Maledetta unicredit

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Andlim

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Salve a tutto il FOL! :)
E' un pò lunghetto, ma ho voglia anche di sfogarmi. :)
Sono qui ad esporvi un quesito riguardo i tempi di sblocco di un conto corrente presso UNICREDIT cointestato tra mio padre e mia madre.
I fatti sono questi:
Purtroppo, a fine marzo è deceduto mio padre, e, come previsto dalla legge, il conto è stato bloccato, ma, prima anomalia, non è stato bloccato per metà della somma di giacenza (come avrebbe dovuto essere perché cointestato), ma in toto. Questo, (come ci hanno spiegato in filiale) perché, udite udite, UNICREDIT (almeno nella mia zona) non possiede un software in grado di bloccare solo parzialmente le somme sul conto corrente (ASSURDO!).
Ciò ha comportato l'obbligo, da parte di mia madre, di recarsi in filiale, sbloccare temporaneamente il conto ed effettuare un bonifico allo sportello verso altro conto corrente (circa 5€ di bonifico). Eh sì, perché in questa "banca" le operazioni allo sportello si pagano). Il tutto sotto il ferreo controllo del referente del conto corrente (manco fossimo dei ladri!) che, a fine operazione, ha immediatamente provveduto a bloccare di nuovo il conto.
Non è finita qui.
Per sbloccare il conto, occorre presentare alla banca la dichiarazione di successione dell'agenzia delle entrate. Per la dichiarazione di successione occorre il certificato di consistenza della banca. Bene, il rilascio di tale certificato (un foglietto striminzito pure in bianco e nero) costa presso UNICREDIT 120€ (LADRONI!!!).
Ovviamente i tempi non sono stati brevissimi, ma non mi sono dato per vinto e, consapevole di ciò che mi avrebbe atteso, dopo un profondo respiro/sospiro, mi sono tuffato a capofitto nella lunga e snervante burocrazia italiana con annesse code interminabili e trasferimenti da un ufficio ad un altro (ADE, Catasto, Poste ecc..).
Finalmente, con tutti i documenti in regola, mi reco in filiale convinto che lo sblocco del conto fosse ormai cosa fatta.....MA....Ovviamente, non è andata così...
La mia "responsabile commerciale", come viene definita dal sito dell'UNICREDIT, (Che appena mi vede dice: "Sa, qualche giorno fa stavo proprio pensando a lei, ma non sapevo se fosse il caso di chiamarla e di disturbarla!" :D :rolleyes:) mi ha reso noto che lei stessa mi avrebbe fatto sapere al più presto quando sarebbe stato pronto il modulo per sbloccare il conto; modulo che, da quel che ho capito, va firmato e su cui vanno indicati gli estremi per il versamento su nuovo conto corrente.
Passa una settimana e nulla, mi domando allora quanto tempo occorra a UNICREDIT/mia responsabile per stampare un modulo (mi sorge il dubbio che stiano proprio fabbricando carta e inchiostro) e quindi, incuriosito, oggi telefono alla mia "cara" RESPONSABILE. Inutile dire che era irreperibile e che mi ha risposto solo dopo aver chiamato con il numero riservato. "Ella" cade dalle nuvole, mi dice che non ha avuto tempo di sbrigare la pratica, perché ha dovuto partecipare ad un corso di aggiornamento. (Non so perché, ma lo immaginavo :D) e che, per sbrigare il tutto, occorrono diversi giorni.
Al che le dico che sarei andato a parlare con il direttore.
Detto fatto, mi reco nell'ufficio del direttore il quale era stato palesemente indottrinato sulla faccenda, ma faceva finta di non capire il problema.
Mi dice che occorrono dei tempi e che la banca non lavora solo per me. Io ribatto che non mi risulta che il mio caso sia annoverato tra i dilemmi dell'umanità (tipo scissione dell'atomo o sesso degli angeli) bensì, che il problema riguarda un solo pezzo di carta (il sopracitato modulo) da compilare e firmare.
Lo saluto, strappandogli tra i denti che avrei atteso una telefonata definitiva entro la prossima settimana. Ormai, però, so come funzionano queste cose, sono estremamente scettico che la cosa si risolva nella prossima settimana.

Ora vi domando: c'è speranza che entro la fine di giugno ottenga ciò che mi spetta? I tempi sono davvero così lunghi o a me sembra che, avendo capito che li voglio abbandonare, hanno interesse a tenere il "malloppo" il più possibile?
A chi posso posso rivolgermi?
Ma, soprattutto, c'è speranza e futuro in Italia con gente così menefreghista?
(domanda retorica la mia, lo so...:()

P.S. Mio padre era cliente Unicredit da lameno 40 anni, ancora si chiamava Banco di Roma.

Grazie a tutti per lo sfogo.
Viva l'Italia!
 
Ultima modifica:
Purtroppo questa è l'italia. Per una semplice cosa bisogna attendere tempi bibblici e passare tutti gli uffici di questo mondo. Tutti si lavano sempre le mani
 
Unicredit, una delle banche più esose e inaffidabili, meglio girare al largo KO!

quando si chiamava Credito Italiano e iniziarono a usare i computer dovetti lamentare un grosso errore nel calcolo delle competenze annuali del conto di famiglia (erano i primi anni 70 in cui i tassi stavano per arrivare a due cifre); il direttore mi rispose IMPOSSIBILE ! I CALCOLI LI FA IL COMPUTER !!! :specchio::D:specchio::D

ero appena un ragazzo, ma scrissi due raccomandate di fuoco, una alla direzione generale a Milano, e una alla sede sociale a Genova, e nel giro di una 20ina di giorni il problema fu (abbondantemente ! :D:yes:) risolto

... altri tempi :(
 
Salve a tutto il FOL! :)
E' un pò lunghetto, ma ho voglia anche di sfogarmi. :)
Sono qui ad esporvi un quesito riguardo i tempi di sblocco di un conto corrente presso UNICREDIT cointestato tra mio padre e mia madre.
I fatti sono questi:
Purtroppo, a fine marzo è deceduto mio padre, e, come previsto dalla legge, il conto è stato bloccato, ma, prima anomalia, non è stato bloccato per metà della somma di giacenza (come avrebbe dovuto essere perché cointestato), ma in toto. Questo, (come ci hanno spiegato in filiale) perché, udite udite, UNICREDIT (almeno nella mia zona) non possiede un software in grado di bloccare solo parzialmente le somme sul conto corrente (ASSURDO!).
Ciò ha comportato l'obbligo, da parte di mia madre, di recarsi in filiale, sbloccare temporaneamente il conto ed effettuare un bonifico allo sportello verso altro conto corrente (circa 5€ di bonifico). Eh sì, perché in questa "banca" le operazioni allo sportello si pagano). Il tutto sotto il ferreo controllo del referente del conto corrente (manco fossimo dei ladri!) che, a fine operazione, ha immediatamente provveduto a bloccare di nuovo il conto.
Non è finita qui.
Per sbloccare il conto, occorre presentare alla banca la dichiarazione di successione dell'agenzia delle entrate. Per la dichiarazione di successione occorre il certificato di consistenza della banca. Bene, il rilascio di tale certificato (un foglietto striminzito pure in bianco e nero) costa presso UNICREDIT 120€ (LADRONI!!!).
Ovviamente i tempi non sono stati brevissimi, ma non mi sono dato per vinto e, consapevole di ciò che mi avrebbe atteso, dopo un profondo respiro/sospiro, mi sono tuffato a capofitto nella lunga e snervante burocrazia italiana con annesse code interminabili e trasferimenti da un ufficio ad un altro (ADE, Catasto, Poste ecc..).
Finalmente, con tutti i documenti in regola, mi reco in filiale convinto che lo sblocco del conto fosse ormai cosa fatta.....MA....Ovviamente, non è andata così...
La mia "responsabile commerciale", come viene definita dal sito dell'UNICREDIT, (Che appena mi vede dice: "Sa, qualche giorno fa stavo proprio pensando a lei, ma non sapevo se fosse il caso di chiamarla e di disturbarla!" :D :rolleyes:) mi ha reso noto che lei stessa mi avrebbe fatto sapere al più presto quando sarebbe stato pronto il modulo per sbloccare il conto; modulo che, da quel che ho capito, va firmato e su cui vanno indicati gli estremi per il versamento su nuovo conto corrente.
Passa una settimana e nulla, mi domando allora quanto tempo occorra a UNICREDIT/mia responsabile per stampare un modulo (mi sorge il dubbio che stiano proprio fabbricando carta e inchiostro) e quindi, incuriosito, oggi telefono alla mia "cara" RESPONSABILE. Inutile dire che era irreperibile e che mi ha risposto solo dopo aver chiamato con il numero riservato. "Ella" cade dalle nuvole, mi dice che non ha avuto tempo di sbrigare la pratica, perché ha dovuto partecipare ad un corso di aggiornamento. (Non so perché, ma lo immaginavo :D) e che, per sbrigare il tutto, occorrono diversi giorni.
Al che le dico che sarei andato a parlare con il direttore.
Detto fatto, mi reco nell'ufficio del direttore il quale era stato palesemente indottrinato sulla faccenda, ma faceva finta di non capire il problema.
Mi dice che occorrono dei tempi e che la banca non lavora solo per me. Io ribatto che non mi risulta che il mio caso sia annoverato tra i dilemmi dell'umanità (tipo scissione dell'atomo o sesso degli angeli) bensì, che il problema riguarda un solo pezzo di carta (il sopracitato modulo) da compilare e firmare.
Lo saluto, strappandogli tra i denti che avrei atteso una telefonata definitiva entro la prossima settimana. Ormai, però, so come funzionano queste cose, sono estremamente scettico che la cosa si risolva nella prossima settimana.

Ora vi domando: c'è speranza che entro la fine di giugno ottenga ciò che mi spetta? I tempi sono davvero così lunghi o a me sembra che, avendo capito che li voglio abbandonare, hanno interesse a tenere il "malloppo" il più possibile?
A chi posso posso rivolgermi?
Ma, soprattutto, c'è speranza e futuro in Italia con gente così menefreghista?
(domanda retorica la mia, lo so...:()

P.S. Mio padre era cliente Unicredit da lameno 40 anni, ancora si chiamava Banco di Roma.

Grazie a tutti per lo sfogo.
Viva l'Italia!

:eek::eek::eek::eek: prova a cercare una filiale "evoluta" :) comunque a me sa di balla, ma che scusa e'...
 
Non per spezzare una lancia a favore ma posso raccontare quanto segue:
Nel 2008 e' deceduto mio padre. Sia lui che mia madre avevano un conto Unicredit cointestato. Mia madre ha solo presentato il certificato di morte ( anche in fotocopia purche' fai vedere all'impiegato la versione originale ) ed un estratto di atto notorio ( si richiede al comune o alla circoscrizione e non costa quasi nulla ).
Si tratta solo di una autocertificazione che attesta chi sono gli eredi. Il conto e' stato congelato ed e' rimasto cosi' fino a che l'INPS ha comunicato alla banca che il RID per l'accredito della pensione di papa' era chiuso. Quindi ho poi aperto un nuovo conto cointestato tra me e mia madre trasferendo il saldo.
Purtroppo circa 12 giorni fa anche mia madre e' andata.... Solita procedura, anzi non avendo ancora l'autocertificazione, ( sono unico erede e tra funerale ed altri impicci non ho avuto tempo per farlo) mi hanno creduto sulla parola ed in via informale il conto e' stato congelato in attesa della comunicazione INPS e del documento che dovro' portare quanto prima.
Ho chiesto solo il passaggio dei RID/SDD sul mio conto ed e' stato fatto in tempo reale.
Anche a me non hanno bloccato la meta' del conto ma il saldo e' talmente basso che non mi sono preoccupato.
Unicredit ha tanti difetti pero' almeno con me non ha mai fatto storie.
Forse e' proprio la tua filiale che non ha gente preparata.
 
Non per spezzare una lancia a favore ma posso raccontare quanto segue:
Nel 2008 e' deceduto mio padre. Sia lui che mia madre avevano un conto Unicredit cointestato. Mia madre ha solo presentato il certificato di morte ( anche in fotocopia purche' fai vedere all'impiegato la versione originale ) ed un estratto di atto notorio ( si richiede al comune o alla circoscrizione e non costa quasi nulla ).
Si tratta solo di una autocertificazione che attesta chi sono gli eredi. Il conto e' stato congelato ed e' rimasto cosi' fino a che l'INPS ha comunicato alla banca che il RID per l'accredito della pensione di papa' era chiuso. Quindi ho poi aperto un nuovo conto cointestato tra me e mia madre trasferendo il saldo.
Purtroppo circa 12 giorni fa anche mia madre e' andata.... Solita procedura, anzi non avendo ancora l'autocertificazione, ( sono unico erede e tra funerale ed altri impicci non ho avuto tempo per farlo) mi hanno creduto sulla parola ed in via informale il conto e' stato congelato in attesa della comunicazione INPS e del documento che dovro' portare quanto prima.
Ho chiesto solo il passaggio dei RID/SDD sul mio conto ed e' stato fatto in tempo reale.
Anche a me non hanno bloccato la meta' del conto ma il saldo e' talmente basso che non mi sono preoccupato.
Unicredit ha tanti difetti pero' almeno con me non ha mai fatto storie.
Forse e' proprio la tua filiale che non ha gente preparata.

Il punto della questione, in verità, è tutto qui.
La somma depositata sul conto non è certo astronomica, ma nemmeno tanto trascurabile (frutto di risparmi e sacrifici!).
A me hanno richiesto l'intera trafila che ho descritto sopra (dichiarazione di successione con bollo compreso, altro che semplice autocertificazione!)
Il fatto che poi mia madre, per poter usufruire della propria metà, debba ogni volta recarsi in filiale e "chiedere il permesso" e davvero INACCETTABILE!
Quella che tu chiami "gente non preparata" in realtà non si limita ad essere tale (MAGARI!). C'è anche tanto menefreghismo e malizia.
La verità, sospetto, è che alla banca conviene che il denaro rimanga sul conto il più a lungo possibile (tanto più che hanno capito che ho deciso di andarmene), creando continuo ostruzionismo e frapponendo continui intoppi e scuse. Questo è l'amara verità ed è davvero vergognoso!
 
Ultima modifica:
Salve a tutto il FOL! :)
E' un pò lunghetto, ma ho voglia anche di sfogarmi. :)
Sono qui ad esporvi un quesito riguardo i tempi di sblocco di un conto corrente presso UNICREDIT cointestato tra mio padre e mia madre.
I fatti sono questi:
Purtroppo, a fine marzo è deceduto mio padre, e, come previsto dalla legge, il conto è stato bloccato, ma, prima anomalia, non è stato bloccato per metà della somma di giacenza (come avrebbe dovuto essere perché cointestato), ma in toto. Questo, (come ci hanno spiegato in filiale) perché, udite udite, UNICREDIT (almeno nella mia zona) non possiede un software in grado di bloccare solo parzialmente le somme sul conto corrente (ASSURDO!).
Ciò ha comportato l'obbligo, da parte di mia madre, di recarsi in filiale, sbloccare temporaneamente il conto ed effettuare un bonifico allo sportello verso altro conto corrente (circa 5€ di bonifico). Eh sì, perché in questa "banca" le operazioni allo sportello si pagano). Il tutto sotto il ferreo controllo del referente del conto corrente (manco fossimo dei ladri!) che, a fine operazione, ha immediatamente provveduto a bloccare di nuovo il conto.
Non è finita qui.
Per sbloccare il conto, occorre presentare alla banca la dichiarazione di successione dell'agenzia delle entrate. Per la dichiarazione di successione occorre il certificato di consistenza della banca. Bene, il rilascio di tale certificato (un foglietto striminzito pure in bianco e nero) costa presso UNICREDIT 120€ (LADRONI!!!).
Ovviamente i tempi non sono stati brevissimi, ma non mi sono dato per vinto e, consapevole di ciò che mi avrebbe atteso, dopo un profondo respiro/sospiro, mi sono tuffato a capofitto nella lunga e snervante burocrazia italiana con annesse code interminabili e trasferimenti da un ufficio ad un altro (ADE, Catasto, Poste ecc..).
Finalmente, con tutti i documenti in regola, mi reco in filiale convinto che lo sblocco del conto fosse ormai cosa fatta.....MA....Ovviamente, non è andata così...
La mia "responsabile commerciale", come viene definita dal sito dell'UNICREDIT, (Che appena mi vede dice: "Sa, qualche giorno fa stavo proprio pensando a lei, ma non sapevo se fosse il caso di chiamarla e di disturbarla!" :D :rolleyes:) mi ha reso noto che lei stessa mi avrebbe fatto sapere al più presto quando sarebbe stato pronto il modulo per sbloccare il conto; modulo che, da quel che ho capito, va firmato e su cui vanno indicati gli estremi per il versamento su nuovo conto corrente.
Passa una settimana e nulla, mi domando allora quanto tempo occorra a UNICREDIT/mia responsabile per stampare un modulo (mi sorge il dubbio che stiano proprio fabbricando carta e inchiostro) e quindi, incuriosito, oggi telefono alla mia "cara" RESPONSABILE. Inutile dire che era irreperibile e che mi ha risposto solo dopo aver chiamato con il numero riservato. "Ella" cade dalle nuvole, mi dice che non ha avuto tempo di sbrigare la pratica, perché ha dovuto partecipare ad un corso di aggiornamento. (Non so perché, ma lo immaginavo :D) e che, per sbrigare il tutto, occorrono diversi giorni.
Al che le dico che sarei andato a parlare con il direttore.
Detto fatto, mi reco nell'ufficio del direttore il quale era stato palesemente indottrinato sulla faccenda, ma faceva finta di non capire il problema.
Mi dice che occorrono dei tempi e che la banca non lavora solo per me. Io ribatto che non mi risulta che il mio caso sia annoverato tra i dilemmi dell'umanità (tipo scissione dell'atomo o sesso degli angeli) bensì, che il problema riguarda un solo pezzo di carta (il sopracitato modulo) da compilare e firmare.
Lo saluto, strappandogli tra i denti che avrei atteso una telefonata definitiva entro la prossima settimana. Ormai, però, so come funzionano queste cose, sono estremamente scettico che la cosa si risolva nella prossima settimana.

Ora vi domando: c'è speranza che entro la fine di giugno ottenga ciò che mi spetta? I tempi sono davvero così lunghi o a me sembra che, avendo capito che li voglio abbandonare, hanno interesse a tenere il "malloppo" il più possibile?
A chi posso posso rivolgermi?
Ma, soprattutto, c'è speranza e futuro in Italia con gente così menefreghista?
(domanda retorica la mia, lo so...:()

P.S. Mio padre era cliente Unicredit da lameno 40 anni, ancora si chiamava Banco di Roma.

Grazie a tutti per lo sfogo.
Viva l'Italia!

E' comprensibile lo sfogo, ma se vuoi portare a casa dei risultati devi cercare di essere più incisivo.

1) il balzello dei 120 E. temo non sia evitabile, perchè quasi certamente c'è un foglio informativo che li prevede (chiedi che te lo mostrino, è un tuo diritto);

2) se il conto cointestato era a firme disgiunte, non possono bloccare il 50% di tua madre;

3) se pensi di aver pochi margini col direttore, scrivi una e-mail, esponendo le tue ragioni, all'uff. reclami di Unicredit - Reclami@unicredit.eu (devono rispondere entro 30 gg.), segnalando il disservizio della Filiale e dicendo che in caso di mancata risoluzione entro 10 gg. ti riservi di scrivere al Sole 24 ore;

4) segnala il caso a Il Sole 24 ore - inserto del sabato - plus@ilsole24ore.com
se scrivi una e-mail circostanziata e ben argomentata te la pubblicano nel giro di 2-3 settimane. La pubblicità negativa è la cosa che le banche temono di più, per evitarlo cercano in genere di chiudere subito, anche se a loro sfavore.

In bocca al lupo. :)
 
...Anche a me non hanno bloccato la meta' del conto ma il saldo e' talmente basso che non mi sono preoccupato....

per te non è stato un problema perchè ci tenevi pochi spicci, ma per chi lo usa come conto principale o magari unico, diventa un GROSSO problema!
Quindi la lancia sarebbe da spezzargliela in testa!

Riguardo unicredit vi sono varie discussioni, un paio di anni fa vi ho anche partecipato per esporre la mia esperienza: ho aperto un conto in occasione di una promo con la quale regalavano un cellulare e perchè mi serviva una banca fisica presso la quale bonificare i soldi che mi servivano per il rogito della casa e farmi emettere gli assegni circolari: per fortuna sono riuscito a fare tutto, ma mi sono scontrato con l'incompetenza più assurda e l'ho chiuso appena possibile. :wall::wall:
si criticano tanto certe banche online, ma unicredit le batte tutte!
 
E' comprensibile lo sfogo, ma se vuoi portare a casa dei risultati devi cercare di essere più incisivo.

1) il balzello dei 120 E. temo non sia evitabile, perchè quasi certamente c'è un foglio informativo che li prevede (chiedi che te lo mostrino, è un tuo diritto);

2) se il conto cointestato era a firme disgiunte, non possono bloccare il 50% di tua madre;

3) se pensi di aver pochi margini col direttore, scrivi una e-mail, esponendo le tue ragioni, all'uff. reclami di Unicredit - Reclami@unicredit.eu (devono rispondere entro 30 gg.), segnalando il disservizio della Filiale e dicendo che in caso di mancata risoluzione entro 10 gg. ti riservi di scrivere al Sole 24 ore;

4) segnala il caso a Il Sole 24 ore - inserto del sabato - plus@ilsole24ore.com
se scrivi una e-mail circostanziata e ben argomentata te la pubblicano nel giro di 2-3 settimane. La pubblicità negativa è la cosa che le banche temono di più, per evitarlo cercano in genere di chiudere subito, anche se a loro sfavore.

In bocca al lupo. :)

se sostituisci il sole24ore con Procura della Repubblica di ___________ o Arbitrato Bancario sottoscrivo.

1) in questi casi parlare non serve a nulla (verba volant....)
2) ci sono istituzioni della Repubblica preposte a tutelare i cittadini usiamole
3)le autocertificazioni non si accettano oppure no a piacimento in base all'umore dell'impiegato o alla filiale di riferimento...se la normativa dice che è sufficiente l'autocertificazione, autocertificazione sia!


buona fortuna
 
Mps fa pagare 60 euro la dichiarazione di sussistenza rapporti.
i tempi sono realmente lunghi...anche oltre i 6 mesi
la bollettazione tipo 'utenze' viene comunque pagata anche in debordo del 50%

auguri
 
E' comprensibile lo sfogo, ma se vuoi portare a casa dei risultati devi cercare di essere più incisivo.

1) il balzello dei 120 E. temo non sia evitabile, perchè quasi certamente c'è un foglio informativo che li prevede (chiedi che te lo mostrino, è un tuo diritto);

2) se il conto cointestato era a firme disgiunte, non possono bloccare il 50% di tua madre;

3) se pensi di aver pochi margini col direttore, scrivi una e-mail, esponendo le tue ragioni, all'uff. reclami di Unicredit - Reclami@unicredit.eu (devono rispondere entro 30 gg.), segnalando il disservizio della Filiale e dicendo che in caso di mancata risoluzione entro 10 gg. ti riservi di scrivere al Sole 24 ore;

4) segnala il caso a Il Sole 24 ore - inserto del sabato - plus@ilsole24ore.com
se scrivi una e-mail circostanziata e ben argomentata te la pubblicano nel giro di 2-3 settimane. La pubblicità negativa è la cosa che le banche temono di più, per evitarlo cercano in genere di chiudere subito, anche se a loro sfavore.

In bocca al lupo. :)

se sostituisci il sole24ore con Procura della Repubblica di ___________ o Arbitrato Bancario sottoscrivo.

1) in questi casi parlare non serve a nulla (verba volant....)
2) ci sono istituzioni della Repubblica preposte a tutelare i cittadini usiamole
3)le autocertificazioni non si accettano oppure no a piacimento in base all'umore dell'impiegato o alla filiale di riferimento...se la normativa dice che è sufficiente l'autocertificazione, autocertificazione sia!


buona fortuna

Grazie per i suggerimenti! :)
Procedo subito con il reclamo.
Riguardo al balzello dei 120€, ormai mi sono messo l'anima in pace, volevo solo far presente come questa banca speculi anche su queste cose.

Confermo che il conto era cointestato con firme disgiunte. Non potrebbero bloccare il 50% di mia madre, ma si trincerano dietro alla scusa che il software non sia in grado di bloccare solo parzialmente il conto stesso. :rolleyes:
 
Ultima modifica:
Quello è un problema loro se non riescono a bloccare solo mezzo conto. Allora perchè invece di bloccarlo tutto non lo lasciano aperto? Il problema devono risolverlo loro
 
per te non è stato un problema perchè ci tenevi pochi spicci, ma per chi lo usa come conto principale o magari unico, diventa un GROSSO problema!
Quindi la lancia sarebbe da spezzargliela in testa!

Riguardo unicredit vi sono varie discussioni, un paio di anni fa vi ho anche partecipato per esporre la mia esperienza: ho aperto un conto in occasione di una promo con la quale regalavano un cellulare e perchè mi serviva una banca fisica presso la quale bonificare i soldi che mi servivano per il rogito della casa e farmi emettere gli assegni circolari: per fortuna sono riuscito a fare tutto, ma mi sono scontrato con l'incompetenza più assurda e l'ho chiuso appena possibile. :wall::wall:
si criticano tanto certe banche online, ma unicredit le batte tutte!

Mai fare di tutta l'erba un fascio, dipende sempre da chi in filiale ci lavora.
Come in ogni campo e in ogni banca ( idem servizio clienti per le banche online ) ci trovi la persona competente e gentile oppure l'incompetente arrogante.
 
Ho già raccontato di aver vissuto la stessa esperienza con la stessa banca molti anni fa all'epoca era ancora banca di Roma mi pare.
Volevo aprire fineco che ha molte cose che mi potevano essere utili.
Non lo apro per principio.
Gli impiegati incompetenti rappresentano la banca c'è poco da fare per cui se mi tratti a pesci in faccia e' giusto andarsene e se facessero tutti così motivando l'uscita il cliente verrebbe forse trattato un po' meglio....forse
 
Ho già raccontato di aver vissuto la stessa esperienza con la stessa banca molti anni fa all'epoca era ancora banca di Roma mi pare.
Volevo aprire fineco che ha molte cose che mi potevano essere utili.
Non lo apro per principio.
Gli impiegati incompetenti rappresentano la banca c'è poco da fare per cui se mi tratti a pesci in faccia e' giusto andarsene e se facessero tutti così motivando l'uscita il cliente verrebbe forse trattato un po' meglio....forse

Ma senz'altro, Carmen, ovvio la nostra percezione si formi e concretizzi nella soggettiva esperienza di rapporto, vale per la banca come per altre situazioni, dal negozio al ristorante, dall'hotel alla sportello pubblico.
Facevo solo sommessamente notare che Unicredit opera in venti paesi, solo in Italia ha piu' di 4000 fliliali , piu' di 40.000 dipendenti.
Ecco, capisci bene che non credo siano tutti incompenti e arroganti, per la legge dei grandi numeri ci potrai trovare pure quello in gamba, no? :)

Poi, oh, io in una filiale Unicredit non ci ho mai messo piede, al massimo passo dall'Atm per versare sul mio conto Fineco :D
 
Mi è sembrato di capire, relazionandomi con impiegati Unicredit e Intesa Sanpaolo, che su
alcuni di essi la consapevolezza di appartenere a dei grandi gruppi fa loro assumere atteggiamenti
poco "prudenti" e al limite dell'arrogante.

Sarà un caso ma è abbastanza frequente leggere sul FOL di comportamenti poco simpatici
da parte di appartenenti a queste banche.

E, purtroppo, il cliente è un brutto animale con memoria lunga. Io di mio ho già avuto nel mirino
entrambe le banche e agisco/ho agito di conseguenza (andando via o tenendo il conto solo per
le domiciliazioni, qualche emissione di assegni circolari e stop).
 
Mi è sembrato di capire, relazionandomi con impiegati Unicredit e Intesa Sanpaolo, che su
alcuni di essi la consapevolezza di appartenere a dei grandi gruppi fa loro assumere atteggiamenti
poco "prudenti" e al limite dell'arrogante.

Sarà un caso ma è abbastanza frequente leggere sul FOL di comportamenti poco simpatici
da parte di appartenenti a queste banche.

E, purtroppo, il cliente è un brutto animale con memoria lunga. Io di mio ho già avuto nel mirino
entrambe le banche e agisco/ho agito di conseguenza (andando via o tenendo il conto solo per
le domiciliazioni, qualche emissione di assegni circolari e stop).
Allora spiego meglio il motivo del mio grandissimo risentimento.
Ed e' vero la memoria del correntista e' lunga.
Mio padre che ora non c'è più era correntista unì credit. Impiegati davvero molto arroganti ricordo solo per dirne una che una volta tornò a casa furioso perché allo sportello gli risposero che non avevano più penne.
Su quel conto io avevo la delega e ogni volta che ho potuto gli ho rotto.
Quando mi addebitarono i famosi 120 euro dopo la sua morte non mi parve vero di rompergli le scatole a risarcimento delle inca@@ature.
Me le hanno ridate. Gli ho praticamente dato degli sciacalli per iscritto, nel mio caso si limitarono a scrivere una letterina in carta semplice oltretutto.
Fosse stata una banca di persone educate al rapporto con la clientela probabilmente nemmeno ci stavo a perdere tempo.
(Per la successione ci tornai diverse volte e gli impiegati davano indicazioni diverse ogni volta)
Me l'hanno tolta la commissione e bonificato la somma sul mio conto corrente.
Mi hanno pure chiesto se volevo aprire un nuovo conto con loro. Vi risparmio la risposta.
 
Allora spiego meglio il motivo del mio grandissimo risentimento.
Ed e' vero la memoria del correntista e' lunga.
Mio padre che ora non c'è più era correntista unì credit. Impiegati davvero molto arroganti ricordo solo per dirne una che una volta tornò a casa furioso perché allo sportello gli risposero che non avevano più penne.
Su quel conto io avevo la delega e ogni volta che ho potuto gli ho rotto.
Quando mi addebitarono i famosi 120 euro dopo la sua morte non mi parve vero di rompergli le scatole a risarcimento delle inca@@ature.
Me le hanno ridate. Gli ho praticamente dato degli sciacalli per iscritto, nel mio caso si limitarono a scrivere una letterina in carta semplice oltretutto.
Fosse stata una banca di persone educate al rapporto con la clientela probabilmente nemmeno ci stavo a perdere tempo.
(Per la successione ci tornai diverse volte e gli impiegati davano indicazioni diverse ogni volta)
Me l'hanno tolta la commissione e bonificato la somma sul mio conto corrente.
Mi hanno pure chiesto se volevo aprire un nuovo conto con loro. Vi risparmio la risposta.

Ciao carmencarmen!
In quello che scrivi, mi sembra di rivedere quello che sto passando.
Pensa che anche a me hanno proposto di rimanere con loro, perché (testuale): Ci teniamo molto a Lei come cliente." E si vede! Aggiungo io! Dopo quello che sto passando...
Mi hanno proposto apertura di un conto corrente che non può reggere il paragone con nessuno di quelli più convenienti (Youbanking, Che Banca, Webank, la stessa Fineco ecc..).
Sono davvero alla frutta, e la cosa che mi infastidisce di più è che SPECULANO. Speculano soprattutto sui pensionati e su tutti coloro che non conoscono altri prodotti o non sanno ben utilizzare il pc.
A questo si aggiunga la tracotanza, la perfidia, la malizia, e l'immancabile voglia di non fare. (tutte cose che io ho constatato con mano!).
E' vergognoso!
 
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