Ma io non capisco quale vantaggio avete a restare nel tutelato. Qui si parla di aprire 4-5 conti correnti, conti deposito e polizze, ma poi avete paura a cambiare gestore.
Perchè preferite restare con i prezzi variabili della tutela anzichè scegliere il prezzo che preferite? C'è chi consuma corrente tutto il giorno, avrebbe un vantaggio ad avere un prezzo monorario, ma preferisce la comodità della bioraria della tutela che di giorno costa di più.
Come se ci fosse un mercato di tutela per i mutui: hai il mutuo in tutela con la Banca d'Italia e paghi una rata che varia ogni trimestre ed oscilla tra i 450 ed i 500 euro. Hai la possibilità di cambiare banca e prendere un variabile tra 350 e 400 oppure bloccare il fisso a 400 euro, ma preferisci restare con la Banca d'Italia, pagare di più e dire "per fortuna che hanno rimandato il passaggio obbligatorio al 2022".
Cos'è che vi fa stare tanto bene con la tutela? Trovate veramente un vantaggio, o è solo pigrizia?
Aggiungo una cosa: per la luce, si tratta di cambiare gestore.
Per il gas, il servizio di tutela è gestito dagli stessi operatori che lavorano anche nel libero. Quindi, se proprio avete paura a cambiare gestore, per il gas potete passare al mercato libero restando con lo stesso gestore. Tanto non è che se siete nella tutela vi trattano con i guanti bianchi ed invece nel libero vi trattano male.
Nell'altro thread sull'energia è emerso che, per consumi standard (diciamo sui 2500 KWh/anno), i prezzi a KWh nel tutelato erano equivalenti o inferiori a quelli proposti nel mercato libero (nella mia bolletta mi risulta un costo complessivo di 0.20 Euro/KWh).
La cosa è particolarmente evidente se si vanno a consultare le offerte del mercato libero, con questa tipologia di consumo, sul sito Arera. Gli sconti una tantum permettono un risparmio medio di qualche decina di euro, ma l'anno successivo l'offerta non è più valida e rientrare nel tutelato ha un (piccolo) costo che vanifica il risparmio.
D'altronde, le offerte fatte uno o due anni fa in Tutela Simile erano appetibili perchè al costo 'simile' si aggiungeva uno sconto, in assenza dello sconto....il tutelato ancora conviene, ovviamente in media. Chi, invece, ha consumi più elevati può giovare di un'offerta con un prezzo basso della materia energia, mentre chi ha consumi molto bassi, al limite nulli, paga praticamente gli oneri accessori che non sono soggetti a concorrenza.
La questione, come anche Arera ha lamentato, è che la concorrenza di mercato è ancora imperfetta.
Enel occupa il 70% del mercato, gli altri operatori sono microbi e rappresentano 'concorrenti' che spesso acquistano da Enel. Senza contare che la materia energia costituisce solo il 35-40% del costo e la concorrenza sui prezzi si fa su quella risicata percentuale.
P.S. credo che la concorrenza sia fondamentale nel risparmio, tanto che cambio RCA tutti gli anni con ottime soddisfazioni economiche
e penso che tra i più grossi risparmi per il consumatore ci sia stata l'introduzione della concorrenza tra operatori telefonici, però......la concorrenza di mercato deve essere reale.