Franceschiello
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Il bollettino di Poste italiane, data la massiva diffusione, anche online, di intermediari dell'istituto, ha perso la scomodità che lo caratterizzava, dovuta alla necessità di recarsi presso gli sportelli ed effettuare lunghe file. Inoltre con la dotazione dei bollettini premarcati TD896 (i più diffusi essendo quelli legati alla fatturazione periodica) di codici leggibili da dispositivi a lettura ottica è stato anche superato il margine di errore che caratterizzava questo strumento di pagamento che, se non aggiornato in tal modo, rischiava di cadere in desuetudine e di subire la concorrenza del bollettino interbancario "freccia" e dei bollettini MAv e RAv puri.
Il bollettino rimane a mio avviso uno strumento poco conveniente sia per chi incassa (che riceve gli accrediti in ritardo e con data valuta non certa e inoltre paga per il servizio di accredito; inoltre se il pagatore usa un bollettino TD123 o TD451 l'operazione non viene automaticamente all'ordinante/debitore e dunque il beneficiario deve occuparsi della registrazione manuale degli incassi effettuati in questo modo, mentre per i bollettini TD896 e TD674 riceve periodicamente da Poste italiane dei reports, come flussi telematici o su supporti informatici, che richiedono solo l'importazione nei programmi di contabilità in quanto files in formato foglio di calcolo) sia per chi versa (che, a meno che non usi DB contocarta o intrattenga un rapporto con Banco BPM alle vecchie condizioni, deve pagare una commissione che, peraltro, è generalmente più elevata avvalendosi degli intermediari e, dunque, dei canali più comodi).
Malgrado tutto, il bollettino rimane uno strumento di pagamento privilegiato da molte persone, e non solo per ignoranza visto che anche sul forum molti lo prediligono, in quanto hanno reticenze a domiciliare i propri pagamenti in banca o su carta di credito. Mentre quest'ultima è effettivamente una modalità pericolosa – se n'è ampiamente discusso –, non possiamo dire altrettanto degli addebiti diretti automatici su conto corrente mediante schema SEPA (SDD), che consentono lo storno senza motivazioni entro 8 settimane dall'addebito (oltre che di revocare una partita prenotata). Anche con il previgente servizio RID, che operava su piattaforma domestica SIA/CBI, esisteva una forma di tutela del genere. Il problema purtroppo è che molte banche richiedono di recarsi fisicamente alla filiale o di trasmettere una richiesta scritta per lo storno di una transazione (e alcune non mostrano gli addebiti in stato di prenotazione).
Per questo motivo molti di voi continuano a preferire il bollettino, ma questo limita la scelta dacché molti fornitori di servizi di telefonia, elettricità e gas non contemplano questa modalità di pagamento oppure prevedono maggiorazioni di costi nel caso lo si scelga, o richiedono depositi piuttosto salati a titolo di anticipo o cauzione.
D'altro canto la modalità di pagamento con bonifico è osteggiata in quanto richiede necessariamente la contabilizzazione manuale. Molti venditori ci costringono, se lo usiamo, a trasmetterne, magari via fax (fax!), una prova. Ed esso non ha valore liberatorio per legge come il bollettino, pertanto considerano il debito estinto alla data valuta a loro riconosciuta: il paradosso è che se paghiamo col bollettino il giorno 15 e loro ricevono il denaro il giorno 30 il debito è estinto il giorno 15, se invece paghiamo con bonifico il giorno 15 e il denaro arriva o comunque comincia a maturare giorni di valuta il giorno 16 il debito è considerato estinto il giorno 16.
Una soluzione sovente suggerita nel forum era quella di attivare il servizio SDD su una carta prepagata dotata di IBAN (attenzione perché non tutte supportano il servizio). Alcuni operatori, tuttavia, non accettano le carte prepagate, anche se abilitate.
Avendo ricevuto la CabelPay (gratuita in quanto socio AltroConsumo e titolare del conto corrente completo BCC for web, offerto dalla Banca di Pisa e Fornacette, ex BCC di Fornacette, con la relativa convenzione), ho scoperto che questa ha lo stesso CAB della filiale (virtuale) su cui sono radicati i conti correnti BCC for web. Dunque il creditore non ha alcun modo di capire che state usando come conto d'appoggio un borsellino di moneta elettronica e non un conto corrente di corrispondenza. Ho già provato per curiosità ad agganciarvi perfino una carta di credito. Vi farò sapere.
Il bollettino rimane a mio avviso uno strumento poco conveniente sia per chi incassa (che riceve gli accrediti in ritardo e con data valuta non certa e inoltre paga per il servizio di accredito; inoltre se il pagatore usa un bollettino TD123 o TD451 l'operazione non viene automaticamente all'ordinante/debitore e dunque il beneficiario deve occuparsi della registrazione manuale degli incassi effettuati in questo modo, mentre per i bollettini TD896 e TD674 riceve periodicamente da Poste italiane dei reports, come flussi telematici o su supporti informatici, che richiedono solo l'importazione nei programmi di contabilità in quanto files in formato foglio di calcolo) sia per chi versa (che, a meno che non usi DB contocarta o intrattenga un rapporto con Banco BPM alle vecchie condizioni, deve pagare una commissione che, peraltro, è generalmente più elevata avvalendosi degli intermediari e, dunque, dei canali più comodi).
Malgrado tutto, il bollettino rimane uno strumento di pagamento privilegiato da molte persone, e non solo per ignoranza visto che anche sul forum molti lo prediligono, in quanto hanno reticenze a domiciliare i propri pagamenti in banca o su carta di credito. Mentre quest'ultima è effettivamente una modalità pericolosa – se n'è ampiamente discusso –, non possiamo dire altrettanto degli addebiti diretti automatici su conto corrente mediante schema SEPA (SDD), che consentono lo storno senza motivazioni entro 8 settimane dall'addebito (oltre che di revocare una partita prenotata). Anche con il previgente servizio RID, che operava su piattaforma domestica SIA/CBI, esisteva una forma di tutela del genere. Il problema purtroppo è che molte banche richiedono di recarsi fisicamente alla filiale o di trasmettere una richiesta scritta per lo storno di una transazione (e alcune non mostrano gli addebiti in stato di prenotazione).
Per questo motivo molti di voi continuano a preferire il bollettino, ma questo limita la scelta dacché molti fornitori di servizi di telefonia, elettricità e gas non contemplano questa modalità di pagamento oppure prevedono maggiorazioni di costi nel caso lo si scelga, o richiedono depositi piuttosto salati a titolo di anticipo o cauzione.
D'altro canto la modalità di pagamento con bonifico è osteggiata in quanto richiede necessariamente la contabilizzazione manuale. Molti venditori ci costringono, se lo usiamo, a trasmetterne, magari via fax (fax!), una prova. Ed esso non ha valore liberatorio per legge come il bollettino, pertanto considerano il debito estinto alla data valuta a loro riconosciuta: il paradosso è che se paghiamo col bollettino il giorno 15 e loro ricevono il denaro il giorno 30 il debito è estinto il giorno 15, se invece paghiamo con bonifico il giorno 15 e il denaro arriva o comunque comincia a maturare giorni di valuta il giorno 16 il debito è considerato estinto il giorno 16.
Una soluzione sovente suggerita nel forum era quella di attivare il servizio SDD su una carta prepagata dotata di IBAN (attenzione perché non tutte supportano il servizio). Alcuni operatori, tuttavia, non accettano le carte prepagate, anche se abilitate.
Avendo ricevuto la CabelPay (gratuita in quanto socio AltroConsumo e titolare del conto corrente completo BCC for web, offerto dalla Banca di Pisa e Fornacette, ex BCC di Fornacette, con la relativa convenzione), ho scoperto che questa ha lo stesso CAB della filiale (virtuale) su cui sono radicati i conti correnti BCC for web. Dunque il creditore non ha alcun modo di capire che state usando come conto d'appoggio un borsellino di moneta elettronica e non un conto corrente di corrispondenza. Ho già provato per curiosità ad agganciarvi perfino una carta di credito. Vi farò sapere.