MPS: BCE ha chiesto nuovo aumento di capitale da 8,8 mld

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

hamburgrinf

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Ecco una timeline degli eventi chiave della storia recente di MPS, le cui origini risalgono al XV secolo.

NOVEMBRE 2007 - MPS acquista Antonveneta da Santander per 9 miliardi di euro in contanti, pochi mesi dopo che la banca spagnola l'aveva pagata 6,6 miliardi di euro.

GENNAIO 2008 - MPS annuncia un'emissione di diritti da 5 miliardi di euro, un aumento di capitale da 950 milioni di euro riservato a JPMorgan, un'obbligazione Tier2 da 2,16 miliardi di euro e un prestito ponte da 1,56 miliardi di euro per finanziare l'operazione Antonveneta.

MARZO 2008 - La Banca d'Italia, guidata da Mario Draghi, approva l'acquisizione di Antonveneta.

MARZO 2009 - MPS vende 1,9 miliardi di euro di obbligazioni speciali al Tesoro italiano per sostenere le proprie finanze.

LUGLIO 2011 - MPS raccoglie 2,15 miliardi di euro in un'emissione di diritti in vista dei risultati degli stress test europei.

SETTEMBRE 2011 - La Banca d'Italia fornisce 6 miliardi di euro di liquidità d'emergenza a MPS, in seguito all'aggravarsi della crisi sovrana dell'Eurozona.

MARZO 2012 - MPS registra una perdita di 4,7 miliardi di euro nel 2011, a seguito di svalutazioni di miliardi di avviamento su operazioni come Antonveneta.

MAGGIO 2012 - La sede centrale di MPS viene perquisita mentre i procuratori indagano se ha ingannato le autorità di regolamentazione su Antonveneta.

GIUGNO 2012 - MPS chiede al Tesoro italiano di sottoscrivere fino ad altri 2 miliardi di euro in obbligazioni speciali.

OTTOBRE 2012 - Gli azionisti approvano un'emissione azionaria da 1 miliardo di euro rivolta a nuovi investitori.

MARZO 2013 - MPS perde 3,17 miliardi di euro nel 2012, colpita dal crollo dei prezzi dei titoli di Stato italiani.

GIUGNO 2014 - MPS raccoglie 5 miliardi di euro in un'emissione di diritti e rimborsa allo Stato 3,1 miliardi di euro.

OTTOBRE 2014 - MPS emerge come il peggior performer negli stress test a livello europeo.

GIUGNO 2015 - MPS raccoglie 3 miliardi di euro in contanti dopo una perdita netta di 5,3 miliardi di euro per il 2014, dovuta a svalutazioni record di crediti inesigibili. Rimborsa il restante bond speciale da 1,1 miliardi di euro sottoscritto dallo Stato.

LUGLIO 2016 - MPS annuncia una nuova emissione di diritti da 5 miliardi di euro e prevede di scaricare 28 miliardi di euro di crediti inesigibili, dato che gli stress test bancari europei mostrano che avrebbe un patrimonio netto negativo in caso di crollo.

DICEMBRE 2016 - MPS si rivolge allo Stato per chiedere aiuto nell'ambito di uno schema di ricapitalizzazione precauzionale, dopo il fallimento della sua richiesta di liquidità.

LUGLIO 2017 - Dopo che la BCE dichiara MPS solvibile, la Commissione UE autorizza un salvataggio da 8,2 miliardi di euro che conferisce allo Stato una partecipazione del 68% al costo di 5,4 miliardi.

OTTOBRE 2019 - MPS completa la più grande operazione di cartolarizzazione di crediti inesigibili in Europa.

MAGGIO 2020 - L'amministratore delegato Marco Morelli si dimette e viene sostituito da Guido Bastianini, sostenuto dai 5 Stelle.

AGOSTO 2020 - L'Italia stanzia 1,5 miliardi di euro per aiutare MPS a rispettare la scadenza di ri-privatizzazione di fine 2021.

OTTOBRE 2020 - Un tribunale di Milano condanna l'ex amministratore delegato e il presidente di MPS per falso in bilancio, in una decisione a sorpresa che costringe MPS ad aumentare gli accantonamenti per i rischi legali.

FEBBRAIO 2021 - MPS registra una perdita di 1,69 miliardi di euro per il 2020, mentre apre i suoi libri contabili a potenziali acquirenti.

LUGLIO 2021 - UniCredit entra in trattative esclusive per acquistare "parti selezionate" di MPS, un giorno prima che i risultati degli stress test bancari europei mostrino che il capitale di quest'ultima sarebbe spazzato via in caso di crollo.

OTTOBRE 2021 - I colloqui dell'Italia con UniCredit falliscono.

FEBBRAIO 2022- Il veterano delle ristrutturazioni Luigi Lovaglio viene nominato Amministratore Delegato.

MAGGIO 2022 - Rovesciando una sentenza precedente, la corte d'appello assolve tutti i 13 imputati, oltre a Deutsche Bank e Nomura, per gli accordi sui derivati con MPS.

GIUGNO 2022 - MPS annuncia un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro per fine ottobre e ottiene un accordo di pre-underwriting con le banche
 
Ultima modifica:
certo che passano gli anni, cambiano i manager a capo della "banca più antica del mondo" ma regolarmente il buco nero continua a riformarsi e a ingurgitare soldi...

è diventato parte dell'ordine naturale delle cose :yes:
 
Con le richieste di abbattimento del rapporto sofferenze-crediti il Monte rischia l'azzeramento dei ratio patrimoniali

Ilgiornale.it
(...)
La Bce vuole banche solide e snelle, dalla governance quasi inglese, non il fiorire di salotti e campanili delle coop.Il nodo principale è comunque il patrimonio: quasi tutte le combinazioni possibili oggi in Italia passerebbero da misure sul capitale, aumenti o cessioni che siano. A fare i calcoli è Mediobanca Securities, secondo cui portare al 12% il rapporto sofferenze nette-crediti come farà il «Bancone», significherebbe quasi azzerare il Cet 1 di Mps (0,2%), a causa degli accantonamenti necessari ma anche il Creval finirebbe sotto i minimi richiesti (8,7% contro il 9,8% degli esami Srep). Una ipotesi di scuola, visto che Francoforte stringe la cinghia in maniera proporzionale alle dimensioni dei singoli istituti e di quanto sono sistemici, ma che tradisce la direzione scelta Francoforte. E quindi un ulteriore disincentivo a salvare il Monte, che è a un tempo la principale pedina del riassetto e il grande problema finanziario irrisolto dell'esecutivo: lo strascico degli interessi sui Monti bond porterà lo Stato dal 4 al 7%. Quanto ai possibili incastri dopo il Bancone, si attende la contromossa di Ubi che aveva intavolato trattative separate sia con Milano sia con Verona, impostando però più un'acquisizione che un'alleanza. Era stato forte anche il pressing di Palazzo Chigi perché Ubi e Bpm si unissero per poi farsi carico del Monte, ma di certo Siena è indigesta per il solo gruppo di Victor Massiah: sempre secondo gli analisti di Piazzetta Cuccia se Ubi dovesse portare al 48,5% il tasso di copertura sul totale dei crediti dubbi spenderebbe 4,4 miliardi. Un'alternativa valida, si ragiona tra gli advisor, sarebbe invece rilevare da Siena l'ex rete Antonveneta.
 
Mps: l'uovo con una sorpresa della Bce per il governo - Il Cittadino Online

SIENA. Pur smentito dall’ufficio stampa di banca MPS, non è affatto inverosimile che la BCE possa aver chiesto un aumento di capitale da tre miliardi a Rocca Salimbeni. Ma non, come si legge nell’articolo de Il Fatto Quotidiano, per un rafforzamento patrimoniale, ma per un abbattimento delle quote dell’intruso statale. Per questo c’è tempo tutto l’anno per provvedere e non deve essere fatto rapidamente, perchè non esiste un rischio urgente per la salvezza dell’istituto di credito. Chiaramente è un problema politico. A luglio il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che possiede il 4,02 del caiptale MPS (fonte Borsa Italiana), incasserà gli interessi sui Monti bond in azioni e diventerà primo azionista a Siena con oltre il 7% quando il capofila attuale Fintech è fermo al 4,5.
Un precedente pericoloso che la BCE vuole assolutamente eliminare prima che apra un varco per altre situazioni spinose sui tavoli di Bruxelles e Francoforte. Innanzitutto ciò non darebbe sostanza alla credibilità della banca quanto piuttosto il via a una nuova ondata di speculatori desiderosi di veder quanto il primo azionista-stato possa difendere i suoi interessi, coinvolgendo a catena la finanza europea e la stabilità dei mercati: ipotesi molto interessante e ricca di sorprese. Poi, nel contempo, il primo azionista dovrebbe attivarsi per mettere sul ponte di comando gli strumenti di salvataggio definitivo: e qui la politica italiana potrebbe volere dettare legge ai regolatori europei.
Ma la BCE non si fida delle incertezze e dei tempi biblici dei nostri governanti e passa all’azione. Un aumento di capitale da tre miliardi – in cui ovviamente lo Stato non può essere sottoscrittore – riporterebbe la quota del Ministero sotto il 3%, dove non conterebbe nulla nè darebbe fastidio a Draghi e alla burocrazia. In fin dei conti, meglio agire indicando una via piuttosto che ritrovarsi in mezzo a un mare di guai. Anche se qualche cliente si può essere spaventato, leggendo la notizia dell’aumento di capitale, sulla consistenza del Monte dei Paschi, pazienza: fino a martedì ci sarà tempo per diluire le notizie e derubricarla a turbolenze speculative.
Ma l’avviso a Renzi e al governo italiano, ai bizantinismi di Giuseppe Guzzetti e delle Fondazioni, alle incertezze della Cassa Depositi e Prestiti è chiarissimo: se non risolvete il problema, ci pensiamo noi.
 
guardate che la notizia è stata smentita in meno di 24ore dalla banca....

https://www.mps.it/media-and-news/comunicati/2016/Pagine/comunicato_stampa_20160325.aspx

e anche dall'autore dell'articolo....se n'è parlato nell'azionario..
OK!
Sempre pronti a postare articoli allarmisti, ma poi chissà perchè le eventuali smentite non vengono riportate nel topic.
Se si vuole fare informazione, lo si deve fare a 360°, altrimenti topic come questo diventano da arena politica.
 
voglio sempre pensare alla buona fede, non punto il dito contro nessuno...
però dopo 3gg dalla notizia si dovrebbe sapere anche della smentita, visto che è stata immediata peraltro...
 
voglio sempre pensare alla buona fede, non punto il dito contro nessuno...
però dopo 3gg dalla notizia si dovrebbe sapere anche della smentita, visto che è stata immediata peraltro...

visto il giornale che ha dato "la notizia" la smentita è superflua.
 
Scusate ma per Pasqua ero dalla socera e non ha la connessione WiFi e non ho potuto aggiornarmi. chiedo a tutti scusa per il ritardo e per l informazione non adeguata. Non lo faro mai piu
 
Scusate ma per Pasqua ero dalla socera e non ha la connessione WiFi e non ho potuto aggiornarmi. chiedo a tutti scusa per il ritardo e per l informazione non adeguata. Non lo faro mai piu

Meriteresti la "radiazione" dal forum ma è Pasqua e ti perdoniamo :o
 
Col referendum in arrivo il tosco individuo non vuole risporcarsi le mani come con etruria & co e farà di tutto per salvaguardare gli obbligazionisti.
I correntisti ancor di più ovviamente.
 
http://www.wallstreetitalia.com/mps-buco-da-6-miliardi-due-chanche-su-tre-di-default/

ROMA (WSI) – I mercati danno al 66% le possibilità che la banca più antica del mondo faccia crac. Lo dicono gli ultimi prezzi dei cds, i contratti di assicurazione contro la possibilità di un default, di Mps. Persino il Re dei Bond Jeff Gundlach ha citato il rischio di fallimento dell’istituto in crisi come un pericolo per l’intero sistema finanziario europeo. I problemi principali sono due: la presenza massiccia di crediti inesigibili e il buco di bilancio.

Secondo Morgan Stanley, il rapporto tra il capitale e le attività ponderate per il rischio di Mps passerebbe da un 12% di ratio ad appena uno 0,3% di tasso patrimoniale, quando invece il minimo degli stress test condotti a fine 2014 era stato fissato al 5,5%. In qualunque caso, c’è un buco di patrimonio che arriva a 6 miliardi, ma c’è anche chi, come la Bce, che parla di una decina di miliardi.
 
Bail-in di mps? In un mercato realmente libero ci sarebbe già stato ma gli interessi politici non lo consentiranno
 
La BCE non ha chiesto nessun ADC a MPS.
Prima di postare notizie capestro sarebbe il caso di informarsi attentamente.

MPS ha ricevuto semplicemente una lettera dalla BCE in cui viene richiesto di accelerare la vendita dei NPL entro 2,5 anni.
Ossia è stata richiesta una road map di riduzione dei NPL maggiore di quella che MPS aveva già presentato a suo tempo alla BCE.

Il resto allo stato attuale sono ipotesi e congetture ma soprattutto speculazione.

Chi volesse informazioni qui trova molti spunti di riflessione

http://www.finanzaonline.com/forum/...01-2018-xs0238916620-new-edition-vii-195.html
 
a parte le chiacchiere l'unica cosa che fa la differenza è il fair value delle sofferenze peraltro coperte al 80% da garanzie reali e non derivati. Il mercato sta prezzando 20/100 solo per speculazione pura. Un realizzo a 40, già fatto per alcuni pacchetti, del tutto realistico cambierebbe lo scenario a 360 % e questo può accadere da un momento all'altro.

Intanto i subordinati rendono dal 20% in su quello in GBP al 54,23%. Meglio o peggio, dipende dai punti vista, del Venezuela.
 
Bail-in di mps? In un mercato realmente libero ci sarebbe già stato ma gli interessi politici non lo consentiranno

quello che mi chiedo è che non capisco assolutamente rimane il perché i clienti di MPS non siano ancora fuggiti tutti...perché non ci sia un fuggi fuggi generale viste le condizioni in cui versa la banca (da anni oramai)..sarebbe normale credo visto che la banca nn ti regala nulla e che a dio piacendo in italia possiamo investire e depositare i ns soldi in realtà diverse e sicuramente più solide (o meno rischiose)....la norma sarebbe una fila fuori dalla banca di persone in attesa di ritirare i risparmi...invece tutti ad aspettare gli eventi...boh...
 
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