FaGal
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Agli istituti servono per «fidelizzare» il cliente
LA TRASPARENZA SULLE SPESE PORTA A TAGLIARE I COSTI E FAVORISCE IL NUOVO BOOM. I PROMOTORI SPINGONO LE UNIT
SONOdiventati gran venditori di
polizze i promotori finanziari
negli ultimi tempi. I prodotti
assicurativi dominano ormai da mesi
la raccolta delle reti di consulenti,
censita da Assoreti. Il record assoluto
appartiene a Banca Mediolanum,
che nell’intero 2005 ha raccolto in
questi prodotti 707 milioni di euro,
il 63% dell’intero risparmio gestito
(1,12 miliardi). E a gennaio di quest’anno
la tendenza è stata ancora
più evidente: i quasi 4 mila promotori
della società guidata da Ennio
Doris hanno collocato 60,6 milioni
di euro in polizze, rispetto a un
totale di 75 milioni finiti nel gestito
(in pratica più dell'80%).
Ma ci sono anche altre società
che sembrano apprezzare particolarmente
questi strumenti. Finanza &
Futuro (rete del gruppo Deutsche
Bank), ad esempio, nell'intero 2005
ha raccolto 247 milioni di euro in
polizze, contro un totale nel risparmio
gestito di 143 milioni (più basso
a causa del deflusso di 246,5milioni
subìto dalle gestioni in fondi). E
anche Xelion Banca nel 2005 ha
venduto 492 milioni in polizze,
quasi il 35% del totale gestito (1,4
miliardi). Insomma, i promotori
sembrano aver rubato la scena agli
assicuratori.
Ma quali sono state le ragioni di
questo fenomeno e quanto durerà
ancora? «Le polizze sono prodotti
che servono a fidelizzare i clienti -
risponde Fabrizio Montaruli, partner
di Kpmg Advisory, che per la
società di consulenza ha seguito la
recente vendita della rete di Banca
Etruria a Banca Lombarda - Si
tratta di prodotti che durano tra
cinque e sette anni e che penalizzano
l'uscita prima della scadenza». Il
cliente resta quindi legato all'azienda
per molti anni e anche il promotore
beneficia di questo stretto rapporto.
«Le polizze unit (quelle che
investono in fondi comuni) negli
ultimi anni hanno ridotto molto i
caricamenti - dice ancoraMontaruli
- Ma sono ancora piuttosto care
rispetto agli altri prodotti. E i promotori
italiani riescono a incassare
ricche commissioni».
Un processo che sembra destinato
a continuare ancora per i prossimi
mesi. Ma c'è un fattore che
potrebbe rivelarsi una sorpresa poco
gradita: la recente circolare
Isvap sulla trasparenza delle polizze
vita ha portato alla luce gli alti
caricamenti che gravano ancora su
questi prodotti, e le compagnie saranno
costrette a ridurli, assottigliando
i margini di guadagno sia
per le società sia per i promotori.
[Bloomberg Borsa & Finanza]
tuttosoldi
LA TRASPARENZA SULLE SPESE PORTA A TAGLIARE I COSTI E FAVORISCE IL NUOVO BOOM. I PROMOTORI SPINGONO LE UNIT
SONOdiventati gran venditori di
polizze i promotori finanziari
negli ultimi tempi. I prodotti
assicurativi dominano ormai da mesi
la raccolta delle reti di consulenti,
censita da Assoreti. Il record assoluto
appartiene a Banca Mediolanum,
che nell’intero 2005 ha raccolto in
questi prodotti 707 milioni di euro,
il 63% dell’intero risparmio gestito
(1,12 miliardi). E a gennaio di quest’anno
la tendenza è stata ancora
più evidente: i quasi 4 mila promotori
della società guidata da Ennio
Doris hanno collocato 60,6 milioni
di euro in polizze, rispetto a un
totale di 75 milioni finiti nel gestito
(in pratica più dell'80%).
Ma ci sono anche altre società
che sembrano apprezzare particolarmente
questi strumenti. Finanza &
Futuro (rete del gruppo Deutsche
Bank), ad esempio, nell'intero 2005
ha raccolto 247 milioni di euro in
polizze, contro un totale nel risparmio
gestito di 143 milioni (più basso
a causa del deflusso di 246,5milioni
subìto dalle gestioni in fondi). E
anche Xelion Banca nel 2005 ha
venduto 492 milioni in polizze,
quasi il 35% del totale gestito (1,4
miliardi). Insomma, i promotori
sembrano aver rubato la scena agli
assicuratori.
Ma quali sono state le ragioni di
questo fenomeno e quanto durerà
ancora? «Le polizze sono prodotti
che servono a fidelizzare i clienti -
risponde Fabrizio Montaruli, partner
di Kpmg Advisory, che per la
società di consulenza ha seguito la
recente vendita della rete di Banca
Etruria a Banca Lombarda - Si
tratta di prodotti che durano tra
cinque e sette anni e che penalizzano
l'uscita prima della scadenza». Il
cliente resta quindi legato all'azienda
per molti anni e anche il promotore
beneficia di questo stretto rapporto.
«Le polizze unit (quelle che
investono in fondi comuni) negli
ultimi anni hanno ridotto molto i
caricamenti - dice ancoraMontaruli
- Ma sono ancora piuttosto care
rispetto agli altri prodotti. E i promotori
italiani riescono a incassare
ricche commissioni».
Un processo che sembra destinato
a continuare ancora per i prossimi
mesi. Ma c'è un fattore che
potrebbe rivelarsi una sorpresa poco
gradita: la recente circolare
Isvap sulla trasparenza delle polizze
vita ha portato alla luce gli alti
caricamenti che gravano ancora su
questi prodotti, e le compagnie saranno
costrette a ridurli, assottigliando
i margini di guadagno sia
per le società sia per i promotori.
[Bloomberg Borsa & Finanza]
tuttosoldi