Vecchia polizza con 4% garantito ma 7.5% costi di ingresso- Versare o non Versare?

Loriss96

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Buongiorno a tutti, volevo chiedervi un parere su una polizza che mia madre (oggi 56 enne) ha sottoscritto 25 anni fa ormai. Trattasi di una classica polizza vita a premio ricorrente detraibile con Intesa, come da titolo con 2.5%+5% di costi di ingresso (imposta+ caricamento), con rendimento garantito del 4% annuo al netto dei costi di gestione. Avrei alcune domande da porvi, che sto ponendo anche alla compagnia ma gradirei un ulteriore riscontro.
1) posto che con un profilo di rischio medio un 20/30% in ramo primo io lo terrei in un contesto obbligazionario come questo, voi fareste un versamento aggiuntivo su questa polizza? O preferireste una sicuramente di Genertel (che abbiamo, con trattenuto 1,2%) per sfruttare la maggiore flessibilità in caso di (a mio avviso improbabile) rialzo dei tassi nel medio periodo?[nota a margine, a seconda della risposta alla domanda 2 cambia il risultato, ma su 10 anni parliamo di un rendimento garantito intorno al 2,5% netto annuo, inarrivabile per qualunque altra polizza ramo I sul mercato]
2) In una polizza come questa (con costi di caricamento), il CG si calcola sottraendo al capitale maturato il capitale versato o quello assicurato? Ergo se verso 10k e dopo 3 anni ho 10.2k(ipotesi) e disinvesto, pago CG su 200 euro o su 950?(200+750 di costo di ingresso)
3) Il rendimento "aggiuntivo" che ottengo per il vincolo del 4% come viene tassato, come fosse un rendimento della gestione separata?(mi spiego meglio, se la gestione rendesse il 2% la compagnia in caso di riscatto dovrebbe comunque riconoscermi il 4%, questo extra 2% viene tassato con la stessa aliquota dell gs che voi sappiate?)
Vi allego le condizioni di polizza, nei costi di caricamento leggerete che sono tra il 6 e il 5%, il 6 si applica solo sui primi 2500 euro, trascurabile quindi.
Vi ringrazio in anticipo, sperando nel vostro consiglio.
 

Allegati

  • Contratto polizza ramo I intesa(mamma papà).pdf
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Buongiorno a tutti, volevo chiedervi un parere su una polizza che mia madre (oggi 56 enne) ha sottoscritto 25 anni fa ormai. Trattasi di una classica polizza vita a premio ricorrente detraibile con Intesa, come da titolo con 2.5%+5% di costi di ingresso (imposta+ caricamento), con rendimento garantito del 4% annuo al netto dei costi di gestione. Avrei alcune domande da porvi, che sto ponendo anche alla compagnia ma gradirei un ulteriore riscontro.
1) posto che con un profilo di rischio medio un 20/30% in ramo primo io lo terrei in un contesto obbligazionario come questo, voi fareste un versamento aggiuntivo su questa polizza? O preferireste una sicuramente di Genertel (che abbiamo, con trattenuto 1,2%) per sfruttare la maggiore flessibilità in caso di (a mio avviso improbabile) rialzo dei tassi nel medio periodo?[nota a margine, a seconda della risposta alla domanda 2 cambia il risultato, ma su 10 anni parliamo di un rendimento garantito intorno al 2,5% netto annuo, inarrivabile per qualunque altra polizza ramo I sul mercato]
2) In una polizza come questa (con costi di caricamento), il CG si calcola sottraendo al capitale maturato il capitale versato o quello assicurato? Ergo se verso 10k e dopo 3 anni ho 10.2k(ipotesi) e disinvesto, pago CG su 200 euro o su 950?(200+750 di costo di ingresso)
3) Il rendimento "aggiuntivo" che ottengo per il vincolo del 4% come viene tassato, come fosse un rendimento della gestione separata?(mi spiego meglio, se la gestione rendesse il 2% la compagnia in caso di riscatto dovrebbe comunque riconoscermi il 4%, questo extra 2% viene tassato con la stessa aliquota dell gs che voi sappiate?)
Vi allego le condizioni di polizza, nei costi di caricamento leggerete che sono tra il 6 e il 5%, il 6 si applica solo sui primi 2500 euro, trascurabile quindi.
Vi ringrazio in anticipo, sperando nel vostro consiglio.

RISPOSTE

1. Prima di fare versamenti aggiuntivi occorre decidere quanto tempo stare ancora in gestione,considerando oltre alla ritenuta e al prelievo del 5 % la limitata detrazione di queste polizze dopo il 2014.Considerato che la polizza è ha vita intera più è lunga la permanenza più conviene versare,creando un lasso di tempo di almeno 5 anni fra l'ultimo versamento ed il riscatto.Sulle lunghe distanze nonostante i costi non c'è confronto che regge con gli attuali rendimenti e condizioni di polizza offerte. Il giorno in cui riscatterai in Carivita faranno festa.


2. I versamenti al netto dei caricamenti vanno a formare un capitale aggiuntivo indistinto . Verra tassata la plusvalenza realizzata al 12,5 scontata del 2%per durate eccedenti i 10 . Questo ulteriore vantaggio fiscale deve essere tenuto in considerazione ed apprezzato,prima di smobilizzare

3. La tassazione è quella descritta al p. 2
 
RISPOSTE

1. Prima di fare versamenti aggiuntivi occorre decidere quanto tempo stare ancora in gestione,considerando oltre alla ritenuta e al prelievo del 5 % la limitata detrazione di queste polizze dopo il 2014.Considerato che la polizza è ha vita intera più è lunga la permanenza più conviene versare,creando un lasso di tempo di almeno 5 anni fra l'ultimo versamento ed il riscatto.Sulle lunghe distanze nonostante i costi non c'è confronto che regge con gli attuali rendimenti e condizioni di polizza offerte. Il giorno in cui riscatterai in Carivita faranno festa.


2. I versamenti al netto dei caricamenti vanno a formare un capitale aggiuntivo indistinto . Verra tassata la plusvalenza realizzata al 12,5 scontata del 2%per durate eccedenti i 10 . Questo ulteriore vantaggio fiscale deve essere tenuto in considerazione ed apprezzato,prima di smobilizzare

3. La tassazione è quella descritta al p. 2

Ciao! Grazie per la risposta, avrei bisogno di qualche chiarimento perchè non ho capito bene il punto 2?
Intanto per il punto 1, i soldi che verseremmo lì salvo rialzo dei tassi futuro resterebbero lì finchè mia mamma sarà in vita, quindi spero a lungo..
Sul punto 2, ok che vanno a costituire un capitale indistinto, ma volevo capire quale fosse la base imponibile, il capitale maturato- il versato o il cpitale maturato- il capitale assicurato(quindi al netto dei costi di ingresso). Poi volevo capire in che senso la plusvalenza realizzata verrebbe tassata al 12,5 meno il 2%? Ho letto ora sul contratto dello sconto del 2% per ogni anno oltre il decimo, si intende il 2% del 12,5% vero, nel senso da 12,5% a 12,25% e coì via?(26% per ciò che non è tds)
Grazie in anticipo.
 
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Ciao! Grazie per la risposta, avrei bisogno di qualche chiarimento perchè non ho capito bene il punto 2?
Intanto per il punto 1, i soldi che verseremmo lì salvo rialzo dei tassi futuro resterebbero lì finchè mia mamma sarà in vita, quindi spero a lungo..
Sul punto 2, ok che vanno a costituire un capitale indistinto, ma volevo capire quale fosse la base imponibile, il capitale maturato- il versato o il cpitale maturato- il capitale assicurato(quindi al netto dei costi di ingresso). Poi volevo capire in che senso la plusvalenza realizzata verrebbe tassata al 12,5 meno il 2%? Ho letto ora sul contratto dello sconto del 2% per ogni anno oltre il decimo, si intende il 2% del 12,5% vero, nel senso da 12,5% a 12,25% e coì via?(26% per ciò che non è tds)
Grazie in anticipo.

. Ogni volta che versi un premio lordo,si leva il 2,5 come ritenuta d'acconto e su quello che resta la commissione di ingresso .Il premio cosi dimagrito diventa un premio netto che viene aggiunto al capitale maturato in precedenza

. Ogni volta che fai un riscatto parziale,si calcola la plus valenza parziale e su questa paghi il 12,5 ridotto.Se per esempio sono trascorsi 25 anni paghi il 12,5 - (2 x15)= 8,75%

. Quanto riscatti totalmente si usa lo stesso procedimento sulla plusvalenza totale - i riscatti parziali
 
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. Ogni volta che versi un premio lordo,si leva il 2,5 come ritenuta d'acconto e su quello che resta la commissione di ingresso .Il premio cosi dimagrito diventa un premio netto che viene aggiunto al capitale maturato in precedenza

. Ogni volta che fai un riscatto parziale,si calcola la plus valenza parziale e su questa paghi il 12,5 ridotto.Se per esempio sono trascorsi 25 anni paghi il 12,5 - (2 x15)= 9,5%

. Quanto riscatti totalmente si usa lo stesso procedimento sulla plusvalenza totale - i riscatti parziali

sei sicuro del discorso del 9,5%? Perchè leggevo su internet che si tratta di tassazione proprio sul capitale per le polizze ante 2000 con premi detraibili..
In ogni caso non ho ancora capito se il capital gain si calcola su capitale maturato - capitale versato o su capitale maturato - capitale assicurato. Ergo se verso 10k (fai finta ora ci sia 0), quindi 9.250 assicurati, se diventano 10500 e li riscatto pago il capital gain su 500 o su 1250??
 
sei sicuro del discorso del 9,5%? Perchè leggevo su internet che si tratta di tassazione proprio sul capitale per le polizze ante 2000 con premi detraibili..
In ogni caso non ho ancora capito se il capital gain si calcola su capitale maturato - capitale versato o su capitale maturato - capitale assicurato. Ergo se verso 10k (fai finta ora ci sia 0), quindi 9.250 assicurati, se diventano 10500 e li riscatto pago il capital gain su 500 o su 1250??

. La tassazione è descritta a pag 5 secondo capoverso e si applica sulla differenza fra il valore del contratto e la somma dei premi versati.
. Non c'entra il capital gain:

Il capital gain, chiamato anche guadagno in conto capitale o utile di capitale, è un termine finanziario utilizzato per indicare la differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto di uno strumento finanziario, come ad esempio azioni
 
. La tassazione è descritta a pag 5 secondo capoverso e si applica sulla differenza fra il valore del contratto e la somma dei premi versati.
. Non c'entra il capital gain:

Il capital gain, chiamato anche guadagno in conto capitale o utile di capitale, è un termine finanziario utilizzato per indicare la differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto di uno strumento finanziario, come ad esempio azioni

Ok, dico capital gain per intenderci, nome diverso ma concetto identico. Quindi, rispondendo al mio esempio, pagherei un'imposta di 500x aliquota? Giusto?
 
Ok, dico capital gain per intenderci, nome diverso ma concetto identico. Quindi, rispondendo al mio esempio, pagherei un'imposta di 500x aliquota? Giusto?

Non c'entra il capital gain,centra la differenza fra quanto incasso e quanto verso.

Verso x ed ottengo y > di x ,sulla differenza y - x se positiva, pago la ritenuta.Punto
 
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. Ogni volta che fai un riscatto parziale,si calcola la plus valenza parziale e su questa paghi il 12,5 ridotto.Se per esempio sono trascorsi 25 anni paghi il 12,5 - (2 x15)= 9,5%

sei sicuro del discorso del 9,5%? Perchè leggevo su internet che si tratta di tassazione proprio sul capitale per le polizze ante 2000 con premi detraibili..
In ogni caso non ho ancora capito se il capital gain si calcola su capitale maturato - capitale versato o su capitale maturato - capitale assicurato. E

@Loriss96 la matematica non fa per @mander che invece sa di latino.
Il calcolo dell’aliquota dopo 25 anni è questo: 12,5*(1-(2/100)*(25-10))=8,75%
Nel tuo caso il regime fiscale fa riferimento alla L. 482/85 e l’imponibile è pari al Capitale maturato – Premio versato .
--------------------------------
L.482/85
…”Sui capitali corrisposti in dipendenza di contratti di assicurazione sulla vita, esclusi quelli corrisposti a seguito di decesso dell'assicurato, le imprese di assicurazione devono operare una ritenuta, a titolo di imposta e con obbligo di rivalsa, del 12,5 per cento. La ritenuta va commisurata alla differenza tra l'ammontare del capitale corrisposto e quello dei premi riscossi, ridotta del 2 per cento per ogni anno successivo al decimo se il capitale è corrisposto dopo almeno dieci anni dalla conclusione del contratto di assicurazione”
 
@Loriss96 la matematica non fa per @mander che invece sa di latino.
Il calcolo dell’aliquota dopo 25 anni è questo: 12,5*(1-(2/100)*(25-10))=8,75%
Nel tuo caso il regime fiscale fa riferimento alla L. 482/85 e l’imponibile è pari al Capitale maturato – Premio versato .
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L.482/85
…”Sui capitali corrisposti in dipendenza di contratti di assicurazione sulla vita, esclusi quelli corrisposti a seguito di decesso dell'assicurato, le imprese di assicurazione devono operare una ritenuta, a titolo di imposta e con obbligo di rivalsa, del 12,5 per cento. La ritenuta va commisurata alla differenza tra l'ammontare del capitale corrisposto e quello dei premi riscossi, ridotta del 2 per cento per ogni anno successivo al decimo se il capitale è corrisposto dopo almeno dieci anni dalla conclusione del contratto di assicurazione”

Non è questione di formule,è solo un refuso,non c'entra nè la matematica e nemmeno il latino.Per il resto tuo intervento somiglia tanto al cacciatore che spara ai passeri,in mancanza di selvaggina.
 
Ultima modifica:
Ho anch'io una polizza simile (ma con altra denominazione) attivata nel 1994 e me la tengo ben stretta, grazie al tasso minimo garantito del 4%.
@Loriss96
Mi auguro che tua madre abbia già sospeso i versamenti per tale polizza dal 2014 , attesochè da tale data - non essendoci più detraibilità fiscale - il rendimento su nuovi incrementi sarebbe penalizzante ( solo il 4% garantito contro il 7,5% delle spese).
Se - come cliente - accedi sul sito di Intesa San Paolo Vita potresti rilevare sia il valore del riscatto lordo che quello netto alla data attuale (o quantomeno quella di maturazione dell'ultima annualità compiuta).
Saluti.
 
Ho anch'io una polizza simile (ma con altra denominazione) attivata nel 1994 e me la tengo ben stretta, grazie al tasso minimo garantito del 4%.
@Loriss96
Mi auguro che tua madre abbia già sospeso i versamenti per tale polizza dal 2014 , attesochè da tale data - non essendoci più detraibilità fiscale - il rendimento su nuovi incrementi sarebbe penalizzante ( solo il 4% garantito contro il 7,5% delle spese).
Se - come cliente - accedi sul sito di Intesa San Paolo Vita potresti rilevare sia il valore del riscatto lordo che quello netto alla data attuale (o quantomeno quella di maturazione dell'ultima annualità compiuta).
Saluti.

Non mi pare sia giustoil tuo dire se a 100 euro levi il 2,5 di ritenuta prima e il 5% dopo restano da investire 92,62 che capitalizzati al 4 % fanno:

96,33 dopo un anno
100.18 il secondo anno

Poichè la polizza è a vita intera dal 3° anno avrai un guadagno del 4% a sbafo,e con una tassazione ultrafavorevole.Seppoi vuoi sbucciare il pidocchio,è sufficiente interrompere i versamenti 5 anni prima del riscatto.
 
Non mi pare sia giustoil tuo dire se a 100 euro levi il 2,5 di ritenuta prima e il 5% dopo restano da investire 92,62 che capitalizzati al 4 % fanno:

96,33 dopo un anno
100.18 il secondo anno

Poichè la polizza è a vita intera dal 3° anno avrai un guadagno del 4% a sbafo,e con una tassazione ultrafavorevole.Seppoi vuoi sbucciare il pidocchio,è sufficiente interrompere i versamenti 5 anni prima del riscatto.
Hai ragione ma occorre anche confrontare il risultato di un investimento alternativo.
Sicuramente un tasso minimo del 4% non lo si trova facilmente, a meno di scelte rischiose sull'azionario.
Se ci limitiamo ai CD ho rilevato che il vantaggio lo si può avere solo verso il 5 anno.
Posto una schermata dove si ipotizza dei CD al 1,5% e al 2% come possibili alternativi alla polizza in questione.
Naturalmente, come hai sottolineato, c'è anche da valutare il vantaggio fiscale.
Saluti.
 

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  • confronto polizza vs cd.png
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Hai ragione ma occorre anche confrontare il risultato di un investimento alternativo.
Sicuramente un tasso minimo del 4% non lo si trova facilmente, a meno di scelte rischiose sull'azionario.
Se ci limitiamo ai CD ho rilevato che il vantaggio lo si può avere solo verso il 5 anno.
Posto una schermata dove si ipotizza dei CD al 1,5% e al 2% come possibili alternativi alla polizza in questione.
Naturalmente, come hai sottolineato, c'è anche da valutare il vantaggio fiscale.
Saluti.

Quando si fanno questi confronti,devi farlo per categorie omogenee.Qui hai a vita intera un rendimento del 4% garantito ed una tassazione che tende a zero.
 
@Loriss96 la matematica non fa per @mander che invece sa di latino.
Il calcolo dell’aliquota dopo 25 anni è questo: 12,5*(1-(2/100)*(25-10))=8,75%
Nel tuo caso il regime fiscale fa riferimento alla L. 482/85 e l’imponibile è pari al Capitale maturato – Premio versato .
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L.482/85
…”Sui capitali corrisposti in dipendenza di contratti di assicurazione sulla vita, esclusi quelli corrisposti a seguito di decesso dell'assicurato, le imprese di assicurazione devono operare una ritenuta, a titolo di imposta e con obbligo di rivalsa, del 12,5 per cento. La ritenuta va commisurata alla differenza tra l'ammontare del capitale corrisposto e quello dei premi riscossi, ridotta del 2 per cento per ogni anno successivo al decimo se il capitale è corrisposto dopo almeno dieci anni dalla conclusione del contratto di assicurazione”

Grazie mille, ti ho scritto anche un MP per chiederti un paio di consigli, se riuscirai a dedicarmi cinque minuti ti ringrazio..
Buona giornata
 
Ho anch'io una polizza simile (ma con altra denominazione) attivata nel 1994 e me la tengo ben stretta, grazie al tasso minimo garantito del 4%.
@Loriss96
Mi auguro che tua madre abbia già sospeso i versamenti per tale polizza dal 2014 , attesochè da tale data - non essendoci più detraibilità fiscale - il rendimento su nuovi incrementi sarebbe penalizzante ( solo il 4% garantito contro il 7,5% delle spese).
Se - come cliente - accedi sul sito di Intesa San Paolo Vita potresti rilevare sia il valore del riscatto lordo che quello netto alla data attuale (o quantomeno quella di maturazione dell'ultima annualità compiuta).
Saluti.

Ciao, sei sicuro non vi sia detraibilità? Noi abbiamo sempre detratto regolarmente 530 euro [non più 1291], e, comunque, con un orizzonte temporale oltre i 10 anni mi sembrerebbe conveniente versare lo stesso, a prescindere dalla detrazione. Anche perchè la mia idea sarebbe quella di un versamento ben più consistente.
 
Ciao, sei sicuro non vi sia detraibilità? Noi abbiamo sempre detratto regolarmente 530 euro [non più 1291], e, comunque, con un orizzonte temporale oltre i 10 anni mi sembrerebbe conveniente versare lo stesso, a prescindere dalla detrazione. Anche perchè la mia idea sarebbe quella di un versamento ben più consistente.

Magari sono stato un po precipitoso nell'affermare che le detrazioni fiscali non competono più.
Al tempo avevo cercato chiarimenti in merito alle modifiche legislative intercorse dal 2014 in poi ma mi sono arreso davanti a varie difficoltà interpretative per la
tipologia delle polizze che mi interessavano personalmente (quelle ante 2001, a vita intera, con vantaggi sia in caso di morte che con possibilità di riscatto in vita).
Avevo trovato questo documento che ti invito a leggere:
Il regime fiscale delle polizze vita alla luce delle modifiche recate dalla legge di stabilita 2015 | Diritto Bancario

Potresti però aver ragione in merito alla possibilità di detrarre ancora per le polizze di cui trattiamo, che hanno avuto decorrenza ante 2001, ma avendo rinunciato a proseguire i versamenti dal 2014 in poi, per effetto della ridotta riducibilità dei benefici fiscali, non me ne sono più interessato e quindi fa poca fede quanto ho affermato. Inoltre le commissioni dell'Assicurazione per me erano pari all'8% (Polizza Investimento Garantito da Carivita), anzichè al 5% nel vostro caso.
Tua madre riceve annualmente l'attestazione dei premi versati per la dichiarazione dei redditi e la specifica della detrazione concedibile?

Tra l'altro ho constatato che la tassazione del 12,5%, ridotta per gli anni eccedenti i 10, non collima con l'aliquota di tassazione di fatto operata da Intesa SanPaolo Vita nel determinare il valore netto del riscatto (rilevato sul sito web - mia area clienti).
Secondo i calcoli di "mander" e "laradio" avrei dovuto subire un'imposizione del 8,50% sulla differenza tra il valore lordo e il totale dei premi versati (con 26 anni passati dall'inizio dell'investimento) ma SanPaolo Vita applica invece una ritenuta pari al 9,655 :-(
Per caso non è che ciò sia dovuto al fatto dell'elevazione al 20% dell'imposta sulle plusvalenze per il periodo dal 2012 al 30/6/2014 e del 26% dal 1/7/2014?
Sono graditi gli interventi di tali esperti e anche da parte tua se riesci ad ottenere diretti chiarimenti da Intesa SanPaolo Vita.

Saluti.
 
Ciao, sei sicuro non vi sia detraibilità? Noi abbiamo sempre detratto regolarmente 530 euro [non più 1291]

Potresti però aver ragione in merito alla possibilità di detrarre ancora per le polizze di cui trattiamo, che hanno avuto decorrenza ante 2001,

Tra l'altro ho constatato che la tassazione del 12,5%, ridotta per gli anni eccedenti i 10, non collima con l'aliquota di tassazione di fatto operata da Intesa SanPaolo Vita nel determinare il valore netto del riscatto (rilevato sul sito web - mia area clienti).
Secondo i calcoli di "mander" e "laradio" avrei dovuto subire un'imposizione del 8,50% sulla differenza tra il valore lordo e il totale dei premi versati (con 26 anni passati dall'inizio dell'investimento) ma SanPaolo Vita applica invece una ritenuta pari al 9,655 :-(
Per caso non è che ciò sia dovuto al fatto dell'elevazione al 20% dell'imposta sulle plusvalenze per il periodo dal 2012 al 30/6/2014 e del 26% dal 1/7/2014?
Sono graditi gli interventi di tali esperti e anche da parte tua se riesci ad ottenere diretti chiarimenti da Intesa SanPaolo Vita.

Saluti.

Essendo il contratto della polizza vita stipulato prima del 2001, ed a vita intera (senza scadenza), quindi non ricadente in eventuale “rinnovazione” , e se in contratto i premi ricorrenti non hanno limite prefissato di durata , essi sono detraibili.

Per quanto riguarda il 9,655 con ogni probabilità è l’aliquota media risultante, dove :
Il 8,5% è l’aliquota ridotta per il 26° anno applicabile all’imponibile L.482 al 31/12/2011
Il 13,6% l’aliquota ridotta per il 26° anno applicabile all’imponibile L.482 dal 01/01/2012 al 30/06/2014
Il 17,68% l’aliquota ridotta per il 26° anno applicabile all’imponibile L.482 dal 01/07/2014
 
Magari sono stato un po precipitoso nell'affermare che le detrazioni fiscali non competono più.
Al tempo avevo cercato chiarimenti in merito alle modifiche legislative intercorse dal 2014 in poi ma mi sono arreso davanti a varie difficoltà interpretative per la
tipologia delle polizze che mi interessavano personalmente (quelle ante 2001, a vita intera, con vantaggi sia in caso di morte che con possibilità di riscatto in vita).
Avevo trovato questo documento che ti invito a leggere:
Il regime fiscale delle polizze vita alla luce delle modifiche recate dalla legge di stabilita 2015 | Diritto Bancario

Potresti però aver ragione in merito alla possibilità di detrarre ancora per le polizze di cui trattiamo, che hanno avuto decorrenza ante 2001, ma avendo rinunciato a proseguire i versamenti dal 2014 in poi, per effetto della ridotta riducibilità dei benefici fiscali, non me ne sono più interessato e quindi fa poca fede quanto ho affermato. Inoltre le commissioni dell'Assicurazione per me erano pari all'8% (Polizza Investimento Garantito da Carivita), anzichè al 5% nel vostro caso.
Tua madre riceve annualmente l'attestazione dei premi versati per la dichiarazione dei redditi e la specifica della detrazione concedibile?

Tra l'altro ho constatato che la tassazione del 12,5%, ridotta per gli anni eccedenti i 10, non collima con l'aliquota di tassazione di fatto operata da Intesa SanPaolo Vita nel determinare il valore netto del riscatto (rilevato sul sito web - mia area clienti).
Secondo i calcoli di "mander" e "laradio" avrei dovuto subire un'imposizione del 8,50% sulla differenza tra il valore lordo e il totale dei premi versati (con 26 anni passati dall'inizio dell'investimento) ma SanPaolo Vita applica invece una ritenuta pari al 9,655 :-(
Per caso non è che ciò sia dovuto al fatto dell'elevazione al 20% dell'imposta sulle plusvalenze per il periodo dal 2012 al 30/6/2014 e del 26% dal 1/7/2014?
Sono graditi gli interventi di tali esperti e anche da parte tua se riesci ad ottenere diretti chiarimenti da Intesa SanPaolo Vita.

Saluti.

Inizio con il dare la definizione di esperto:

Sinonimo di esperto (agg. Competente) abile, capace, competente, ferrato, pratico, provetto, qualificato, specializzato (s.m. Chi è competente) conoscitore, intenditore, perito, specialista.

...e di azzeccagarbugli


Avvocato da strapazzo, vile e intrigante.

Precisato questo,le modifiche fiscali in materia di polizze vita stipulate o trasformate entro il 31.12.2000,ancora oggi prevedono:

. di detrarre il 19% con il max di 530 euro,ossia 100 euro
. di pagare una imposta sulla plusvalenza realizzata del 12,5 diminuita del 2% all'anno per periodi eccedenti i 10,quindi non occorre l'azzeccagarbugli per capire che su una durata di 25 anni si paga il 70% di 12,5 ossia 8,75 della plusvalenza se positiva ed al momento del realizzo.
 
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