Confronto polizze ltc

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

sciupapc

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14/11/07
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Buongiorno.
Ho tentato di confrontare le seguenti tre polizze Ltc:

- Lungavita Long Term Care (Generali)

- Sempre Presente (Postevita)

- AssiHelp (Itas Vita)

Ho letto le condizioni, ma mi sono perso.
A vostro giudizio, quali sono i punti di forza e di debolezza delle tre proposte?
Secondo voi qual è la "migliore" e per quale motivo?
Grazie.
 

Allegati

  • Condizioni di Assicurazione Lungavita Long Term Care.pdf
    906,4 KB · Visite: 172
  • PPSemprePresente.pdf
    1 MB · Visite: 60
  • AssiHelp%20-%20Set%20Informativo.pdf
    537,6 KB · Visite: 138
Buongiorno.
Ho tentato di confrontare le seguenti tre polizze Ltc:

- Lungavita Long Term Care (Generali)

- Sempre Presente (Postevita)

- AssiHelp (Itas Vita)

Ho letto le condizioni, ma mi sono perso.
A vostro giudizio, quali sono i punti di forza e di debolezza delle tre proposte?
Secondo voi qual è la "migliore" e per quale motivo?
Grazie.

Non capisco quali sono i tuoi dubbi.

La Generali a parer mio è la migliore, direi che su questa non si discute. Probabilmente se ti fai fare dei preventivi troverai anche che sarà la più cara, ma a ragion veduta...

Cosa ha di meno la LTC della ITAS che invece la polizza Generali ha?
1. Non può andare in riduzione;
2. La rendita si rivaluta solo durante la fase di pagamento dei premi e non durante la fase di erogazione (presenta quindi una rivalutazione monca);
3. L'eventuale verifica da parte della compagnia della sussistenza della disabilità può avvenire ogni anno invece che ogni 3 anni;
4. La definizione delle attività da non riuscire a compiere per vedersi riconosciuta la rendita è molto più labile di quella data da Generali.

E quella di Poste?
1. Può andare in riduzione solo dopo 10 anni contro i 3 anni della Lungavita;
2. La rendita è costante sia durante la fase di pagamento dei premi sia durante l'erogazione (quindi ancora peggio della ITAS);
3. Anche qui la compagnia può verificare ogni anno la sussitenza per il pagamento della rendita;
4. Anche qui la definizione dei living needs non è così precisa e oggettiva.
 
Ultima modifica:
Nella Polizza di Poste Vita c'è un articolo dove si stabilisce che: "L'assicurato è obbligato a comunicare qualsiasi mutamento che aggravi il rischio".
Ma questo significa che l'assicurato è obbligato a comunicare qualsiasi variazione del proprio stato di salute; ma così facendo l'assicurato rischia di non vedersi rinnovata la copertura, nel momento in cui la compagnia intuisce che ci siano dei possibili segnali di una futura non autosufficienza…
D'accordo x la reciproca correttezza informativa, ma in questo caso, il contraente rischia di non vedersi rinnovata la polizza….
Nelle altre due polizze, non riesco a trovare un articolo così vincolante.
Voi cosa ne dite?
 
Nella Polizza di Poste Vita c'è un articolo dove si stabilisce che: "L'assicurato è obbligato a comunicare qualsiasi mutamento che aggravi il rischio".
Ma questo significa che l'assicurato è obbligato a comunicare qualsiasi variazione del proprio stato di salute; ma così facendo l'assicurato rischia di non vedersi rinnovata la copertura, nel momento in cui la compagnia intuisce che ci siano dei possibili segnali di una futura non autosufficienza…
D'accordo x la reciproca correttezza informativa, ma in questo caso, il contraente rischia di non vedersi rinnovata la polizza….
Nelle altre due polizze, non riesco a trovare un articolo così vincolante.
Voi cosa ne dite?

No, sono contratti a vita intera, quindi la compagnia non può recedere o non rinnovare la polizza. Inoltre il premio non può variare se non secondo le condizioni dell'art.12.

Però una domanda mi sorge spontanea: perchè non guardi la polizza migliore (Generali) invece della peggiore delle tre (Poste)?:confused:

Escludi le polizze LTC che nominano l'art.1926 cc.

Fatti fare un preventivo da Generali (anche sul loro sito se non hai condizioni di salute particolari) e da Vittoria e poi vediamo i risultati.
 
Ultima modifica:
No, sono contratti a vita intera, quindi la compagnia non può recedere o non rinnovare la polizza. Inoltre il premio non può variare se non secondo le condizioni dell'art.12.

Però una domanda mi sorge spontanea: perchè non guardi la polizza migliore (Generali) invece della peggiore delle tre (Poste)?:confused:

Escludi le polizze LTC che nominano l'art.1926 cc.

Fatti fare un preventivo da Generali (anche sul loro sito se non hai condizioni di salute particolari) e da Vittoria e poi vediamo i risultati.

Abbi pazienza,anche la lungavita,prevede l'applicazione dell' art.1926 del cod civ.
 
Buongiorno mi lego a questo post per chiedere le stesse valutazioni di comparazione tra la Polizza Generali Lunga vita e quella Allianz Universo persona autosufficienza, anche io mi sono perso non riesco a capire le differenze...sembrano tuttue apparentemente molto simile... ma è questa apparenza di similitudine che mi preoccupa.

Generali :
Costo: 25A per rendita 1k€: 771€/a
1. Ass. ridotta dopo 3A
2. Per rendita <18K€ no visita e carenza polizza di 12 M

Allianz
1. Costo: contratto vita intera: 720€/a - mi sembra con 108€ di garanzia accessoria entro la ricorrenza annua di contratto in cui l’Assicurato ha 76 anni (computabili), il riconoscimento ai Beneficiari di un capitale pari al versato
2. Ass. ridotta dopo 10A
3. Rivalutazione della prestazione in fase di erogazione? come Generali?
4. Carenza
- di 1 anno per malattia
- di 5 anni per disturbi mentali di origine organica (es. Alzheimer)


Sotto il link al prospetto informativo Allianz
Assicurazione Universo Persona Rendita Autosufficienza - Allianz

Grazie per il supporto
 
Buongiorno mi lego a questo post per chiedere le stesse valutazioni di comparazione tra la Polizza Generali Lunga vita e quella Allianz Universo persona autosufficienza, anche io mi sono perso non riesco a capire le differenze...sembrano tuttue apparentemente molto simile... ma è questa apparenza di similitudine che mi preoccupa.

Generali :
Costo: 25A per rendita 1k€: 771€/a
1. Ass. ridotta dopo 3A
2. Per rendita <18K€ no visita e carenza polizza di 12 M

Allianz
1. Costo: contratto vita intera: 720€/a - mi sembra con 108€ di garanzia accessoria entro la ricorrenza annua di contratto in cui l’Assicurato ha 76 anni (computabili), il riconoscimento ai Beneficiari di un capitale pari al versato
2. Ass. ridotta dopo 10A
3. Rivalutazione della prestazione in fase di erogazione? come Generali?
4. Carenza
- di 1 anno per malattia
- di 5 anni per disturbi mentali di origine organica (es. Alzheimer)


Sotto il link al prospetto informativo Allianz
Assicurazione Universo Persona Rendita Autosufficienza - Allianz

Grazie per il supporto

Ultima cosa non capisco nel caso di Allianz cosa succede al se per esempio dal 21 anno smetto di corrispondere il premio e per es il 22° perdo l'autosufficienza...
 
Abbi pazienza,anche la lungavita,prevede l'applicazione dell' art.1926 del cod civ.

Nelle vecchie condizioni lo escludeva esplicitamente:

https://asset.generali.it/259849/fascicolo-Lungavita-LTC-11-2016.pdf

Nella nuova formulazione prevede alcuni casi specifici che comportano obbligo di segnalazione da parte dell'assicurato (se inizia una professione o uno sport pericolosi).

Vittoria invece ancora oggi prevede esplicitamente l'esclusione dell'art.1926, dicendo che il rischio assicurato è coperto senza tenere conto di eventuali modifiche di professione dell'assicurato.
 
Ultima modifica:
Buongiorno mi lego a questo post per chiedere le stesse valutazioni di comparazione tra la Polizza Generali Lunga vita e quella Allianz Universo persona autosufficienza, anche io mi sono perso non riesco a capire le differenze...sembrano tuttue apparentemente molto simile... ma è questa apparenza di similitudine che mi preoccupa.

Generali :
Costo: 25A per rendita 1k€: 771€/a
1. Ass. ridotta dopo 3A
2. Per rendita <18K€ no visita e carenza polizza di 12 M

Allianz
1. Costo: contratto vita intera: 720€/a - mi sembra con 108€ di garanzia accessoria entro la ricorrenza annua di contratto in cui l’Assicurato ha 76 anni (computabili), il riconoscimento ai Beneficiari di un capitale pari al versato
2. Ass. ridotta dopo 10A
3. Rivalutazione della prestazione in fase di erogazione? come Generali?
4. Carenza
- di 1 anno per malattia
- di 5 anni per disturbi mentali di origine organica (es. Alzheimer)


Sotto il link al prospetto informativo Allianz
Assicurazione Universo Persona Rendita Autosufficienza - Allianz

Grazie per il supporto

Cos'ha Allianz di peggiore rispetto a Generali:
- definizioni di ADL troppo blande e troppo silanciate a favore della compagnia (e questa è la cosa che meno di piace della specifica polizza di Allianz);
- applicazione piena dell'art.1926.

Per il resto non mi pare di vedere gravi carenze, però con premi simili di gran lunga preferibile quella di Generali.

Attento che Generali prevede 25 anni di pagamenti e poi sei assicurato per tutta la vita, mentre il premio di Allianz devi pagarlo per tutta la vita (a meno che si verifichi il sinistro) per ottenere la copertura piena (altrimenti se hai pagato già almeno 10 annualità va in riduzione, ovvero rimani assicurato ma con una rendita ridotta). Tu che età hai?
 
Nelle vecchie condizioni lo escludeva esplicitamente:

https://asset.generali.it/259849/fascicolo-Lungavita-LTC-11-2016.pdf

Nella nuova formulazione prevede alcuni casi specifici che comportano obbligo di segnalazione da parte dell'assicurato (se inizia una professione o uno sport pericolosi).

Vittoria invece ancora oggi prevede esplicitamente l'esclusione dell'art.1926, dicendo che il rischio assicurato è coperto senza tenere conto di eventuali modifiche di professione dell'assicurato.

Sia prima che dopo fa riferimento:

Dichiarazioni del contraente e dell’assicurato
Ai fini di una esatta valutazione del rischio da parte della società, le dichiarazioni del contraente e dell’assicurato devono
essere veritiere, esatte e complete.
In caso di dichiarazioni inesatte o reticenze relative a circostanze per le quali la società non avrebbe dato il suo consenso
alla conclusione del contratto, o non lo avrebbe dato alle medesime condizioni se avesse conosciuto il vero stato delle cose,
la società stessa:
a. quando esiste dolo o colpa grave, ha diritto:
- di annullare il contratto entro tre mesi dal giorno in cui ha conosciuto l’inesattezza della dichiarazione o la reticenza;
- di rifiutare qualsiasi pagamento se il sinistro si verifica prima che sia decorso il termine sopra indicato;
b. quando non esiste dolo o colpa grave, ha diritto:
- di recedere dal contratto entro tre mesi dal giorno in cui ha conosciuto l’inesattezza della dichiarazione o la reticenza;
- nell’ipotesi che il sinistro si verifichi prima che la società conosca il vero stato delle cose, o prima che la Società abbia dichiarato di voler recedere dal contratto, di ridurre le prestazioni in proporzione della differenza tra il premio pattuito e quello che sarebbe stato applicato se si fosse conosciuto il vero stato delle cose.

Praticamente anziche' invocare l'art 1926 applicano il 1892 che è più restrittivo .
 
Sia prima che dopo fa riferimento:

Dichiarazioni del contraente e dell’assicurato
Ai fini di una esatta valutazione del rischio da parte della società, le dichiarazioni del contraente e dell’assicurato devono
essere veritiere, esatte e complete.
In caso di dichiarazioni inesatte o reticenze relative a circostanze per le quali la società non avrebbe dato il suo consenso
alla conclusione del contratto, o non lo avrebbe dato alle medesime condizioni se avesse conosciuto il vero stato delle cose,
la società stessa:
a. quando esiste dolo o colpa grave, ha diritto:
- di annullare il contratto entro tre mesi dal giorno in cui ha conosciuto l’inesattezza della dichiarazione o la reticenza;
- di rifiutare qualsiasi pagamento se il sinistro si verifica prima che sia decorso il termine sopra indicato;
b. quando non esiste dolo o colpa grave, ha diritto:
- di recedere dal contratto entro tre mesi dal giorno in cui ha conosciuto l’inesattezza della dichiarazione o la reticenza;
- nell’ipotesi che il sinistro si verifichi prima che la società conosca il vero stato delle cose, o prima che la Società abbia dichiarato di voler recedere dal contratto, di ridurre le prestazioni in proporzione della differenza tra il premio pattuito e quello che sarebbe stato applicato se si fosse conosciuto il vero stato delle cose.

Praticamente anziche' invocare l'art 1926 applicano il 1892 che è più restrittivo .

Questa clausola però si applica per reticenze o inesattezze in fase di sottoscrizione, non in una fase successiva, ovvero si applica a quell'assicurando che svolge una professione pericolosa e dichiara tutt'altro nel questionario, cosa diversa dal cambiare la professione durante il rapporto con la compagnia.

L'articolo 18 delle CIG del 2016 dice chiaramente: "Il contraente non è tenuto a fornire alcuna comunicazione in caso di modifiche di professione dell’assicurato che aggravino il rischio assunto dalla società eventualmente intervenute in corso di contratto ai sensi dell’art. 1926 del codice civile."

Più chiaro di così...

Genesi classica: Tizio si assicura nel momento in cui fa l'impiegato con mansioni d'ufficio e nessuno sport particolare, poi nella tipica crisi di mezza età comincia a dedicarsi al paracadutismo. Se quest'ultima attività determinasse sinistro indennizzabile la compagnia non può chiamarsi fuori nella polizza con le condizioni del 2016, mentre lo esclude nell'ultimo fascicolo emesso.

Nonostante questo peggioramento delle condizioni d'assicurazione rimane comunque la migliore per il 95% delle persone (chiaramente non per coloro che svolgono o hanno idea di poter svolgere in vita le attività previste in polizza, in questo specifico caso guarderei alla polizza di Vittoria).
 
Ultima modifica:
Ultima cosa non capisco nel caso di Allianz cosa succede al se per esempio dal 21 anno smetto di corrispondere il premio e per es il 22° perdo l'autosufficienza...

Dopo 10 anni va in riduzione, quindi rimarresti assicurato ma con rendita ridotta.
 
Questa clausola però si applica per reticenze o inesattezze in fase di sottoscrizione, non in una fase successiva, ovvero si applica a quell'assicurando che svolge una professione pericolosa e dichiara tutt'altro nel questionario, cosa diversa dal cambiare la professione durante il rapporto con la compagnia.

L'articolo 18 delle CIG del 2016 dice chiaramente: "Il contraente non è tenuto a fornire alcuna comunicazione in caso di modifiche di professione dell’assicurato che aggravino il rischio assunto dalla società eventualmente intervenute in corso di contratto ai sensi dell’art. 1926 del codice civile."

Più chiaro di così...

Genesi classica: Tizio si assicura nel momento in cui fa l'impiegato con mansioni d'ufficio e nessuno sport particolare, poi nella tipica crisi di mezza età comincia a dedicarsi al paracadutismo. Se quest'ultima attività determinasse sinistro indennizzabile la compagnia non può chiamarsi fuori nella polizza con le condizioni del 2016, mentre lo esclude nell'ultimo fascicolo emesso.

Nonostante questo peggioramento delle condizioni d'assicurazione rimane comunque la migliore per il 95% delle persone (chiaramente non per coloro che svolgono o hanno idea di poter svolgere in vita le attività previste in polizza, in questo specifico caso guarderei alla polizza di Vittoria).

Tutte le edizioni di lungavita sono uguali.La questione centrale in queste polizze non è tanto il cambiamento della professione secondo il dettato dell'art 1926,quanto le dichiarazioni inesatte previste dall'art 1892.

Voglio dire: questi ti incoraggiano con un questionario medico scarno che tu sottoscrivi volentieri perchè vuoi fare la polizza,al momento della denuncia di perdita di autosuffricienza ti fanno pelo e contro pelo.
 
Tutte le edizioni di lungavita sono uguali.La questione centrale in queste polizze non è tanto il cambiamento della professione secondo il dettato dell'art 1926,quanto le dichiarazioni inesatte previste dall'art 1892.

Voglio dire: questi ti incoraggiano con un questionario medico scarno che tu sottoscrivi volentieri perchè vuoi fare la polizza,al momento della denuncia di perdita di autosuffricienza ti fanno pelo e contro pelo.

Che il questionario sanitario debba essere compilato in modo molto minuzioso e diligente per ridurre al minimo la possibilità di contenzioso con la compagnia in caso di sinistro penso sia importante ed è giusto sottolinearlo.

Tu quale polizza LTC ritieni migliore? Questo è assolutamente un ramo ancora giovane e in cui le differenze tra una polizza e l'altra sono parecchio marcate.
 
Che il questionario sanitario debba essere compilato in modo molto minuzioso e diligente per ridurre al minimo la possibilità di contenzioso con la compagnia in caso di sinistro penso sia importante ed è giusto sottolinearlo.

Tu quale polizza LTC ritieni migliore? Questo è assolutamente un ramo ancora giovane e in cui le differenze tra una polizza e l'altra sono parecchio marcate.

Lungavita e' una buona polizza sia per il sistema a punti,che per la rivalutazione.
Quello che non mi torna sono le 10 domande secche del questinario
Al confronto di un questionario di una mista sembra estremamente e volutamente semplificato.
Questo atteggiamento disinvolto lo trovo presente in molte temporanee.
 
Salve a tutti,

Mercoledi prossimo dovrei firmare 2 contratti Lungavita long care term con Generali.

Per una rendita mensile vitalizia indicizzata pari a 1500 euro a persona dovrei pagare per 20 anni:

1370 euro annui per me, 54 anni pensionato, non fumatore, perfetta forma. Detrazione di 245 euro.

1277 euro annui per mia moglie, 48 anni infermiera, non fumatrice nessuna patologia. Detrazioni 242 euro.

Devo chiedere qualcosa in particolare prima di firmare? Non so, pretendere una visita medica generale che confermi le nostre autocertificazioni?
 
Salve a tutti,

Mercoledi prossimo dovrei firmare 2 contratti Lungavita long care term con Generali.

Per una rendita mensile vitalizia indicizzata pari a 1500 euro a persona dovrei pagare per 20 anni:

1370 euro annui per me, 54 anni pensionato, non fumatore, perfetta forma. Detrazione di 245 euro.

1277 euro annui per mia moglie, 48 anni infermiera, non fumatrice nessuna patologia. Detrazioni 242 euro.

Devo chiedere qualcosa in particolare prima di firmare? Non so, pretendere una visita medica generale che confermi le nostre autocertificazioni?

Mi permetto di dire che prima di spendere 53000 mila euro su una passiva,godendo buona salute,ed in condizioni economiche accettabili,sia da lavoratore che da pensionati rifletterei sul tipo di polizza da sottoscrivere.

Più precisamente anziche la Lungavita penserei alla Valore Protetto New,una sola polizza un solo assicurato,un periodo pagamento premi x 20 anni,importo annuo equivalente.,
 
Mi permetto di dire che prima di spendere 53000 mila euro su una passiva,godendo buona salute,ed in condizioni economiche accettabili,sia da lavoratore che da pensionati rifletterei sul tipo di polizza da sottoscrivere.

Più precisamente anziche la Lungavita penserei alla Valore Protetto New,una sola polizza un solo assicurato,un periodo pagamento premi x 20 anni,importo annuo equivalente.,

Grazie Mander per la risposta.
Premetto che abbiamo già una polizza caso morte, ma vogliamo per quanto possibile, assicurarci una buona vecchiaia in caso di invalidità permanente.

Il pericolo “moderno” di molte persone, è di sopravvivere al proprio patrimonio. Non si muore più come una volta, ma si sopravvive curati fino all’ultimo. Questo vuol dire che si può sopravvivere fino a tarda età anche in condizioni molto ma molto precarie.

Mio suocero, è stato 10 anni senza essere cosciente prima di morire, è come se fosse già deceduto anni fa. Ovviamente lo abbiamo tenuto in casa, con tutte le cure del caso e soprattutto senza farlo soffrire mettendolo in una casa di cura anonima.

Per mia madre e i miei suoceri abbiamo speso e stiamo spendendo tantissimo per la loro non autosufficienza, qualcosa come 3000 euro al mese a persona, tra badanti, contributi, bollette, visite mediche specializzate, medicinali, adeguamento della casa ecc ecc

Quindi il fatto che godiamo di buona salute, adesso non significa niente. Preferiamo pagare per max 20 anni 42.000 euro (togliendo la detrazione), ma essere sicuri di passare una terza età un po’ più tranquilla. Se conteggio quelli che ho già speso, come ho scritto sopra, sembra un buon affare, almeno non metto in croce mio figlio.

Quindi unendo i 1500 indicizzati + pensione + se c’è ancora, l’assegno di accompagnamento + patrimonio, speriamo di farcela…
 
Grazie Mander per la risposta.
Premetto che abbiamo già una polizza caso morte, ma vogliamo per quanto possibile, assicurarci una buona vecchiaia in caso di invalidità permanente.

Il pericolo “moderno” di molte persone, è di sopravvivere al proprio patrimonio. Non si muore più come una volta, ma si sopravvive curati fino all’ultimo. Questo vuol dire che si può sopravvivere fino a tarda età anche in condizioni molto ma molto precarie.

Mio suocero, è stato 10 anni senza essere cosciente prima di morire, è come se fosse già deceduto anni fa. Ovviamente lo abbiamo tenuto in casa, con tutte le cure del caso e soprattutto senza farlo soffrire mettendolo in una casa di cura anonima.

Per mia madre e i miei suoceri abbiamo speso e stiamo spendendo tantissimo per la loro non autosufficienza, qualcosa come 3000 euro al mese a persona, tra badanti, contributi, bollette, visite mediche specializzate, medicinali, adeguamento della casa ecc ecc

Quindi il fatto che godiamo di buona salute, adesso non significa niente. Preferiamo pagare per max 20 anni 42.000 euro (togliendo la detrazione), ma essere sicuri di passare una terza età un po’ più tranquilla. Se conteggio quelli che ho già speso, come ho scritto sopra, sembra un buon affare, almeno non metto in croce mio figlio.

Quindi unendo i 1500 indicizzati + pensione + se c’è ancora, l’assegno di accompagnamento + patrimonio, speriamo di farcela…

Non parlavo di temporanea,parlavo di una polizza a vita intera con un capitale iniziale rivalutabile e pagamento premi parzialmente detraibili, riscattabile se occorre o liquidabile al superstite nel momento in cui l'assicurato muore o premuore.

Il presupposto è tu sei un pensionato e la signora lavora ancora.In caso di sopravvenuta menomazione da autosufficienza :

. alla tua pensione puoi aggiungere l'assegno di accompagnamento e riscatti parziali della valore protetto.
. se capita alla signora avra' una pensione Inps piena per inabilità + assegno +riscatti parziali

Il fatto che sia capitato al suocero,o a tua madre non deve essere necessariamente tradotto nella ricerca di una polizza passiva,se a conti fatti si riesce a racimolare l'importo della rendita assicurata con Lungavità.

Poi ognuno vede le cose nel contesto in cui vive,.In buona sostanza le polizze passive si fanno su base razionale e se e quando non ci sono alternative.IMHO
.
 
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