|
|
||||||||||||||||||
Tutti gli articoli | Tutte le notizie |
-
28-04-22, 19:43 #42
- Data Registrazione
- May 2001
- Messaggi
- 9,869
- Blog Entries
- 4
- Mentioned
- 0 Post(s)
- Quoted
- 843 Post(s)
- Potenza rep
- 42949694
notare come tutta la pressione demografica del nuovo asse in formazione (Cina_India_Africa) vada a scaricarsi principalmente sull'Europa. difficile pensare che una simile pressione non sia destinata a creare punti di rottura. uno di questi, oggi, è proprio l'Ucraina, ma appare lapalissiano che il ventre molle di tutto il movimento in atto sia proprio l'Europa.
se il braccio armato del nuovo asse possa ritenersi la Russia pare cosa scontata e la faccenda riguarda direttamente gli europei, al di là di ogni ragionevole dubbio.
che fare, allora? in questa fase, l'isolamento della Russia appare l'unico argomento all'ordine del giorno ed è argomento che vede di nuovo la Cina al centro di tutta la faccenda: se la Cina decidesse di abbandonare la Russia al suo destino, il messaggio diventerebbe assai assordante per Putin & C ed è proprio questa la domanda sul tappeto: che chiederà la Cina in cambio di una sua dichiarazione di condanna contro la Russia?
possibile che in cambio possa esserci Taiwan? o una maggiore penetrazione della tecnologia cinese nei mercati occidentali?
dall'altra parte del tavolo, ci sono gli USA ed è ovvio che ogni decisione presa in quel tavolo riguarderà direttamente l'€ e l'Europa in tutte le sue sfumature.
quello che in questa fase è in ballo è proprio il futuro dell'Europa, che ormai sembra però dipendere da strategie esterne, che ai confini dell'Europa si vanno confrontando e anche misurando. una forma di equidistanza appare oggi assai compromessa, esattamente perchè da Bruxelles nessun tipo di politica estera è stata mai messa in campo, se non in forma di servile appiattimento su posizioni atlantiste, che per Bruxelles risultano ancora le uniche praticabili nel lungo termine.
ovvio che sopravvivere in questo continuo stato di tensione non farà bene all'€, che appare ormai sotto attacco. l'aggressione di Putin ha messo il dito in una piaga piuttosto purulenta: la drammatica debolezza europea, che nei prossimi anni dovrà misurarsi con quel gigantesco cuneo demografico (ed economico), che potrebbe finire per dilaniarla, costringendola per contro ad ingenti spese sul fronte della difesa (altro motivo di futuri attriti tra le litigiosissime cancellerie europee)
-
29-04-22, 12:55 #43
- Data Registrazione
- May 2001
- Messaggi
- 9,869
- Blog Entries
- 4
- Mentioned
- 0 Post(s)
- Quoted
- 843 Post(s)
- Potenza rep
- 42949694
altra soluzione quella di un meticciato demografico, culturale, economico, dentro cui l'Europa dovrebbe provare a svilupparsi in forme ibride, contaminate dentro parabole multiformi, multietniche e muticulturali allo stesso tempo. la pace si otterrebbe rinunciando ad un modello squisitamente sovranista, che finirebbe per fare il gioco della Russia e dell'opzione conflittuale in senso stretto.
tutto l'est europeo, nondimeno, difficilmente potrà aprirsi in tempi brevi al meticciato, orientato com'è storicamente al modello nazionalista e sovranista (di cui la Russia, in Europa, rappresenta il baluardo quasi insormontabile, con obsolete tendenze illiberali ed imperialiste).
l'Europa ha di recente tentato una cucitura ad est, provando ad inserirsi nel progetto globale universalmente noto come Via della Seta. gli USA non hanno visto di buon occhio l'iniziativa e hanno preso contromisure immediate. l'apertura verso il grande, ambizioso progetto cinese è stata immediatamente bloccata sul nascere, ponendo sul piatto la questione della fedeltà atlantica e l'obbligo di convenire con Washington ogni ipotesi di sviluppo non condiviso con le strategie dell'alleanza.
la Cina si trova adesso a fare i conti con il disegno di un'espansione concorrenziale a quella dell'impero americano (di cui la Russia rappresenta il braccio armato, fondamentalmente estraneo alla natura, essenzialmente pacifica, dell'espansionismo economico cinese), che rappresenta anche un modello di sviluppo assai differente rispetto alla sovranità del $ e al sistema mondiale di scambi basato sulla supremazia della finanza delle banche d'affari globali.
l'Europa si trova al centro di queste dinamiche, dal momento che il suo tessuto finanziario si muove già a cavallo dei due mondi, con interessi multipolari e sistema di scambi estremamente variegato e fortemente orientato all'export.
la forza dell'Europa (come la forza della Cina, d'altronde) è di natura squisitamente economica, dipendendo totalmente dagli USA per quanto riguarda politica estera ed opzioni geopolitiche.
ora, in questo momento, qual'è l'opzione geopolitica più rilevante sul piatto degli equilibri globali?
senz'altro l'indebolimento della Russia e della sua forza militare, che rappresenta per gli Usa una sensibile minaccia, in quanto orientata ad impedire la penetrazione del sistema occidentale oltre Oriente (per sistema occidentale, intendo libero mercato, sviluppo di democrazie, libertà religiosa e di pensiero). Russia, Cina, Islam, pongono barriere severe a questo tipo di penetrazione e non intendono lasciarsi irretire dentro modelli di sviluppo, che giudicano pericolosi per i loro equilibri interni.
queste paure vanno rispettate e non vanno ulteriormente messe sotto pressione. rassicurati in tal senso, credo che i paesi del blocco orientale (che vanno dall'Iran alla Cina), potranno senz'altro essere di nuovo inseriti dentro il sistema di scambi ancora controllato dagli USA e dal $. Viceversa, credo che la soluzione militare potrebbe prolungarsi ben oltre certe soglie di sicurezza, con conseguenze catastrofiche per tutti.
al momento, perciò, stiamo assistendo ad una reazione violenta, innescata da un esagerato attivismo dell'Occidente in territori fragili e geopoliticamente sensibili. andare oltre certi limiti, comporta dei rischi, che non sempre si riesce a mantenere sotto controllo. in questo caso (Ucraina), il cuneo occidentale si è spinto un po' troppo in avanti, costringendo la Russia (che si trova in prima linea sul fronte orientale) ad una reazione aggressiva.
l'appoggio che in questo frangente sta dando la Cina è un avvertimento all'Occidente perchè non si spinga oltre certi limiti (limiti che rappresentano il confine, oltre il quale l'Oriente non accetta deroghe, nemmeno se sostenute da popolazioni che chiedono all'Occidente di aiutarle ad avere più libertà e più benessere)
-
29-04-22, 13:53 #44
- Data Registrazione
- Jun 2008
- Messaggi
- 25,007
- Mentioned
- 5 Post(s)
- Quoted
- 9064 Post(s)
- Potenza rep
- 42949687
-
21-05-22, 10:33 #45
-
21-05-22, 14:21 #46
-
21-05-22, 14:49 #47
- Data Registrazione
- Jun 2002
- Messaggi
- 36,609
- Mentioned
- 9 Post(s)
- Quoted
- 10771 Post(s)
- Potenza rep
- 42949693
Che la supremazia del Dollaro stia per finire lo sanno gli Americani per primi e con la loro politica schizofrenicha e distruttiva anzichè rallentarne la fine, non fanno altro che velocizzarla.
Probabilmente non sarà meglio, anzi, ma se lo si volesse evitare l'uso della forza è proprio l'ultimo dei metodi.
Si dovranno prendere un bel po' di schiaffi prima di capirlo e forse a quel punto sarà troppo tardi e per noi sarà anche peggio.
Tu continua a bere tutta la propaganda che ti riesce.