Polizza p-plan 6065 come uscirne ... vivi?

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

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Salve a tutti. Premetto che sono piuttosto profano in materia (e quindi probabilmente rappresento bene l’utente medio dei servizi in oggetto), riporto la vicenda che mi sta coinvolgendo per due motivi:
1)ho raccolto informazioni che ritengo sia utile condividere;
2)spero di poter ricevere consigli utili.

Verso la fine del 2002 ho contattato Fineco, la mia banca, per ricevere consulenza in merito alla possibilità di acquistare delle polizze per un piano di previdenza personalizzato.
Il consulente Fineco mi ha proposto p-plan 6065, con l’idea di investire il 100% su profilo attivo per un lungo intervallo di tempo (da 10 a 15 anni), per poi consolidare il tutto su un profilo progressivamente più stabile.

Il consulente, in quella occasione, si è ben guardato dal rilasciarmi il documento informativo sulle p-plan e mi ha parlato delle spese di emissione (10€ una tantum) e del Caricamento iniziale (il 30% del premio di riferimento per i primi due anni). Ho pensato fosse un salasso ma che fosse un costo accettabile rispetto ad un orizzonte di investimento di almeno 30 anni.
In particolare il consulente si è prodigato nel decantarmi le virtù del “bonus finale”, che “matura a condizione che sia stato versato, IN CIASCUN ANNO ASSICURATIVO, un ammontare di premi periodici almeno pari al premio di riferimento […] e a condizione che il Contraente/Assicurato non abbia esercitato il diritto di riscatto.”

Nel Dicembre 2002 (decorrenza il 24) ho acquistato 4 quote da 500€ ciascuna, che poi ho puntualmente versato nel 2003, 2004 e 2005. Nello specifico, il 24 Dicembre di ciascun anno prima Cisalpina Previdenza, poi Fineco Vita ed infine CNP Capitalia Vita sono andati a prelevare dal mio conto Fineco la cifra di 2000€.
Nel Dicembre 2006 mi sono dimenticato che la data del prelievo fosse il 24 Dic ed i soldi necessari per il bonifico sono stati a disposizione sul mio conto qualche giorno dopo (mi pare il 27 Dic). Causa distrazione da vacanze, mi sono accorto che il “solito” addebito non era stato effettuato solo dopo il 6 Gennaio 2007 e l’8 Gennaio ho contattato il consulente Fineco che mi aveva venduto le polizze.
Questi mi ha spiegato che non avendo, implicitamente, versato le quote per l’anno 2006, mi sono "fumato":
la possibilità di dedurre dall’imponibile 2006 l’importo di 2000 €;
la possibilità di accedere al bonus finale.
Allo stesso consulente ho chiesto, tramite e-mail scritta dietro suo invito, di verificare se fosse possibile “rimediare” in qualche modo, offrendo la mia disponibilità ad investire comunque la suddetta cifra. Dopo più di un mese di silenzio l’ho contattato per telefono e mi sono sentito dire che non mi aveva risposto perché tanto aveva verificato non ci fosse niente da fare.

Deciso a capirci qualcosa di più ho chiesto allo stesso consulente di incontrarci. Oltre a confermarmi che non ci fosse niente da fare per ciò che riguarda il bonus finale, a seguito della mia richiesta di informazioni su eventuali costi a me imputati ogni anno, mi ha spiegato che sono a mio carico uno 0,55% più un 0,025% trimestrali.

Sempre più preoccupato, ho iniziato ad informarmi meglio (alla buon’ora). Ho scaricato da www.cnpcapitaliavita.it il documento informativo, che metto a disposizione in allegato. Qui scopro, al capitolo 3.1.3.6 che le spese a carico del fondo sono:
a] commissione di gestione, CALCOLATA SUL PATRIMONIO DEL FONDO […] nella misura dello 0,55% trimestrale;
b] compenso, CALCOLATO SUL PATRIMONIO DEL FONDO, dovuto alla banca depositaria, NELLA MISURA MASSIMA dello 0,025% trimestrale;
c] spese di pubblicazione del valore unitario della quota del fondo;
d] compensi alla Società di Revisione per le verifiche annuali del fondo;
e] oneri inerenti all’acquisizione ed alla dismissione delle attività del fondo ed ulteriori oneri di diretta pertinenza.
Premesso che le voci [c], [d] ed [e] non riesco a quantificarle, quelle che mi spaventano a morte sono le prime due. Il consulente non mi ha spiegato che le percentuali da lui citate (trimestrali, corrispondenti ad una percentuale annua del 2,28%, fra sole commissioni e compensi) si applicassero al patrimonio e non alle quote versate annualmente.
Ho fatto un rapido conto ed ho scoperto che, partendo dall’ipotesi semplificativa di investire 2000 € all’anno su quote dall’andamento piatto (né in guadagno né in perdita) per 35 anni, dedotti i costi iniziali e non considerando il bonus finale il quadro sarebbe:

TOTALI
quote versate
€ 72.000,00
costi iniziali
€ 1.210,00
costi annui
€ 22.972,67
capitale maturato (senza bonus)
€ 47.817,33

Cioè circa UNDICI quote su 35, il 31,42 % dei soldi da me versati, finirebbero in commissioni e compensi.
Facendo conti più accurati (che riporto nel foglio elettronico allegato), ho scoperto che la situazione è anche peggiore. Premesso che non c'è alcuna garanzia di rendimento, ho stimato che, investendo per 35 anni sul profilo attivo, il fondo dovrebbe crescere del 2% ogni anno affinché io possa recuperare i soldi versati.

Ho cominciato a scrivere direttamente a CNP Capitalia, ricevendo risposte precise e scoprendo cose interessanti, alcune delle quali riporto integralmente; forse possono tornare utili a qualcuno.

“per recuperare le rate di premio non versate riferite alle polizze in oggetto, potrà effettuare un versamento sul seguente conto corrente […]”

NOTA: sul documento informativo (cap 2.7) si parla della facoltà di “interrompere e riprendere in qualsiasi momento il versamento dei premi previsti dal contratto”, non di recuperarne di non effettuati.

“Per quanto riguarda il bonus finale, il diritto matura a condizione che sia stato versato, in ciascun anno assicurativo, un ammontare di premi periodici almeno pari al premio di riferimento […]. Le confermiamo, quindi, che il recupero successivo delle rate precedenti non pregiudica il diritto al bonus”.

NOTA: all’articolo 2.10 delle condizioni di assicurazione si dice “in ciascun anno assicurativo” e non “PER ciascun anno assicurativo”. Comunque emerge il fatto che il consulente mi ha fornito informazioni errate, scoraggiandomi implicitamente dal proseguire negli investimenti che lui stesso mi aveva proposto.

“i premi che vorrà recuperare, relativi alla polizza in oggetto, possono essere utilizzati per l’attestazione di pagamento valida ai fini fiscali inerente il medesimo anno in cui sono stati versati”

A questo punto ho capito che l’unica arma a mia disposizione consiste nello smettere di versare i soldi per le quote annue.

Ora devo capire come uscirne, cercando di recuperare quanto versato.
Al capitolo 2.16 del documento delle Condizioni è scritto che “trascorsi 8 anni di partecipazione a forme pensionistiche complementari […], in caso di acquisto della prima casa di abitazione per il Contraente/Assicurato e per i suoi figli, in caso di interventi di recupero del patrimonio edilizio relativamente alla prima casa di abitazione e in caso di spese sanitarie, per terapie ed interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche. In tal caso il riscatto può essere sia totale che parziale […]”.
Io nel 2006 ho comprato casa e sto pagando relativo mutuo (sottoscritto sempre con Fineco). Mi sono chiesto se fosse possibile riscattare le polizze per estinguere parzialmente il mutuo su prima casa. Ho contattato il numero 800 335 335 e l’operatore, interrogato in proposito, mi ha risposto “NO … aspetti che chiedo … anzi SI”. Poiché inizio ad avere bisogno di certezze gli ho chiesto di verificare meglio e darmi una risposta definitiva. Dopo un minuto di assenza mi ha risposto che NON è possibile riscattare le quote per estinguere (parzialmente) un mutuo sottoscritto per l’acquisto di prima casa. Questo perchè “la legge non si esprime in modo preciso in materia”.

Avrei dovuto comprar casa dopo l’ottavo anno di versamenti!

A conclusione di questo mio lungo intervento tengo a precisare che ho sempre avuto ed ho fiducia in Fineco (con cui ho fatto Leasing auto, Mutuo prima casa, FIP p-plan 6065, Assicurazione vita ARGO). Però ora sono molto scoraggiato in merito al FIP in cui ho sprovvedutamente investito.

Accolgo con entusiasmo qualsiasi suggerimento/considerazione sulle mie stime ed in merito a come possa tutelarmi.

Un cordiale saluto a tutti.
 

Allegati

  • pplan6065_ed_092002.pdf
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  • p_plan_simulazione.xls
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A conclusione di questo mio lungo intervento tengo a precisare che ho sempre avuto ed ho fiducia in Fineco (con cui ho fatto Leasing auto, Mutuo prima casa, FIP p-plan 6065, Assicurazione vita ARGO). Però ora sono molto scoraggiato in merito al FIP in cui ho sprovvedutamente investito.

Inizio da un aspetto puramente strategico: io sono fortemente contrario a investire quando si ha un mutuo da pagare. Per quanto possa rendere un investimento, sia pure previdenziale, il 6% (arrotondo) che SICURAMENTE si paga di mutuo è certamente più elevato di qualunque rendimento netto si possa ottenere con rischi accettabili. Se i 500Euri del Fip, tu li avessi messi a riduzione del mutuo, ne avresti sicuramente beneficiato.

Proseguiamo analizzando il caso:
La risposta del promotore che ti dice che non è possibile recuperare il buco, è SICURAMENTE dettata da poca voglia di lavorare. Si era dimenticato di verificare, tu l'hai richiamato, e lui per cavarti via dalle p.alle ti ha detto che non c'era niente da fare e morta lì. Un promotore serio avrebbe avuto modo non solo di informarti, ma anche di retrodatare un pagamento con zero problemi, anche se ovviamente applicandoti poi un massimo scoperto o i giorni di valuta a debito, ma parliamo di qualche decina di euri a fronte dello stress che ti avrebbe evitato.

Per il resto, non ho tempo di studiarmi tutto il prospetto. Ma certo che se i costi sono quelli che citi, e magari i prodotti sottostanti sono a loro volta prodotti gestiti (e quindi con costi ulteriori), la situazione è decisamente pesante rispetto ad un investimento diretto attraverso strumenti a basso costo (ETF).

Ti si migliora un attimo la situazione considerando il risparmio fiscale, che non riesco ovviamente a quantificarti ma immagino tu l'abbia ben chiaro. Presumo però che non sia una cosa che ti cambia la vita.

Personalmente, avendo finora versato poco, accetterei la perdita e chiuderei la baracca, riscattando.


Nikkei
 
Personalmente, avendo finora versato poco, accetterei la perdita e chiuderei la baracca, riscattando.
Nikkei

E' proprio quello che vorrei fare. Ma il documento informativo che ho allegato al messaggio sembra piuttosto blindato per ciò che riguarda il riscatto. COME posso riscattare?
Devo vendere la casa e comprarne una nuova per sfruttare la possibilità dovuta ad "acquisto prima casa"?
Devo smettere di lavorare e non percepire reddito per un paio d'anni?
Devo ammalarmi e sostenere spese sanitarie contingenti?
Devo fare interventi di recupero del patrimonio edilizio?
Oppure, esiste un modo per riscattare comunque, anche perdendoci?
 
E' proprio quello che vorrei fare. Ma il documento informativo che ho allegato al messaggio sembra piuttosto blindato per ciò che riguarda il riscatto. COME posso riscattare?
Devo vendere la casa e comprarne una nuova per sfruttare la possibilità dovuta ad "acquisto prima casa"?
Devo smettere di lavorare e non percepire reddito per un paio d'anni?
Devo ammalarmi e sostenere spese sanitarie contingenti?
Devo fare interventi di recupero del patrimonio edilizio?
Oppure, esiste un modo per riscattare comunque, anche perdendoci?

In genere, le condizioni che tu citi sono motivi validi per riscattare senza penale, ma se accetti la penale puoi riscattare comunque.
A meno che, ovviamente, non si tratti di un prodotto 'capestro', ma non mi metto a leggere il prospetto.

Ciao

Nikkei
 
E' proprio quello che vorrei fare. Ma il documento informativo che ho allegato al messaggio sembra piuttosto blindato per ciò che riguarda il riscatto. COME posso riscattare?
Devo vendere la casa e comprarne una nuova per sfruttare la possibilità dovuta ad "acquisto prima casa"?
Devo smettere di lavorare e non percepire reddito per un paio d'anni?
Devo ammalarmi e sostenere spese sanitarie contingenti?
Devo fare interventi di recupero del patrimonio edilizio?
Oppure, esiste un modo per riscattare comunque, anche perdendoci?

Ciao a tutti, sono nuovo del forum, ma anch'io ho lo stesso problema di Montag.
Stesso fip e stessi problemi e aggiungo stessa dabbenaggine al momento della sottoscrizione.
Ora io mi sono rassegnato a non riprendere i soldi nemmeno pagando penali, ma ho pensato, onde evitare il balzello delle commissioni, di spostare la mia posizione sul fondo di categoria su cui ho intenzione di versare il TFR.

Ma udite udite il numero verde mi dice che non è possibile trasferire il mio fip P-PLAN 6065 ad altro fondo pensione chiuso perchè è un prodotto vecchio e non compatibile con i nuovi fip.

Ora a me, questa cosa non risulta assolutamente.
Chiedo al forum, quindi, se siete a conoscenza di questo o simili cavilli legislativi che mi possano di fatto impedire di riavere i miei soldi o quantomeno trasferirli dove voglio io.

Grazie mille.
 
Ciao a tutti, sono nuovo del forum, ma anch'io ho lo stesso problema di Montag.
Stesso fip e stessi problemi e aggiungo stessa dabbenaggine al momento della sottoscrizione.
Ora io mi sono rassegnato a non riprendere i soldi nemmeno pagando penali, ma ho pensato, onde evitare il balzello delle commissioni, di spostare la mia posizione sul fondo di categoria su cui ho intenzione di versare il TFR.

Ma udite udite il numero verde mi dice che non è possibile trasferire il mio fip P-PLAN 6065 ad altro fondo pensione chiuso perchè è un prodotto vecchio e non compatibile con i nuovi fip.

Ora a me, questa cosa non risulta assolutamente.
Chiedo al forum, quindi, se siete a conoscenza di questo o simili cavilli legislativi che mi possano di fatto impedire di riavere i miei soldi o quantomeno trasferirli dove voglio io.

Grazie mille.

mah? è incredibile ! ho sentito anche io la compagnia(come p.f) e mi hanno detto la stessa cosa!
questa mi era proprio sfuggita:angry::angry::mmmm:
comunque così a naso c'è qualcosa che tocca! ci andrò a fondo!
 
mah? è incredibile ! ho sentito anche io la compagnia(come p.f) e mi hanno detto la stessa cosa!
questa mi era proprio sfuggita:angry::angry::mmmm:
comunque così a naso c'è qualcosa che tocca! ci andrò a fondo!

Anche perchè se il prodotto ha le caratteristiche di un fip può essere switchato su altri fondi chiusi o aperti che siano, altrimenti non è un fip e quindi deve essere prevista una uscita sebbene con penale.

P.S: nel mio portfolio web dice FIP p-plan 6065 e sotto UNIT LINKED che significa???
 
questi sono gli inconvenienti di fineco? :D
e del consulente contattabile on line?
quanti ce ne sono a disposizione sul sito?
beh un bel fondo avrebbe reso molto di piu' senza tutti questi caricamenti costi ecc ecc.
c'era di buono la detrazione o deduzione adesso non ricordo e ti è sfumata.
insomma un pessimo affare.
si parla di consulenti finanziari non di promotori finanziari sul sito. :D
 
Anche perchè se il prodotto ha le caratteristiche di un fip può essere switchato su altri fondi chiusi o aperti che siano, altrimenti non è un fip e quindi deve essere prevista una uscita sebbene con penale.

P.S: nel mio portfolio web dice FIP p-plan 6065 e sotto UNIT LINKED che significa???

significa che il prodotto è un fip "vecchia maniera" (ante 01/01/2007) e investe in un portafoglio di fondi di capitalia am e im a cui è linkato!

aveva delle "belle" commissioni di entrata (un bel 30% per i primi due anni) e poi più niente fino a scadenza
ha dei costi di gestione abnormi intorno ad un 2,2% esplicito + un 1,5 implicito(sui fondi sottostanti)
si può dedurre dal reddito
...secondo me invece si può trasferire eccome!
alla faccia di cnpcapitaliavita!
 
significa che il prodotto è un fip "vecchia maniera" (ante 01/01/2007) e investe in un portafoglio di fondi di capitalia am e im a cui è linkato!

aveva delle "belle" commissioni di entrata (un bel 30% per i primi due anni) e poi più niente fino a scadenza
ha dei costi di gestione abnormi intorno ad un 2,2% esplicito + un 1,5 implicito(sui fondi sottostanti)
si può dedurre dal reddito
...secondo me invece si può trasferire eccome!
alla faccia di cnpcapitaliavita!

Senti quindi appurato che è un FIP (con costi di gestione da ...cravattari) è trasferibilissimo, ma mi chiedevo esiste un qualche cavillo, secondo te, che mi permetta proprio di uscirne magari pagando eventuali penali.
Dalla nota informativa credo proprio di no, ma sai la speranza è l'ultima a morire.

Grazie
 
Senti quindi appurato che è un FIP (con costi di gestione da ...cravattari) è trasferibilissimo, ma mi chiedevo esiste un qualche cavillo, secondo te, che mi permetta proprio di uscirne magari pagando eventuali penali.
Dalla nota informativa credo proprio di no, ma sai la speranza è l'ultima a morire.

Grazie

Colgo l'occasione del mio primo intervento per salutare tutti.
In merito al 3d volevo dire che anche io ho incredibilmente sottoscritto il p-plan non scendendo nei dettagli i costi effettivi di gestione al momento della sosttoscrizione.
Considerate le poche possibilità di manovra, volevo sapere se qualcuno sa consigliare FIP dai costi molto più contenuti a cu trasferirsi.
 
:confused::confused::angry:
Colgo l'occasione del mio primo intervento per salutare tutti.
In merito al 3d volevo dire che anche io ho incredibilmente sottoscritto il p-plan non scendendo nei dettagli i costi effettivi di gestione al momento della sosttoscrizione.
Considerate le poche possibilità di manovra, volevo sapere se qualcuno sa consigliare FIP dai costi molto più contenuti a cu trasferirsi.

mah?
è una faccenda ancora aperta!
a me avevano risposto che non era possibile; io mi sono informato ma ho idea che ci sia effettivamente qualche problema legato alla vecchia normativa.

Questo a mio modo di vedere non ha senso: ma che per una norma sono costretto a rimanere a vita sullo stesso fondo senza neanche poterlo cambiare?? :angry::confused:
 
:confused::confused::angry:

mah?
è una faccenda ancora aperta!
a me avevano risposto che non era possibile; io mi sono informato ma ho idea che ci sia effettivamente qualche problema legato alla vecchia normativa.

Questo a mio modo di vedere non ha senso: ma che per una norma sono costretto a rimanere a vita sullo stesso fondo senza neanche poterlo cambiare?? :angry::confused:

Io sto seriamente valutando la perdita con un'interruzione dell'alimentazione del fondo. Ti faccio sapere dopo martedì i "consigli" e le valutazioni del consulente finanziario fineco. Speriamo bene! :wall:
 
Io sto seriamente valutando la perdita con un'interruzione dell'alimentazione del fondo. Ti faccio sapere dopo martedì i "consigli" e le valutazioni del consulente finanziario fineco. Speriamo bene! :wall:

boh?, considerando che lavoro in Fineco anch'io non so proprio cosa potrà dirti di più, comunque tenter non nuoce....:yes:
 
Inizio da un aspetto puramente strategico: io sono fortemente contrario a investire quando si ha un mutuo da pagare. Per quanto possa rendere un investimento, sia pure previdenziale, il 6% (arrotondo) che SICURAMENTE si paga di mutuo è certamente più elevato di qualunque rendimento netto si possa ottenere con rischi accettabili. Se i 500Euri del Fip, tu li avessi messi a riduzione del mutuo, ne avresti sicuramente beneficiato.

(...cut...)


Nikkei

Anch'io sono contrario con un'eccezione. Secondo me è sempre meglio consigliare di non rimanere senza liquidi. Una spesa imprevista è sempre possibile ed è meglio pagare il 5,5% di tasso di un mutuo che quello di un credito al consumo. Qualche migliaia o decina di migliaia di euro su di un CcT o assimilabili io li terrei da parte.

L'ultimo contratto assicurativo a premi ricorrenti l'ho fatto sottoscrivere nel 1999 e direi che è difficile trovare un cliente che non se ne sia pentito. Anche sui premi unici ci andrei molto ma molto cauto. In alcuni casi ben determinati possono servire purchè la finalità sia puramente assicurativa e non finanziaria.

L'integrazxione pensionistica si fa - in fase di accumulo - con una BEI + fondo azionario o ETf per reinvestire le cedole. Esistono ovviamente formule più sofisticate ma a volte le cose semplici sono più facilmente implementabili e efficaci. Il Tfr cercate di portarlo a casa il prima possibile (ovviamente poi non ci comprate il Cayenne :D). Tutto il resto è immondizia.

Saluti, Lightcreek
 
Io sto seriamente valutando la perdita con un'interruzione dell'alimentazione del fondo. Ti faccio sapere dopo martedì i "consigli" e le valutazioni del consulente finanziario fineco. Speriamo bene! :wall:

Ciao a Tutti,
anch'io sono "vittima" di p-plan 6065,
avete news a riguardo su come uscirne ?
Grazie e buona giornata.
 
Ultima modifica:
Inizio da un aspetto puramente strategico: io sono fortemente contrario a investire quando si ha un mutuo da pagare. Per quanto possa rendere un investimento, sia pure previdenziale, il 6% (arrotondo) che SICURAMENTE si paga di mutuo è certamente più elevato di qualunque rendimento netto si possa ottenere con rischi accettabili. Se i 500Euri del Fip, tu li avessi messi a riduzione del mutuo, ne avresti sicuramente beneficiato.

Proseguiamo analizzando il caso:
La risposta del promotore che ti dice che non è possibile recuperare il buco, è SICURAMENTE dettata da poca voglia di lavorare. Si era dimenticato di verificare, tu l'hai richiamato, e lui per cavarti via dalle p.alle ti ha detto che non c'era niente da fare e morta lì. Un promotore serio avrebbe avuto modo non solo di informarti, ma anche di retrodatare un pagamento con zero problemi, anche se ovviamente applicandoti poi un massimo scoperto o i giorni di valuta a debito, ma parliamo di qualche decina di euri a fronte dello stress che ti avrebbe evitato.

Per il resto, non ho tempo di studiarmi tutto il prospetto. Ma certo che se i costi sono quelli che citi, e magari i prodotti sottostanti sono a loro volta prodotti gestiti (e quindi con costi ulteriori), la situazione è decisamente pesante rispetto ad un investimento diretto attraverso strumenti a basso costo (ETF).

Ti si migliora un attimo la situazione considerando il risparmio fiscale, che non riesco ovviamente a quantificarti ma immagino tu l'abbia ben chiaro. Presumo però che non sia una cosa che ti cambia la vita.

Personalmente, avendo finora versato poco, accetterei la perdita e chiuderei la baracca, riscattando.


Nikkei

http://www.itsyourmoney.ie/files/publications/p_20070920113714Savings and investments .pdf
 

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Fondo Fonte ...

... sapete dirmi se è possibile passare dal "vergognoso" p-plan 6065 al fondo di categoria Fonte ? Ovviamente senza perdite e varie penali.
Grazie.

Alessandro
 
Ciao a Tutti,
mi unisco al coro delle "vittime" di p-plan 6065,
qualcuno è riuscito ad uscirne con uno switch/sospensione/altro?
Vi sarei davvero grato se riportaste qui le vs esperienze: penso infatti che condividere le modalità con cui abbiamo/avete risolto il problema sia di reciproca utilità.

Grazie a tutti.
siriozen
 
Ciao a Tutti,
mi unisco al coro delle "vittime" di p-plan 6065,
qualcuno è riuscito ad uscirne con uno switch/sospensione/altro?


Secondo il Sole 24 Ore, c'è un pastore in Barbagia che è riuscito a ottenere un riscatto parziale. Sembra abbia dovuto cedere due pecore e quattro forme di pecorino.
Altri casi non sono stati segnalati.


Nikkei
 
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