Difformita' iban/nome beneficiario.quali banche approvano?

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Buonasera a tutti

è circostanza ormai abbastanza assodata che in caso di bonifico in cui IBAN E NOME DEL BENEFICIARIO NON CORRISPONDONO (IBAN CORRETTO, NOMINATIVO SBAGLIATO), è a discrezione della banca ricevente accettare o respingere l'accredito

Pertanto vorrei sapere dalla vostra esperienza, quali banche respingono il bonifico e quali, invece, consentono l'accredito nonostante la suddetta incongruenza dei dati
 
mai sentito che accettino l'accredito in caso di incongruenza iban/intestazione , quelle poche volte che mi è capitato, sempre respinto al mittente...
 
fino a 3 anni fa le poste sicuramente procedevano con il bonifico, per esperienza personale. Quindi state attenti
 
Per me attualmente l'unica cosa che conta è l'IBAN.
Se il beneficiario non è anche intestatario del conto alcune volte chiudono un occhio, se però il bonifico diventa abbastanza ricorrente bloccano.
Quanto sopra è quello che capita a noi sul lavoro...
 
fino a 3 anni fa le poste sicuramente procedevano con il bonifico, per esperienza personale. Quindi state attenti
Poste italiane (e non «le poste») nella mia esperienza è l'unica che ha respinto i bonifici in accredito SEMPRE in caso di incongruenza nominativa, anche per pochi caratteri. Il che quando ero correntista BancoPosta mi ha creato non pochi problemi perché ho un nome molto lungo e pertanto gli ordinanti spesso si ritrovano a dover decidere se abbreviarlo oppure troncarlo, perché non c'entra.
Tieni presente che se usi BPOL o BPclick, oppure anche un servizio di pagamento bollettini convenzionato con collegamento in tempo reale, se non c'è congruità tra numero di conto e intestazione non ti fa proprio andare avanti. Una volta sono impazzito per pagare bollettini intestati a un comune perché l'intestazione esatta prevedeva una punteggiatura un po' stramba (un punto senza spazio dopo, dei trattini messi a casaccio etc.). Lì il controllo è automatico e non ci fai niente. La cosa bizzarra, invece, è che mettendo il mio nome in alcuni ordini diversi da quello anagrafico (ora non ricordo bene, ma la cosa certa è che le parole dovevano essere tutte intere e separate tra loro) l'intestazione risultava congrua (e veniva rettificata automaticamente dal sistema).

Con ING invece mi è capitato per errore di fornire il codice IBAN mio al posto di quello di mia madre e di ricevere l'accredito a lei destinato, con il suo nome (e mia madre come nella quasi totalità dei casi ha un cognome diverso dal mio).

Ci sono parecchi contenziosi ABF per questo problema. Le banche sistematicamente si difendono dicendo che ai sensi della PSD sono tenute a verificare solo la correttezza formale dell'IBAN in sede mittente e la sua corrispondenza a un rapporto attivo in sede ricevente (e neanche, perché Unicredit chiamò mia madre per andare a ritirare una pensione che per errore dell'istituto di previdenza era stata destinata a un conto corrente di corrispondenza estinto, con tutti i rapporti con quell'istituto oramai cessati). L'ABF sistematicamente motiva le sue decisioni dicendo che il fatto che la procedura di verifica non esista non significa che sia vietata e, comunque, in alcuni casi sarebbe dovuta per motivazioni di carattere fiscale e di sicurezza (le normative antievasione impongono la segnalazione all'Agenzia delle entrate di movimenti sospetti, come entrate o uscite o successioni ravvicinate di entrate o uscite che eccedano le normali abitudini del cliente e in ogni caso al di sopra di determinate soglie. Inoltre andrebbe dichiarato quando il servizio viene occasionalmente adoperato conto terzi, cioè per movimentare denaro in favore di persone diverse dall'intestatario; in caso contrario, anche questi movimenti sono sospetti e come tali andrebbero segnalati).
Il problema è che hanno automatizzato tutto; del resto, se così non fosse certe lunghe discussioni su frodi in questo forum non si sarebbero mai tenute.
 
mai sentito che accettino l'accredito in caso di incongruenza iban/intestazione , quelle poche volte che mi è capitato, sempre respinto al mittente...

anni fà si.
ora mi pare improbabile che ci siano ancora banche che controllino l'intestazione del conto, coi pagamenti SEPA conta solo IBAN
 
E' che non sono tenuti al controllo. C'è chi lo fa e chi no.

Banca d'Italia - FAQ - SEPA

Il decreto legislativo n. 11/2010 solleva il prestatore di servizi di pagamento dall'obbligo di effettuare il controllo di congruità tra l'IBAN e gli elementi identificativi della titolarità del conto del destinatario vincolandolo alla "mera esecuzione" della disposizione esclusivamente in conformità all'IBAN indicato dal cliente. Rientra, comunque, nell'ambito della discrezionalità del prestatore di servizi di pagamento predisporre misure di controllo volte a contenere il rischio di eseguire operazioni di pagamento inesatte.
 
1. Fa.
2. È.

Il controllo non è obbligatorio ai sensi del d.lgs. 11/2010, dunque per quanto attiene strettamente alle funzioni bancarie, ai sensi della PSD. Ma lo sarebbe ai sensi di norme in materia fiscale e antiriciclaggio...
 
Quanto sopra detto puo' benissimo valere per l'ambito privato di cui ne faccio anch'io parte, invece sui conti business la mia banca rifiuto un addebito SDD per diversa intestazione (presumo che lo stesso si possa applicare ai bonifici)
 
Alcune banche sono più propense ad accettare anche in caso di difformità, altre a respingere. Però per mia esperienza, conta non solo la banca, ma anche la filiale e chi è di turno il giorno in cui arriva il bonifico..
 
novità su questo argomento?

in base alla vostra esperienza quali banche accettano il bonifico....a me con poste il bonifico NON è andato a buon fine
 
controllo intestatario Bonifico

E' assurdo aver eliminato a livello Europeo l'obbligo di controllo del destinatario. E' mancanza di serietà e tradimento della fiducia del cliente.
Bisogna trovare il modo di "pressare" la propria banca a differenziarsi dalla concorrenza reintroducendo questo controllo. Forse in questo modo "commerciale" si può smuovere qualcosa.
Io lo sto facendo minacciando di chiudere il Conto.
(anche io sono stato recentemente truffato, e mai mi sarei immaginato che la banca di cui mi fidavo non avrebbe eseguito il controllo dell'unico dato di cui sono sicuro, cioè il nome del destinatario).
Pur di non perdere il cliente, la mia banca sta anche trattando il rimborso (parziale) della truffa.
Occorre che noi Truffati (e tutti gli altri, potenziali truffabili) si trovi il modo di usare le leve di cui disponiamo.

Fumagalli
 
mai sentito che accettino l'accredito in caso di incongruenza iban/intestazione , quelle poche volte che mi è capitato, sempre respinto al mittente...

Webank accettato bonifico sul mio conto ma destinatario altra persona importo 2000
però mi ha scritto 5/6 gg dopo per sapere chi era l'altra persona
 
E' assurdo aver eliminato a livello Europeo l'obbligo di controllo del destinatario. E' mancanza di serietà e tradimento della fiducia del cliente.
Bisogna trovare il modo di "pressare" la propria banca a differenziarsi dalla concorrenza reintroducendo questo controllo. Forse in questo modo "commerciale" si può smuovere qualcosa.
Io lo sto facendo minacciando di chiudere il Conto.
(anche io sono stato recentemente truffato, e mai mi sarei immaginato che la banca di cui mi fidavo non avrebbe eseguito il controllo dell'unico dato di cui sono sicuro, cioè il nome del destinatario).
Pur di non perdere il cliente, la mia banca sta anche trattando il rimborso (parziale) della truffa.
Occorre che noi Truffati (e tutti gli altri, potenziali truffabili) si trovi il modo di usare le leve di cui disponiamo.

Fumagalli

Buongiorno, naturalmente mi spiace per quanto è accaduto, ma è dal 2010 circa che in tutte le guide ABI è spiegato chiaramente che l'unico dato che è essenziale controllare è l'IBAN - questo ha permesso di superare i controlli automatici sul nome del destinatario (molto problematici in caso di possibili dizioni diverse, es. Mirko o Mirco, o in caso di enti con nomi particolarmente lunghi o variabili). Per altro, non sarebbe neanche una garanzia, poiché possono pacificamente sussistere conti intestati ad omonimi. Se è stato truffato, è bene che si rivolga alla Polizia di Stato e segnali l'accaduto; la banca ha rispettato il contratto che vi lega e ha eseguito un suo ordine di bonifico come da contratto. Anzi, se le sta offrendo un risarcimento, tenga presente che è un atto supererogatorio e che dimostra l'assoluta buona volontà della banca!
 
E' assurdo aver eliminato a livello Europeo l'obbligo di controllo del destinatario. E' mancanza di serietà e tradimento della fiducia del cliente.
Bisogna trovare il modo di "pressare" la propria banca a differenziarsi dalla concorrenza reintroducendo questo controllo. Forse in questo modo "commerciale" si può smuovere qualcosa.
Io lo sto facendo minacciando di chiudere il Conto.
(anche io sono stato recentemente truffato, e mai mi sarei immaginato che la banca di cui mi fidavo non avrebbe eseguito il controllo dell'unico dato di cui sono sicuro, cioè il nome del destinatario).
Pur di non perdere il cliente, la mia banca sta anche trattando il rimborso (parziale) della truffa.
Occorre che noi Truffati (e tutti gli altri, potenziali truffabili) si trovi il modo di usare le leve di cui disponiamo.

Fumagalli

Facci sapere quando la tua Banca reintroduce su tua richiesta questo controllo.
 
Non ero a conoscenza del non obbligo di controllo del nome durante un bonifico
Quindi in questo modo crolla tutta la storiella che ci siamo sempre raccontati che i conti deposito sono sicuri contro le frodi perché si può bonificare solo su un conto intestato a se stesso. Se non viene effettuato un match sia di IBAN che destinatario, si può tranquillamente fare un bonifico truffaldino... mi fa piacere :wall:
A questo punto non fatelo proprio compilare il campo del nome. Che lo compiliamo a fare se poi non viene controllato :rolleyes:
 
Non ero a conoscenza del non obbligo di controllo del nome durante un bonifico
Quindi in questo modo crolla tutta la storiella che ci siamo sempre raccontati che i conti deposito sono sicuri contro le frodi perché si può bonificare solo su un conto intestato a se stesso. Se non viene effettuato un match sia di IBAN che destinatario, si può tranquillamente fare un bonifico truffaldino... mi fa piacere :wall:
A questo punto non fatelo proprio compilare il campo del nome. Che lo compiliamo a fare se poi non viene controllato :rolleyes:

non è cosi perchè i conti deposito possono trasferire solo al conto d'appoggio e quindi solo al conto indicato da te e non a qualunque conto .
 
non è cosi perchè i conti deposito possono trasferire solo al conto d'appoggio e quindi solo al conto indicato da te e non a qualunque conto .
Si ma un "malintenzionato" che accede al conto può tranquillamente inserire un iban intestato a lui e dire che invece è intestato a te.... il bonifico gli arriverebbe comunque.
Diciamo che questo discorso che sto facendo aveva più senso una volta, quando le misure di protezione sui conti deposito era inferiori rispetto ai conti correnti. Oggi probabilmente gli standard di sicurezza di conto deposito e corrente sono simili e quindi comunque una truffa è più "difficile".
 
Si ma un "malintenzionato" che accede al conto può tranquillamente inserire un iban intestato a lui e dire che invece è intestato a te.... il bonifico gli arriverebbe comunque.
Diciamo che questo discorso che sto facendo aveva più senso una volta, quando le misure di protezione sui conti deposito era inferiori rispetto ai conti correnti. Oggi probabilmente gli standard di sicurezza di conto deposito e corrente sono simili e quindi comunque una truffa è più "difficile".

scusa ma hai letto la mia risposta? mi sa di no..rileggila....a meno che non hai mai avuto un conto deposito e quindi ti viene difficile capirlo come funzionano.
 
scusa ma hai letto la mia risposta? mi sa di no..rileggila....a meno che non hai mai avuto un conto deposito e quindi ti viene difficile capirlo come funzionano.

Avete ragione entrambi: alcuni conti deposito (es. Conto Progetto, Rendimax, Fca Bank) chiedono un bonifico di riconoscimento per poter aggiungere un nuovo conto di appoggio, e qui la truffa sarebbe più difficile, perché il truffatore dovrebbe essere un omonimo o aprire un conto con documenti falsi. Altri (es. Santander) permettono all'utente di aggiungere autonomamente un nuovo conto predefinito in area privata. E qui un truffatore che si impadronisse delle credenziali del conto deposito potrebbe aggiungere come conto predefinito il proprio, indicandone falsamente l'intestazione, per poi bonificarci sopra i soldi del malcapitato.
 
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