Libretto postale inutilizzato : meglio chiuderlo ?

Coralyne

Nuovo Utente
Registrato
19/5/15
Messaggi
5.320
Punti reazioni
1.627
Salve,
ho un vecchio libretto postale che non uso piu' (con carta prelievi annessa)..secondo voi lo posso lasciare semplicemente a zero o sarebbe meglio chiuderlo ?
 
Mi sono proprio informato in questi giorni riguardo i costi relativi all'imposta di bollo se ti può interessare. Se non accantoni (supersmart o buoni) nell'anno non hai imposta di bollo. Dunque se lo lasci a zero non incorri in nessun costo. Costo di chiusura del libretto 0€.

Sul da farsi, non saprei.. anche io ho 2 smart ma non so se chiuderli. Se non ci sono costi, non ho furia.
 
Non ci sono costi,anzi io ho chiuso un libretto che non usavo da più di 5 anni e mi hanno accreditato anche degli interessi (poca roba in quanto sul libretto c’era un saldo di 4€ e spiccioli)
Io l’ho chiuso perché non mi serviva ma ,come si evince da quanto ho scritto,tenerlo aperto pone un solo problema : ricordarsi di averlo se si compila lo ISEE,anche se è a 0
 
Fino a qualche anno fa se si voleva chiudere il libretto e c'era un saldo positivo, bisognava tornare una seconda volta per completare l'operazione. Se avete intenzione di chiuderlo lasciatelo a zero. Lasciarlo a zero è però una operazione facile solo se il libretto è collegato a un cc bancoposta o a una postepay.
 
Nemmeno per pochi spicci (3-4 euro di saldo) si paga il bollo ?...
 
No ,sotto i 5000€ puoi stare tranquilla
 

Allegati

  • FC85F2A8-BB83-4EE7-8E88-F50B4E2B4C68.jpg
    FC85F2A8-BB83-4EE7-8E88-F50B4E2B4C68.jpg
    116,1 KB · Visite: 48
Anche io ne ho uno con pochi euro e non lo chiudo tanto non paghi niente di bollo. E' più il fastidio di fare la fila alla posta.. Se ti serve l'attestazione per l'ISEE si può richiedere on line dal sito delle Poste.
 
Se sono trascorsi 10 anni finiscono tra i dormienti, ma leggendo qua Libretti di risparmio postale, elenco depositi dormienti il saldo deve essere superiore a 100 euro.

Non che mi interessi il cent che ho di saldo, ma sotto i 100 euro NON diventa dormiente o che cosa??:confused:

In realtà 16 anni fa dovendomi comprare casa dovevo ritirare tutto il saldo, circa 16K euro (prenotato una settimana prima), e chiudere il libretto, alchè il direttore della filiale il giorno del ritiro della somma aveva rotto i maroni dicendomi di non chiuderlo, sembrava quasi che scucisse i soldi di tasca sua.

Gli risposi parecchio infastidito che avevo tutto il diritto di fare come meglio credevo ma che per farlo "contento" NON lo avrei chiuso lasciando 1 cent di saldo.

Da allora, visto che non avrei avuto spese, l'ho lasciato così.
 
Ultima modifica:
Proprio qualche giorno fa ho provato a chiudere il mio libretto, fermo da anni con forse 1-2 € dentro, ecco come è andata:

1) Primo tentativo, nell'ufficetto postale del mio paesino, dove c'è un operatore che definire flemmatico è poco, ma non voglio essere offensivo: dopo quasi 40 minuti ad aspettare fuori, perché il posto è un buco e dentro c'erano già 2 coniugi che sembrava stessero sbancando le poste, da tanti via vai e firma qua e firma là che l'addetto faceva fare loro, si accorgono della mia presenza spazientita: era quasi l'ora di chiusura e l'addetto dice qualcosa alla moglie della coppia, lei viene fuori e mi dice: "eh... sarà una cosa lunga...", io: "ah, perché già non lo è stata abbastanza! Cosa vorrebbe dire, che poi l'addetto chiude l'ufficio e se ne va?", lei rientra, confabula con l'addetto e mi riferisce "No no, tiene aperto, ma non sa quanto ancora ci vorrà...". Fra me e me li ho mandati tutti a c@gare e me ne sono andato.

2) Secondo tentativo, nell'ufficio postale del capoluogo di provincia, dopo aver appurato sul sito che non è più come una volta, che era assolutamente necessario farlo presso l'ufficio di radicamento del libretto: prenoto online il ticket, mi presento qualche minuto prima ed ovviamente quella volta che prenoti NON c'è la coda e scopro che mi passano davanti tutti quelli che arrivano dopo, in quanto il numero della prenotazione viene chiamato solo dal minuto esatto della prenotazione stessa in avanti. Il classico italiota arriverebbe in posta e, anche se ha la prenotazione, si prenderebbe comunque il biglietto e si presenterebbe con il primo dei due che chiamano... io preferisco non fare il furbo ed attenermi alle regole. Attendo pazientemente il mio turno, vado allo sportello e l'addetta comincia a dirmi che se voglio chiuderlo devo metterci dentro qualche soldo... almeno 35€... lì per lì non capisco, poi mi sovviene la questione dell'eventuale bollo. Le garantisco che è praticamente a zero da anni ed è banale verificarlo, quindi NON può esserci alcun bollo, anche perché non ho altro in posta, magari di cointestato. Lei dice che "a volte glielo lasciano fare lo stesso" e quindi prova... mi chiede carta di identità e codice fiscale... e qui è colpa mia: non avevo lo stramaledetto CF perché il giorno prima ero stato a donare il sangue e l'avevo lasciato nel tesserino AVIS... me ne esco con la coda tra le gambe e di nuovo un nulla di fatto...

3) Terzo tentativo, stesso ufficio postale del capoluogo, ma mi presento praticamente all'ora della prenotazione: attendo 2-3 minuti e mi chiama l'addetta... purtroppo non è la stessa dell'altra volta, ma una che già dalla faccia mi puzza di rompic@glioni e alla richiesta di chiusura comincia a romper le balle col fatto che non è l'ufficio di radicamento. Le dico che non mi risulta che ci siano problemi a farlo in qualunque ufficio, lei conferma e mi chiede perché voglia chiuderlo, perché se anche è praticamente a zero, lo potrei lasciare aperto. Le dico che è vero, ma che non me ne faccio niente e mi rompe le balle avere le righe inutili sulla DSU dell'ISEE, lei mi dice che la comunicazione ormai è automatica e il CAF se la ritrova. Le dico che lo so bene, dato che me la faccio io, ma mi scoccia lo stesso... così si convince e si mette a trafficare. Subito mi dice anche lei che occorrerà metterci dei soldi, aridaje la questione del bollo... addirittura 50€ secondo questa. Poco male mi dico, me li renderanno col bonifico di chiusura, così non faccio una piega e le dico ok. Mi chiede i documenti, 'stavolta ho tutto e glieli porgo. Nel frattempo guarda uno lì vicino che aveva finito di compilare un bollettino e mi dice di attendere che "finisce il signore che ha solo un bollettino". Pazientemente mi faccio da parte e maledisco tutti quelli che nel 2021 vanno ancora in posta a pagare i bollettini.
Ovviamente non è questione di qualche minuto, ma riescono a rendere lunga anche un'operazione del genere, anche perché la gente non si degna mai di sbrigarsi, ma si fa bellamente i ***** propri e chiede tutto ciò che gli viene in mente. Nel frattempo con la coda dell'orecchio comincio a sentire altri operatori che parlano di "procedura bloccata in tutta Italia" ed ho il sentore che anche 'stavolta me ne uscirò senza aver combinato nulla ed avendo solo perso del tempo.
Infatti quando finalmente quello del bollettino ha deciso di togliersi dai maroni, ritorno allo sportello... l'addetta prende i miei documenti... si fa qualche giro qua e là... torna al posto... si rialza a sgranchirsi un altro po' le gambe per parlare con chissà chi... torna al terminale... traffica un altro po' e mi dice: "Come avrà sentito, abbiamo tutti la procedura bloccata blablabla... credevo che la chiusura si riuscisse a fare, invece è bloccata anche questa".
Al che riprendo le mie cose, decido che mi terrò aperto 'sto stramaledetto libretto (e quello della moglie che è nella stessa situazione) e amen.

In definitiva: se tenerlo aperto non costa nulla, lasciatelo così: ho avuto solo la conferma che recarsi presso le poste, che sia per spedire un pacco, che sia per ritirare la stramaledetta raccomandata che ogni tanti quei c@xxoni di postini non provano nemmeno a consegnare o che sia per chiudere uno stupido libretto, non vale proprio la pena.

Ogni volta che ho a che fare con sportelli postali (o anche bancari, cambia poco: anche riguardo a quelli ho solo pessime esperienze passate) ringrazio l'esistenza delle banche online.
 
Proprio qualche giorno fa ho provato a chiudere il mio libretto, fermo da anni con forse 1-2 € dentro, ecco come è andata:

1) Primo tentativo, nell'ufficetto postale del mio paesino, dove c'è un operatore che definire flemmatico è poco, ma non voglio essere offensivo: dopo quasi 40 minuti ad aspettare fuori, perché il posto è un buco e dentro c'erano già 2 coniugi che sembrava stessero sbancando le poste, da tanti via vai e firma qua e firma là che l'addetto faceva fare loro, si accorgono della mia presenza spazientita: era quasi l'ora di chiusura e l'addetto dice qualcosa alla moglie della coppia, lei viene fuori e mi dice: "eh... sarà una cosa lunga...", io: "ah, perché già non lo è stata abbastanza! Cosa vorrebbe dire, che poi l'addetto chiude l'ufficio e se ne va?", lei rientra, confabula con l'addetto e mi riferisce "No no, tiene aperto, ma non sa quanto ancora ci vorrà...". Fra me e me li ho mandati tutti a c@gare e me ne sono andato.

2) Secondo tentativo, nell'ufficio postale del capoluogo di provincia, dopo aver appurato sul sito che non è più come una volta, che era assolutamente necessario farlo presso l'ufficio di radicamento del libretto: prenoto online il ticket, mi presento qualche minuto prima ed ovviamente quella volta che prenoti NON c'è la coda e scopro che mi passano davanti tutti quelli che arrivano dopo, in quanto il numero della prenotazione viene chiamato solo dal minuto esatto della prenotazione stessa in avanti. Il classico italiota arriverebbe in posta e, anche se ha la prenotazione, si prenderebbe comunque il biglietto e si presenterebbe con il primo dei due che chiamano... io preferisco non fare il furbo ed attenermi alle regole. Attendo pazientemente il mio turno, vado allo sportello e l'addetta comincia a dirmi che se voglio chiuderlo devo metterci dentro qualche soldo... almeno 35€... lì per lì non capisco, poi mi sovviene la questione dell'eventuale bollo. Le garantisco che è praticamente a zero da anni ed è banale verificarlo, quindi NON può esserci alcun bollo, anche perché non ho altro in posta, magari di cointestato. Lei dice che "a volte glielo lasciano fare lo stesso" e quindi prova... mi chiede carta di identità e codice fiscale... e qui è colpa mia: non avevo lo stramaledetto CF perché il giorno prima ero stato a donare il sangue e l'avevo lasciato nel tesserino AVIS... me ne esco con la coda tra le gambe e di nuovo un nulla di fatto...

3) Terzo tentativo, stesso ufficio postale del capoluogo, ma mi presento praticamente all'ora della prenotazione: attendo 2-3 minuti e mi chiama l'addetta... purtroppo non è la stessa dell'altra volta, ma una che già dalla faccia mi puzza di rompic@glioni e alla richiesta di chiusura comincia a romper le balle col fatto che non è l'ufficio di radicamento. Le dico che non mi risulta che ci siano problemi a farlo in qualunque ufficio, lei conferma e mi chiede perché voglia chiuderlo, perché se anche è praticamente a zero, lo potrei lasciare aperto. Le dico che è vero, ma che non me ne faccio niente e mi rompe le balle avere le righe inutili sulla DSU dell'ISEE, lei mi dice che la comunicazione ormai è automatica e il CAF se la ritrova. Le dico che lo so bene, dato che me la faccio io, ma mi scoccia lo stesso... così si convince e si mette a trafficare. Subito mi dice anche lei che occorrerà metterci dei soldi, aridaje la questione del bollo... addirittura 50€ secondo questa. Poco male mi dico, me li renderanno col bonifico di chiusura, così non faccio una piega e le dico ok. Mi chiede i documenti, 'stavolta ho tutto e glieli porgo. Nel frattempo guarda uno lì vicino che aveva finito di compilare un bollettino e mi dice di attendere che "finisce il signore che ha solo un bollettino". Pazientemente mi faccio da parte e maledisco tutti quelli che nel 2021 vanno ancora in posta a pagare i bollettini.
Ovviamente non è questione di qualche minuto, ma riescono a rendere lunga anche un'operazione del genere, anche perché la gente non si degna mai di sbrigarsi, ma si fa bellamente i ***** propri e chiede tutto ciò che gli viene in mente. Nel frattempo con la coda dell'orecchio comincio a sentire altri operatori che parlano di "procedura bloccata in tutta Italia" ed ho il sentore che anche 'stavolta me ne uscirò senza aver combinato nulla ed avendo solo perso del tempo.
Infatti quando finalmente quello del bollettino ha deciso di togliersi dai maroni, ritorno allo sportello... l'addetta prende i miei documenti... si fa qualche giro qua e là... torna al posto... si rialza a sgranchirsi un altro po' le gambe per parlare con chissà chi... torna al terminale... traffica un altro po' e mi dice: "Come avrà sentito, abbiamo tutti la procedura bloccata blablabla... credevo che la chiusura si riuscisse a fare, invece è bloccata anche questa".
Al che riprendo le mie cose, decido che mi terrò aperto 'sto stramaledetto libretto (e quello della moglie che è nella stessa situazione) e amen.

In definitiva: se tenerlo aperto non costa nulla, lasciatelo così: ho avuto solo la conferma che recarsi presso le poste, che sia per spedire un pacco, che sia per ritirare la stramaledetta raccomandata che ogni tanti quei c@xxoni di postini non provano nemmeno a consegnare o che sia per chiudere uno stupido libretto, non vale proprio la pena.

Ogni volta che ho a che fare con sportelli postali (o anche bancari, cambia poco: anche riguardo a quelli ho solo pessime esperienze passate) ringrazio l'esistenza delle banche online.

Mi dispiace che hai perso un sacco di tempo e grazie per l'info io volevo chiuderlo ma non perdere tutto questo tempo poi si sa le poste sono le poste e nessuno le supera in disservizi vari
 
Buona parte dell'inefficienza di Poste Italiane è dovuto dal fatto che la maggior parte delle persone al front office (e non solo) hanno difficoltà ad usare i nuovi strumenti tecnologici e digitali che altre banche (per lo più online adottano). E questo può andar bene quando ti trovi davanti un pensionato ma disincentivi le nuove generazioni.
 
Proprio qualche giorno fa ho provato a chiudere il mio libretto, fermo da anni con forse 1-2 € dentro, ecco come è andata:
Hai tutta la mia solidarietà.
Ignoranza e lentezza di molti sportellisti nonchè le file kilometriche e la gente che se la prende comoda per fare qualsiasi operazione fanno spesso girare i maroni pure a me.

Non ho mai provato con la prenotazione elettronica ma a sentire alcuni conoscenti devi superare la fila, entrare, beccarti i vaffa della fila che pensa che la scavalchi e dire allo sportellista che hai la prenotazione. Loro a quanto pare NON ti chiamano come nel tuo caso.
 
Personalmente non ho avuto problemi : ho fatto tutto in 20 minuti ma ho fatto altri 20 minuti di fila perché non ho usato la prenotazione online ; purtroppo ogni UF fa storia a se e io ho trovato un dipendente che sapeva come si faceva e lavorava con diligenza
Io ho chiuso il libretto anche perché preferirei non avere più nulla a che fare con le Poste
 
Fino a qualche anno fa se si voleva chiudere il libretto e c'era un saldo positivo, bisognava tornare una seconda volta per completare l'operazione. Se avete intenzione di chiuderlo lasciatelo a zero. Lasciarlo a zero è però una operazione facile solo se il libretto è collegato a un cc bancoposta o a una postepay.

E, perché?
Se è un libretto Smart, basta collegarlo ad un IBAN,(bancario o altro), fare bonifico (che in molti casi se fatto online è a costo zero), d'importo tale da arrivare almeno a 10€ "tondi" e, una volta accreditati sullo Smart, recarsi ad un POSTAMAT e fare il prelievo dei 10€, così da lasciarlo a Zero.
A questo punto si chiude.
 
Hai tutta la mia solidarietà.
Ignoranza e lentezza di molti sportellisti nonchè le file kilometriche e la gente che se la prende comoda per fare qualsiasi operazione fanno spesso girare i maroni pure a me.

Non ho mai provato con la prenotazione elettronica ma a sentire alcuni conoscenti devi superare la fila, entrare, beccarti i vaffa della fila che pensa che la scavalchi e dire allo sportellista che hai la prenotazione. Loro a quanto pare NON ti chiamano come nel tuo caso.

Tenete presente che di recente anche con la prenotazione fatta da app o comunque da casa, bisogna passare il QR sotto al totem posto generalmente all'entrata dell'ufficio postale (il totem è lo stesso dal quale si prende il numerello).
A questo punto si aspetta il proprio turno di chiamata, può capitare di vedersi slittare di una decina di muniti la chiamata, ma questo perché il cliente precedente ha avuto necessità di più tempo.

Circa cosa pensa "la fila" .... fatti loro !! se imparassero ad usare sta roba, la userebbero anche loro; diverso è il discorso del furbetto che "millanta" la prenotazione; dico millanta perchè magari è prenotato ma per la consulenza e non per le operazioni di sportello, ma una volta dentro l'ufficio fa entrambe le cose : situazione questa da me personalmente vista presso l'UP di Napoli in galleria Umberto, dove spesso la fila si deve fare fuori dall'UP !!!
 
E, perché?
Se è un libretto Smart, basta collegarlo ad un IBAN,(bancario o altro), fare bonifico (che in molti casi se fatto online è a costo zero), d'importo tale da arrivare almeno a 10€ "tondi" e, una volta accreditati sullo Smart, recarsi ad un POSTAMAT e fare il prelievo dei 10€, così da lasciarlo a Zero.
A questo punto si chiude.

a memoria si puoi collegare al libretto Smart un cc, ma il libretto può SOLO ricevere un bonifico!
e ammesso ( e non c,,,,,,) che non sia cossi, non ho capito la storia dei 10 euro, ovvero perchè non bonificare tutto :)
 
Proprio qualche giorno fa ho provato a chiudere il mio libretto, fermo da anni con forse 1-2 € dentro, ecco come è andata ......

Ti capisco, io nel mese di settembre ho dovuto aiutare un vecchio amico (forse dovrei dire un amico anziano) :D il quale mi chiese appunto la cortesia di assisterlo nel chiudere un libretto Smart.
Premesso che lo lasciai a Zero Euro con la procedura che ho brevemente descritto nel mio #17, prenoto da app presso un UP posto vicino casa mia, ma anche perché era l'unico che mi permetteva di prenotare. Infatti andiamo e, scopriamo che quell'UP era chiuso per dei lavori e che riapriva la settimana successiva : Dico, ma a mettere un avviso sul portale o (meglio) bloccarne la prenotazione è chiedere troppo?
Fatto sta che ci rechiamo ad altro UP, per fortuna essendo verso il 18/19 del mese, c'era poca gente, anzi preso il numerello, ci chiamano subito; e stavolta la fortuna ci ha veramente assistito perché l'addetto "titolare" di quel servizio era il classico "Ciuccio Presuntuoso" (aka libretto e distintivo ...... de stokazz), che inizia col pontificare sul perché non ci siamo direttamente recati all'UP di radicamento che è posto nella stessa città ecc... ma, nel sentirsi rispondere : vabbuò mo stamo quà e lo vogliamo chiudere quà, lui si blocca e, per nostra fortuna, interviene il suo collega della postazione affianco (addetto alla vendita di francobolli o roba del genere), il quale dimostrava di sapere cosa faceva, solo che ad ogni passaggio confabulava con l'altro.
Finalmente dopo una 20ina di minuti risolviamo il tutto e ci viene spiegato il perchè del confabulamento : quel dipendente era temporaneamente dislocato presso quell'UP perché lui era in "forza organica" proprio a quell'UP che avevamo trovato chiuso!!!

Circa la tua questione con il Cod Fis, a me l'anno scorso per richiedere lo SPID, una "bipede" me l'ha fatta peggio : dietro sua richiesta (allo sportello), consegno tessera sanitaria e quella che credo sia assimilabile alla CNS (insomma una "variante" della CIe, che uso a lavoro per apporre la firma digitale e che "guarda caso" contiene anche il cod. fis.);
la "bipede" guarda sta card, poi la tessera sanitaria e mi fa " lei ha il cod. fis. scaduto !! capisco che quest'altro documento lo contiene (il cod. fis.) ma io non conosco questo documento, quindi lo SPID non glielo posso attivare fintanto lei non si reca all'AdE e mi porta anche solo il suo nuovo cod.fis. anche provvisorio".
Nel sentirmi dire tutto questo, ed avendo immediatamente capito che avevo di fronte una "bipede", presi le mie plastiche ed andai presso altro UP dove presentando la stessa identica tessera sanitaria (scaduta) e stavolta la patente di guida, ottenni lo SPID.

In tutto questo c'è una considerazione da fare : chi è titolare di un qualsivoglia prodotto postale, deve già aver fornito tra i diversi documenti, anche il cod. fis.; ora mi chiedo, una volta che ti fornisco un documento d'identità cos,ì da riconoscermi/identificarmi, perché il cod.fis. non lo cerchi tra i miei dati che tu Poste già hai e custodisci?
 
Indietro