Il cugino di Putin ha mezzo miliardo di dollari

fallugia

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I cugini…la nonna dell’amante…tutti ricchissimi…e lui che ufficialmente ha solo un modesto stipendio e possiede non più di un piccolo appartamento a San Pietroburgo, due vecchie macchine di epoca sovietica e un garage.:rolleyes:




Luigi Ippolito per il "Corriere della Sera"



C'è perfino la nonna dell'amante di Putin nella nuova sventagliata di sanzioni lanciata dalla Gran Bretagna all'indirizzo dell'élite russa.
Ma il personaggio che spicca di più nell'elenco è proprio lei, Alina Kabaeva, l'ex ginnasta olimpica che sarebbe l'attuale partner del dittatore russo e che gli avrebbe dato pure tre figli.
Alina compare in cima alla lista di dodici parenti e amici dello zar del Cremlino cui Londra ha congelato i beni e proibito l'ingresso nel Regno Unito. Questa volta non si tratta di famosi oligarchi, ma proprio della cerchia più intima di Putin: e il governo Johnson ha deciso di colpirli perché, come spiegano sotto anonimato funzionari governativi britannici, «sono persone che il leader russo usa da anni per nascondere le sue ricchezze personali».


In pratica, un network di familiari che agisce da prestanome: ufficialmente, Putin ha solo un modesto stipendio e possiede non più di un piccolo appartamento a San Pietroburgo, due vecchie macchine di epoca sovietica e un garage.
Ma in realtà è uno degli uomini più ricchi del mondo: secondo il finanziere anglo-americano Bill Browder ha un patrimonio di oltre 200 miliardi di dollari, anche se i britannici sono più cauti e parlano «solo» di 24 miliardi.

Ma comunque è un forziere enorme, intestato a familiari e amici: e dunque sanzionare loro significa mettere le mani nelle tasche stesse di Putin.

Alina Kabaeva, per esempio, è stata messa nel mirino perché, in quanto presidente del più grande gruppo privato russo dei media, il National Media Group, è legata a Bank Rossiya, l'istituto controllato da Gennady Timchenko, considerato il «banchiere personale» di Putin.

Timchenko è anche in rapporti con Anna Zatseplina, la nonna di Alina, che avrebbe ricevuto dal banchiere un appartamento di lusso a Mosca: e così pure la vecchietta è finita nel mirino delle sanzioni.

Non è sfuggita alla scure di Londra neppure l'ex first lady russa Lyudmila, dalla quale Putin aveva divorziato nel 2014. Da allora lei è stata fatta sparire dalla scena pubblica: ma questo non le ha impedito di giovarsi di rapporti preferenziali con diverse banche statali russe ed esibire un livello di ricchezza che non trova spiegazioni ufficiali. Nell'elenco delle sanzioni c'è poi tutta la schiatta dei cugini di Putin. Innanzitutto Mikhail Shemolov, che ha un patrimonio di 600 milioni di oscura provenienza e che a quanto pare non sapeva neppure di essere comproprietario del «Palazzo di Putin», la sontuosa e stravagante residenza.

Poi ci sono Roman e Mikhail Putin: il primo è un fanfarone che si è sempre vantato dei rapporti col più famoso cugino e ha pure messo su una società di consulenza, la «Putin Consulting», per facilitare gli investimenti stranieri in Russia; il secondo siede nel consiglio di amministrazione di Gazprom, il colosso russo del gas, così come di un'altra società energetica. Ed entrambi i cugini si ritrovano chissà come nelle tasche mezzo miliardo a testa.


Nessuno di questi personaggi è un oligarca della fama di un Roman Abramovich, che aveva enormi interessi in Occidente: si tratta invece di individui - spiegano i britannici - «che si muovono deliberatamente nell'ombra», a parte la Kabaeva, si potrebbe dire, che è stata da tempo messa sotto i riflettori dai media.
 
...neanche la famiglia reale romanov, non parlo solo dei familiari diretti dello zar Nicola II che perirono con lui ad Ekaterinburg; ma tutti i fratelli, le sorelle, i cugini e i nipoti dello zar Nicola(alcuni morirono anche loro a causa dei bolscevichi) avevano accumulato tutte queste ricchezze...
Adirittura un componente dei Romanov che scappò all'estero, fu costretto, per sbarcare il lunario, a fare il tassista; due nipoti dello zar diventarono stilisti a parigi.
Insomma questi sono più ''dritti'' dei romanov; forse hanno fatto tesoro di quanto accaduto a chi prima di loro governava da autocrate la russia in passato...

A proposito; anche lo zar Nicola II era una delle persone più ricche del mondo ad inizio '900!
 
I cugini…la nonna dell’amante…tutti ricchissimi…e lui che ufficialmente ha solo un modesto stipendio e possiede non più di un piccolo appartamento a San Pietroburgo, due vecchie macchine di epoca sovietica e un garage.:rolleyes:




Luigi Ippolito per il "Corriere della Sera"



C'è perfino la nonna dell'amante di Putin nella nuova sventagliata di sanzioni lanciata dalla Gran Bretagna all'indirizzo dell'élite russa.
Ma il personaggio che spicca di più nell'elenco è proprio lei, Alina Kabaeva, l'ex ginnasta olimpica che sarebbe l'attuale partner del dittatore russo e che gli avrebbe dato pure tre figli.
Alina compare in cima alla lista di dodici parenti e amici dello zar del Cremlino cui Londra ha congelato i beni e proibito l'ingresso nel Regno Unito. Questa volta non si tratta di famosi oligarchi, ma proprio della cerchia più intima di Putin: e il governo Johnson ha deciso di colpirli perché, come spiegano sotto anonimato funzionari governativi britannici, «sono persone che il leader russo usa da anni per nascondere le sue ricchezze personali».


In pratica, un network di familiari che agisce da prestanome: ufficialmente, Putin ha solo un modesto stipendio e possiede non più di un piccolo appartamento a San Pietroburgo, due vecchie macchine di epoca sovietica e un garage.
Ma in realtà è uno degli uomini più ricchi del mondo: secondo il finanziere anglo-americano Bill Browder ha un patrimonio di oltre 200 miliardi di dollari, anche se i britannici sono più cauti e parlano «solo» di 24 miliardi.

Ma comunque è un forziere enorme, intestato a familiari e amici: e dunque sanzionare loro significa mettere le mani nelle tasche stesse di Putin.

Alina Kabaeva, per esempio, è stata messa nel mirino perché, in quanto presidente del più grande gruppo privato russo dei media, il National Media Group, è legata a Bank Rossiya, l'istituto controllato da Gennady Timchenko, considerato il «banchiere personale» di Putin.

Timchenko è anche in rapporti con Anna Zatseplina, la nonna di Alina, che avrebbe ricevuto dal banchiere un appartamento di lusso a Mosca: e così pure la vecchietta è finita nel mirino delle sanzioni.

Non è sfuggita alla scure di Londra neppure l'ex first lady russa Lyudmila, dalla quale Putin aveva divorziato nel 2014. Da allora lei è stata fatta sparire dalla scena pubblica: ma questo non le ha impedito di giovarsi di rapporti preferenziali con diverse banche statali russe ed esibire un livello di ricchezza che non trova spiegazioni ufficiali. Nell'elenco delle sanzioni c'è poi tutta la schiatta dei cugini di Putin. Innanzitutto Mikhail Shemolov, che ha un patrimonio di 600 milioni di oscura provenienza e che a quanto pare non sapeva neppure di essere comproprietario del «Palazzo di Putin», la sontuosa e stravagante residenza.

Poi ci sono Roman e Mikhail Putin: il primo è un fanfarone che si è sempre vantato dei rapporti col più famoso cugino e ha pure messo su una società di consulenza, la «Putin Consulting», per facilitare gli investimenti stranieri in Russia; il secondo siede nel consiglio di amministrazione di Gazprom, il colosso russo del gas, così come di un'altra società energetica. Ed entrambi i cugini si ritrovano chissà come nelle tasche mezzo miliardo a testa.


Nessuno di questi personaggi è un oligarca della fama di un Roman Abramovich, che aveva enormi interessi in Occidente: si tratta invece di individui - spiegano i britannici - «che si muovono deliberatamente nell'ombra», a parte la Kabaeva, si potrebbe dire, che è stata da tempo messa sotto i riflettori dai media.

La Russia e la banca centrale russa e di Putin. Gazprom è di Putin. La Russia stessa è come se fosse una impresa privata di Putin.
Parlare della ricchezza di Putin non ha più senso. Ha una ricchezza smisurata e incalcolabile. Ha dato soldi a manco a destra ad amici e compagni , sono sempre soldi suoi che lui da e toglie quando vuole. Ha potere di vita e di morte su ogni cittadino russo .
Tutta la Russia e ciò che di organico o inorganico c'é nei suoi confini è cosa sua. Si fa le leggi "ad hoc". Se il popolo è con lui spontaneamente bene altrimenti lo porta dalla sua parte forzatamente. Chi non lo é sparisce. L unica grande certezza e speranza é la morte. Per fortuna esiste la morte , la vecchia , la malattia , la fine dell' esistenza. E a quella nemmeno Putin potrà opporsi. Prima o poi morirà.
 
I cugini…la nonna dell’amante…tutti ricchissimi…e lui che ufficialmente ha solo un modesto stipendio e possiede non più di un piccolo appartamento a San Pietroburgo, due vecchie macchine di epoca sovietica e un garage.:rolleyes:




Luigi Ippolito per il "Corriere della Sera"



C'è perfino la nonna dell'amante di Putin nella nuova sventagliata di sanzioni lanciata dalla Gran Bretagna all'indirizzo dell'élite russa.
Ma il personaggio che spicca di più nell'elenco è proprio lei, Alina Kabaeva, l'ex ginnasta olimpica che sarebbe l'attuale partner del dittatore russo e che gli avrebbe dato pure tre figli.
Alina compare in cima alla lista di dodici parenti e amici dello zar del Cremlino cui Londra ha congelato i beni e proibito l'ingresso nel Regno Unito. Questa volta non si tratta di famosi oligarchi, ma proprio della cerchia più intima di Putin: e il governo Johnson ha deciso di colpirli perché, come spiegano sotto anonimato funzionari governativi britannici, «sono persone che il leader russo usa da anni per nascondere le sue ricchezze personali».


In pratica, un network di familiari che agisce da prestanome: ufficialmente, Putin ha solo un modesto stipendio e possiede non più di un piccolo appartamento a San Pietroburgo, due vecchie macchine di epoca sovietica e un garage.
Ma in realtà è uno degli uomini più ricchi del mondo: secondo il finanziere anglo-americano Bill Browder ha un patrimonio di oltre 200 miliardi di dollari, anche se i britannici sono più cauti e parlano «solo» di 24 miliardi.

Ma comunque è un forziere enorme, intestato a familiari e amici: e dunque sanzionare loro significa mettere le mani nelle tasche stesse di Putin.

Alina Kabaeva, per esempio, è stata messa nel mirino perché, in quanto presidente del più grande gruppo privato russo dei media, il National Media Group, è legata a Bank Rossiya, l'istituto controllato da Gennady Timchenko, considerato il «banchiere personale» di Putin.

Timchenko è anche in rapporti con Anna Zatseplina, la nonna di Alina, che avrebbe ricevuto dal banchiere un appartamento di lusso a Mosca: e così pure la vecchietta è finita nel mirino delle sanzioni.

Non è sfuggita alla scure di Londra neppure l'ex first lady russa Lyudmila, dalla quale Putin aveva divorziato nel 2014. Da allora lei è stata fatta sparire dalla scena pubblica: ma questo non le ha impedito di giovarsi di rapporti preferenziali con diverse banche statali russe ed esibire un livello di ricchezza che non trova spiegazioni ufficiali. Nell'elenco delle sanzioni c'è poi tutta la schiatta dei cugini di Putin. Innanzitutto Mikhail Shemolov, che ha un patrimonio di 600 milioni di oscura provenienza e che a quanto pare non sapeva neppure di essere comproprietario del «Palazzo di Putin», la sontuosa e stravagante residenza.

Poi ci sono Roman e Mikhail Putin: il primo è un fanfarone che si è sempre vantato dei rapporti col più famoso cugino e ha pure messo su una società di consulenza, la «Putin Consulting», per facilitare gli investimenti stranieri in Russia; il secondo siede nel consiglio di amministrazione di Gazprom, il colosso russo del gas, così come di un'altra società energetica. Ed entrambi i cugini si ritrovano chissà come nelle tasche mezzo miliardo a testa.


Nessuno di questi personaggi è un oligarca della fama di un Roman Abramovich, che aveva enormi interessi in Occidente: si tratta invece di individui - spiegano i britannici - «che si muovono deliberatamente nell'ombra», a parte la Kabaeva, si potrebbe dire, che è stata da tempo messa sotto i riflettori dai media.

Noi filopunisti abbiamo tutti dal miliardo in su. :p
 
I cugini…la nonna dell’amante…tutti ricchissimi…e lui che ufficialmente ha solo un modesto stipendio e possiede non più di un piccolo appartamento a San Pietroburgo, due vecchie macchine di epoca sovietica e un garage.:rolleyes:




Luigi Ippolito per il "Corriere della Sera"



C'è perfino la nonna dell'amante di Putin nella nuova sventagliata di sanzioni lanciata dalla Gran Bretagna all'indirizzo dell'élite russa.
Ma il personaggio che spicca di più nell'elenco è proprio lei, Alina Kabaeva, l'ex ginnasta olimpica che sarebbe l'attuale partner del dittatore russo e che gli avrebbe dato pure tre figli.
Alina compare in cima alla lista di dodici parenti e amici dello zar del Cremlino cui Londra ha congelato i beni e proibito l'ingresso nel Regno Unito. Questa volta non si tratta di famosi oligarchi, ma proprio della cerchia più intima di Putin: e il governo Johnson ha deciso di colpirli perché, come spiegano sotto anonimato funzionari governativi britannici, «sono persone che il leader russo usa da anni per nascondere le sue ricchezze personali».


In pratica, un network di familiari che agisce da prestanome: ufficialmente, Putin ha solo un modesto stipendio e possiede non più di un piccolo appartamento a San Pietroburgo, due vecchie macchine di epoca sovietica e un garage.
Ma in realtà è uno degli uomini più ricchi del mondo: secondo il finanziere anglo-americano Bill Browder ha un patrimonio di oltre 200 miliardi di dollari, anche se i britannici sono più cauti e parlano «solo» di 24 miliardi.

Ma comunque è un forziere enorme, intestato a familiari e amici: e dunque sanzionare loro significa mettere le mani nelle tasche stesse di Putin.

Alina Kabaeva, per esempio, è stata messa nel mirino perché, in quanto presidente del più grande gruppo privato russo dei media, il National Media Group, è legata a Bank Rossiya, l'istituto controllato da Gennady Timchenko, considerato il «banchiere personale» di Putin.

Timchenko è anche in rapporti con Anna Zatseplina, la nonna di Alina, che avrebbe ricevuto dal banchiere un appartamento di lusso a Mosca: e così pure la vecchietta è finita nel mirino delle sanzioni.

Non è sfuggita alla scure di Londra neppure l'ex first lady russa Lyudmila, dalla quale Putin aveva divorziato nel 2014. Da allora lei è stata fatta sparire dalla scena pubblica: ma questo non le ha impedito di giovarsi di rapporti preferenziali con diverse banche statali russe ed esibire un livello di ricchezza che non trova spiegazioni ufficiali. Nell'elenco delle sanzioni c'è poi tutta la schiatta dei cugini di Putin. Innanzitutto Mikhail Shemolov, che ha un patrimonio di 600 milioni di oscura provenienza e che a quanto pare non sapeva neppure di essere comproprietario del «Palazzo di Putin», la sontuosa e stravagante residenza.

Poi ci sono Roman e Mikhail Putin: il primo è un fanfarone che si è sempre vantato dei rapporti col più famoso cugino e ha pure messo su una società di consulenza, la «Putin Consulting», per facilitare gli investimenti stranieri in Russia; il secondo siede nel consiglio di amministrazione di Gazprom, il colosso russo del gas, così come di un'altra società energetica. Ed entrambi i cugini si ritrovano chissà come nelle tasche mezzo miliardo a testa.


Nessuno di questi personaggi è un oligarca della fama di un Roman Abramovich, che aveva enormi interessi in Occidente: si tratta invece di individui - spiegano i britannici - «che si muovono deliberatamente nell'ombra», a parte la Kabaeva, si potrebbe dire, che è stata da tempo messa sotto i riflettori dai media.

Ci sta anche qualche parente a Vicenza e Rovigo?
 
Quello iscritto al FOL? Amici amici amici :D
 
I cugini…la nonna dell’amante…tutti ricchissimi…e lui che ufficialmente ha solo un modesto stipendio e possiede non più di un piccolo appartamento a San Pietroburgo, due vecchie macchine di epoca sovietica e un garage.:rolleyes:




Luigi Ippolito per il "Corriere della Sera"



C'è perfino la nonna dell'amante di Putin nella nuova sventagliata di sanzioni lanciata dalla Gran Bretagna all'indirizzo dell'élite russa.
Ma il personaggio che spicca di più nell'elenco è proprio lei, Alina Kabaeva, l'ex ginnasta olimpica che sarebbe l'attuale partner del dittatore russo e che gli avrebbe dato pure tre figli.
Alina compare in cima alla lista di dodici parenti e amici dello zar del Cremlino cui Londra ha congelato i beni e proibito l'ingresso nel Regno Unito. Questa volta non si tratta di famosi oligarchi, ma proprio della cerchia più intima di Putin: e il governo Johnson ha deciso di colpirli perché, come spiegano sotto anonimato funzionari governativi britannici, «sono persone che il leader russo usa da anni per nascondere le sue ricchezze personali».


In pratica, un network di familiari che agisce da prestanome: ufficialmente, Putin ha solo un modesto stipendio e possiede non più di un piccolo appartamento a San Pietroburgo, due vecchie macchine di epoca sovietica e un garage.
Ma in realtà è uno degli uomini più ricchi del mondo: secondo il finanziere anglo-americano Bill Browder ha un patrimonio di oltre 200 miliardi di dollari, anche se i britannici sono più cauti e parlano «solo» di 24 miliardi.

Ma comunque è un forziere enorme, intestato a familiari e amici: e dunque sanzionare loro significa mettere le mani nelle tasche stesse di Putin.

Alina Kabaeva, per esempio, è stata messa nel mirino perché, in quanto presidente del più grande gruppo privato russo dei media, il National Media Group, è legata a Bank Rossiya, l'istituto controllato da Gennady Timchenko, considerato il «banchiere personale» di Putin.

Timchenko è anche in rapporti con Anna Zatseplina, la nonna di Alina, che avrebbe ricevuto dal banchiere un appartamento di lusso a Mosca: e così pure la vecchietta è finita nel mirino delle sanzioni.

Non è sfuggita alla scure di Londra neppure l'ex first lady russa Lyudmila, dalla quale Putin aveva divorziato nel 2014. Da allora lei è stata fatta sparire dalla scena pubblica: ma questo non le ha impedito di giovarsi di rapporti preferenziali con diverse banche statali russe ed esibire un livello di ricchezza che non trova spiegazioni ufficiali. Nell'elenco delle sanzioni c'è poi tutta la schiatta dei cugini di Putin. Innanzitutto Mikhail Shemolov, che ha un patrimonio di 600 milioni di oscura provenienza e che a quanto pare non sapeva neppure di essere comproprietario del «Palazzo di Putin», la sontuosa e stravagante residenza.

Poi ci sono Roman e Mikhail Putin: il primo è un fanfarone che si è sempre vantato dei rapporti col più famoso cugino e ha pure messo su una società di consulenza, la «Putin Consulting», per facilitare gli investimenti stranieri in Russia; il secondo siede nel consiglio di amministrazione di Gazprom, il colosso russo del gas, così come di un'altra società energetica. Ed entrambi i cugini si ritrovano chissà come nelle tasche mezzo miliardo a testa.


Nessuno di questi personaggi è un oligarca della fama di un Roman Abramovich, che aveva enormi interessi in Occidente: si tratta invece di individui - spiegano i britannici - «che si muovono deliberatamente nell'ombra», a parte la Kabaeva, si potrebbe dire, che è stata da tempo messa sotto i riflettori dai media.

questi servizi inglesi pensano che divulgando queste notizie il cugino restituisca i denari?
meglio che si interessassero delle ricchezze, che da mille anni, i loro sovrani, hanno rubato in giro per il globo.
 
Noi filopunisti abbiamo tutti dal miliardo in su. :p

Non mi sembra sia il caso di ironizzare...dittatori tipo Putin sono un dramma per lo sviluppo di una convivenza civile e la pace nel mondo.... sinceramente al tuo posto mi vergognerei...
 
La Russia e la banca centrale russa e di Putin. Gazprom è di Putin. La Russia stessa è come se fosse una impresa privata di Putin.
Parlare della ricchezza di Putin non ha più senso. Ha una ricchezza smisurata e incalcolabile. Ha dato soldi a manco a destra ad amici e compagni , sono sempre soldi suoi che lui da e toglie quando vuole. Ha potere di vita e di morte su ogni cittadino russo .
Tutta la Russia e ciò che di organico o inorganico c'é nei suoi confini è cosa sua. Si fa le leggi "ad hoc". Se il popolo è con lui spontaneamente bene altrimenti lo porta dalla sua parte forzatamente. Chi non lo é sparisce. L unica grande certezza e speranza é la morte. Per fortuna esiste la morte , la vecchia , la malattia , la fine dell' esistenza. E a quella nemmeno Putin potrà opporsi. Prima o poi morirà.

Sono soldi del popolo, che lui ha fatto suoi. Forse volevi dire questo..
 
Non mi sembra sia il caso di ironizzare...dittatori tipo Putin sono un dramma per lo sviluppo di una convivenza civile e la pace nel mondo.... sinceramente al tuo posto mi vergognerei...

ma basta...è 20 anni che ci fa affari tutto il pianeta con putin...
 
...Innanzitutto Mikhail Shemolov, che ha un patrimonio di 600 milioni,,,
E chiamalo Shemolov... :D
Bene, da questa guerra Putin personalmente infangato, le sue magagne vengono tutte a galla, piano piano anche i russi sapranno queste cose ;)
 
E chiamalo Shemolov... :D
Bene, da questa guerra Putin personalmente infangato, le sue magagne vengono tutte a galla, piano piano anche i russi sapranno queste cose ;)


La massa contadina e operaia e dei russi non saprà mai niente...solo l'elite in massima parte coinvolta negli scandali e nelle ruberie saprà queste notizie che purtroppo in uno stato dispotico incideranno poco o niente....
 
Sono soldi del popolo, che lui ha fatto suoi. Forse volevi dire questo..

Si. Il popolo credo che in Russia sia una proprietà privata di Putin. Comunque la sua cleptocrazia sta per finire . Diciamo che lui con questa guerra ne ha accelerato la fine. Si vede che era stanco pure lui di tutto sto potere e di tutti questi soldi e non sapeva come " farla finita" in modo rocambolesco. Ad ogni modo credo che la Russia dopo questa sonoro sconfitta sotto tutti gli ambiti dovrà cambiare. Da un male nascerà un bene.
 
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