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“L’Europa ha fatto il massimo, e infatti ha finito le scorte. La Russia ne ha da vendere e andrà avanti "l’idea che la Russia esaurisca munizioni, uomini e armi è assolutamente fantasiosa. Avete visto l’attacco al centro commerciale? Hanno usato un missile di 60 anni fa e di questa roba qui sono pieni, i russi hanno arsenali da vendere". Per contro, agli occhi dell’esperto, è lampante che l’Occidente non ne ha più da dare all’Ucraina e sta grattando il fondo del barile. "La Germania che ha dato più di tutti non può certo sguarnirsi, l’Italia non ha neppure le munizioni per i suoi soldati e finirà per mandare le ultime cose giusto per dire che non si sottrae, ma a questo punto tutti, compresi gli Stati Uniti, sanno che quel che mandiamo non fa alcuna differenza".
Inciso, serve a rallentare l’ineluttabile, a rendere più costosa la vittoria per Putin, ma non a rovesciare le sorti del conflitto. “Andremo a un rallentamento se non azzeramento delle forniture, anche perché quelle che mandiamo – siano sistemi di artiglieria, cannoni e obici – i russi lo triturano”. Ormai si è creata una enorme sacca nel Donbass in cui entrano armi dalla parte ovest del Dnepr e vengono convogliate verso il campo di battaglia, ma “ogni metro quadrato è sotto tiro dell’artiglieria russa che è la più potente al mondo. Quindi obici inglesi, Fh70 italiani o tedeschi vengono tutti distrutti. Qualunque sistema d’arma che entra in quel raggio d’azione viene distrutto e se non succede è solo perché si mantiene a un raggio di 70 km, che è la portata massima, ma prima o poi i russi arrivano anche lì”. Torna il paragone della flebo al moribondo. E dunque che cosa succederà?
Tiziano Ciocchetti, esperto del mondo armi della rivista Difesa Online..
opinioni differenti se ne leggono ogni giorno ma in qualunque modo la si vede i fatti sono che il Donbass è ormai totalmente sotto controllo dell'esercito russo e pensare che zelenski, brandon e stoltenberg possano riprenderselo è pura fantasia, poi tutto può succedere, anche che l'Ucraina sconfigga la Russia e ricacci indietro putin secondo la versione piddoappina..
Inciso, serve a rallentare l’ineluttabile, a rendere più costosa la vittoria per Putin, ma non a rovesciare le sorti del conflitto. “Andremo a un rallentamento se non azzeramento delle forniture, anche perché quelle che mandiamo – siano sistemi di artiglieria, cannoni e obici – i russi lo triturano”. Ormai si è creata una enorme sacca nel Donbass in cui entrano armi dalla parte ovest del Dnepr e vengono convogliate verso il campo di battaglia, ma “ogni metro quadrato è sotto tiro dell’artiglieria russa che è la più potente al mondo. Quindi obici inglesi, Fh70 italiani o tedeschi vengono tutti distrutti. Qualunque sistema d’arma che entra in quel raggio d’azione viene distrutto e se non succede è solo perché si mantiene a un raggio di 70 km, che è la portata massima, ma prima o poi i russi arrivano anche lì”. Torna il paragone della flebo al moribondo. E dunque che cosa succederà?
Tiziano Ciocchetti, esperto del mondo armi della rivista Difesa Online..
opinioni differenti se ne leggono ogni giorno ma in qualunque modo la si vede i fatti sono che il Donbass è ormai totalmente sotto controllo dell'esercito russo e pensare che zelenski, brandon e stoltenberg possano riprenderselo è pura fantasia, poi tutto può succedere, anche che l'Ucraina sconfigga la Russia e ricacci indietro putin secondo la versione piddoappina..