Polizza IntesaVita InTempo, che fare ?

cyber2008

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Buongiorno a tutti avrei bisogno di un consiglio in merito ad una polizza IntesaVita Intempo sottoscritta da un amico a fine 2000 e che permette di portare in detrazione il versamento ricorrente.
Il premio annuo è di 1300€ (versato mensilmente).
Il capitale versato a fine 2007 era di 9219 €, mentre il capitale rivalutato era di 9230 €, praticamente 11 €...
A questi 11€ si devono aggiungere 1751€ portati in detrazione negli anni.

Per curiosità
Ho provato a fare una simulazione investendo lo stesso capitale (con versamenti mensili) su C.A. con un tasso lordo del 4%.
Se non ho sbagliato i calcoli, la poliza è leggermente superiore a C.A. ma nel tempo (10° anno) questa differenza si assottiglia. Se avesse investito su BTP la differenza sarebbe anche maggiore (a favore dei BTP..)

Da qui il consiglio :
Disinvestire o mantenere.
Non conosco in dettaglio il prodotto (sto cercando il prospetto informativo) per cui non so se ci sono spese d'uscita o se la poliza fornisce "coperture" che possano avvalorare l'idea di mantenerla.

Il mio consiglio è quello di disinvestire e passare ad altro, ma vorrei avere un ulteriore parere.

Grazie...
 
Buongiorno a tutti avrei bisogno di un consiglio in merito ad una polizza IntesaVita Intempo sottoscritta da un amico a fine 2000 e che permette di portare in detrazione il versamento ricorrente.
Il premio annuo è di 1300€ (versato mensilmente).
Il capitale versato a fine 2007 era di 9219 €, mentre il capitale rivalutato era di 9230 €, praticamente 11 €...
A questi 11€ si devono aggiungere 1751€ portati in detrazione negli anni.

Per curiosità
Ho provato a fare una simulazione investendo lo stesso capitale (con versamenti mensili) su C.A. con un tasso lordo del 4%.
Se non ho sbagliato i calcoli, la poliza è leggermente superiore a C.A. ma nel tempo (10° anno) questa differenza si assottiglia. Se avesse investito su BTP la differenza sarebbe anche maggiore (a favore dei BTP..)

Da qui il consiglio :
Disinvestire o mantenere.
Non conosco in dettaglio il prodotto (sto cercando il prospetto informativo) per cui non so se ci sono spese d'uscita o se la poliza fornisce "coperture" che possano avvalorare l'idea di mantenerla.

Il mio consiglio è quello di disinvestire e passare ad altro, ma vorrei avere un ulteriore parere.

Grazie...


Io avevo una polizza VITA BNL, inizaita a dicembre 2000 con versamanti annuali di 1291 .
In 8 anni ed 1 mese ho versato 11619 ed inoltre ho avuto dei rimborsi per circa 2205 euro. Ieri ho fatto la richiesta di rimborso. Il capiatle maturato è di 12270 ( forse ci dovrò pagare il fisco sul guadagno con i 11619 versati).
In totale su 9 versamenti ma in 8 anni ho guadagnato circa 2800 euro.
Ho fatto un prospetto con investimneti annuali in BTP con interessi del 4% netto e ho calcolato che su 11619 euro investiti ne avrei rivevuto dopo 8 anni circa 13504.
Il vantaggio della polizza rispetto all'investimento fai da te è stato di 973. Inoltre non cè stato il problema del reinvestimneto delle cedole.

Ho chiesto il rimborso perchè credo che da adesso in poi non sia più conveniente in quanto la polizza rende circa il 3,5% all'anno mentre investendo in BTP si può avere anche il 4,5% netto. Inoltre credo che in un momneto come questo l'emittente dei BTP cioè lo Stato Italiano sia più affidabile di BNL VITA.
 
Come

immaginavo..

Dai calcoli effettuati la "convenienza" c'è nei primi anni grazie allo sgravo fiscale. Successivamente la rendita dallo sgravo fiscale non compensa il ridotto tasso di interesse applicato all'intero capitale.

A questo punto meglio disinvestire subito o al limite attendere 1 anno.
 
immaginavo..

Dai calcoli effettuati la "convenienza" c'è nei primi anni grazie allo sgravo fiscale. Successivamente la rendita dallo sgravo fiscale non compensa il ridotto tasso di interesse applicato all'intero capitale.

A questo punto meglio disinvestire subito o al limite attendere 1 anno.

esiste una terza possibilità da valutare: la messa in riduzione

non paghi più.
non detrai più.
il montante aumenta in base a quanto rende la polizza (ridotto in base all'aliquota di retrocessione)
IntesaVita è costretta a garantirti il tasso tecnico: potrebbe essere solo un 2,5% lordo

verifica se dopo 10 anni non beneficerai di una tassazione leggermente ridotta

(è da valutare ..... non ho detto che sia la scelta migliore )
 
Si

in effetti è un'altra opportunità.

Sui nuovi versamenti il rendimento è del 19% (detrazione fiscale) - spese di caricamento, per cui è sicuramente superiore al tasso applicato al resto del capitale.
E' necessario fare due calcoli per capire a quanto ammonta il delta investendo su altri fronti.
 
in effetti è un'altra opportunità.

Sui nuovi versamenti il rendimento è del 19% (detrazione fiscale) - spese di caricamento, per cui è sicuramente superiore al tasso applicato al resto del capitale.
E' necessario fare due calcoli per capire a quanto ammonta il delta investendo su altri fronti.


forse l'hai considerato nei caricamenti .... tieni presenti che sui premi lo stato si prende il 2,5%
 
in effetti è un'altra opportunità.

Sui nuovi versamenti il rendimento è del 19% (detrazione fiscale) - spese di caricamento, per cui è sicuramente superiore al tasso applicato al resto del capitale.
E' necessario fare due calcoli per capire a quanto ammonta il delta investendo su altri fronti.

La messa in riduzione non conviene. Il rendimento della polizza è sempre inferiore ai BTP di circa 1-5%.
Nei giorni scorsi il BTP scadenza 2029 rendeva il 4,9% netto.
 
correggo: è inferiore di 1-1,5%
 
Su queste polizze un poco vecchiotte normalmente è conveniente mettere in riduzione e investire gli stessi soldi in un titolo di stato, anche se esistono delle eccezioni; per esempio vedi questa discussione anch'io suggerivo questa soluzione, ma l'ottimo pf.fin :bow: :bow: ha scoperto, che mettendo in riduzione la polizza, si bloccava anche il meccanismo delle penali.

Si trattava di una polizza di un'altra compagnia assicurativa, quindi non è detto che anche in questo caso sia la stessa cosa, semplicemente credo che bisogna stare molto attenti agli aspetti contrattuali.
 
Riprendo la discussione perchè anch'io sto cercando di capire se conviene tenere una polizza uguale stipulata fine 2000 o liquidare.

Volevo far notare che cercando notizie in rete e sul sito intesavita ho letto questo:
....Normativa fiscale sulle prestazioni - Liquidazione del capitale
A) A scadenza o in caso di riscatto: - sulla differenza tra capitale maturato e somma dei versamenti lordi effettuati si applica una ritenuta a titolo di imposta pari al 12,50% (L. 26 settembre 1985, n. 482);
- l’imposta del 12,50% si riduce del 2% l’anno per ogni anno di durata contrattuale superiore a 10 anni, salvo i casi di rinnovo previsti dalla legge;
- le somme non costituiscono reddito soggetto a IRPEF.
B) In caso di premorienza: - le plusvalenze non sono soggette alla ritenuta d’imposta pari al 12,50%;
- le somme non costituiscono reddito soggetto a IRPEF. L. 26 settembre 1985, n. 482 -VIII/c.5- “Sui capitali corrisposti in dipendenza di contratti di assicurazione sulla vita, esclusi quelli corrisposti a seguito di decesso dell’Assicurato,le imprese di assicurazione, devono operare una ritenuta, a titolo d’imposta e con obbligo di rivalsa, del 12,50%. [...]” .....


fonte:
http://www.intesavita.it/fiscalita.asp?fiscalita=ante
 
Dai calcoli

che ho effettuato l'anno di pareggio (uguaglianza capitale maturato con somme di pareggio) avviene intorno all'ottavo anno.
Quindi negli anni successivi l'influenza di quel 12.5 % diventa sempre più forte (allargando la forbice con investimenti tipo BTP).

Nel caso che sto analizzando c'è una finestra temporale (10°, 11° anno) in cui conviene uscire. Questa valutazione è influenzata da molti fattori per cui anche la finestra può spostarsi di conseguenza.

La soluzione ideale sarebbe poter "prelevare" buona parte del capitale versato ed investirlo ad esempio in BTP. In questo caso si avrebbe una maggiore rendita sul capitate e si potrebbe continuare ad usufruire delle detrazione.
Purtroppo temo che questa soluzione non sia praticabile
 
immaginavo..

Dai calcoli effettuati la "convenienza" c'è nei primi anni grazie allo sgravo fiscale. Successivamente la rendita dallo sgravo fiscale non compensa il ridotto tasso di interesse applicato all'intero capitale.

A questo punto meglio disinvestire subito o al limite attendere 1 anno.

per rendere cosi' poco la polizza deve avere dei caricamenti esosi, prova a informarti.

verifica solo di potere uscire senza penali, altrimenti la riduzione e' il male minore.
 
......
La soluzione ideale sarebbe poter "prelevare" buona parte del capitale versato ed investirlo ad esempio in BTP. In questo caso si avrebbe una maggiore rendita sul capitate e si potrebbe continuare ad usufruire delle detrazione.
Purtroppo temo che questa soluzione non sia praticabile

Se non ricordo male la polizza intempo prevedeva la possibilità di riscatti parziali (se intendete questo con "prelevare buona parte"), appena posso vado a leggere il contratto.

P.S.: Scusate il ritardo nel leggere il forum ma sono stato un pochino occupato.
:bye:
 
per rendere cosi' poco la polizza deve avere dei caricamenti esosi, prova a informarti.

verifica solo di potere uscire senza penali, altrimenti la riduzione e' il male minore.

Purtroppo non sono ancora riuscito ad avere dati esatti, ho solo l'importo del capitale rivalutato anno per anno.
Nella simulazione ho considerato i seguenti valori :
-Spese caricamento 8%
-Ritenuta d'imposta sul premio 2.5%
-Per passare dal tasso annuo lordo di rivalutazione a quello netto applico una detrazione del 12.5%
-Ritenuta d'imposta su capitale maturato - capitale investito pari al 12.5% (non ho considerato la riduzione dopo il 10° anno)
-Detrazione irpef pari al 19%
 
che ho effettuato l'anno di pareggio (uguaglianza capitale maturato con somme di pareggio) avviene intorno all'ottavo anno.
Quindi negli anni successivi l'influenza di quel 12.5 % diventa sempre più forte (allargando la forbice con investimenti tipo BTP).

Nel caso che sto analizzando c'è una finestra temporale (10°, 11° anno) in cui conviene uscire. Questa valutazione è influenzata da molti fattori per cui anche la finestra può spostarsi di conseguenza.

La soluzione ideale sarebbe poter "prelevare" buona parte del capitale versato ed investirlo ad esempio in BTP. In questo caso si avrebbe una maggiore rendita sul capitate e si potrebbe continuare ad usufruire delle detrazione.
Purtroppo temo che questa soluzione non sia praticabile

Riprendo questa discussione perché oggi ho avuto la conferma della possibilità del riscatto parziale, a patto di lasciare almeno 750€ di capitale.
:bye:
 
Interessante

Ci sono vincoli per il riscatto parziale o può essere richiesto senza nessuna particolare motivazione ?
 
Ci sono vincoli per il riscatto parziale o può essere richiesto senza nessuna particolare motivazione ?

Art. 3 ultimo comma delle condizioni speciali di base pag. 11 delle condizioni di polizza (modello 307 di febbraio 99):
"Il contraente...... trascorso almeno un anno dalla stipulazione del contratto, può ritirare parte del capitale maturato (riscatto parziale), purchè di importo non inferiore a Lit. 1.000.000....... Il capitale rimanente continuerà ad essere rivalutato secondo le condizioni di polizza.

La necessità di lasciare la cifra minima che accennavo nel post precedente mi è stata indicata da una gentile signorina del numero verde (800.896.896) di Intesavita, che comunque confermava la possibilità del riscatto parziale.
Basta recarsi nella filiale dove si è stipulato il contratto e fare richiesta.
Non mi ha parlato di motivazioni particolari, o penali e spese...:rolleyes:, per queste ultime chiederò maggiori info in filiale quando sarà il momento.

Adesso la domanda è:
Quando conviene richiedere questo riscatto parziale, ma soprattutto dove investirlo poi (come funzione integrativa della pensione)???????

(contratto dal 01/08/2000, quindi 103 rate da 103,29€= 10638,87 versate al 02/2009, valore totale netto rivalutato della polizza 10.902€)
:bye:

P.S.: ho notato che la gestione (si chiama Rendifondo) su cui si appoggia la polizza ha un rendimento medio negli ultimi 5 anni del 4,24% annuo(media aritmetica), che equivale ad un tasso di rivalutazione della polizza intempo del 3% annuo netto; e vista la composizione del fondo (http://www.intesavita.it/vq_dettaglio.asp?cat=0210&id=R005) non potrà che migliorare a medio termine.
 
ancora Intempo ma al 4% minimo

Ciao a tutti,
scrivo anch'io per avere un consiglio su una polizza di questo genere, stipulata in favore di mia moglie dalla madre nell'agosto 1996.
Mia suocera ha effettuato un versamento annuo di 774,69 euro dei quali sono stati investiti 695,32 euro al netto dell'imposta governativa del 2,5% e dei caricamenti dell'8%.
Sono stati quindi versati 10.845,60 euro di cui investiti 9734,48.
Il 23 maggio 2006 sono stati riscattati 3600,00 euro (netto liquidato: 3550,35 euro) e ad oggi il controvalore lordo di riscatto è di 8978,42 euro. Al netto dell'imposta di 156,94 euro ho un valore netto di 8821,48 euro.
La polizza è collegata al rendimento della gestione separata Rendifondo diminuito di un tasso tecnico dell'1%. Garantisce però un rendimento minimo del 4,00% (come accaduto l'anno scorso, in cui Rendifondo ha fatto il 4,38%).
Io ho provato a calcolare il rendimento annuo di questo investimento ed ho ottenuto un 2,17% netto: non eclatante, considerando i tassi ben più alti in essere alla fine del secolo scorso, ma neanche pessimo. Il vantaggio però è dato dalla detraibilità fiscale al 19% dei premi lordi versati: tenendo conto di questo contributo il rendimento effettivo sarebbe ben più interessante (se non ho fatto male i conti 4.86% netto) e di questi tempi mi spingerebbe ad incrementare i versamenti fino al massimo detraibile (1291,14 euro). Rispetto ad un BTP a lunga scadenza non soffro il rischio tassi, potendo riscattare quasi tutto senza vincoli.
E' corretto come modo di ragionare?

Ho anche un secondo quesito. Cercando di ragionare sul rendimento effettivo dell'investimento mi verrebbe da dire che:
- verso 100€
- tolti caricamenti e imposte vengono investiti 89.50€
- su questi ho un rendimento minimo del 4%
- ottengo un controvalore di 93.08€
- recupero 19€ di detrazione fiscale, per cui è come se ne avessi messi 81
Ora, se io prendessi davvero 93 euro mettendone 81 il rendimento lordo sarebbe ben maggiore di quanto visto... dove sbaglio?
 
Ciao a tutti,
scrivo anch'io per avere un consiglio su una polizza di questo genere, stipulata in favore di mia moglie dalla madre nell'agosto 1996.
Mia suocera ha effettuato un versamento annuo di 774,69 euro dei quali sono stati investiti 695,32 euro al netto dell'imposta governativa del 2,5% e dei caricamenti dell'8%.
Sono stati quindi versati 10.845,60 euro di cui investiti 9734,48.
Il 23 maggio 2006 sono stati riscattati 3600,00 euro (netto liquidato: 3550,35 euro) e ad oggi il controvalore lordo di riscatto è di 8978,42 euro. Al netto dell'imposta di 156,94 euro ho un valore netto di 8821,48 euro.
La polizza è collegata al rendimento della gestione separata Rendifondo diminuito di un tasso tecnico dell'1%. Garantisce però un rendimento minimo del 4,00% (come accaduto l'anno scorso, in cui Rendifondo ha fatto il 4,38%).
Io ho provato a calcolare il rendimento annuo di questo investimento ed ho ottenuto un 2,17% netto: non eclatante, considerando i tassi ben più alti in essere alla fine del secolo scorso, ma neanche pessimo. Il vantaggio però è dato dalla detraibilità fiscale al 19% dei premi lordi versati: tenendo conto di questo contributo il rendimento effettivo sarebbe ben più interessante (se non ho fatto male i conti 4.86% netto) e di questi tempi mi spingerebbe ad incrementare i versamenti fino al massimo detraibile (1291,14 euro). Rispetto ad un BTP a lunga scadenza non soffro il rischio tassi, potendo riscattare quasi tutto senza vincoli.
E' corretto come modo di ragionare?

Ho anche un secondo quesito. Cercando di ragionare sul rendimento effettivo dell'investimento mi verrebbe da dire che:
- verso 100€
- tolti caricamenti e imposte vengono investiti 89.50€
- su questi ho un rendimento minimo del 4%
- ottengo un controvalore di 93.08€
- recupero 19€ di detrazione fiscale, per cui è come se ne avessi messi 81
Ora, se io prendessi davvero 93 euro mettendone 81 il rendimento lordo sarebbe ben maggiore di quanto visto... dove sbaglio?

il beneficio fiscale non c'entra con il rendimento (anche perche' potrebbe non esserci).

e' chiaro che con questi caricamenti dell' 8% la polizza acquista una qualche convenienza solo in presenza del beneficio fiscale.

in passato si era creata questa sorta di mezzadria, per cui l' assicurazione si sentiva in diritto di incamerare almeno il 50% del beneficio fiscale (oltre a tutti gli altri balzelli sulla gestione separata, sulla retrocessione parziale, eccetera).

quando scade la polizza ?
 
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