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Con un futuro incerto e rischi di perdita del potere d'acquisto sareste disposti, entrando oggi nel mondo del lavoro, a non aderire ai fondi pensione ?
Con un futuro incerto e rischi di perdita del potere d'acquisto sareste disposti, entrando oggi nel mondo del lavoro, a non aderire ai fondi pensione ?
Con un futuro incerto e rischi di perdita del potere d'acquisto sareste disposti, entrando oggi nel mondo del lavoro, a non aderire ai fondi pensione ?
L'alternativa per te quale sarebbe? Dove investiresti la liquidità che non metti nel FP? (senza contare il bonus fiscale e la quota datoriale nei negoziali).
Che non vuol dire TFR o FP. Personalmente tengo il TFR in azienda, ma verso costantemente la quota massima deducibile annuale nel FP.
Ma è una spesa elevata..
Lasciare tutto nel TFR. Era questa l'alternativa di cui parlavo.
Con un futuro incerto e rischi di perdita del potere d'acquisto sareste disposti, entrando oggi nel mondo del lavoro, a non aderire ai fondi pensione ?
Tfr e FP non devono necessariamente essere "nemici"
Ritengo ottima e ben strutturata la scelta di Nemor che ha lasciato il Tfr in azienda e nel contempo usufruisce delle opportunità di ottimizzazione fiscale e dei costi dei FP.
Il Tfr in azienda ci consente una protezione dell'inflazione fino al 6% utilizzando uno strumento più che sicuro, cosa non possibile con i FP dove per avere pari protezione bisogna utilizzare posizioni a rischio per lo meno medio medio/alto.
...Il Tfr in azienda ci consente una protezione dell'inflazione fino al 6%....
Magari....ogni anno la rivalutazione del TFR viene tassata al 17% (dal 2015) per cui non è vero che il TFR è protetto fino ad una inflazione del 6%.
Se applichi la tassazione annuale sulla rivalutazione scopri che il TFR ti protegge fino ad una inflazione del 3,3% (al lordo della tassazione separata la quale ti abbatte ulteriormente il TFR incassato, per RAL elevate anche del 30% dell'importo...).
Certamente la tassazione svantaggia il Tfr ma non lo sottovaluterei utilizzandolo come "terza gamba" che mi da al momento un rendimento maggiore di ogni comparto a capitale garantito.
Vi è un ulteriore svantaggio fiscale nel TFR lasciato in azienda: viene liquidato ad ogni cambio lavoro compromettendo la magia dell'interesso composto.
Questo aspetto è poco discusso ma è diventato più incisivo con le nuove generazioni di lavoratori che sempre più di rado rimangono nella stessa azienda per tutta la vita lavorativa, caratterizzata da lavoro precario e frequenti cambi di azienda per cercare di crescere professionalmente.
Versare il TFR nel proprio FPN non ha invece questo svantaggio fiscale in quanto pur cambiando lavoro il TFR viene tassato solo a fine carriera (con tassazione agevolata fino al 9%) beneficiando pienamente della capitalizzazione composta.
Detto questo è indubbio che il 2021 e il 2022 rappresentino gli anni della riscossa del TFR in azienda (battuto facilmente dagli FP bilanciati negli ultimi 14 anni con inflazione FOIxT allo zero virgola), per cui chi si trovasse incidentalmente nella posizione di avere il TFR in azienda in questo momento può avere convenienza strategica a sfruttarne il momento di gloria (versando però le quote individuali in un FPA per beneficiare a tappo della deducibilità fiscale), differendo il trasferimento nel proprio FPN nel momento in cui l'inflazione tornerà ad essere sotto controllo delle banche centrali.
Ruppoli per stimolare nuove sinapsi..
. a chi serve questa PC
. perchè serve la PC
. perchè non cresce la PC
. perchè la collettività deve sopportare l'onere fiscale
. cosa c'entra il tfr con la PC se riguarda una minoranza di lavoratori
.
Magari....ogni anno la rivalutazione del TFR viene tassata al 17% (dal 2015) per cui non è vero che il TFR è protetto fino ad una inflazione del 6%.
Se applichi la tassazione annuale sulla rivalutazione scopri che il TFR ti protegge fino ad una inflazione del 3,3% (al lordo della tassazione separata la quale ti abbatte ulteriormente il TFR incassato, per RAL elevate anche del 30% dell'importo...).
Beh ma quindi se la normativa rimanesse invariata, anche se ci fosse inflazione elevata per molti anni (dubito), la tassazione mi pare penalizzi non poco il TFR, specie all'erogazione.
Il 3,3% se ho capito bene è il valore x tale che 0,83( 0,75x+1.5) è pari a x, dico bene?
...
Corretto, poi ti aspetta sempre la mannaia del 25-30% ad ogni cambio lavoro, tosatura che evidentemente riduce severamente il montante finale del TFR netto disponibile.
Se investito in FP la tassazione annuale del TFR dipende dalla quota di titoli white list in portafoglio (tassati al 12,5%) mentre il resto è tassato al 20%.
Di fatto un FP bilanciato 60/40 subisce circa la stessa tassazione annuale del TFR (17%) ma il vantaggio fiscale più rilevante consiste nella tassazione unica finale al 9-15%.