Sulla voglia di lavorare.....

nickanonimo72

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AVETE ROTTO IL ***** CON LA RETORICA DEI RAGAZZI VIZIATI CHE NON HANNO VOGLIA DI LAVORARE – LO SCRITTORE (E CAMERIERE) SANDRO BONVISSUTO: “IL PROBLEMA SONO GLI STIPENDI BASSI. L'IDEA CHE SI DEBBA LAVORARE ANCHE CON UNO STIPENDIO RIDICOLO ALTRIMENTI SEI UN FANCAZZISTA È UN'IDEA OSCURANTISTA” – “LA PANDEMIA HA INSEGNATO IL VALORE DEL TEMPO. VA TUTTO BENE FINCHÈ UNA MATTINA NON TE SVEJI SOTTO A UN CIPRESSO. I RAGAZZI SANNO CHE NON È IL LAVORO A NOBILITARE L'UOMO, MA IL CONTRARIO…”

Negli ultimi trent' anni in Italia gli stipendi sono calati. Ma solo in Italia. Hanno lievitato ovunque. Tranne che qui.

Gli analisti si sono avventurati in cerca di spiegazioni, ma ci vorrebbero speranze adesso. La situazione degli stipendi è forse attribuibile al cuneo fiscale? Probabilmente no.

Altrove ( Francia, ad esempio) questo indice è più importante che qui, o almeno in linea, e le retribuzioni in quei paesi sono più alte delle nostre.

Entriamo dunque nei grandi misteri dell'economia. Come quello del prezzo della benzina, che nel 2008, quando il petrolio aveva raggiunto la quotazione record per barile di tutta la sua storia, aveva determinato un costo per il carburante che era la metà di adesso. Va a capire. Nel frattempo in tutta Europa trova casa l'idea del salario minimo. Ne hanno parlato anche qui.

Solo che non sono d'accordo su chi debba garantirlo, se lo stato o gli imprenditori. Quindi mo intanto ne abbiamo parlato, poi vediamo, non c'è fretta. Gli imprenditori vorrebbero pagasse lo stato, quindi eleggeranno qualcuno che renderà fattibile tutto questo, mentre gli stipendi più bassi presto cominceranno a produrre pensioni sempre più basse; e questo è un bel vantaggio per lo stato.

E allora davanti ad un'economia ora in crescita, ma che incomprensibilmente si accompagna ad un lavoro che non da prospettive, di fronte a aziende che aumentano i fatturati mentre gli stipendi restano inchiodati, per via di prezzi che salgono a dispetto delle buste paga, alla gente comune non resta altro da fare che emigrare.

Da una parte il capitalismo nazionale dovrebbe farsi un esame di coscienza, ed ammettere di aver sbagliato, almeno negli ultimi tre decenni, di essere andato avanti solo ed esclusivamente grazie ai continui aiuti, sussidi, alle tregue fiscali, concordati e prestiti statali.

Intanto la fine del concetto di sindacato lascerà ogni lavoratore completamente solo nella giungla dell'impiego, con l'unica speranza di imbattersi in un imprenditore lungimirante, un qualche mecenate di quelli che finiscono nei libri di storia, qualcuno che sia capace di migliorare in modo autonomo la condizione di chi ha alle proprie dipendenze. Questo per quello che riguarda gli adulti, i giovani, invece, scapperanno da questo paese.

E non perché i ragazzi siano dei viziati ai quali « non gli va di lavorare». Il problema sono gli stipendi bassi, che è un'invenzione vostra, non che i giovani so ignoranti o scansafatiche o che preferiscano percepire il reddito di cittadinanza. L'idea che si debba lavorare comunque anche con uno stipendio ridicolo altrimenti sei un fancazzista è un'idea fortemente oscurantista e conservatrice.

E prendersela col reddito di cittadinanza è una cosa reazionaria; se un imprenditore soffre la concorrenza del RDC (che per un lavoratore giovane sarà sui 500 euro al mese) mi immagino a quale stipendio la sua azienda stia facendo riferimento.

E così mentre Roma è piena di lavoro, piena di turisti, tanto che pare un unico locale, un'unica e immensa tavola calda, il popolo non può beneficiarne, costretto a pagare i costi di una crisi finanziaria della quale non è responsabile, e il capitalismo italiano rimane ancora in mano alla perfida borghesia nazionale, ammantata di cultura progressista ma di esiti chiaramente conservatori, capace solo di esprimere una classe politica a sua immagine: conservatrice e progressista a seconda delle stagioni e delle convenienze.

E se nessuno vuole andare a lavorare per l'elemosina è perché la gente sta uscendo rinnovata da una profonda crisi esistenziale: la pandemia ha insegnato di nuovo alle persone il valore del proprio tempo, perché va tutto bene finchè una mattina non te sveij sotto a un cipresso co la foto de ceramica. I ragazzi oggi sanno che non è il lavoro a nobilitare l'uomo, ma il contrario.

Il Lavoro nel tempo diventerà una cosa da ricchi, qualcosa che potranno praticare ( per ripulirsi la coscienza) solo i figli di papà, i quali avranno studiato nelle migliori scuole del mondo, ma se non potranno dire sui social di aver lavorato almeno mezza giornata in una catena di montaggio, nella vita non saranno mai nessuno.

Intanto l'Italia, ponte naturale verso il Mediterraneo, ha qualcosa di entrambi i continenti che frequenta: tenore di vita mitteleuropeo, e stipendi africani.

sandro bonvissuto: l'idea che si debba lavorare anche con uno stipendio ridicolo e'... - Cronache
 
Non si trovano nemmeno più piloti ed ass.di volo,mestieri che un tempo erano ambiti.
E non si può dare colpa all RDC.
 
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AVETE ROTTO IL ***** CON LA RETORICA DEI RAGAZZI VIZIATI CHE NON HANNO VOGLIA DI LAVORARE – LO SCRITTORE (E CAMERIERE) SANDRO BONVISSUTO: “IL PROBLEMA SONO GLI STIPENDI BASSI. L'IDEA CHE SI DEBBA LAVORARE ANCHE CON UNO STIPENDIO RIDICOLO ALTRIMENTI SEI UN FANCAZZISTA È UN'IDEA OSCURANTISTA” – “LA PANDEMIA HA INSEGNATO IL VALORE DEL TEMPO. VA TUTTO BENE FINCHÈ UNA MATTINA NON TE SVEJI SOTTO A UN CIPRESSO. I RAGAZZI SANNO CHE NON È IL LAVORO A NOBILITARE L'UOMO, MA IL CONTRARIO…”

Negli ultimi trent' anni in Italia gli stipendi sono calati. Ma solo in Italia. Hanno lievitato ovunque. Tranne che qui.

Gli analisti si sono avventurati in cerca di spiegazioni, ma ci vorrebbero speranze adesso. La situazione degli stipendi è forse attribuibile al cuneo fiscale? Probabilmente no.

Altrove ( Francia, ad esempio) questo indice è più importante che qui, o almeno in linea, e le retribuzioni in quei paesi sono più alte delle nostre.

Entriamo dunque nei grandi misteri dell'economia. Come quello del prezzo della benzina, che nel 2008, quando il petrolio aveva raggiunto la quotazione record per barile di tutta la sua storia, aveva determinato un costo per il carburante che era la metà di adesso. Va a capire. Nel frattempo in tutta Europa trova casa l'idea del salario minimo. Ne hanno parlato anche qui.

Solo che non sono d'accordo su chi debba garantirlo, se lo stato o gli imprenditori. Quindi mo intanto ne abbiamo parlato, poi vediamo, non c'è fretta. Gli imprenditori vorrebbero pagasse lo stato, quindi eleggeranno qualcuno che renderà fattibile tutto questo, mentre gli stipendi più bassi presto cominceranno a produrre pensioni sempre più basse; e questo è un bel vantaggio per lo stato.

E allora davanti ad un'economia ora in crescita, ma che incomprensibilmente si accompagna ad un lavoro che non da prospettive, di fronte a aziende che aumentano i fatturati mentre gli stipendi restano inchiodati, per via di prezzi che salgono a dispetto delle buste paga, alla gente comune non resta altro da fare che emigrare.

Da una parte il capitalismo nazionale dovrebbe farsi un esame di coscienza, ed ammettere di aver sbagliato, almeno negli ultimi tre decenni, di essere andato avanti solo ed esclusivamente grazie ai continui aiuti, sussidi, alle tregue fiscali, concordati e prestiti statali.

Intanto la fine del concetto di sindacato lascerà ogni lavoratore completamente solo nella giungla dell'impiego, con l'unica speranza di imbattersi in un imprenditore lungimirante, un qualche mecenate di quelli che finiscono nei libri di storia, qualcuno che sia capace di migliorare in modo autonomo la condizione di chi ha alle proprie dipendenze. Questo per quello che riguarda gli adulti, i giovani, invece, scapperanno da questo paese.

E non perché i ragazzi siano dei viziati ai quali « non gli va di lavorare». Il problema sono gli stipendi bassi, che è un'invenzione vostra, non che i giovani so ignoranti o scansafatiche o che preferiscano percepire il reddito di cittadinanza. L'idea che si debba lavorare comunque anche con uno stipendio ridicolo altrimenti sei un fancazzista è un'idea fortemente oscurantista e conservatrice.

E prendersela col reddito di cittadinanza è una cosa reazionaria; se un imprenditore soffre la concorrenza del RDC (che per un lavoratore giovane sarà sui 500 euro al mese) mi immagino a quale stipendio la sua azienda stia facendo riferimento.

E così mentre Roma è piena di lavoro, piena di turisti, tanto che pare un unico locale, un'unica e immensa tavola calda, il popolo non può beneficiarne, costretto a pagare i costi di una crisi finanziaria della quale non è responsabile, e il capitalismo italiano rimane ancora in mano alla perfida borghesia nazionale, ammantata di cultura progressista ma di esiti chiaramente conservatori, capace solo di esprimere una classe politica a sua immagine: conservatrice e progressista a seconda delle stagioni e delle convenienze.

E se nessuno vuole andare a lavorare per l'elemosina è perché la gente sta uscendo rinnovata da una profonda crisi esistenziale: la pandemia ha insegnato di nuovo alle persone il valore del proprio tempo, perché va tutto bene finchè una mattina non te sveij sotto a un cipresso co la foto de ceramica. I ragazzi oggi sanno che non è il lavoro a nobilitare l'uomo, ma il contrario.

Il Lavoro nel tempo diventerà una cosa da ricchi, qualcosa che potranno praticare ( per ripulirsi la coscienza) solo i figli di papà, i quali avranno studiato nelle migliori scuole del mondo, ma se non potranno dire sui social di aver lavorato almeno mezza giornata in una catena di montaggio, nella vita non saranno mai nessuno.

Intanto l'Italia, ponte naturale verso il Mediterraneo, ha qualcosa di entrambi i continenti che frequenta: tenore di vita mitteleuropeo, e stipendi africani.

sandro bonvissuto: l'idea che si debba lavorare anche con uno stipendio ridicolo e'... - Cronache

La mia compagna straniera che lavora come portinaia,per ditte che prendono appalti è l unica di una quindicina di persone suoi colleghi ad essere richiesta ogni tre anni.
Solo che tre anni fa,con il nuovo appalto le chiederò di diminuire il già basso stipendio da 1200 a 600 euro al mese lorde x 40 ore a settimana.
Cosa che ha sdegnosamente rifiutato rimando poi nella vecchia azienda per appunto altri tre anni fino ad alcuni mesi fa.
Insomma a mio parere,da eliminare sarebbero il rinnovo degli appalti così ravvicinati nel tempo.
Anzi,un dipendente lo provi e se fa il tuo interesse,non lo schiavizzi con il fatto che e' un dipendente di serie c,ma sei costretto ad assumerlo come quelli fissi.
 
il problema è che qui si sta uccidendo il capitalismo (quindi la voglia di lavorare, risparmiare, studiare, investire) per sostituirlo con un socialismo sempre più asfissiante (fatto di aliquote fiscali che uccidono di tasse chi lavora ed investe, ed al contempo regala bonus e redditi per miliardi di euro.....)

Chiedetevi perchè un imprenditore dovrebbe aprire un'impresa in Italia e non in Croazia.

Ma almeno avete un'idea di quanto si paga in alcuni stati degli USA, ad esempio in Virginia.......sapete a quanto ammontano le imposte sui redditi e IVA ad esempio.

Qui da noi persino le "destre" hanno sbagliato strada negli scorsi decenni.....
 
siamo i primi al mondo per numero e crescita del rapporto parassiti/lavoratori
è chiaro che chi contribuisce deve pagare anche per i parassiti e piglia meno di stipendio
 
Ho fatto da gennaio (vivo in Germania) 3 colloqui su tanti altri esteri, per eventuale rientro in Italia...quando si toccava la bota stipendio (80.000 euro in su)...crollava tutti....paese che ormai forse ormai gli rimane solo il sole :D...forse eh, perche col global warming stiamo vivendo gironate di sole inaspettate anche in germania uiahuiahua
 
in italia c'è stato un chiaro intento perseguito in 30 anni per disarticolare tutto il lavoro salariato.
Quando sbilanci i rapporti di forza consegnandoli tutta da una parte ottieni 2 cose:

1. che l'imprenditore capiva che il margine di profitto lo faceva più contendo i costi del lavoro che innovando
2. chi non è nel giro, ma è bravo, poi capisce che ci sono altri 'lidi' su cui atterrare e che lavorare non può solo essere una partita di giro in 'pari' per arricchire qualcun altro.

aggiungiamoci il lavoro nero e il mancato rispetto delle regole e si ha uno spaccato agghiacciante, che fa comodo non vedere perchè laddove non si poteva più inflazionare la moneta si è fatto dumping salariale per rimanere competitivi e questa cosa ha fatto implodere tutto il mercato interno.
 
Rudiger Dornbusch, economista del MIT, Foreign Affairs 1996:
"La critica più seria all’Unione monetaria è che, abolendo gli aggiustamenti del tasso di cambio, trasferisce al mercato del lavoro il compito di adeguare la competitività e i prezzi relativi..."
 
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