parcella).
 
Per il momento, in questa incertezza, mi pare di aver capito che :

1) il limite dei 5000-15000 per essere esonerati dalla dichiarazione vale solo per conti correnti-conti deposito esteri. Non sarebbe il caso delle cripto.
2) Che valore si mette? il controvalore in euro al 31.12 dell'anno a cui la dichiarazione fa riferimento, anche se si è venduto tutto il 1 gennaio. Per quest'anno, quindi il controvalore della tua criptovaluta al 31.12.2018 ( come esattamente, considerando che cambia di ora in ora, è un mistero..io farei una media.. oppure alle 24 del 31.12..bohhh??).
3) Sul 730 precompilato, si compila il quadro RW utilizzando la "casella 20" e mettendo come stato il codice 799. La casella 20 serve per le compilazioni a scopo solo dichiarativo ( ovvero senza pagare le tasse) ed il codice 799 dovrebbe essere "stato non classificato"
4) Che si rischia se non si compila nulla ? Una multa percentuale sul valore non dichiarato...
5) Ho firmato un kyc recentemente in cui dichiaro di non avere conti all'estero..Nessun problema, in quanto non si tratta di conti correnti-conti deposito esteri, ma solo possesso di valuta estera.
6) non esiste una legge chiara e definita, quindi eventuali ricorsi etc, potrebbero essere facilmente vinti.


Ovviamente quanto detto sopra potrebbe essere completamente sbagliato. Quindi se la cifra è importante, meglio rivolgersi ad un commercialista che si becca tutta la responsabilità ( oltre che la parcella).

:bow:OK!:clap:
 
Per il momento, in questa incertezza, mi pare di aver capito che :

1) il limite dei 5000-15000 per essere esonerati dalla dichiarazione vale solo per conti correnti-conti deposito esteri. Non sarebbe il caso delle cripto.
2) Che valore si mette? il controvalore in euro al 31.12 dell'anno a cui la dichiarazione fa riferimento, anche se si è venduto tutto il 1 gennaio. Per quest'anno, quindi il controvalore della tua criptovaluta al 31.12.2018 ( come esattamente, considerando che cambia di ora in ora, è un mistero..io farei una media.. oppure alle 24 del 31.12..bohhh??).
3) Sul 730 precompilato, si compila il quadro RW utilizzando la "casella 20" e mettendo come stato il codice 799. La casella 20 serve per le compilazioni a scopo solo dichiarativo ( ovvero senza pagare le tasse) ed il codice 799 dovrebbe essere "stato non classificato"
4) Che si rischia se non si compila nulla ? Una multa percentuale sul valore non dichiarato...
5) Ho firmato un kyc recentemente in cui dichiaro di non avere conti all'estero..Nessun problema, in quanto non si tratta di conti correnti-conti deposito esteri, ma solo possesso di valuta estera.
6) non esiste una legge chiara e definita, quindi eventuali ricorsi etc, potrebbero essere facilmente vinti.

Ovviamente quanto detto sopra potrebbe essere completamente sbagliato. Quindi se la cifra è importante, meglio rivolgersi ad un commercialista che si becca tutta la responsabilità ( oltre che la parcella).

...circa il punto "2"...a titolo di esempio...saresti in grado di indicare il controvalore in euro delle cripto al 31.12.18 ??? Io, dico la verità, no.
E come potrebbe l'ente accertatore calcolare una multa percentuale sul valore non dichiarato (punto "4") ?....


Grazie al contributo di tutti questo thread sta divenendo interessante (almeno per me :rolleyes: )...ma rimane difficile fare chiarezza.

Ciao a tutti.
Grazie.
 
Ragazzi, ottimo quanto già detto, se può essere utile personalmente ho preferito inserire gli Euro in therocktrading.com perchè da Malta si è spostato a Roma ed è monitorato dalla Banca D'Italia
propio per fare tutto alla luce del sole e comprare le coin iniziali ETH, BTC, LTC ecc poi ovviamente le ho convertite con altre Coin di exchange esteri, poi quando deciderò di riconvertirle in Euro
ripasserò da Therocktrading. Per fare un percorso lineare. Ciao.
 
Ragazzi, ottimo quanto già detto, se può essere utile personalmente ho preferito inserire gli Euro in therocktrading.com perchè da Malta si è spostato a Roma ed è monitorato dalla Banca D'Italia
propio per fare tutto alla luce del sole e comprare le coin iniziali ETH, BTC, LTC ecc poi ovviamente le ho convertite con altre Coin di exchange esteri, poi quando deciderò di riconvertirle in Euro
ripasserò da Therocktrading. Per fare un percorso lineare. Ciao.

Quindi l'interpretazione attuale sarebbe che utilizzando un exchange italiano non ci sarebbe nulla da dichiarare?
 
Ragazzi, ottimo quanto già detto, se può essere utile personalmente ho preferito inserire gli Euro in therocktrading.com perchè da Malta si è spostato a Roma ed è monitorato dalla Banca D'Italia
propio per fare tutto alla luce del sole e comprare le coin iniziali ETH, BTC, LTC ecc poi ovviamente le ho convertite con altre Coin di exchange esteri, poi quando deciderò di riconvertirle in Euro
ripasserò da Therocktrading. Per fare un percorso lineare. Ciao.

Scusa, ma dove hai verificato questa informazione?

Un intermediario riconosciuto da Banca D'Italia deve essere presente qui :

Banca d'Italia - Albi ed elenchi



...circa il punto "2"...a titolo di esempio...saresti in grado di indicare il controvalore in euro delle cripto al 31.12.18 ??? Io, dico la verità, no.
E come potrebbe l'ente accertatore calcolare una multa percentuale sul valore non dichiarato (punto "4") ?....


Grazie al contributo di tutti questo thread sta divenendo interessante (almeno per me :rolleyes: )...ma rimane difficile fare chiarezza.

Ciao a tutti.
Grazie.
Lavori in corso..
 
Ai fini dell' antiriciclaggio ed altro l' exchange ti richiede l' iscrizione e poi fare KYC ( fornire documenti ) che poi la società sarebbe The Rock Trading srl, la raccolta dati viene fatta da Mistral Pay LTD iscritta presso Banca D'Italia all' albo istituti di Pagamento ART14 - Septies TUB numero 79, ABI 36061. C'è il vantaggio che hai un support in Inglese ed Italiano, sono professionali e ti forniscono se vuoi anche le ricevute dei bonifici.
Per quando riguarda il dichiarare le cripto valgono le stesse regole già spiegate.
 
Una cosa non mi è chiara.. Se durante l'anno si supera per 7 giorni lavorativi il controvalore di 51.645,69 euro, bisognerà pagare la plusvalenza virtuale anche senza aver effettivamente venduto?
 
Una cosa non mi è chiara.. Se durante l'anno si supera per 7 giorni lavorativi il controvalore di 51.645,69 euro, bisognerà pagare la plusvalenza virtuale anche senza aver effettivamente venduto?

aggiungerei anche questa domanda: se per sette giorni lavorativi si supera quel controvalore e poi crolla tutto, bisogna pagare ugualmente anche se non si è effettivamente venduto?
 
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