Il Milan di Sacchi: il Falso storico più scandaloso del Calcio

Narbert

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Tutti noi abbiamo sentito parlare di un allenatore di Fusignano che ha cambiato il mondo del calcio issando sul tetto del mondo un Milan appena risorto dalle ceneri. Ci hanno detto che era tutto merito suo, che il mondo del calcio con lui cambiò marcia e che tutti prendono appunti dal suo calcio leggendario dove la supremazia sul campo era fuori discussione in ogni partita.

Stiamo parlando di Arrigo Sacchi, ossia di un venditore di scarpe di Fusignano che nel tempo libero bramava di conquistare il mondo dopo aver fatto scorpacciate del grande Ajax di Rinus Michaels, che copierà in tutto, salvo non riuscire a capire nulla delle tattiche di gioco, come dimostrerà ampiamente più avanti.

Casualmente approdato sulla panchina del Parma, viene notato da Silvio Berlusconi, allora neo presidente di un Milan in ricostruzione che viene eliminato dai gialloblu nella doppia sfida di Coppa Italia. Il presidente milanista, innamoratosi del calcio parmense, lo ingaggia per l'anno successivo.

Peccato che Sacchi, al Milan non dà subito prova di bravura: sbattuto fuori ai sedicesimi di Coppa UEFA dall'Espanyol e in Coppa Italia da una squadretta di B, si ritrova a lottare per uno scudetto ormai perso contro un Napoli dai nomi altisonanti: Maradona, Careca, Ferrara e compagni sono ormai ad un passo dalla vittoria. Il Milan dalla sua poteva sfoggiare il neo acquisto Ruud Gullit, un giocatore di un altro pianeta fortemente voluto da Berlusconi e un giovane attaccante olandese che l'Ajax incautamente volle includere nella trattativa per portare il fuoriclasse a Milano: un giovane Marco Van Basten approda tra le fila dei rossoneri e darà prova di essere un grande campione, fino a rubare la scena alla stessa stella internazinale Gullit.

Il Napoli inspiegabilmente inizia a perdere una serie di partite fino allo scontro diretto con i milanisti, perso anche questo, tra gli applausi scrosciosi del San Paolo e l'ombra della camorra che consegnano al Milan uno scudetto insperato ...

L'anno successivo il Milan approda in Coppa dei Campioni e passano agevolmente il primo turno, ma in campionato le cose vanno male. Sacchi è ormai a pochi passi dall'esonero quando, sempre nella massima competizione, i rossoneri incappano contro una outsider ai tempi temibile: a Belgrado va in scena Stella Rossa - Milan, valida per gli ottavi di Coppa e i rossoneri sono con un piede fuori dal torneo. 1-0 con goal di Stojkovic e Milan in 10 uomini a ormai venti minuti dal termine. Gli slavi, forti dell'1-1 dell'andata e di un gioco che ha letteralmente annientato il Milan sacchiano (un netto dominio sia all'andata che al ritorno) si apprestava a salutare la coppa quando accade l'incredibile: a Belgrado cadde la nebbia.

L'arbitro dapprima sospese l'incontro aspettando lo schiarirsi sul campo da gioco ... Ma inspiegabilmente, forse su pressione di Galliani, poi sospese la partita. All'epoca questo significava rigiocare la partita per intero, dal primo minuto e sul punteggio di 0-0. Per il Milan si trattò di un miracolo ... Per gli slavi, invece, la tensione si fece sentire oltre alla fatica. La ripetizione della partita, cosa ingiustissima e gravemente antisportiva, si concluse ai calci di rigore dove il Milan sarà ancora una volta baciato dalla dea bendata della lotteria dei rigori.

Come è facile capire, se la Nebbia di Belgrado non avesse provvidenzialmente salvato il Milan, oggi molto probabilmente nessuno di noi conoscerebbe Sacchi. Nessuna coppa campioni vinta dal Milan nel 89 e nel 90 (non avendo vinto lo scudetto del 1989, non avrebbe avuto il diritto di disputarla).

Andando avanti ci rendiamo conto di altre prestazioni opache: rigore dubbiosissimo col Werder Brema segnato da Van Basten e dunque passaggio del turno con il minimo punteggio possibile, sporcato da un errore arbitrale e con una prestazione complessiva contro i tedeschi non da incorniciare.

Il 5-0 al Real Madrid è quello che ci ricordiamo tutti, invece. Partita memorabile ... Ma viziata da un rigore nettissimo non dato ai madrileni sull'1-0 ...

Intanto il Milan perde la coppa italia, perde lo scudetto ma in finale riesce a dar prova di forza con la Steaua Bucarest, ossia una squadra dell'est dove i giocatori non erano neanche tutti professionisti ... 4-0 e coppa campioni al Milan. Sì, senza dubbio. La Nebbia di Belgrado ha dato i suoi frutti e tutti osannano Sacchi ...

L'anno dopo si ripete lo stesso copione. In coppa non convince, sebbene passa i turni. Per oltre 200 minuti non riesce a far goal ad una squadretta come il Malines ... partita risolta ai supplementari quando, con un Milan stellare, probabilmente tutti avrebbero chiuso la pratica qualificazione già all'andata. Sacchi intanto perde terreno in campionato ma giunge in finale di coppa italia: verrà fatto fuori dalla Juventus più scarsa degli ultimi trent'anni. In Coppa Campioni, invece, riesce ad avere la meglio su un Benfica mediocre, in una delle finali più noiose di sempre.

Ma è un tripudio per lui. Osannato dalla folla, viene celebrato come un genio innovatore.
L'anno dopo invece non riesce a combinare nulla ... Eliminato in tutte le competizioni, in preda al delirio, chiede alla dirigenza rossonera di vendere Marco Van Basten. Berlusconi, non certo uno scemo, invece manda via lui.

Sacchi tornerà ad allenare la nazionale, dove commette una serie di grossolani errori (Signori, capocannoniere di A, messo terzino di fascia, Zola in panchina e Massaro titolare per dirne alcune) e passa il girone solo per miracolo ... Arriverà in finale solo grazie al Divin Codino Roberto Baggio per poi perderla contro un modesto Brasile.

Ad EURO 96 invece riesce in ciò che non era riuscito ad USA 94: viene eliminato ai gironi dopo una sconfitta con la Repubblica Ceca e pareggiando contro la Russia e una Germania di ultratrentenni ...


Non soddisfatto delle figuracce, torna al Milan giusto il tempo di venire sbattuto fuori dalla Champions League da un Rosenborg qualunque e prendere sei pappine dalla Juventus a San Siro, rimediando il passivo più grande subito dal Milan in casa negli ultimi cinquant'anni (1-6).

Ritenendosi ancora un genio nonostante le prove che non fosse granché, ritorna a Parma, ma colleziona un paio di pareggi e sconfitte tante quante ne bastano per simulare un "esaurimento da stress" e dunque ritirarsi dalla carriera di allenatore.


Dunque sembra proprio che non ci sia stato nessun grande Milan... nessun grande allenatore ... Bensì un mediocre, disonesto dilettante (Sacchi non aveva mai giocato a calcio) che si è trovato per le mani uno squadrone ... Con il quale non ha neanche vinto tutto quello che poteva tranquillamente vincere ...
 
Tutti noi abbiamo sentito parlare di un allenatore di Fusignano che ha cambiato il mondo del calcio issando sul tetto del mondo un Milan appena risorto dalle ceneri. Ci hanno detto che era tutto merito suo, che il mondo del calcio con lui cambiò marcia e che tutti prendono appunti dal suo calcio leggendario dove la supremazia sul campo era fuori discussione in ogni partita.

Stiamo parlando di Arrigo Sacchi, ossia di un venditore di scarpe di Fusignano che nel tempo libero bramava di conquistare il mondo dopo aver fatto scorpacciate del grande Ajax di Rinus Michaels, che copierà in tutto, salvo non riuscire a capire nulla delle tattiche di gioco, come dimostrerà ampiamente più avanti.

Casualmente approdato sulla panchina del Parma, viene notato da Silvio Berlusconi, allora neo presidente di un Milan in ricostruzione che viene eliminato dai gialloblu nella doppia sfida di Coppa Italia. Il presidente milanista, innamoratosi del calcio parmense, lo ingaggia per l'anno successivo.

Peccato che Sacchi, al Milan non dà subito prova di bravura: sbattuto fuori ai sedicesimi di Coppa UEFA dall'Espanyol e in Coppa Italia da una squadretta di B, si ritrova a lottare per uno scudetto ormai perso contro un Napoli dai nomi altisonanti: Maradona, Careca, Ferrara e compagni sono ormai ad un passo dalla vittoria. Il Milan dalla sua poteva sfoggiare il neo acquisto Ruud Gullit, un giocatore di un altro pianeta fortemente voluto da Berlusconi e un giovane attaccante olandese che l'Ajax incautamente volle includere nella trattativa per portare il fuoriclasse a Milano: un giovane Marco Van Basten approda tra le fila dei rossoneri e darà prova di essere un grande campione, fino a rubare la scena alla stessa stella internazinale Gullit.

Il Napoli inspiegabilmente inizia a perdere una serie di partite fino allo scontro diretto con i milanisti, perso anche questo, tra gli applausi scrosciosi del San Paolo e l'ombra della camorra che consegnano al Milan uno scudetto insperato ...

L'anno successivo il Milan approda in Coppa dei Campioni e passano agevolmente il primo turno, ma in campionato le cose vanno male. Sacchi è ormai a pochi passi dall'esonero quando, sempre nella massima competizione, i rossoneri incappano contro una outsider ai tempi temibile: a Belgrado va in scena Stella Rossa - Milan, valida per gli ottavi di Coppa e i rossoneri sono con un piede fuori dal torneo. 1-0 con goal di Stojkovic e Milan in 10 uomini a ormai venti minuti dal termine. Gli slavi, forti dell'1-1 dell'andata e di un gioco che ha letteralmente annientato il Milan sacchiano (un netto dominio sia all'andata che al ritorno) si apprestava a salutare la coppa quando accade l'incredibile: a Belgrado cadde la nebbia.

L'arbitro dapprima sospese l'incontro aspettando lo schiarirsi sul campo da gioco ... Ma inspiegabilmente, forse su pressione di Galliani, poi sospese la partita. All'epoca questo significava rigiocare la partita per intero, dal primo minuto e sul punteggio di 0-0. Per il Milan si trattò di un miracolo ... Per gli slavi, invece, la tensione si fece sentire oltre alla fatica. La ripetizione della partita, cosa ingiustissima e gravemente antisportiva, si concluse ai calci di rigore dove il Milan sarà ancora una volta baciato dalla dea bendata della lotteria dei rigori.

Come è facile capire, se la Nebbia di Belgrado non avesse provvidenzialmente salvato il Milan, oggi molto probabilmente nessuno di noi conoscerebbe Sacchi. Nessuna coppa campioni vinta dal Milan nel 89 e nel 90 (non avendo vinto lo scudetto del 1989, non avrebbe avuto il diritto di disputarla).

Andando avanti ci rendiamo conto di altre prestazioni opache: rigore dubbiosissimo col Werder Brema segnato da Van Basten e dunque passaggio del turno con il minimo punteggio possibile, sporcato da un errore arbitrale e con una prestazione complessiva contro i tedeschi non da incorniciare.

Il 5-0 al Real Madrid è quello che ci ricordiamo tutti, invece. Partita memorabile ... Ma viziata da un rigore nettissimo non dato ai madrileni sull'1-0 ...

Intanto il Milan perde la coppa italia, perde lo scudetto ma in finale riesce a dar prova di forza con la Steaua Bucarest, ossia una squadra dell'est dove i giocatori non erano neanche tutti professionisti ... 4-0 e coppa campioni al Milan. Sì, senza dubbio. La Nebbia di Belgrado ha dato i suoi frutti e tutti osannano Sacchi ...

L'anno dopo si ripete lo stesso copione. In coppa non convince, sebbene passa i turni. Per oltre 200 minuti non riesce a far goal ad una squadretta come il Malines ... partita risolta ai supplementari quando, con un Milan stellare, probabilmente tutti avrebbero chiuso la pratica qualificazione già all'andata. Sacchi intanto perde terreno in campionato ma giunge in finale di coppa italia: verrà fatto fuori dalla Juventus più scarsa degli ultimi trent'anni. In Coppa Campioni, invece, riesce ad avere la meglio su un Benfica mediocre, in una delle finali più noiose di sempre.

Ma è un tripudio per lui. Osannato dalla folla, viene celebrato come un genio innovatore.
L'anno dopo invece non riesce a combinare nulla ... Eliminato in tutte le competizioni, in preda al delirio, chiede alla dirigenza rossonera di vendere Marco Van Basten. Berlusconi, non certo uno scemo, invece manda via lui.

Sacchi tornerà ad allenare la nazionale, dove commette una serie di grossolani errori (Signori, capocannoniere di A, messo terzino di fascia, Zola in panchina e Massaro titolare per dirne alcune) e passa il girone solo per miracolo ... Arriverà in finale solo grazie al Divin Codino Roberto Baggio per poi perderla contro un modesto Brasile.

Ad EURO 96 invece riesce in ciò che non era riuscito ad USA 94: viene eliminato ai gironi dopo una sconfitta con la Repubblica Ceca e pareggiando contro la Russia e una Germania di ultratrentenni ...


Non soddisfatto delle figuracce, torna al Milan giusto il tempo di venire sbattuto fuori dalla Champions League da un Rosenborg qualunque e prendere sei pappine dalla Juventus a San Siro, rimediando il passivo più grande subito dal Milan in casa negli ultimi cinquant'anni (1-6).

Ritenendosi ancora un genio nonostante le prove che non fosse granché, ritorna a Parma, ma colleziona un paio di pareggi e sconfitte tante quante ne bastano per simulare un "esaurimento da stress" e dunque ritirarsi dalla carriera di allenatore.


Dunque sembra proprio che non ci sia stato nessun grande Milan... nessun grande allenatore ... Bensì un mediocre, disonesto dilettante (Sacchi non aveva mai giocato a calcio) che si è trovato per le mani uno squadrone ... Con il quale non ha neanche vinto tutto quello che poteva tranquillamente vincere ...

Tu non stai bene.
 
avrai anche ragione, ma stai diventando preoccupante...
 
Nonostante tutto lo ringrazierò sempre per le Champions vinte che altri si sognano :bow::bow::bow:
 
Disse apertamente che Skuravy era più forte di van Basten e chiese alla dirigenza rossonera di venderlo ... Secondo voi è un grande allenatore uno che fa questo?


Ad USA 94 non riesce a vincere neanche con l'EIRE e viene salvato da R. Baggio da una eliminazione vergognosa ad opera della Nigeria ...

Ad EURO 96 viene preso a sberle dalla Rep. Ceca, pareggia con una modesta germania e non riesce a convincere con la Russia ... Non passerà il girone ...


Un goal al Malines in oltre 200 minuti di gioco ...

Ma di cosa stiamo parlando?????????


La Nebbia di Belgrado ha fatto un mito che non esiste ... Fortuna, solo fortuna del dilettante ... Sacchi è solo un mediocre disonesto ...

Come Totti del resto. Senza il cucchiaio a Van der Saar ad euro 2000 sarebbe stato un Morfeo qualsiasi ...
 
Disse apertamente che Skuravy era più forte di van Basten e chiese alla dirigenza rossonera di venderlo ... Secondo voi è un grande allenatore uno che fa questo?


Ad USA 94 non riesce a vincere neanche con l'EIRE e viene salvato da R. Baggio da una eliminazione vergognosa ad opera della Nigeria ...

Ad EURO 96 viene preso a sberle dalla Rep. Ceca, pareggia con una modesta germania e non riesce a convincere con la Russia ... Non passerà il girone ...


Un goal al Malines in oltre 200 minuti di gioco ...

Ma di cosa stiamo parlando?????????


La Nebbia di Belgrado ha fatto un mito che non esiste ... Fortuna, solo fortuna del dilettante ... Sacchi è solo un mediocre disonesto ...

Come Totti del resto. Senza il cucchiaio a Van der Saar ad euro 2000 sarebbe stato un Morfeo qualsiasi ...

Sacchi e Totti: i Falsi storici più scandalosi del Calcio :D
Ovvero un po' di nebbia ed er cucchiaio :o
 
Disse apertamente che Skuravy era più forte di van Basten e chiese alla dirigenza rossonera di venderlo ... Secondo voi è un grande allenatore uno che fa questo?


Ad USA 94 non riesce a vincere neanche con l'EIRE e viene salvato da R. Baggio da una eliminazione vergognosa ad opera della Nigeria ...

Ad EURO 96 viene preso a sberle dalla Rep. Ceca, pareggia con una modesta germania e non riesce a convincere con la Russia ... Non passerà il girone ...


Un goal al Malines in oltre 200 minuti di gioco ...

Ma di cosa stiamo parlando?????????


La Nebbia di Belgrado ha fatto un mito che non esiste ... Fortuna, solo fortuna del dilettante ... Sacchi è solo un mediocre disonesto ...

Come Totti del resto. Senza il cucchiaio a Van der Saar ad euro 2000 sarebbe stato un Morfeo qualsiasi ...



Bene, hai espresso il tuo pensiero.
Continua in questo thread, evita di intervenire postando le stesse cose nel thread del Milan, gazie.


Andrea
 
Questo rosicatore folle non può essere che gobbo.
Io sono interista ma quella squadra me la ricordo avendola vista tante volte allo stadio e giocava un calcio fenomenale. Si deve essere onesti. Sacchi ha cambiato il calcio italiano. Poi il primo scudetto se lo e' venduto il Napoli lo sanno tutti, ma questo non cambia di una virgola il valore di quella squadra.
 
Tutti noi abbiamo sentito parlare di un allenatore di Fusignano che ha cambiato il mondo del calcio issando sul tetto del mondo un...

bevi di meno!!!!
Il Milan di sacchi è stata la bandiera italiana del calcio nel mondo
 
L'unica domanda seria che ha fatto è: perché questo fenomenale gioco si è visto solo 4 anni.

Tutto il resto è delirio puro :D
 
In definitiva , l’ormai arcinoto “cul de sac” :)
 
Su su ... Entra nel merito ...

Ammetti che il leggendario Milan di SAcchi è solo una pagliacciata gonfiata dai media, da Berlusconi ... Che col Milan ci ha fatto un ottimo serbatoio voti ...

Sacchi MEDIOCRE INCAPACE ...

Te lo ripeto un'altra volta :

Il Calcio moderno si data Avanti Sacchi e Dopo Sacchi, un pò come gli anni si datano Avanti Cristo e Dopo Cristo.

C'è anche una data precisa che fa da spartiacque : 25 Ottobre 1987, Verona-Milan 0-1 goal di Virdis.
In quella partita si capì che non eravamo al cospetto di un semplice profeta, ma del messia del calcio

E non sarai certo tu, novello Caifa, con le tue farneticazioni a farmi scegliere Barabba
 
L'unica domanda seria che ha fatto è: perché questo fenomenale gioco si è visto solo 4 anni.

Perchè eravamo al cospetto di un"maniaco", che curava tutto nei minimi dettagli, che martellava tutto l'ambiente come un martello pneumatico, che pretendeva da tutti i suoi collaboratori il 110% e da lui stessoil 200%.
Tutto questo porta ad un rapido "logorio" sia in chi lo circonda (ma in definitiva, i collaboratori si possono anche rimpiazzare) sia nel maestro, che invece non è sostituibile.
 
il milan di sacchi giocava un grande calcio anche se poteva vincere di più perchè aveva la rosa più forte del pianeta..la sua nazionale invece è stata una pietà..vero anche che non è stato sicuramente sfortunato..
 
Perchè eravamo al cospetto di un"maniaco", che curava tutto nei minimi dettagli, che martellava tutto l'ambiente come un martello pneumatico, che pretendeva da tutti i suoi collaboratori il 110% e da lui stessoil 200%.
Tutto questo porta ad un rapido "logorio" sia in chi lo circonda (ma in definitiva, i collaboratori si possono anche rimpiazzare) sia nel maestro, che invece non è sostituibile.

Per me a un certo punto tatticamente si riuscirono a prendere le contromisure, già il benfica di erikson a vienna ci era quasi riuscito, infatti vinceste uno a zero in una partita tutt'altro che spettacolare
 
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