conviene ancora sottoscrivere le assicurazioni come forma d'investimento?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

nonamoilrischio

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ciao e qualche tempo che bazzicco su questo forum delle assicurazioni che non ho mai approfondito per diffidenza da premi di caricamento ect ect

visto che i tassi che le banche stanno offrendo , stanno raschiando il barile ( 1% 2% cd ) , sono venuto qua sopra per farmi un po una cultura ,le assicurazioni nonostante tutto sono piu difficili da comprendere e per quello potrebbero avere costi e premi non immediatamente visibili , tasso tecnico, 80% sul rendimento della gestione separata, polizze vita che dopo 20 anni di versamento han reso pochissimo

sono stato attratto dai rendimenti di alcune polizze che nettamente dovrebbero rendere secondo gs un 2,50% netto al netto di tutti i costi secondo tabelle degli ultimi anni
una volta le polizze si sottoscrivevano per i vantaggi fiscali che avevano, vantaggi fiscali che lo stato mi pare ha eliminato quasi del tutto

è rimasta una gestione separata che dovrebbe rendere di piu di un cd in teoria e la mancanza del pagamento dello 0,20 dei bolli
per contro ci sono una serie di costi, premi iniziali, che decurtano l'investimento iniziale al fine di capire l'effettivo rendimento a scadenza (3-5) anni

uscendo fuori dal forum e facendo ricerche su google ho trovato questo pdf che parla male delle gestioni separate e ne elenca le voci non comprensibili

segretibancari ( si è un sito concorrente , pero dalla mia disinformazione credo che non abbia tutti i torti)
poi ho visto un altro sito che sconsiglia le polizze

per cui dai cd che volevo sottoscrivere, mi sono aperto alle polizze ma ora questi articoli mi han fatto venire altri dubbi di ripassare sui cd :rolleyes::rolleyes:

per cui la domanda è: ma ste polizze alla fine conviene farle o rendono poco o niente? ho letto diversi casi in cui gente ha versato soldi per anni e si e ritrovata meno del capitale versato ( andato tutto in premi e costi), ma la cosa che mi preme sono le gestioni separate, se ci sono costi occulti allora ci metto una pietra sopra ed amen

poi ho mia mamma che ha dei risparmi( 70k) ha 74 anni , ed avevo pensato ad una polizza vita/morte , ma immaggino che non siano peggio di quelle a gestione separata come costi e caricamenti
 
ciao e qualche tempo che bazzicco su questo forum delle assicurazioni che non ho mai approfondito per diffidenza da premi di caricamento ect ect

visto che i tassi che le banche stanno offrendo , stanno raschiando il barile ( 1% 2% cd ) , sono venuto qua sopra per farmi un po una cultura ,le assicurazioni nonostante tutto sono piu difficili da comprendere e per quello potrebbero avere costi e premi non immediatamente visibili , tasso tecnico, 80% sul rendimento della gestione separata, polizze vita che dopo 20 anni di versamento han reso pochissimo

sono stato attratto dai rendimenti di alcune polizze che nettamente dovrebbero rendere secondo gs un 2,50% netto al netto di tutti i costi secondo tabelle degli ultimi anni
una volta le polizze si sottoscrivevano per i vantaggi fiscali che avevano, vantaggi fiscali che lo stato mi pare ha eliminato quasi del tutto

è rimasta una gestione separata che dovrebbe rendere di piu di un cd in teoria e la mancanza del pagamento dello 0,20 dei bolli
per contro ci sono una serie di costi, premi iniziali, che decurtano l'investimento iniziale al fine di capire l'effettivo rendimento a scadenza (3-5) anni

uscendo fuori dal forum e facendo ricerche su google ho trovato questo pdf che parla male delle gestioni separate e ne elenca le voci non comprensibili

segretibancari ( si è un sito concorrente , pero dalla mia disinformazione credo che non abbia tutti i torti)
poi ho visto un altro sito che sconsiglia le polizze

per cui dai cd che volevo sottoscrivere, mi sono aperto alle polizze ma ora questi articoli mi han fatto venire altri dubbi di ripassare sui cd :rolleyes::rolleyes:

per cui la domanda è: ma ste polizze alla fine conviene farle o rendono poco o niente? ho letto diversi casi in cui gente ha versato soldi per anni e si e ritrovata meno del capitale versato ( andato tutto in premi e costi), ma la cosa che mi preme sono le gestioni separate, se ci sono costi occulti allora ci metto una pietra sopra ed amen

poi ho mia mamma che ha dei risparmi( 70k) ha 74 anni , ed avevo pensato ad una polizza vita/morte , ma immaggino che non siano peggio di quelle a gestione separata come costi e caricamenti

tranne qualche caso sporadico di prodotto ramo I valido ancora presente e qua sul forum ampiamente dibattuto per il resto no...i prodotti son diventati
1) decisamente piu' complicati di qualche anno fa (dato che nella stragrande maggioranza oramai sono ibridi con poca gestione separata e tanto finanziario dentro)
2) decisamente piu' costosi (idem per lo stesso motivo di cui sopra)...cinque sei anni fa un prodotto a premio unico con un costo dell' 1,5% annuo veniva considerato gia' quasi caro...ora, con le nuove polizze ibride con componenti unit dentro si va ampiamente sopra il 2% di costo annuo (alcuni pure oltre il 3%)...
 
criticita gestioni separate

le assicurazioni vita offrono un rendimento minimo (detto tasso tecnico) allettante, ma ad essere rivalutati non sono i premi versati ma il premio al netto dei costi;
se il tasso tecnico minimo garantito è del 2% ma i costi sono del 10%, a fronte di 100 euro versati si rivaluteranno solo 90 euro con una perdita secca per te;
nel prospetto di rivalutazione vengono fatte IPOTESI di rivalutazione al 4%. Esse non sono il rendimento delle gestioni separate ma solo un’ ipotesi autorizzata dall’organo di vigilanza. Il risultato finale potrebbe essere diverso da quello stimato.

non tutto il rendimento delle gestioni separate va nelle tue tasche, perché una parte è trattenuta dalla compagnia.

e rivalutazioni delle assicurazioni vita che leggi nei prospetti al 4% son IPOTESI e non GARANZIE; La garanzia è il tasso tecnico che però si applica dedotti i costi;
E’ vero che il fatto che le compagnie possano calcolare i rendimenti delle gestioni separate senza tenere conto delle oscillazioni di prezzo è per te un vantaggio perché conduce a rendimenti alti. Tieni però presente che i titoli “buoni” scadranno e che in ogni caso i rendimenti sono “ribassati” dalle commissioni trattenute.
Ora, posto che di solito il rendimento della gestione separata supera il tasso tecnico, accade che una parte del rendimento del fondo ti sia riconosciuto. Tale percentuale è detta “aliquota di retrocessione” ed è pari solitamente all’80% del rendimento annuo realizzato dalle stesse gestioni separate.

Quindi, se ad esempio la gestione ha reso il 5% e l’aliquota di retrocessione è dell’80% la tua polizza si rivaluterà del 4%. Poiché il 2% è stato già conteggiato nella prestazione iniziale quale ‘tasso tecnico’ il tuo capitale (o la tua rendita) assicurata crescerà del 2%. Allora dove sta il trucco?

e poi se io verso 100 k in una gestione sepata che si prende gia 1% come premio alla sottoscrizione , l'interesse lo calcoleranno sui restanti 99k e gia il primo anno andrei ad ammortizzare solo i costi piu premi di gestione ed altre spese

mi han parlato bene delle polizze aviva e cattolica a gestione separate ma pure queste sono definite unit linked??
 
criticita gestioni separate

le assicurazioni vita offrono un rendimento minimo (detto tasso tecnico) allettante, ma ad essere rivalutati non sono i premi versati ma il premio al netto dei costi;
se il tasso tecnico minimo garantito è del 2% ma i costi sono del 10%, a fronte di 100 euro versati si rivaluteranno solo 90 euro con una perdita secca per te;
nel prospetto di rivalutazione vengono fatte IPOTESI di rivalutazione al 4%. Esse non sono il rendimento delle gestioni separate ma solo un’ ipotesi autorizzata dall’organo di vigilanza. Il risultato finale potrebbe essere diverso da quello stimato.

non tutto il rendimento delle gestioni separate va nelle tue tasche, perché una parte è trattenuta dalla compagnia.

e rivalutazioni delle assicurazioni vita che leggi nei prospetti al 4% son IPOTESI e non GARANZIE; La garanzia è il tasso tecnico che però si applica dedotti i costi;
E’ vero che il fatto che le compagnie possano calcolare i rendimenti delle gestioni separate senza tenere conto delle oscillazioni di prezzo è per te un vantaggio perché conduce a rendimenti alti. Tieni però presente che i titoli “buoni” scadranno e che in ogni caso i rendimenti sono “ribassati” dalle commissioni trattenute.
Ora, posto che di solito il rendimento della gestione separata supera il tasso tecnico, accade che una parte del rendimento del fondo ti sia riconosciuto. Tale percentuale è detta “aliquota di retrocessione” ed è pari solitamente all’80% del rendimento annuo realizzato dalle stesse gestioni separate.

Quindi, se ad esempio la gestione ha reso il 5% e l’aliquota di retrocessione è dell’80% la tua polizza si rivaluterà del 4%. Poiché il 2% è stato già conteggiato nella prestazione iniziale quale ‘tasso tecnico’ il tuo capitale (o la tua rendita) assicurata crescerà del 2%. Allora dove sta il trucco?

e poi se io verso 100 k in una gestione sepata che si prende gia 1% come premio alla sottoscrizione , l'interesse lo calcoleranno sui restanti 99k e gia il primo anno andrei ad ammortizzare solo i costi piu premi di gestione ed altre spese

mi han parlato bene delle polizze aviva e cattolica a gestione separate ma pure queste sono definite unit linked??

infatti parlo di premio unico che spesso una volta aveva costo in entrata zero e solo un costo ricorrente dell' 1 / 1,2 / 1,4 o quel che e' % trattenuto dal rendimento della gestione separata...
e' pacifico che il rendimento sulle polizze si vada a calcolare sul premio versato depurato del caricamento (che non e' il costo ricorrente)...
Per il discorso tasso tecnico ti rimando a questa pagina dove viene spiegato in maniera piu' che esaustiva..

Tasso tecnico e rendimento minimo nelle polizze vita di ramo 1deg - InfoPrevidenza.it
 
Un interessante articolo di Massimo Milani, pubblicato su CityWire, espone in maniera chiara ed equilibrata gli scenari, affatto tranquillizzanti, che hanno davanti i risparmiatori che hanno investito nelle polizze di Ramo I, le cosiddette gestioni separate.

Punti deboli
Data la loro inefficienza finanziaria, relativamente ai costi è bene conoscere:
le commissioni di sottoscrizione e le penali di estinzione anticipata che possono azzerare il rendimento dei primi anni di sottoscrizione;
le commissioni di gestione e la percentuale di retrocessione del rendimento della gestione separata a cui è collegato il prodotto. (ovviamente il problema dei costi è ulteriormente aggravato dai rendimenti a zero o negativi. Leggi QUI)
Dal punto di vista finanziario le gestioni separate presentano alcune difficoltà crescenti a causa della forte concentrazione sui titoli di Stato sui quali investono in via prevalente (più avanti vedremo perché).
Come conseguenza della forte crescita delle riserve tecniche delle compagnie, le gestioni separate hanno immesso nei loro patrimoni titoli con tassi mediamente più bassi di quelli detenuti dalla gestione separata stessa.


Figura n. 3 – Prospetto della composizione delle gestioni separate in euro. Come conseguenza della forte crescita delle riserve tecniche delle compagnie, avvenuta in un contesto di tassi di interesse offerti particolarmente bassi quando non negativi, le gestioni separate hanno immesso nei loro patrimoni titoli con tassi mediamente più bassi di quelli detenuti dalla gestione separata stessa. Fonte: Intesa Sanpaolo Vita e Generali
Questo costituisce un problema per una molteplicità di fattori: (Leggete con molta attenzione quanto segue)
i vecchi investitori si trovano con un rendimento della gestione separata “diluito” dal versamento dei premi dei nuovi sottoscrittori (le compagnie, in altre parole, proprio per gli afflussi crescenti verso questi strumenti, si trovano a dover acquistare titoli a bassi tassi di interesse, e quindi diluiscono il portafoglio con rendimenti inferiori);
per sostenere e stabilizzare i rendimenti e, in alcuni casi, per mantenere dei minimi particolarmente elevati (2% o 2,5%) si è notato che ultimamente le compagnie hanno venduto titoli per realizzare plusvalenze (E’ ovvio: le plusvalenze derivano da titoli con rendimento più elevato. Vendendoli si amplifica ulteriormente e peggiora l’effetto derivante dalla diluizione dei rendimenti)
i contratti contemplano la possibilità di rivedere l’entità delle garanzie;
le gestioni separate di piccole dimensioni, per costi e poca dinamicità, risulteranno a breve non efficienti;
Solvency 2, la Basilea del settore assicurativo, è operativa dal gennaio 2016. Le garanzie offerte dalle polizze rivalutabili produrranno un innalzamento dei requisiti complessivi di capitale (riserve tecniche e SCR o capitale supplementare) dovuto essenzialmente a due fattori:
a) le riserve tecniche crescono in quanto il valore delle garanzie, essendo parte dei pagamenti discrezionali all’assicurato, viene esplicitamente considerato al loro interno;
b) il capitale addizionale richiesto dalla direttiva per poter coprire eventuali perdite inattese (SCR) si incrementa per effetto dei rischi d’investimento, di mercato e d’interesse che si configurano a causa delle garanzie di rendimento.
Ci saranno quindi compagnie che avranno necessità di ricapitalizzarsi per raggiungere gli standard minimi ed altre che dovranno avere ancora più capitalizzazione di quello richiesto per esigenze di rating. Questo si potrebbe tradurre in modifiche dell’asset allocation in un periodo non favorevole di mercato.
Inoltre, il crollo dei rendimenti obbligazionari, se dovesse continuare per un periodo prolungato, potrebbe mandare in tilt il sistema assicurativo dal punto di vista della solvibilità delle imprese, tanto che, come rileva in un recente studio la Bundesbank, fino a 32 assicurazioni tedesche si troverebbero ad affrontare rischi di insolvenza.
In un eventuale scenario di tassi crescenti i “cacciatori di rendimento” uscirebbero dalle gestioni separate causando la vendita di titoli per fronteggiare i riscatti, con potenziali minusvalenze sugli ultimi titoli immessi nel portafoglio che cadranno in capo ai restanti investitori.(Peraltro, nel corso dell’ultimo anno, il Fondo Monetario Internazionale è più volte intervenuto mettendo in guardia circa i rischi che incombono sui gruppi assicurativi europei, qualora dovesse persistere uno scenario di bassi tassi di interesse. Leggi Qui).
Le gestioni separate, data la loro alta concentrazione in titoli governativi, si presentano sostanzialmente come un prodotto non efficiente dal punto di vista della diversificazione finanziaria. La crisi dei debiti sovrani ha dimostrato che l’eccessiva esposizione a questo tipo di debito porta con sé un rischio altissimo che non andrebbe sottovalutato.
Nel Discussion Paper n.34/2015 di Deutsche Bundesbank viene presentata un’indagine su “l’esposizione in titoli di Stato delle compagnie di assicurazione” che prende in esame un panel di grandi imprese di assicurazioni di: Francia, Italia, Germania, Belgio, Olanda, Svizzera, Regno Unito, Giappone e Stati Uniti.
Dall’analisi emerge che il pericolo di trasmissione tra rischio del debito sovrano e rischio d’insolvenza delle compagnie di assicurazione è molto elevato a causa dell’eccessiva esposizione dei portafogli d’investimento delle assicurazioni ai titoli di Stato. In proposito viene rilevato anche una significativa concentrazione di tali investimenti e una propensione ad investire in titoli emessi dallo Stato in cui l’impresa di assicurazione ha sede.
La situazione è molto eterogenea variando a seconda dei paesi, ma è più forte nell’area euro, è più pronunciata nei paesi a rischiosità più elevata e particolarmente alto in Italia, dove la propensione ad investire in BTP e CCT è molto marcata, tanto da superare il 60% degli attivi delle gestioni separate, con punte di oltre il 70%. (Sul rischio associato alla possibile ristrutturazione del debito pubblico italiano, in questi pixel, ho speso fiumi di parole. Certo, in questo momento, sopratutto per via della politica monetaria ferocemente espansiva della BCE, il tema è poco percepito. Ma, in prossimo futuro, il rischio potrebbe tornare assai attuale, qualora l’Italia non dovesse riuscire ad agganciare qualche ferma di ripresa economica robusta e duratura. Leggi: Ecco il bail in sugli stati e Leggi: qui, qui e qui)
Altra nota dolente sulla quale la vigilanza ha aperto un faro è la scarsa trasparenza informativa relativa ai titoli detenuti in portafoglio. Nei prospetti della composizione e nel rendiconto annuale delle gestioni separate si leggono categorie di attività come, ad esempio, altri titoli di Stato emessi in euro, obbligazioni quotate in euro o obbligazioni non quotate in euro, che lasciano aperti molti interrogativi circa gli attivi presenti in portafoglio.


Figura n. 4 – Rendiconto riepilogativo e prospetto annuale della composizione della gestione separata in euro. Relativamente alla scarsa trasparenza informativa circa i titoli detenuti in portafoglio dalle gestioni separate si evidenzia che nei prospetti si leggono categorie di attività, come ad esempio titoli di stato emessi in euro, obbligazioni non quotate in euro o in valuta, ecc che lasciano aperti molti interrogativi circa gli attivi presenti in portafoglio. Fonte: Generali

responso :rolleyes: Dopo il pressing esercitato sui clienti per il collocamento delle proprie obbligazioni bancarie, ora, agli sportelli, si è innescato un nuovo “mantra”: il collocamento delle polizze vita.
I tre requisiti che devono avere i prodotti assicurativi per funzionare nel canale bancario sono: dare una garanzia del capitale, del tasso e pagare un upfront significativo alla rete distributiva. Anche Banca d’Italia ha rilevato come il collocamento di questi prodotti allo sportello stia avvenendo per sostenere i ricavi da commissioni.
Le parole “garanzia del capitale” e “tasso minimo” hanno una forte presa; ma quali sono le condizioni che spingono il risparmiatore all’acquisto di questi prodotti assicurativi?
 
Ultima modifica:
Se tu imparassi a mettere i link agli articoli non farebbe male...

Detto questo, i motivi descritti sono gli stessi per cui io non amo le polizze usate come strumento finanziario.

Ne aggiungo uno, di motivo: il tempo è denaro.
Se per capire il meccanismo di un prodotto, ci devo mettere una settimana per poi guadagnare lo 0,5% in più e restare in ogni caso col dubbio di non aver capito bene ed aspettarmi la fregatura finale, allora passo la mano.

Li lascio volentieri agli esperti. Come si dice sempre, meglio non investire in qualcosa che non si è capito: viva i CD 100 volte e la loro disarmante semplicità!
 
Se tu imparassi a mettere i link agli articoli non farebbe male...

Detto questo, i motivi descritti sono gli stessi per cui io non amo le polizze usate come strumento finanziario.

Ne aggiungo uno, di motivo: il tempo è denaro.
Se per capire il meccanismo di un prodotto, ci devo mettere una settimana per poi guadagnare lo 0,5% in più e restare in ogni caso col dubbio di non aver capito bene ed aspettarmi la fregatura finale, allora passo la mano.

Li lascio volentieri agli esperti. Come si dice sempre, meglio non investire in qualcosa che non si è capito: viva i CD 100 volte e la loro disarmante semplicità!

i link li avevo messi, ma il tread li rende illeggibili, forse hanno attivato qualcosa che non li fa postare e poi gli ho eliminati perchè cmq non indirizzavano da nessuna parte

alla fine l'opinione che mi sono fatto sulle polizze in generale è :

le polizze caso vita/morte hanno costi ingenti tali da non giustificarle anche se un 25% ( persone anziane dai 66 agli 80 anni) in piu caso morte farebbe comodo sul capitale versato
è sempre cmq da poi capire quanti costi ci sono

le gestioni separate hanno rischi che inizialmente non mi erano chiari, tipo i btp si comportano come fecero con la crisi greca perdendo un 20-30% ed i rendimenti delle gs colano a picco, oppure aumentano i tassi e la gente trasloca dalle polizze ad altri strumenti, c'e anche da dire che hanno qualche vantaggio che non ho elencato, in ottica di diversificazione una quota parte del capitale si potrebbe provare a metterla alla fine, ma per un profilo di rischio medio basso mi faccio un cd con il 90% del capitale e una quota la metto in money farm o mi compro qualche azione con dividendo alto o 5k di polizza
anche se per la difficolta tenica di contrarla online, alla fine mi faccio cd, moneyfarm e qualche azione mi sa
per aviva easy dovrei farmi 130 kilometri e non ne vale la pena, cattolica 50k non c'e li metto che sono sopra budget
top value solo grosse somme, è rimasta qualche cattolica a rendimento 0 e capitale garantito ma che conviene meno di aviva per cui mi sa che non ne vale la pena :rolleyes:
 
le gestioni separate hanno rischi che inizialmente non mi erano chiari, tipo i btp si comportano come fecero con la crisi greca perdendo un 20-30% ed i rendimenti delle gs colano a picco, oppure aumentano i tassi e la gente trasloca dalle polizze ad altri strumenti

mi sà che non hai capito un granchè: le GS contabilizzano al valore storico, se il BTP crolla (ammesso che sia presente nella GS) alla GS non fa nè caldo nè freddo, anzi meglio perchè nell'acquisto di nuovi titoli (vuoi per la scadenza dei vecchi o per l'afflusso di nuova liquidità) si avranno rendimenti maggiori; e se aumentano i tassi, aumenta anche il rendimento della GS (come prima detto), con sicuramente meno velocità in base ai volumi pregressi

attento poi alla azioni high dividend: potrebbero non essere adattissime a chi non ama il rischio ;)
 
Appunto...mi sa che il funzionamento della GS è poco chiaro...
 
tranne qualche caso sporadico di prodotto ramo I valido ancora presente e qua sul forum ampiamente dibattuto per il resto no...i prodotti son diventati
1) decisamente piu' complicati di qualche anno fa (dato che nella stragrande maggioranza oramai sono ibridi con poca gestione separata e tanto finanziario dentro)
2) decisamente piu' costosi (idem per lo stesso motivo di cui sopra)...cinque sei anni fa un prodotto a premio unico con un costo dell' 1,5% annuo veniva considerato gia' quasi caro...ora, con le nuove polizze ibride con componenti unit dentro si va ampiamente sopra il 2% di costo annuo (alcuni pure oltre il 3%)...

In 22 anni da pf ora consulente finanziario, gli unici clienti che ho perso sono dovuti alla morte e a polizze di Ramo I. Qualche volta non è stato simpatico perdere quei clienti, e non mi riferisco alla morte.
Confessato questo, in finanza le regole non sono costanti, può darsi che esistano polizze di Ramo I oggi convenienti (per una truffa ai danni dei vecchi sottoscrittori che è comunque legale). Io non ne ho ma mi risulta che i gruppi legati a grandi società assicurative (Generali, Allianz,...) distribuiscano ancora prodotti accettabili.
Qual è il tuo obiettivo di investimento?
 
In 22 anni da pf ora consulente finanziario, gli unici clienti che ho perso sono dovuti alla morte e a polizze di Ramo I. Qualche volta non è stato simpatico perdere quei clienti, e non mi riferisco alla morte.
Confessato questo, in finanza le regole non sono costanti, può darsi che esistano polizze di Ramo I oggi convenienti (per una truffa ai danni dei vecchi sottoscrittori che è comunque legale). Io non ne ho ma mi risulta che i gruppi legati a grandi società assicurative (Generali, Allianz,...) distribuiscano ancora prodotti accettabili.
Qual è il tuo obiettivo di investimento?
Beh oddio accettabili...ho spulciato qualche fascicolo informativo delle su citate società e tranne qualche caso raro non mi sembra di aver visto prodotti poi così convenienti, soprattutto tra quelli maggiormente pompati dalle reti...magari comunque mi sbaglio pure e mi sfugge altro dato che non ne faccio più da secoli (e manco ci tengo a reiniziare)
 
Buongiorno Samuele, per caso in queste c'è anche la D°ORO di Alleanza?
 
Ci sono molte assicurazioni che sono piene di costi.
Però ci sono anche due prodotti della genertel life sempre citati qui sul forum: piano piano e sicuramente protetto on line.

Non ci sono costi sui versamenti, quindi prendi gli interessi su tutto quello che versi.
C'è una percentuale da detrarre dal rendimento della gestione separata, ma comunque il tasso atteso è più alto della media dei conti deposito (siamo poco sotto il 2%).
La differenza non è tantissima, però se versi molti soldi, la differenza rispetto al conto deposito si sente.
Già così la polizza è più vantaggiosa. Poi aggiungici anche che la trattenuta fiscale sugli interessi è inferiore (intorno al 20% contro il 26% del conto deposito). Mi sembra che non paghi nemmeno il bollo, ma non ci metterei la mano sul fuoco perchè è un'informazione che dimentico puntualmente :)

Mi sembra ci sia qualche altra polizza senza troppi costi con altre compagnie.

Poi ci sono altre polizze, tra cui anche quelle delle Poste (tanto per fare un esempio), che hanno costi troppo alti per i versamenti. Se fai solo il versamento iniziale, gli interessi del primo anno (forse anche del secondo?) se ne vanno per coprire il costo d'ingresso. Però con queste polizze di genertel life, gli interessi del primo anno non vanno persi perchè non ci sono costi.
 
Ci sono molte assicurazioni che sono piene di costi.
Però ci sono anche due prodotti della genertel life sempre citati qui sul forum: piano piano e sicuramente protetto on line.

Non ci sono costi sui versamenti, quindi prendi gli interessi su tutto quello che versi.
C'è una percentuale da detrarre dal rendimento della gestione separata, ma comunque il tasso atteso è più alto della media dei conti deposito (siamo poco sotto il 2%).
La differenza non è tantissima, però se versi molti soldi, la differenza rispetto al conto deposito si sente.
Già così la polizza è più vantaggiosa. Poi aggiungici anche che la trattenuta fiscale sugli interessi è inferiore (intorno al 20% contro il 26% del conto deposito). Mi sembra che non paghi nemmeno il bollo, ma non ci metterei la mano sul fuoco perchè è un'informazione che dimentico puntualmente :)

Mi sembra ci sia qualche altra polizza senza troppi costi con altre compagnie.

Poi ci sono altre polizze, tra cui anche quelle delle Poste (tanto per fare un esempio), che hanno costi troppo alti per i versamenti. Se fai solo il versamento iniziale, gli interessi del primo anno (forse anche del secondo?) se ne vanno per coprire il costo d'ingresso. Però con queste polizze di genertel life, gli interessi del primo anno non vanno persi perchè non ci sono costi.

Confermo che su tali strumenti non si paga.
 
Effettivamente ormai le polizze a gestione separata soprattutto quelle con premio ricorrente possono essere considerate come dei conti deposito, con il vantaggio delle polizze e cioè non hanno scadenza, dopo un certo numero di anni puoi chiederne il rimborso di una parte o di tutto, entro trenta giorni ti rimborsano e infine il vantaggio dell'interesse composto... certo non sono più quelle belle degli anni con inflazione a 2 cifre o semplicemente non erano malaccio anche le polizze di una decina di anni fa...
 
Mi permetto di aggiungere che comunque mantengono ancora il loro valore, se uno ha un gruzzoletto e sa di non doverlo usare e cerca un prodotto senza scadenza ma nel contempo può chiederne il rimborso dopo un certo numero di anni... ecco per queste persone hanno ancora un grande valore...
 
Anche io mi sono divertito a leggere il Kiid di molte polizze vita e la sensazione che ne ho ricavato è che si tratta in molti casi di un vero e semplice accantonamento o poco più... ma tant'è può servire pure quello...
 
Ciao, sono un consulente plurimandatario ed indipendente, ho delle polizze vita dove i costi di gestioni sono pari a zero o poco più.
Quello che c'e' da dire che gli assicuratori tradizionali non li propongono....

Gli assicuratori tradizionali propongono quello che hanno a portafoglio prodotti con le rispettive mandanti...non sputtaniamo qualche decina di migliaia di professionisti in italia per qualche struttura che colloca immondizia finanziaria per piacere...
 
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