Il fallimento del PNRR di Draghi: Genova e la sua diga

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Questa pare una notizia pesante per l'opera mastodontica di Genova, 1,3 miliardi di investimenti, fiore all'occhiello dei piani del Governo.
Come dicono quelli buoni, i cosiddetti migliori? Pancia a terra :o

Nuova diga foranea del porto di Genova, si ritira la cordata WeBuild-Fincantieri - Il Secolo XIX

700 milioni che perderemo se non arriveranno offerte entro domani, termine ultimo.
Avete news di altre opere che faranno la stessa triste fine?

Qui l'annuncio in pompa magna:

Diga foranea di Genova, scatta la rivoluzione Pnrr: soltanto quattro mesi per il via ambientale - Il Sole 24 ORE

Come dicono quelli scarsi? Parole, parole, parole, parole... e fallimenti, tanti :wall:
 
Non per difendere Draghi ma se il consorzio si ritira così di botto lui che c'entra?
 
Non per difendere Draghi ma se il consorzio si ritira così di botto lui che c'entra?

Si ritirano tutti i consorzi, entriamo nel merito:


  • progetto irrealizzabile nei tempi?
  • progetto irrealizzabile nei modi?
  • progetto irrealizzabile nei costi previsti?
  • altro che non si può sapere?

Quali saranno i motivi?
Come sempre vendono fumo ed i pesci abboccano...
Ci saranno altri progetti faraonici che subiranno la stessa fine perché irrealizzabili?
 
Bastano poche parole per descrivere il fallimento dei "migliori": "un flop internazionale annunciato"

Grazie Draghi per aver fatto fare la peggior figura al Paese che non ti merita KO! KO! KO!

Il presidente di Ance: «Un flop internazionale annunciato»

«Il caso diga rischia di provocare un’onda d’urto devastante, con effetti drammatici sulla credibilità del sistema Italia». A dirlo è il presidente di Ance Liguria, Emanuele Ferraloro, a proposito della rinuncia delle due cordate di imprese che avrebbero dovuto partecipare alla gara per la diga del porto di Genova (consorzio WeBuild-Fincantieri-Fincosit-Sidra e consorzio Eteria Gavio-Caltagirone, Rcm e Acciona).

Ed ancora:

«È possibile che un’opera da oltre un miliardo venga gestita così, ci si è mai posti il problema dell’adeguatezza delle strutture tecniche alle dimensioni e all’impegno di una sfida di questa magnitudo? Quando passerà la sbornia da Pnrr e si cercheranno, con pragmatismo, soluzioni ai reali problemi del sistema pubblico italiano? Quando si prenderà coscienza dell’unico vero problema italiano: la traduzione in fatti dei proclami, la trasformazione delle carte in opere?».

Quando finalmente passeremo dai proclami ai fatti, dalle carte alle opere inaugurate?

https://www.informare.it/news/gennews/2022/20221003-Nessuna-offerta-nuova-diga-foranea-Genova.asp
 
Sono passati già due anni e non si è ancora posata una pietra. Rimangono 3 anni e mezzo di tempo.
Il PNRR sta fallendo perché il governo ha voluto centralizzare tutto a suon di commissari e fancazzari.
Se avessero affidato soldi e responsabilità alle regioni le cose sarebbero andate diversamente.
 
Sono passati già due anni e non si è ancora posata una pietra. Rimangono 3 anni e mezzo di tempo.
Il PNRR sta fallendo perché il governo ha voluto centralizzare tutto a suon di commissari e fancazzari.
Se avessero affidato soldi e responsabilità alle regioni le cose sarebbero andate diversamente.

Veramente credo sia proprio decentralizzato come speri :mmmm:
Intendo dire che si parte da proposta regionale/locale che poi viene approvata dal "migliore", torna poi in mano agli enti locali ed i commissari sono sì incaricati dal "migliore" (amici?) ma rappresentano le singole realtà (decentralizzato)
 
"Il bando della diga di Genova andato deserto perché le aziende non hanno ritenuto idonee le condizioni per partecipare - dichiarano i consiglieri del Gruppo del Partito Democratico in Regione Liguria -: è un fallimento assoluto, politico e amministrativo, che pagheranno le aziende del nostro territorio. Nelle scorse settimane i segnali di allarme non sono mancati, non solo legati al tema degli extra-costi, ma più in generale alla struttura e all’impostazione progettuale complessiva. E’ sconcertante che si sia arrivati a questi risultati perché l’amministrazione si è dimostrata incapace di ascoltare chi aveva lanciato l’allarme (c’erano state anche le dimissioni del Project management consulting, che prima di dimettersi aveva detto che per la Diga servivano 2 miliardi e 15 anni di tempo e l’allarme lanciato da Ance e Federlogistica sui costi sottostimati)".
 
Probabilmente l'importo dell'appalto è stato stimato un tanto al braccio come al solito con progetti di massima fatti in ufficio delegando o regalando ai vincitori la possibilità di gestirlo a loro piacimento e sappiamo come, stavolta probabilmente i vincoli erano tali da considerare pericoloso imbarcarsi nell'avventura per cui imprese gia conosciute che lavorano nel mondo con altri sistemi sicuri e collaudati hanno ritenuto poco serio proseguire.

La butto li ad intuito senza alcuna informazione che giustifichi quanto postato a parte un po d'esperienza maturata nel settore.
 
Ultima modifica:
Probabilmente l'importo dell'appalto è stato stimato un tanto al braccio come al solito con progetti di massima fatti in ufficio delegando o regalando ai vincitori la possibilità di gestirlo a loro piacimento e sappiamo come, stavolta probabilmente i vincoli erano tali da considerare pericoloso imbarcarsi nell'avventura per cui imprese gia conosciute che lavorano nel mondo con altri sistemi sicuri e collaudati hanno ritenuto poco serio proseguire.

La butto li ad intuito senza alcuna informazione che giustifichi quanto postato a parte un po d'esperienza maturata nel settore.

Principalmente due motivi: progetto fatto male e, dicono i costruttori, irrealizzabile; costi non in linea con lo stesso (ci avrebbero rimesso)
Non a caso stanno trattando ora per ridimensionare l'opera e renderla profittevole per i costruttori.

Quindi: non è che andrà ancora peggio perché ci ritroveremo, tipo il Mose, ad avere aziende che guadagnano e la collettività che spende senza alcun beneficio reale :mmmm:
 
Veramente credo sia proprio decentralizzato come speri :mmmm:
Intendo dire che si parte da proposta regionale/locale che poi viene approvata dal "migliore", torna poi in mano agli enti locali ed i commissari sono sì incaricati dal "migliore" (amici?) ma rappresentano le singole realtà (decentralizzato)

Non è decentralizzata affatto, deve passare tutto dai ministeri e dai commissari nominati da Draghi.
Quindi è tutto bloccato.

p.s. Il Mose è utilissimo, ma è andato a rilento e i costi sono lievitati per lo stesso motivo di cui sopra: tutta l'opera è stata gestita dai ministeri romani.
 
Ultima modifica:
Tutto come da piano: Draghi, ci stai portando al fallimento KO!

Nuova diga del porto di Genova, gara da rifare. PNRR addio :bye:

Tutto da rifare. La gara per la realizzazione della nuova diga foranea di Genova, considerata una delle più importanti del PNRR - anche dal punto di vista finanziario - sullo scenario nazionale, si ferma. Non sarà l'unico progetto del PNRR bloccato da vizi di forma e che non partiranno mai. Perderemo un sacco di soldi.
 
non vedo ostacoli. tizio e caio hanno le loro ragioni vere o presunte, tizio e caio rimarrano senza, anche il paese, se fossimo un paese normale.

invece scommetto che il nuovo prossimo governo come primo atto sgancerà una paccata di miliardi per creare un nuovo MOSE, una nuova mangiatoia per gli amici e compari che dovrà durare minimo una ventina di anni. and so on
 
io credo che noi poveri cristi dei soldi del pnnr non ne vedremo manco gli effetti, di questo passo metà se li mangeranno x tacconare bollette e bonus vari a pioggia...spero che almeno la ue vigili, ma dubito...
 
Si ritirano tutti i consorzi, entriamo nel merito:


  • progetto irrealizzabile nei tempi?
  • progetto irrealizzabile nei modi?
  • progetto irrealizzabile nei costi previsti?
  • altro che non si può sapere?

Quali saranno i motivi?
Come sempre vendono fumo ed i pesci abboccano...
Ci saranno altri progetti faraonici che subiranno la stessa fine perché irrealizzabili?


quelli di centrodestra dicono che la maggior parte delle gare andranno deserte

a causa dell'aumento dei costi...

bisognerebbe rivedere tutto il PNRR

quelli di sinistra invece dicono che il PNRR non va modificato
 
quelli di centrodestra dicono che la maggior parte delle gare andranno deserte

a causa dell'aumento dei costi...

bisognerebbe rivedere tutto il PNRR

quelli di sinistra invece dicono che il PNRR non va modificato

A me interessa cosa dicono quelli che ci darebbero i soldi: Si può fare o no? Perdiamo i soldi oppure no?
 
A me interessa cosa dicono quelli che ci darebbero i soldi: Si può fare o no? Perdiamo i soldi oppure no?

Si ma non ti bagnare, aspetta il passaggio della campanella prima di processare il governo decaduto , cosi poi possiamo fare il necessario raffronto nell'interesse del paese e al di fuori della faziosità.
 
Si ma non ti bagnare, aspetta il passaggio della campanella prima di processare il governo decaduto , cosi poi possiamo fare il necessario raffronto nell'interesse del paese e al di fuori della faziosità.

Col nuovo Governo le cose andranno senz'altro meglio, molto meglio
 
Non è decentralizzata affatto, deve passare tutto dai ministeri e dai commissari nominati da Draghi.
Quindi è tutto bloccato.

p.s. Il Mose è utilissimo, ma è andato a rilento e i costi sono lievitati per lo stesso motivo di cui sopra: tutta l'opera è stata gestita dai ministeri romani.

il Mose si è fermato nelle mani di Galan, che di romano aveva solo il saluto... dicono i suoi sodali

https://www.ilfattoquotidiano.it/20...-imprenditori-con-capitali-off-shore/5103538/

Denaro depositato presso banche venete, due imprese e quote di società e 14 immobili in Veneto e Sardegna. L'indagine riguarda il riciclaggio internazionale e l'esercizio abusivo dell’attività finanziaria: tra gli indagati anche il commercialista dell'ex presidente della Regione Veneto Paolo Venuti e sua moglie. Dall'inchiesta emerge anche un elenco di numerosi imprenditori veneti che sarebbero ricorsi all’interposizione di società nei paradisi fiscali

Partendo dal sistema delle tangenti, gli investigatori hanno scoperto un elenco di alcune decine di imprenditori veneti che usufruivano di canali di investimento opachi e che non risultano indagati solo perché la movimentazione del denaro è stata prescritta o ha goduto dei benefici dello scudo fiscale. Tutto avveniva, secondo l’accusa, attraverso tre commercialisti padovani (e in parte anche la moglie di uno di loro) e due fiduciari italo-elvetici. I commercialisti sono Paolo Venuti, 62 anni, Guido e Christian Penso, di 78 e 51 anni. La donna è Alessandra Farina, 61 anni, moglie di Venuti. I fiduciari sono Filippo Manfredi San Martino di San Germano d’Agliè, 65 anni, originario di Torino, ma residente a Losanna, e Bruno De Boccard, svizzero di Friburgo.

Il sequestro riguarda l’importo che secondo la Finanza i commercialisti e i fiduciari hanno lucrato da un giro imponente di investimenti, in parte denaro riciclato, in parte movimentato senza che i due svizzeri avessero i requisiti per l’esercizio dell’attività finanziaria in Italia. Gli investimenti di natura immobiliare riguardano appartamenti di lusso a Dubai e fabbricati industriali in Veneto. I sequestri hanno colpito denaro depositato presso banche venete, due imprese e quote di società, nonché 14 immobili in Veneto e in provincia di Sassari, in Sardegna.


Giustizia & Impunità
Venezia, decine di milioni di tangenti e una ventina di condanne: perché non c’è il Mose a proteggere la città
Venezia, decine di milioni di tangenti e una ventina di condanne: perché non c’è il Mose a proteggere la città

L'ex governatore Galan, l'ex assessore Chisso: la lunga lista di politici e imprenditori responsabili del sistema di tangenti scoperto tra il 2013 e il 2014 che tra arresti, indagini e processi ha bloccato lo sviluppo dell'opera. Secondo i magistrati attorno al Mose sarebbero state emesse 33 milioni di euro di fatture false: almeno la metà - 16/17 milioni - sarebbero servite a pagare mazzette. Ma altre stime portano a una stima di quasi cento milioni
di F. Q. | 13 Novembre 2019


Galan condannato in Corte dei Conti. “Dirottò soldi per salvaguardia della Laguna”. Dovrà “solo” 764mila euro grazie alla prescrizione

Galan condannato in Corte dei Conti. “Dirottò soldi per salvaguardia della Laguna”. Dovrà “solo” 764mila euro grazie alla prescrizione
Mose, Galan: “Tutta responsabilità di Roma. Quelli che danno la colpa a me sono poveretti”. Ma lui ha patteggiato 2 anni per corruzione

Mose, Galan: “Tutta responsabilità di Roma. Quelli che danno la colpa a me sono poveretti”. Ma lui ha patteggiato 2 anni per corruzione
Acqua alta a Venezia, la sirena che ha anticipato una notte da incubo e i danni. E la Laguna aspetta i tre giorni di alta marea



Un numero preciso sull’ammontare delle tangenti non c’è. E questo la dice lunga sul livello di corruzione che ha caratterizzato la storia del Mose, acronimo di Modulo Sperimentale Elettromeccanico che rimanda direttamente al profeta capace di far separare le acque del Mar Rosso. È questo che dovrebbe fare il Mose, senza accento: proteggere Venezia dall’acqua alta. Ideato negli anni ’80, cominciato nei duemila, il progetto non ha ancora visto la luce. Colpa, sopratutto, di un sistema di tangenti scoperto tra il 2013 e il 2014 e che tra arresti, indagini e processi ha bloccato lo sviluppo dell’opera. Secondo gli inquirenti attorno al Mose sarebbero state emesse 33 milioni di euro di fatture false: almeno la metà – 16/17 milioni – sarebbero servite a pagare tangenti. Altre stime, invece, portano a ipotizzare quasi cento milioni di euro di mazzette.
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La data spartiacque (è proprio il caso di dirlo, nonostante il gioco di parole) nella storia dell’opera è il 4 giugno del 2014: quel giorno Venezia viene travolta da un’ondata d’alta marea partita dalla procura. Vengono arrestate 35 persone, un centinaio gli indagati. In quell’elenco di nomi ci sono imprenditori, politici, amministratori, di centrodestra e centrosinistra, che negli anni sono entrati nel libro paga di Giovanni Mazzacurati, a lungo direttore generale del Consorzio Venezia Nuova, concessionario unico per le opere di salvaguardia della Laguna dalle acque alte. Mazzacurati voleva assicurarsi di non avere ostacoli nei finanziamenti pubblici per il Mose. Per questo pagava politici e imprenditori. Un giro colossale di mazzette, all’inizio calcolato in cento milioni di euro per cinque anni, che aveva colpito l’ex governatore del Veneto, Giancarlo Galan, l’ex sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, l’ex ministro dei Trasporti, Altero Matteoli. L’indagine era nata dagli accertamenti sui fondi neri creati all’estero da alcuni imprenditori legati al Consorzio Venezia Nuova: Piergiorgio Baita, ex amministratore delegato della Mantovani, Claudia Minutillo, ex segretaria di Galan diventata imprenditrice e poi lo stesso Mazzacurati.
Venezia: il bluff del Mose, la grande opera contro l’acqua alta ancora rinviata. E la ruggine se lo mangia
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I tre decisero di patteggiare e sulle loro dichiarazioni è nata l’inchiesta che ha travolto Venezia. Il nome principale finito nella bufera era quello del “doge” Galan, potente ex governatore, che ha patteggiato due anni e dieci mesi per corruzione continuata. Gli hanno confiscato la villa sui Colli Euganei, per un controvalore di due milioni e 600mila euro. L’ex governatore, poi deputato di Forza Italia e poi ministro dell’Agricoltura, è stato anche condannato a risarcire lo Stato per 5 milioni 808 mila euro, di cui 5 milioni 200 mila euro per danno all’immagine e 608 mila euro per danno da disservizio. Ha patteggiato sempre per corruzione anche l’allora assessore regionale alle infrastrutture Renato Chisso: per lui due anni e mezzo di pena. Si è accordato a due anni l’ex magistrato delle Acque, Patrizio Cuccioletta. In totale il 16 ottobre del 2014 furono 19 gli indagati che patteggiarono davanti al giudice di Venezia. A Milano, invece, si accordarono con la procura – in uno stralcio dell’inchiesta – l’ex generale della Guardia di Finanza Emilio Spaziante e l’ex ad di Palladio Finanziaria Roberto Meneguzzo, rispettivamente a 4 anni di carcere con una confisca di 500 mila euro e a 2 anni e mezzo di reclusione. Provò a patteggiare anche l’ex sindaco di Venezia, Orsoni, ma il gup respinse l’istanza.
 
quelli di centrodestra dicono che la maggior parte delle gare andranno deserte

a causa dell'aumento dei costi...

bisognerebbe rivedere tutto il PNRR

quelli di sinistra invece dicono che il PNRR non va modificato

ci sono soldi che arrivano e sono certi e altri che arriverebbero se, per esempio, si trovasse un accordo ragionevole su concessione di licenze ai taxisti e ai balneari

io non so cosa sia di destra o di sinistra, ma so che chi ha in testa di rimborsare le perdite a chi fa impresa privata, dopo che per decenni ha fruito di concessioni a costi totalmente fuori mercato ha in testa il socialismo reale
 
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