I custodi della legge sabato hanno votato per la rivoluzione. Il 5 marzo 2016 resterà una data storica: il calcio introduce la moviola. Così ha deciso l’International Football Association Board che regola il gioco dal 1886, composta da otto membri: 4 della Fifa e gli altri delle federazioni inglese, gallese, scozzese e nordirlandese. Con la benedizione del nuovo presidente della Fifa Gianni Infantino, arrivato a Cardiff, in Galles, a bordo di un volo low cost ripudiando il jet privato tanto caro a Blatter, l’Ifab ha votato a maggioranza (servono 6 favorevoli) la sperimentazione per due anni, che prenderanno il via non oltre la stagione 2017/18, della riforma che si spera metta un freno alle discussioni, ma che certamente cambierà il calcio. Ora dovranno essere selezionate le Federazioni e i relativi campionati per la sperimentazione.
Video assistenza
La moviola si chiamerà ufficialmente «video assistenza» e sarà l’arbitro a decidere quando avvalersene, mai le squadre. Quattro i casi in cui potrà arrivare in soccorso del direttore di gara: gol dubbio, cartellini rossi, rigori e scambio di identità. Le «quattro categorie» elette sono quelle che potrebbero cambiare in modo determinante una partita. In Italia per le reti fantasma è già attiva la goal-line technology che farà il suo debutto ufficiale anche nelle coppe: prima nella finale di Europa League del 18 maggio, poi nella Champions League che si disputerà a San Siro il 28 maggio.
La sperimentazione
«Siamo nel 2016 e non possiamo più chiudere gli occhi. La tecnologia è un argomento da analizzare in modo molto serio», ha spiegato il neo presidente della Fifa Infantino. Ma se la goal-line technology è realtà da tempo, c’è necessità di partire con la «video assistenza» il prima possibile. Si sono già mosse le maggiori federazioni europee per portare avanti la sperimentazione e l’Italia, con Inghilterra e Germania, è in prima linea. La prossima serie A potrebbe a settembre diventare un campionato pilota, dopo aver introdotto l’occhio di falco e pure la tabella del recupero. Quest’anno la «video assistenza» ha mosso già i primi passi, con buoni risultati, in Olanda.
Passaggio all’indietro
Guidata dall’ex arbitro inglese David Elleray, forte di 1.780 partite disputate, la commissione che ha riscritto il calcio ha deciso anche di apportare cambiamenti a regole ormai vetuste. Il calcio d’inizio del match potrà essere giocato in ogni direzione (anche all’indietro), sarà permesso curare i giocatori in campo (oggi devono uscire e non può non tornare in mente il caso Mourinho-Carneiro) e agli arbitri sarà richiesto in genere molto più buon senso.
Fluidità e fuorigioco
Alla due giorni di Cardiff ha preso parte anche Pierluigi Collina, designatore della Uefa, guidata da venerdì da un nuovo segretario generale ad interim: il greco Theodore Theodoridis. Le nuove regole forse aiuteranno gli arbitri, ma di certo non dovranno in alcun modo interferire con la «fluidità del gioco». È questo il mantra ripetuto da tutti. «È cruciale vedere che tipo di impatto avranno sulla partita queste modifiche. Una delle peculiarità del calcio è che non ci si ferma mai, come invece accade in altri sport dove hai il tempo di guardare il monitor». Per questo è difficile che l’uso della moviola sia esteso al gol in fuorigioco che potrebbe aprire discussioni infinite. La tecnologia non potrà poi mai decidere se una spinta è da rigore o no. L’arbitro resterà una figura chiave.
Addio alla «tripla sanzione» per i falli in area
Tra le altre misure varate, l’addio alla «tripla punizione», ovvero espulsione, rigore e squalifica per un fallo in area su chiara occasione da gol. «Se il portiere o il difensore, nel cercare di prendere la palla effettua un contrasto in modo corretto ma fa fallo, non ci sarà nessuna espulsione ma solo un giallo - ha annunciato il presidente della Fifa, Gianni Infantino - In tutti gli altri casi, come il gioco violento o un gol negato, ci sarà il cartellino rosso. Questa norma entrerà in vigore dall’1 giugno, in tempo per gli Europei e la Coppa America del Centenario».