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L'apertura di Mosca: "Valutiamo il piano di pace italiano"

Ah pero'......:eek::eek:

23 Maggio 2022

La Russia “sta valutando” il piano presentato dall’Italia per trovare una soluzione alla guerra in Ucraina. Ad affermarlo è il viceministro degli Esteri, Andrei Rudenko, che ha riferito ai giornalisti che il progetto proposto dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, alle Nazioni Unite è stato ricevuto “di recente” da Mosca e che adesso è in corso di valutazione.

La dichiarazione di Rudenko arriva dopo che la scorsa settimana era uscita l’indiscrezione, successivamente confermata, della proposta di pace avanzata dal governo italiano al Palazzo di Vetro. Una proposta che si articola su quattro pilastri: cessate il fuoco, status di Crimea e Donbass, eventuale neutralità dell’Ucraina e ripensare un’architettura strategica europea che tenga conto della rivoluzione messa in atto con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Un piano ambizioso e non certo privo di ostacoli, ma su cui adesso sembra quantomeno esserci un principio di discussione che però non deve far cadere in un incauto ottimismo.

La proposta italiana arriva dopo una gestazione fatta di incontri istituzionali che hanno visto il coinvolgimento sia del premier Mario Draghi sia dei vari ministri e alti funzionari del governo. La visita di Draghi a Washington, con il presidente Usa Joe Biden che ha voluto ribadire il ruolo del premier in chiave euro-atlantica, è sembrata un punto di svolta nella percezione di Palazzo Chigi come elemento rilevante della diplomazia internazionale. A questo, si deve aggiungere il lavoro della Farnesina e delle autorità italiane con incontri di alto profilo avuto con i maggiori partner internazionali coinvolti nel conflitto o comunque interessati a una soluzione immediata, a cominciare dalla Turchia, fino ai tradizionale alleati dell’Unione europea. Un complesso gioco diplomatico in cui una sponda sembra poterlo dare anche il parallelo impegno della Santa Sede, con cui l’Italia, inevitabilmente, ha un rapporto privilegiato. Nel frattempo, Stati Uniti e Russia hanno iniziato ad aumentare i contatti tra le rispettive forze armate. E questo è un segnale che non va certo sottovalutato per capire se sia possibile uno sblocco delle trattative tra Kiev e Mosca. Un intricato sistema di rapporti personali e istituzionali che ha trovato inoltre il placet delle Nazioni Unite, attore che non ha mai saputo dare un’impronta alla diplomazia internazionale e che ora può dare un ombrello formale a qualsiasi compromesso verso la pace.

Se questi sono i fattori più “superficiali” che servono a capire cosa può accelerare il piano italiano, l’obiettivo si concentra ora soprattutto per riuscire a far coincidere gli sviluppi sul campo di battaglia con il lavoro delle cancellerie. Ed è questo il nodo decisivo per capire se sarà fattibile iniziare a intavolare delle discussioni che abbiano come base il piano di pace targato Palazzo Chigi e Farnesina. Perché quello che in questo momento risulta essenziale è che Russia e Ucraina si convincano a trattare basandosi su quanto accade sul campo. E quando si è coinvolti in una guerra così logorante e terribile, con una enorme polarizzazione anche internazionale, non è semplice accettare clausole di un accordo che possono dare delle vittorie ai nemici.

La caduta definitiva di Mariupol è una chiave importante per comprendere il futuro del conflitto, e la guerra appare in questo momento stabilizzata su alcuni fronti. Quello che rappresenta l’obiettivo principale della “fase due” dell’invasione russa, unire Crimea e Donbass chiudendo il Mar d’Azov all’Ucraina, è per Putin un obiettivo ormai sostanzialmente raggiunto. La controffensiva di Kiev, specialmente nel nord-est, sembra poter dare risultati tangibili non prima di metà giugno, poiché Kiev attende aiuti da parte del blocco occidentale. E questo aiuterebbe a limitare qualsiasi altra operazioni di Mosca. Tuttavia non tutti sembrano essere d’accordo su un piano di pace che abbia come prospettiva la possibilità che il Cremlino ottenga qualcosa da questa invasione. Ed è proprio su questo punto che lo scontro può acuirsi sia sul piano bellico sia su quello diplomatico.


Vedremo......
 
Quindi non lo prendono minimamente in considerazione, con loro non ti sbagli:D
 
Quindi non lo prendono minimamente in considerazione, con loro non ti sbagli:D

Mah, non so....io penso che anche Putin cominci a capire che Mariupol e' completamente distrutta...e quindi con che soldi si ricostrusce se le sanzioni strozzeranno l'economia
russa ancor di piu' nel tempo?
Idem altre cittadine dove il 90% e' andato distrutto.....Odessa, hai voglia a penderla...ci vorrebbero mesi e fra 15 gg gli ucraini riceveranno le nuove armi occidentali.....
La vittoria di Pirro...mi sembra.....
Si spera che tutto questo porti a ragionamenti concreti......
 
Quindi non lo prendono minimamente in considerazione, con loro non ti sbagli:D

in effetti tu che sei uno sveglio dovresti sapere che è quello che han chiesto i russi da prima della guerra e di conseguenza è gia sorpassato dai fatti visto che dombass e crimea se le son gia prese ora passano a odessa mentre voi fate le risatine sul vs divano
 
ci sta, ci sta
in-ter-lo-Qu...issero con gigi perchè non capisse neppure di cosa parlasse


L'ultima gaffe di Di Maio: "La Russia e un paese del Mediterraneo" – Il Tempo

L'ultima gaffe di Di Maio: "La Russia è un paese del Mediterraneo"
"Noi non siamo una forza isolazionista. Siamo un Paese alleato degli Stati Uniti, ma interlocutore dell'Occidente con tanti Paesi del Mediterraneo come la Russia". Nel servizio del TG1 il candidato premier del MoVimento 5 Stelle Luigi Di Maio manda in onda l'ennesimo scivolone mentre spiega la politica estera grillina
 
nobel per la pace a Luigino? :o
 
Io non vorrei che avessero sentito parlare dell'Ilva e vogliano farci nazionalizzare l'Azovstal. :terrore:
 
Mah, non so....io penso che anche Putin cominci a capire che Mariupol e' completamente distrutta...e quindi con che soldi si ricostrusce se le sanzioni strozzeranno l'economia
russa ancor di piu' nel tempo?
Idem altre cittadine dove il 90% e' andato distrutto.....Odessa, hai voglia a penderla...ci vorrebbero mesi e fra 15 gg gli ucraini riceveranno le nuove armi occidentali.....
La vittoria di Pirro...mi sembra.....
Si spera che tutto questo porti a ragionamenti concreti......

sanno che l'Ucraina non potrà mai accettare cessioni territoriali, per cui fingono disponibiliìtà per poi accusare loro di non volere la "pace"

Sono sempre molto rozzi, elementari
 
Io non vorrei che avessero sentito parlare dell'Ilva e vogliano farci nazionalizzare l'Azovstal. :terrore:

a ecco perché si sono arresi
meglio nelle mani dei russi che in quelle del "bibitaro" (cit dibba) e c.
 
Secondo me finché la Russia non avrà stravinto sul campo, o straperso (spero io), non ci sarà nessun accordo.
Prima dev'esserci UNO dei due che prevale in modo definitivo.
 
Secondo me finché la Russia non avrà stravinto sul campo, o straperso (spero io), non ci sarà nessun accordo.
Prima dev'esserci UNO dei due che prevale in modo definitivo.


sottovaluti gigi
non è da te!
 
Secondo me finché la Russia non avrà stravinto sul campo, o straperso (spero io), non ci sarà nessun accordo.
Prima dev'esserci UNO dei due che prevale in modo definitivo.


Mosca sta studiando la proposta dell'Italia per una composizione pacifica della crisi in Ucraina. A dirlo è stato il viceministro degli Esteri, Andrey Rudenko: "L'abbiamo ricevuto da poco, lo stiamo valutando".

16.25 Ucraina, 61% cittadini vuole che si armi in massa la popolazione

Il 61% dei cittadini ucraini ritiene che armare in massa la popolazione potrebbe incrementare le capacità di difesa del Paese. Il 36% pensa l'esatto contrario. A favore delle armi, sono soprattutto uomini e giovani, il 28% sono donne. E' il risultato di un sondaggio condotto da Rating, società di indagini demoscopiche.

13.02 Kiev: piano pace solo con integrità territoriale-sovranità

"Qualsiasi piano di pace che non preveda la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina non è un piano sostenibile": lo ha detto oggi la prima viceministra degli Esteri Ucraina, Emine Dzhaparova, durante una conferenza in corso alla Fondazione Luigi Einaudi rispondendo ad una domanda sul piano di pace presentato dall'Italia. "So che si è discusso" del piano italiano per la pace in Ucraina, ha detto la viceministra rispondendo a una domanda su questo tema senza entrare nei dettagli. "Accogliamo con favore qualsiasi iniziativa che possa portare la pace", ha aggiunto sottolineando che "l'integrità territoriale e la sovranità non possono essere negoziate". E poi, parlando più in generale, ha affermato: "Qualsiasi piano che possa prevedere confini diversi (da quelli attuali), qualsiasi piano di pace che non preveda la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, non è un piano sostenibile".


:boh::boh::shit::shit:
 
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