Come parcheggiare liquidità in valuta non EUR

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Un quesito.
Faccio riferimento all'obbligo del contribuente di verificare se, sommando il saldo di tutti i conti correnti in valuta (multicurrency), la giacenza complessiva ecceda il limite dei vecchi cento milioni di lire per almeno sette giorni consecutivi (pari a 51.645,69 euro).

Per evitare di superare questa soglia, che strumenti vi sono per parcheggiare eventuale liquidità eccedente in valuta?
I fondi monetari o ETF in valuta collocati in Italia, operano tutti la conversione in EUR. Quindi non sono una soluzione.
Altre soluzioni?

Grazie
 
Un quesito.
Faccio riferimento all'obbligo del contribuente di verificare se, sommando il saldo di tutti i conti correnti in valuta (multicurrency), la giacenza complessiva ecceda il limite dei vecchi cento milioni di lire per almeno sette giorni consecutivi (pari a 51.645,69 euro).

Per evitare di superare questa soglia, che strumenti vi sono per parcheggiare eventuale liquidità eccedente in valuta?
I fondi monetari o ETF in valuta collocati in Italia, operano tutti la conversione in EUR. Quindi non sono una soluzione.
Altre soluzioni?

Grazie

Fino a una decina di anni fa come parcheggio di franchi svizzeri e dollari statunitensi utilizzavo i monetari sicav della PICTET, ma trovo molto più pratico e comodo parcheggiare in obbligazioni AAA
 
Fino a una decina di anni fa come parcheggio di franchi svizzeri e dollari statunitensi utilizzavo i monetari sicav della PICTET, ma trovo molto più pratico e comodo parcheggiare in obbligazioni AAA

Grazie per la risposta. Ma i monetari in valuta collocati in Italia, non hanno il NAV in EUR? Quindi fanno sempre una conversione USD/EUR in acquisto e EUR/USD in vendita, con conseguenti oscillazioni possibili (in su, ma anche in giù).

Ho pensato anche io all'acquisto di obbligazioni tripla A, ma dovrebbero essere tutte a breve scadenza (max 1 anno) per evitare oscillazioni più ampie di prezzo.

Infine, la liquidità mi serve per poter entrare nell'azionario nei momenti di ribasso. Pertanto lo strumento "di parcheggio" non dovrebbe scendere con il mercato.

Bel problema ho posto.
 
Grazie per la risposta. Ma i monetari in valuta collocati in Italia, non hanno il NAV in EUR? Quindi fanno sempre una conversione USD/EUR in acquisto e EUR/USD in vendita, con conseguenti oscillazioni possibili (in su, ma anche in giù).

Ho pensato anche io all'acquisto di obbligazioni tripla A, ma dovrebbero essere tutte a breve scadenza (max 1 anno) per evitare oscillazioni più ampie di prezzo.

Infine, la liquidità mi serve per poter entrare nell'azionario nei momenti di ribasso. Pertanto lo strumento "di parcheggio" non dovrebbe scendere con il mercato.

Bel problema ho posto.

Si certo occorre stare corti con le scadenze e soprattutto selezionare quelle più liquide con spread ridotti......comunque con i tassi attuali è un parcheggio a "pagamento"
 
Ma cosa succede se si supera la soglia indicata ?
Se è solo un problema di imposizione fiscale la si accetta se questi fondi sono destinati a rimanere liquidi per operare sul mercato ; io non ho un conto in valuta ma come te mi piace tenermi le “mani libere” ovvero mantenere delle somme per poter entrare nel mercato quando lo ritengo opportuno quindi faccio dei vincoli immediatamente svincolabili (con la banca con cui faccio trading) che offrono comunque un tasso di interesse superiore al bollo in modo da non vedere intaccato il capitale
 
Il problema maggiore per quanto mi riguarda, è il fatto che bisogna calcolare autonomamente le eventuali plusvalenze da inserire nel quadro RT della dichiarazione dei redditi in quanto la banca in questo caso non è sostituto d'imposta
 
Ma cosa succede se si supera la soglia indicata ?
Se è solo un problema di imposizione fiscale la si accetta se questi fondi sono destinati a rimanere liquidi per operare sul mercato ; io non ho un conto in valuta ma come te mi piace tenermi le “mani libere” ovvero mantenere delle somme per poter entrare nel mercato quando lo ritengo opportuno quindi faccio dei vincoli immediatamente svincolabili (con la banca con cui faccio trading) che offrono comunque un tasso di interesse superiore al bollo in modo da non vedere intaccato il capitale

Succede che se superi quella soglia, devi calcolare plus o minus derivanti dalla cessione di valute, inserirle nella dichiarazione dei redditi con la conseguente tassazione.
 
Succede che se superi quella soglia, devi calcolare plus o minus derivanti dalla cessione di valute, inserirle nella dichiarazione dei redditi con la conseguente tassazione.

Mi piacerebbe sapere esempio pratico.
Mi trovo ( sempre per esempio) 60000€ sul c/c ( di cui vado a pagare la normale tassa di bollo).
Oggi decido di versare 30000 € sul multicurrent in valuta usd e tengo tutto fermo per 10gg.
Alla fine decido di riversare i 30000 nominali in perdita od in guadagno di nuovo sul c/c in € e sono costretto a dichiarazione dei redditi?
Anche nel caso di Minus? E se sono in amministrazione controllata, come faccio a recuperare le Minus? Stesso discorso in plus? Pago la tassazione avendo Minus da recuperare? ...:mmmm:

P.s. sono ignorante, ma mi piace avere conoscenza.
 
Mi piacerebbe sapere esempio pratico.
Mi trovo ( sempre per esempio) 60000€ sul c/c ( di cui vado a pagare la normale tassa di bollo).
Oggi decido di versare 30000 € sul multicurrent in valuta usd e tengo tutto fermo per 10gg.
Alla fine decido di riversare i 30000 nominali in perdita od in guadagno di nuovo sul c/c in € e sono costretto a dichiarazione dei redditi?
Anche nel caso di Minus? E se sono in amministrazione controllata, come faccio a recuperare le Minus? Stesso discorso in plus? Pago la tassazione avendo Minus da recuperare? ...:mmmm:

P.s. sono ignorante, ma mi piace avere conoscenza.

:rolleyes:
 
Mi piacerebbe sapere esempio pratico.
Mi trovo ( sempre per esempio) 60000€ sul c/c ( di cui vado a pagare la normale tassa di bollo).
Oggi decido di versare 30000 € sul multicurrent in valuta usd e tengo tutto fermo per 10gg.
Alla fine decido di riversare i 30000 nominali in perdita od in guadagno di nuovo sul c/c in € e sono costretto a dichiarazione dei redditi?
Anche nel caso di Minus? E se sono in amministrazione controllata, come faccio a recuperare le Minus? Stesso discorso in plus? Pago la tassazione avendo Minus da recuperare? ...:mmmm:

P.s. sono ignorante, ma mi piace avere conoscenza.

Francamente per non avere di questi problemi ho sempre evitato di lasciare sul multicurrency somme superiori la soglia dei 50.000 euro di controvalore (per intestatario) oltre i sette giorni,quindi non so esattamente come si calcolano le imposte da pagare, immagino che bisogna calcolare le plus e minus dell'anno derivate dal cambio valute e dichiarare l'eventuale guadagno

p.s. sono ignorante anch'io :cincin:
 
Francamente per non avere di questi problemi ho sempre evitato di lasciare sul multicurrency somme superiori la soglia dei 50.000 euro di controvalore (per intestatario) oltre i sette giorni,quindi non so esattamente come si calcolano le imposte da pagare, immagino che bisogna calcolare le plus e minus dell'anno derivate dal cambio valute e dichiarare l'eventuale guadagno

p.s. sono ignorante anch'io :cincin:

Ciao amico di corso in formazione ;)
I 51000 valgono solo come multicurrent in valuta oppure fa anche cumulo con c/c in euro.
Per esempio voglio comprare 20000 usd in multicurrent e li tengo per 15 GG e vendo poi in plus, avendo 50000 € in c/c ,ai fini di tassazione come si ci comporta?
Chiaramente mi troverò con piu' di 70000 € sul c/c in euro.
Stesso discorso con le Minus.
 
Ciao amico di corso in formazione ;)
I 51000 valgono solo come multicurrent in valuta oppure fa anche cumulo con c/c in euro.
Per esempio voglio comprare 20000 usd in multicurrent e li tengo per 15 GG e vendo poi in plus, avendo 50000 € in c/c ,ai fini di tassazione come si ci comporta?
Chiaramente mi troverò con piu' di 70000 € sul c/c in euro.
Stesso discorso con le Minus.

La tassazione riguarda tutti i conti in valuta (quindi esclusi quelli in euro) se nell'anno solare la giacenza complessiva sia superiore a 51.645,69 euro per 7 giornate lavorative consecutive......e fino a qui ci siamo, quello che non so dirti è quale cambio bisogna utilizzare per il calcolo :mmmm:
se qualcuno ci può illuminare :bow:
 
La tassazione riguarda tutti i conti in valuta (quindi esclusi quelli in euro) se nell'anno solare la giacenza complessiva sia superiore a 51.645,69 euro per 7 giornate lavorative consecutive......e fino a qui ci siamo, quello che non so dirti è quale cambio bisogna utilizzare per il calcolo :mmmm:
se qualcuno ci può illuminare :bow:

Trovato qualcosa interessante:yes:



Multicurrency
Secondo quanto stabilito dalla normativa vigente (DPR 22-12-1986 n.917 art 67, comma 1 lett. c-ter e comma 1-ter), la tassazione delle plusvalenze realizzate a fronte di operazioni in valuta è dovuta solo a condizione che, nell’anno solare, la giacenza complessiva di tutti i depositi e conti correnti in valuta intrattenuti sia superiore a 51.645,69 euro per almeno 7 giorni lavorativi continui, utilizzando per il calcolo della giacenza il cambio vigente all'inizio dell’anno in cui si verifica il presupposto di tassazione (circolare ministeriale n. 165 del 24.6.1998 paragrafo 2.2.3.).

Per il calcolo della giacenza complessiva devono essere sommati tutti i controvalori dei depositi e conti intrattenuti anche di valute diverse. Esempio: una posizione in sterline per un controvalore di 30.000 euro e una posizione in dollari usa per un controvalore di 40.000 euro formano una posizione complessiva di 70.000 euro. L’importo, superiore alla soglia stabilita di 51.645,69 euro di controvalore, se tenuto in giacenza per almeno 7 giorni lavorativi consecutivi, attiva la condizione prevista dalla Legge

Nel calcolo della giacenza complessiva bisogna considerare tutti i rapporti in divisa accesi dallo stesso intestatario anche se intrattenuti presso intermediari diversi. La normativa pone in carico al Cliente pertanto la verifica del raggiungimento di tale condizione e l'onere di riportare nella dichiarazione dei redditi le eventuali plusvalenze realizzate.

Nota Bene= Non è ammessa, per tale tipologia di operazioni, la possibilità di compensare le plusvalenze/minusvalenze in regime del risparmio amministrato.

Sono da portare in dichiarazione tutte le operazioni effettuate nell'anno solare, anche se precedenti alla data di superamento della soglia.

La base imponibile per il calcolo è pari alla differenza tra il corrispettivo realizzato dalla cessione ed il costo di acquisto della valuta. Il costo di acquisto della valuta è rappresentato dal cambio storico calcolato sulla base del criterio "Lifo" tale costo deve essere documentato.

Qualora non sia possibile determinare il costo di acquisto per mancanza di documentazione, per il calcolo si deve far riferimento al minore dei cambi mensili determinati con decreto del Ministero delle Finanze nel periodo d’imposta in cui la plusvalenza è stata conseguita.

Agli effetti dell’applicazione del criterio "Lifo" si considerano cedute per prime le valute acquisite in data più recente come da esempio qui riportato:

• 04/1/2010 acquisto USD 20.000 cambio 1,44; controvalore acquisto in euro 13.889,00;
• 11/1/2010 acquisto USD 60.000 cambio 1,42; controvalore acquisto in euro 42.254,00;
• 22/1/2010 vendita USD 70.000 cambio 1,38 controvalore vendita in euro 50.725,00.

Plusvalenza realizzata:
• 1.225,00 euro su 60.000 euro operazione dell’11/1: differenza tra costo di acquisto di 42.254,00 (60.000/1,42) euro e controvalore di vendita in euro 43.479 euro (60.000/1,38);
• 302,00 euro su 10.000 Usd dei 20.000 acquistati in data 4/1: differenza tra costo di acquisto pari a 6.945 euro (10.000/1,44) e controvalore di vendita in euro pari a 7.247,00 (10.000/1,38).

Tenuto conto che il Cliente ha mantenuto una giacenza di 80.000 USD, pari a 56.143 euro, dal giorno 11/01/2010 al giorno 22/01/2010 (pari a 9 giorni lavorativi consecutivi), in dichiarazione dovrà inserire la plusvalenza realizzata di euro 1.527,00 da tassare come redditi diversi, attualmente.

Se invece dal calcolo delle operazioni con il criterio "Lifo" dovesse realizzarsi una minusvalenza, anch’essa può essere portata in dichiarazione a scomputo di redditi di uguale natura, per l’anno in cui è maturata e per i quattro anni successivi.

In pratica se il Cliente supera la soglia di giacenza prevista per sette giorni lavorativi consecutivi deve portare in dichiarazione la plusvalenza o la minusvalenza realizzata su tutte le operazioni effettuate nell’anno solare di riferimento della dichiarazione; se invece non ha superato la soglia prevista non deve dichiarare la plusvalenza e di contro non può utilizzare le eventuali minusvalenze realizzate


Nel corso del mese di marzo, qualora il Cliente abbia superato la soglia di giacenza prevista per sette giorni consecutivi lavorativi, la Banca provvede ad inviare una certificazione con il dettaglio di tutte le operazioni di uscita di valuta effettuate nell’anno solare precedente.
 
OK! ora è chiaro.......serve un commercialista :D
 
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