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Credevi che andando all'Inter avresti vinto lo scudetto e la Champions, invece....
Credevi di essere un grande giocatore, invece.....
Credevi di essere intelligente, invece te ne esci con una intervista sfascia spogliatoio
A occhio credo che l'anno prossimo Mikitarian giocherà più di te, balabiott
Calhanoglu accusa: "Scudetto al Milan? Derby decisivo, perso anche per colpa di Inzaghi"
Il fantasista in un'intervista in tv: "La rimonta subìta dai rossoneri ha cambiato tutto, l'allenatore ha sbagliato i cambi". E su Ibra: "Ha 40 anni, non gli rispondo"
22 giugno - MILANO
Hakan Calhanoglu sceglie Tivibu Spor, media turco, per rilasciare un'intervista che va ben oltre le dichiarazioni da vacanza. Si parla ovviamente dello scudetto perso dalla sua Inter. "Innanzitutto devo dire che il passaggio dal Milan all'Inter è stato molto difficile. Sapevo che sarei andato nella squadra campione d'Italia, era un'occasione da cogliere. Poi la squadra in cui sono andato non ha vinto lo scudetto a vantaggio della mia ex squadra: la gente ha insinuato che fosse colpa mia. Il nostro obiettivo per la prossima annata è di nuovo il campionato, io sono molto felice all'Inter. Anche il supporto dei tifosi mi aiuta molto. Ho giocato al Milan per quattro anni, ma nessuno gridava il mio nome dagli spalti, cosa che succede ogni volta che faccio riscaldamento pre-partita con l'Inter. L'Inter è molto più forte del Milan, anche se abbiamo perso il campionato. È stato decisivo quel derby, che è cambiato improvvisamente al 75' dopo che io e Perisic siamo stati sostituiti. Eravamo in vantaggio 1-0, poi abbiamo perso 2-1. Anche l'allenatore ha contribuito alla sconfitta, gliel'ho pure detto".
SU IBRA—
Calhanoglu parla anche degli sfottò che Ibra gli ha dedicato in occasione della festa scudetto del Milan. "È un uomo di 40 anni, io non farei mai una cosa così se avessi quell'età. Gli piace essere al centro dell'attenzione, del resto quest'anno non ha praticamente giocato ma vuole comunque attirare l'attenzione dei tifosi. Quando ero al Milan mi chiamava sempre, voleva uscire a cena e andare in moto con me. Lo rispettavo e per me era così. Ha anche scritto di me nel suo libro: doveva farlo o il suo libro sarebbe stato vuoto. Ma non gli rispondo, meglio non rispondere".
Credevi di essere un grande giocatore, invece.....
Credevi di essere intelligente, invece te ne esci con una intervista sfascia spogliatoio
A occhio credo che l'anno prossimo Mikitarian giocherà più di te, balabiott
Calhanoglu accusa: "Scudetto al Milan? Derby decisivo, perso anche per colpa di Inzaghi"
Il fantasista in un'intervista in tv: "La rimonta subìta dai rossoneri ha cambiato tutto, l'allenatore ha sbagliato i cambi". E su Ibra: "Ha 40 anni, non gli rispondo"
22 giugno - MILANO
Hakan Calhanoglu sceglie Tivibu Spor, media turco, per rilasciare un'intervista che va ben oltre le dichiarazioni da vacanza. Si parla ovviamente dello scudetto perso dalla sua Inter. "Innanzitutto devo dire che il passaggio dal Milan all'Inter è stato molto difficile. Sapevo che sarei andato nella squadra campione d'Italia, era un'occasione da cogliere. Poi la squadra in cui sono andato non ha vinto lo scudetto a vantaggio della mia ex squadra: la gente ha insinuato che fosse colpa mia. Il nostro obiettivo per la prossima annata è di nuovo il campionato, io sono molto felice all'Inter. Anche il supporto dei tifosi mi aiuta molto. Ho giocato al Milan per quattro anni, ma nessuno gridava il mio nome dagli spalti, cosa che succede ogni volta che faccio riscaldamento pre-partita con l'Inter. L'Inter è molto più forte del Milan, anche se abbiamo perso il campionato. È stato decisivo quel derby, che è cambiato improvvisamente al 75' dopo che io e Perisic siamo stati sostituiti. Eravamo in vantaggio 1-0, poi abbiamo perso 2-1. Anche l'allenatore ha contribuito alla sconfitta, gliel'ho pure detto".
SU IBRA—
Calhanoglu parla anche degli sfottò che Ibra gli ha dedicato in occasione della festa scudetto del Milan. "È un uomo di 40 anni, io non farei mai una cosa così se avessi quell'età. Gli piace essere al centro dell'attenzione, del resto quest'anno non ha praticamente giocato ma vuole comunque attirare l'attenzione dei tifosi. Quando ero al Milan mi chiamava sempre, voleva uscire a cena e andare in moto con me. Lo rispettavo e per me era così. Ha anche scritto di me nel suo libro: doveva farlo o il suo libro sarebbe stato vuoto. Ma non gli rispondo, meglio non rispondere".