Bollo su polizze vita

fersen

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scusate amici una delucidazione
il bollo del 2 per mille lo pago ogni 3 mesi sul dossier titoli in base al controvalore del portafoglio
Sulle polizze finanziarie invece, lo pago solo al momento del riscatto, o non lo pago ?
grazie
 
scusate amici una delucidazione
il bollo del 2 per mille lo pago ogni 3 mesi sul dossier titoli in base al controvalore del portafoglio
Sulle polizze finanziarie invece, lo pago solo al momento del riscatto, o non lo pago ?
grazie

L'imposta di bollo viene applicata ai prodotti assicurativi Unit Linked, alle Index Linked o ai prodotti di capitalizzazione.
. si calcola alla fine di ogni anno
. viene addebitata anche parzialmente nel momento in cui viene percepito il capitale.
 
Ma i rendiconti annui sempre lordi : niente bolli, niente imposte potenziali ... così il malloppo sembra bello grasso... ma la sorpresa è alla fine !!
 
Escluse ramo 1, casomai ne aveste ancora
 
stessa roba del conto titoli o di qualsiasi investimento eh...

Non è la stessa roba,in linea di principio l'imposta è una patrimoniale ricorrente e come tale andrebbe trattata,in teoria .

In pratica succede che le polizze essendo per definizione investimenti di medio e lungo periodo,se non sottrai lo 0,20 limitandosi a calcolarlo,questo si riflette negativamente sul valore del contratto in caso di plus che è la ragione unica dell'investimento.

Se hai una unit comprata a 10 e la rivendi al 5° anno a 12, ogni anno hai uno 0,2 di zavorra non sul capitale sul valore delle quote.

Per dirne una c'è gente,invece,qui sul forum che lucra sullo 0,20 di fine anno vendendo il 31 e ricomprando il 2 .Per dirne un'altra c'è gente che non rinnova la rca e cambia compagnia per lucrare i 15 gg di comporto.
 
Non capisco,puoi spiegare.Grazie
In qualsiasi cosa investi a parte le ramo I o alcuni conti deposito in condizioni particolari, devi pagare il bollo il 31/12 a meno di non fare come hai detto tu (il che è improponibile tanto più è grosso il portafoglio, nei book ti mangerebbero vivo). Con le ramo III il bollo viene conteggiato ma non scalato, paghi in percentuale al riscatto. È scorretto quello che hai detto sulla rimodulazione delle quote, che invece fa la compagnia assicuratrice sulla quota parte di commissioni che le spetta ma non sul bollo, quello è messo da parte al riscatto. In pratica anno dopo anno lo stato ti presta il bollo a tasso zero, verifica se non mi credi
 
In qualsiasi cosa investi a parte le ramo I o alcuni conti deposito in condizioni particolari, devi pagare il bollo il 31/12 a meno di non fare come hai detto tu (il che è improponibile tanto più è grosso il portafoglio, nei book ti mangerebbero vivo). Con le ramo III il bollo viene conteggiato ma non scalato, paghi in percentuale al riscatto. È scorretto quello che hai detto sulla rimodulazione delle quote, che invece fa la compagnia assicuratrice sulla quota parte di commissioni che le spetta ma non sul bollo, quello è messo da parte al riscatto. In pratica anno dopo anno lo stato ti presta il bollo a tasso zero, verifica se non mi credi

Semplifichiamo al massimo.Con il deposito titoli paghi ogni anno,con le polizze paghi al momento del realizzo,in quel momento paghi:

. l'imposta di bollo a costo zero
. la plusvalenza con l'imposta incorporata

Qual'è il regalo che ti fa lo Stato?
 
stessa roba del conto titoli o di qualsiasi investimento eh...

Che pelo che hai a dire che è la stessa cosa !

Sul conto titoli , il bollo (come ti hanno già detto) è determinato e pagato ogni anno e non si riverbera sulla consistenza del conto in quanto è addebitato altrove (CC) . Per ogni titolo,poi, si è in grado di calcolare esattamente il relativo netto e quindi il netto del conto.

Per le polizze ne basta solo una per essere seriamente in difficoltà a determinare il relativo netto potenziale , figuriamoci chi ne ha diverse.

Facciamo un esempio , supponiamo di avere una polizza stipulata nel 1997 e ora in differimento.
Per sapere il netto potenziale devi considerare diversi imponibili stratificati negli anni : quello riferito alla L.482 , con fiscalità fino al 31-12-2011, con fiscalità dal 2012 fino 2014 , con fiscalità dal 2014 ; quello riferito al D.L. 47 con fiscalità al 31.12.2011, con fiscalità dal 2012 al 2014 , con fiscalità dal 2014.
Poi c’è l’incognita della percentuale media dei titoli di stato presenti nella gestione separata che le compagnie, non essendo obbligate a divulgare , se ne guardano bene dal renderlo esplicito sui rendiconti annuali al cliente .
E infine , tranne il ramo I , c’è il bollo che, come una palla di neve in rotolamento di caduta, si ingrossa ogni anno .

Eppure istante x istante la compagnia sa esattamente qual è il netto potenziale ma sui rendiconti ti dà sempre il lordo così che il malloppo debba sembrare bello grasso !!
 
Semplifichiamo al massimo.Con il deposito titoli paghi ogni anno,con le polizze paghi al momento del realizzo,in quel momento paghi:

. l'imposta di bollo a costo zero
. la plusvalenza con l'imposta incorporata

Qual'è il regalo che ti fa lo Stato?
Che non lo paghi il 31/12!!!
 
Facciamo un esempio che è meglio:

Sandrino ha 10 gattini. Ogni anno i gattini si accoppiano. Sandrino deve dare 1 gattino all'anno al fratello Giannino ma quest'ultimo gli dice "tieni quelli che mi devi, me li dai dopo". Passano 3 anni e Sandrino ha 18 gattini. Sandrino decide dare i gattini che deve a Giannino. Se Giannino non gli avesse lasciato i gattini che Sandrino gli doveva quest'ultimo avrebbe avuto meno gattini perché avrebbe tolto un animale da riproduzione. Si chiama capitalizzazione composta, a tasso zero.
 
Ultima modifica:
In realtà sono meglio le index perché sfrutti la capitalizzazione composta: prendi soldi in prestito dallo stato gratis a tasso 0.

Non è la stessa roba,in linea di principio l'imposta è una patrimoniale ricorrente e come tale andrebbe trattata,in teoria .

In pratica succede che le polizze essendo per definizione investimenti di medio e lungo periodo,se non sottrai lo 0,20 limitandosi a calcolarlo,questo si riflette negativamente sul valore del contratto in caso di plus che è la ragione unica dell'investimento.

Se hai una unit comprata a 10 e la rivendi al 5° anno a 12, ogni anno hai uno 0,2 di zavorra non sul capitale sul valore delle quote.

Per dirne una c'è gente,invece,qui sul forum che lucra sullo 0,20 di fine anno vendendo il 31 e ricomprando il 2 .Per dirne un'altra c'è gente che non rinnova la rca e cambia compagnia per lucrare i 15 gg di comporto.

Dal 2019 nn si può più fare. Il bollo sul dossier titoli è stato resto trimestrale. O meglio dovresti fare il giochino ogni trimestre, un po' scomodo. L
 
Nessun regalo, non cambia nulla. Un piccolo vantaggio però c'è, anche l'importo del bollo capitalizza (che per durante lunghissime da 10 anni in su potrebbe anche essere qualcosa).
 
Dal 2019 nn si può più fare. Il bollo sul dossier titoli è stato resto trimestrale. O meglio dovresti fare il giochino ogni trimestre, un po' scomodo. L

Di default ê trimestrale ("almeno"),ma dipende dalla banca. Fineco,per esempio,ma ce sono altre,permette di passare all'annuale previa consultazione/accesso del ptf offline una volta a trimestre.Quindi bollo a dicembre.
 
Ultima modifica:
Dal 2019 nn si può più fare. Il bollo sul dossier titoli è stato resto trimestrale. O meglio dovresti fare il giochino ogni trimestre, un po' scomodo. L

Come si paga il bollo sul deposito titoli non è l'aspetto essenziale di questa discussione:

“L’estratto conto o il rendiconto si considerano in ogni caso inviati almeno una volta nel corso dell’anno anche quando non sussiste un obbligo di invio o di redazione. Se gli estratti conto sono inviati periodicamente nel corso dell’anno, l’imposta di bollo dovuta è rapportata al periodo rendicontato"

Si vuole solo capire perchè il dossier viene trattato in un modo e le polizze in un altro.In entrambi i casi alla fine dell'anno o di ogni trimestre si conosce l'imponibile da sottoporre ad imposta.

Logica imporrebbe, dunque, pagare questa minipatrimoniale con la stessa frequenza senza distinzione di sorta.Lo Stato avrebbe una entrata sicura in date certe da mettere all'attivo,l'intermediario le sue competenze,il sottoscrittore non sarebbe sottoposto a 2 pesi e 2 misure.La compagnia mostrerebbe performance veritiere perchè private di zavorra

In termini di plus valenza nulla cambia,sia con il dossier che con le polizze,in termini di lettura invece si.
 
Si vuole solo capire perchè il dossier viene trattato in un modo e le polizze in un altro. In entrambi i casi alla fine dell'anno o di ogni trimestre si conosce l'imponibile da sottoporre ad imposta.

A mio avviso la questione appare semplice, per i dossier titoli ci sono i CC di appoggio per addebitare l’imposta di bollo (o meglio la patrimoniale) del 0,2% , mentre per le polizze la scusa è che non ci sono conti di appoggio per cui si rimanda il pagamento alla fine. Quello che invece è assurdo è che annualmente nei rendiconti ai clienti non viene reso obbligatorio rendere esplicito detta quota del bollo e la quota delle imposte potenziali tenuto conto che le compagnie sanno (e ripeto) istante x istante a quanto ammonta sia la quota imposta bollo sia la quota imposta potenziale . Chiaramente è nel loro interesse non esplicitarla al cliente , il quale , credendo il gruzzolo più grasso di quello che è realmente, non prende decisioni sulla polizza che magari sapendo realizzerebbe prontamente !!


Solo nel primo caso tutti i clienti lo sanno . Per polizze molto difficile per il contraente sapere esattamente il quantum . Il 99,99% non lo sa e anno dopo anno la palla si ingrossa ma è invisibile fino alla fine.
 
A mio avviso la questione appare semplice, per i dossier titoli ci sono i CC di appoggio per addebitare l’imposta di bollo (o meglio la patrimoniale) del 0,2% , mentre per le polizze la scusa è che non ci sono conti di appoggio per cui si rimanda il pagamento alla fine. Quello che invece è assurdo è che annualmente nei rendiconti ai clienti non viene reso obbligatorio rendere esplicito detta quota del bollo e la quota delle imposte potenziali tenuto conto che le compagnie sanno (e ripeto) istante x istante a quanto ammonta sia la quota imposta bollo sia la quota imposta potenziale . Chiaramente è nel loro interesse non esplicitarla al cliente , il quale , credendo il gruzzolo più grasso di quello che è realmente, non prende decisioni sulla polizza che magari sapendo realizzerebbe prontamente !!


Solo nel primo caso tutti i clienti lo sanno . Per polizze molto difficile per il contraente sapere esattamente il quantum . Il 99,99% non lo sa e anno dopo anno la palla si ingrossa ma è invisibile fino alla fine.


Potrebbero,se volessero/potessero,comportarsi come le SIM o i supermarket dei fondi comuni liquidando annualmente parte delle quote per pagare il bollo dovuto. Non essendoci "fisicamente" un cc o DT classici d'appoggio .Per le unit in fondo sarebbe fin troppo semplice .

Per il resto concordo su tutto .

Ciao :)
 
Potrebbero,se volessero/potessero,comportarsi come le SIM o i supermarket dei fondi comuni liquidando annualmente parte delle quote per pagare il bollo dovuto. Non essendoci "fisicamente" un cc o DT classici d'appoggio .Per le unit in fondo sarebbe fin troppo semplice .

Per il resto concordo su tutto .

Ciao :)

Alla fine ci troviamo a parlare di quisquilie perchè se il conto titoli è connesso ad un c.corrente,anche le polizze utilizzano il c.corrente per le operazioni nei 2 sensi.

Non solo, nulla rileva l'imposta potenziale su cui @laradio insiste.L'effetto finestra per le polizze c'è, esiste, è effettivo pur non avendo motivo alcuno di esserci.
 
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